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Col termine arabo qibla (in arabo قبلة?) si indica la direzione della città della Mecca e del santuario islamico della Caaba cui deve rivolgere il proprio viso il devoto musulmano quando sia impegnato nella Ṣalāt (preghiera).

Un fedele di fronte alla Caaba, al centro della Mecca
La Moschea al-Qiblatain a Medina
La Cupola della Roccia, qibla iniziale prima del 624, in cui Dio decise di spostarla alla Mecca
Qibla

Originariamente, questa direzione era verso Gerusalemme e il fatto che nel 624 Maometto ricevesse una Rivelazione divina mentre era intento nella preghiera in una moschea di Medina, fece chiamare questa moschea «moschea delle due qibla» e Gerusalemme «la prima delle due qibla». L'accaduto è ricordato nella sura 2 del Corano, detta al-Baqara, "della Vacca" (vv. 142-149).

Nel versetto 144 della sura n. 2 del Corano viene descritto il cambio di orientamento della qibla:[1]

«Vediamo che tu volgi la faccia verso il cielo, ma ti doneremo ora una qibla che ti piacerà: volgi dunque il volto verso il Tempio Sacro, rivolgetevi tutti, ovunque siate verso quella direzione. Certo coloro cui fu dato il Libro sanno che questa è verità che viene dal loro Signore, e Dio non è incurante di quello ch'essi fanno.»

Qibla assoluta

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La qibla "assoluta" è considerata un punto intermedio tra il mizāb della Caaba - il tubo di gronda che permette alle acque piovane di defluire dal tetto del massimo santuario dell'Islam - e il suo angolo occidentale. È qui che, se ci si trovasse all'interno della Caaba, dovrebbe per l'appunto volgersi colui che pregasse.

Occasioni diverse oltre alla preghiera

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L'orientamento viene osservato anche quando debba essere inumato un cadavere d'un musulmano e quando si compie un sacrificio canonico d'un animale, come avviene nel giorno 10 Dhu l-Hijja, nella festività definita festa del sacrificio o al-nahr del pellegrinaggio detto hajj. In tale circostanza il muso della bestia dovrà essere girato in direzione della principale Città Santa dell'Islam a causa della sacralità dell'atto.

Pratiche analoghe

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Il volgersi in direzione di un qualche luogo ritenuto sacro è caratteristica anche di altre religioni. Gli Ebrei pregano, ad esempio, volgendosi in direzione di Gerusalemme (così come i cristiani di Siria e i primi cristiani anche nei paesi dell'Europa), mentre gli Esseni pregavano in direzione del sole sorgente.

  1. ^ Trad. di Alessandro Bausani, Firenze, Sansoni, 1961, p. 17).

Bibliografia

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  • Keppel Archibald Cameron Creswell, Early Islamic Architecture, Oxford, The Claredon Press, 1932-40.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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