Rita d'Armenia
Rita (in armeno Ռիթա?, in greco Ρίτα?; 10 o 11 gennaio 1278 – luglio 1333) era la figlia del re Leone II d'Armenia e della regina Keran di Lampron.
Rita d'Armenia | |
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Sigillo di Rita d'Armenia (con il nome di Maria Ducaina Paleologa) | |
Imperatrice consorte bizantina | |
In carica | 16 gennaio 1294 – 12 ottobre 1320 |
Predecessore | Violante di Monferrato |
Successore | Adelaide di Brunswick |
Casa reale | Hetumidi (per nascita) Paleologi (per matrimonio) |
Padre | Leone III d'Armenia |
Madre | Keran di Lampron |
Consorte di | Michele IX Paleologo |
Figli | Andronico III Manuele Anna Teodora |
Fu la moglie del co-imperatore bizantino Michele IX Paleologo, diventando così l'imperatrice consorte giovane dell'Impero bizantino. Nel 1317 divenne l'unica imperatrice alla morte dell'imperatrice più anziana, Irene del Monferrato. Era conosciuta anche come Maria di Costantinopoli.
Matrimonio e discendenza
modificaUna cronaca attribuita a Aitone II d'Armenia è inclusa nella raccolta nota come Recueil des historiens des croisades [Raccolta degli storici delle crociate]. Secondo un passo che riporta la sua nascita, Rita era la gemella della principessa Teofane d'Armenia.
Nel "La storia" di Giorgio Pachimere si legge che Andronico II Paleologo avviò trattative con Leone II d'Armenia mentre cercava una potenziale sposa per il figlio e co-regnante Michele IX Paleologo. Leone gli offrì Rita e il matrimonio ebbe luogo il 16 gennaio 1294.[1] La sposa aveva sedici anni e lo sposo diciassette.
Rita assunse il nome di Maria mentre si trovava alla corte bizantina. Hanno avuto quattro figli:
- Andronico III Paleologo (25 marzo 1297 - 15 giugno 1341).[2]
- Manuele Paleologo , despota (morto nel 1319).[3]
- Anna Palaleologa (morta nel 1320), che sposò Tommaso I Comneno Doucas e poi Nicola Orsini.[4]
- Teodora Paleologa (morta dopo il 1330), che sposò Teodoro Svetoslav di Bulgaria e poi Michele Asen III di Bulgaria.[5]
Imperatrice di Bisanzio
modificaRita fu l'imperatrice consorte giovane dal 1294 al 1317. L'imperatrice maggiore era Irene di Monferrato, seconda moglie di Andronico II e matrigna di Michele IX.[6] Dal 1303, Andronico II e Irene tennero le loro corti in luoghi separati.[7] L'imperatore maggiore risiedeva a Costantinopoli e la sua imperatrice a Tessalonica.[7] Rita divenne l'unica imperatrice alla morte di Irene, nel 1317.
Rita rimase così per tre anni. Nel 1319, tuttavia, la morte del suo secondo figlio sfociò in una tragedia.[3] Il principe Andronico aveva un'amante, ma la sospettava di infedeltà.[3] Incaricò i suoi servitori di attendere presso la sua casa e di attaccare chiunque tentasse di entrare.[3] Chi si avvicinò fu Manuele durante la notte, e i servitori non lo riconobbero.[3] Il secondo principe morì per ordine del fratello maggiore.[3]
La vicenda compromise gravemente la salute di Michele IX, che morì il 12 ottobre 1320.3 Entrambe le morti misero a dura prova i rapporti tra Andronico II e Andronico III. Nonno e nipote iniziarono una guerra civile che sarebbe durata fino alla vittoria del più giovane nel 1328. Nel frattempo, la vedova Rita si ritirò in un monastero, dove assunse il nome di "Xenia". Morì lì cinque anni dopo la fine della guerra.
Ascendenza
modificaGenitori | Nonni | Bisnonni | Trisnonni | ||||||||||
Costantino di Barbaron | Vacaghk di Barbaron | ||||||||||||
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Aitone I d'Armenia | |||||||||||||
Alix Pahlavouni di Lampron | Aitone III di Lampron | ||||||||||||
Rita dei Rupenidi | |||||||||||||
Leone III d'Armenia | |||||||||||||
Leone II d'Armenia | Stefano d'Armenia | ||||||||||||
Rita di Barbaron | |||||||||||||
Isabella d'Armenia | |||||||||||||
Sibilla di Lusignano | Amalrico II di Lusignano | ||||||||||||
Sibilla di Gerusalemme | |||||||||||||
Rita d'Armenia | |||||||||||||
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Aitone IV d'Armenia | |||||||||||||
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Keran di Lampron | |||||||||||||
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Note
modifica- ^ (EN) Deno Geanakoplos, Byzantium and the Crusades, 1261-1354, in Hazard, Harry W., ed. (a cura di), A History of the Crusades: The Fourteenth and Fifteenth Centuries, Vol. III, The University of Wisconsin Press, 1975, p. 43.
- ^ (EN) Russell, Eugenia, 1976-, Literature and culture in late Byzantine Thessalonica, Bloomsbury, 2015, p. 159, ISBN 978-1-4725-8733-6, OCLC 1047945857. URL consultato il 14 giugno 2022.
- ^ a b c d e f (EN) Nicol, Donald MacGillivray., The last centuries of Byzantium, 1261-1453, Cambridge University Press, 1993, p. 153, ISBN 0-521-43384-3, OCLC 27187224. URL consultato il 14 giugno 2022.
- ^ (EN) Nicol, Donald MacGillivray., The last centuries of Byzantium, 1261-1453, Cambridge University Press, 1993, p. XVII, ISBN 0-521-43384-3, OCLC 27187224. URL consultato il 14 giugno 2022.
- ^ (EN) Ivan Bili︠a︡rski, Word and power in mediaeval Bulgaria, Brill, 2011, p. 283, ISBN 978-90-04-19145-7, OCLC 729754164. URL consultato il 14 giugno 2022.
- ^ (FR) Albert Failler, Le second mariage d'Andronic II Palaiologos, in Revue des études byzantines, vol. 57, n. 1, 1999, p. 226, DOI:10.3406/rebyz.1999.1972. URL consultato il 14 giugno 2022.
- ^ a b (FR) Jean, ... Gouillard, Histoire de l'Etat byzantin, Nouv. présentation, Payot, 2007, p. 283, ISBN 978-2-228-90206-9, OCLC 421772281. URL consultato il 14 giugno 2022.
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