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Robert Redford

attore, regista e produttore cinematografico statunitense

Charles Robert Redford Jr. (Santa Monica, 18 agosto 1936) è un attore, regista e produttore cinematografico statunitense[1][2].

Robert Redford nel 2016
Statuetta dell'Oscar Oscar al miglior regista 1981
Statuetta dell'Oscar Oscar onorario 2002

Nel 1990, insieme con l'amico regista Sydney Pollack, ha fondato il Sundance Film Festival. Nel corso della sua lunga carriera ha ricevuto due premi Oscar: uno nel 1981 come miglior regista per Gente comune e uno alla carriera nel 2002; inoltre è stato candidato altre tre volte per La stangata (1973) come miglior attore e per Quiz Show come miglior regista e miglior film. Nel 2017 gli è stato conferito il Leone d'oro alla carriera.

Biografia

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Di origini inglesi, scozzesi, irlandesi e corniche, nato nel distretto di Santa Monica (California), Redford cresce nel quartiere spagnolo nella parte ovest della città. La madre Marta W. Hart, figlia dei texani Archibald Hart e Sallie Pate Green, era una casalinga, mentre suo padre Charles Robert Redford, Sr. era un lattaio e ragioniere di origine irlandese, molto religioso, figlio di Charles Elia Redford e Lena Taylor. Ha un fratello, William, nato dal secondo matrimonio del padre[3][4]. Durante gli anni Cinquanta il padre lavora come contabile per l'industria Standard Oil e la famiglia si trasferisce in un quartiere della classe media nella San Fernando Valley. Poco tempo dopo, a sua madre viene diagnosticato un cancro. Redford attraversa a quei tempi un periodo di ribellione. Ciò nonostante ama raccontare storie e disegnare. Un'escursione al Parco nazionale di Yosemite fa nascere in lui un intenso amore per la natura, che influenzerà molti suoi film.

Nel 1955 sua madre muore a soli 41 anni d'età. Redford abbandona gli studi nel 1956 e parte per l'Italia e per la Francia[5], per provare la vita bohèmienne di un artista. Deluso, rientra a Los Angeles nel 1957 e comincia a bere smodatamente. Quello stesso anno conosce Lola Van Wagenen, una diciassettenne universitaria dello Utah che abita nel suo stesso palazzo[6], con la quale inizia una relazione che ha un'influenza positiva su di lui. Smette di bere e nel 1958 si iscrive al Prat Institut di New York per studiare arte. Nasce il suo interesse per la sceneggiatura e segue il consiglio di studiare recitazione per saperne di più sul teatro. Non era mai stato attratto dal mestiere di attore, ma l'esperienza fatta gli piacque.

Televisione

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Nel 1958 uno dei suoi professori gli affida il suo primo ruolo a Broadway. Nel 1960 comincia a lavorare in televisione, nella serie antologica Playhouse 90 e nella serie western The Deputy, e successivamente in Perry Mason, Alfred Hitchcock presenta e Ai confini della realtà.

Anni sessanta

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Robert Redford in una scena di A piedi nudi nel parco (1967)

Nel 1962 fa il suo debutto cinematografico con Caccia di guerra di Denis Sanders, dove recita accanto a John Saxon, cui segue Situazione disperata ma non seria (1965) di Gottfried Reinhardt, con Alec Guinness. Successivamente interpreta film di buon successo: tra questi Lo strano mondo di Daisy Clover (1965) di Robert Mulligan, al fianco di Natalie Wood, che gli fa ottenere un Golden Globe come miglior attore debuttante, La caccia (1966) di Arthur Penn, dove recita accanto a Marlon Brando, James Fox e Jane Fonda, Questa ragazza è di tutti (1966), ancora in coppia con la Wood, che segna l'inizio della collaborazione tra Redford e Sydney Pollack, e A piedi nudi nel parco (1967) di Gene Saks, ove ritrova la Fonda e un ruolo che aveva già interpretato a Broadway. Ma è nel 1969 che si fa notare a livello internazionale, interpretando, insieme a Paul Newman, Butch Cassidy di George Roy Hill. Il film ottiene numerosi elogi dalla critica e ottimi incassi, diventando così uno dei migliori film western di sempre. Il film segna anche l'inizio dell'amicizia tra Redford e Newman.

Anni settanta

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Negli anni seguenti arrivano Corvo rosso non avrai il mio scalpo! (1972) di Sydney Pollack e Il candidato (1972) di Michael Ritchie, dove ottiene nuovamente critiche positive. L'anno seguente vede Redford protagonista di due film che entreranno a far parte della storia del cinema: Come eravamo (1973), ancora di Pollack e in cui Redford divide lo schermo con Barbra Streisand, storia di due giovani che decidono di lasciarsi a causa delle incomprensioni tra di loro, e La stangata, dove torna a lavorare con Paul Newman, successo mondiale che guadagna ben sette premi Oscar (tra cui miglior film e miglior regia), e grazie al quale Redford ottiene la sua prima e unica candidatura come miglior attore protagonista nel 1974[7].

In seguito interpreta Il grande Gatsby (1974), tratto dall'omonimo romanzo di Francis Scott Fitzgerald, il thriller I tre giorni del Condor (1975) e Tutti gli uomini del presidente (1976) di Alan J. Pakula, sul famoso Scandalo Watergate, in cui interpreta, insieme a Dustin Hoffman, uno dei due giornalisti che diede inizio a questo scandalo. Il film ottiene vari riconoscimenti e premi cinematografici, tra cui anche otto candidature agli Oscar del 1977, tra cui miglior film e miglior regia. Verso la fine del decennio, Redford è nel cast del film Quell'ultimo ponte (1977) di Richard Attenborough e torna a lavorare per la quinta volta con il regista Sydney Pollack in Il cavaliere elettrico (1979), anche se il film si rivela un fiasco sia di pubblico che di critica.

Da attore a regista

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Robert Redford nel 2005

Come regista, Redford segue un percorso artistico che gli vale il riconoscimento di critica e pubblico. Nel 1980 inizia con Gente comune, che ottiene critiche molto buone e successo di incassi, il film lo porterà poi a vincere il premio Oscar al miglior regista. Redford dirige anche Milagro, un film bucolico e fantastico, in cui si riflette il suo amore per la natura e la vita rustica, che però non ha un successo significativo. Nel 1992 dirige In mezzo scorre il fiume, che tratta del dialogo tra genitori e figli, un tema ricorrente nella sua vita, seguito poi da Quiz Show, che ottiene buone critiche nonostante uno scarso successo ai botteghini; gli varrà la sua seconda candidatura agli Oscar come miglior regista.

Nel 1993 interpreta un affascinante miliardario in Proposta indecente di Adrian Lyne, con Demi Moore e Woody Harrelson. Nel 1998 dirige L'uomo che sussurrava ai cavalli, basato sul romanzo di Nicholas Evans; nel 2000 è la volta di La leggenda di Bagger Vance, seguito nel 2007 da Leoni per agnelli, nel 2010 da The Conspirator e, infine, nel 2012 da La regola del silenzio - The Company You Keep. Nel 2014 interpreta il cattivo Alexander Pierce nel film Captain America: The Winter Soldier, ruolo poi ripreso cinque anni dopo in Avengers: Endgame.

Nel novembre 2016 Redford annuncia il suo ritiro come attore, dopo aver terminato i film Le nostre anime di notte e Old Man & the Gun, per dedicarsi solamente alla regia[8]. Nel 2017 presenta Le nostre anime di notte fuori concorso alla Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia, di cui è protagonista assieme all'amica e collega Jane Fonda. La pellicola narra la storia d'amore di due vedovi ottantenni[9]. Inoltre entrambi gli attori ricevono il Leone d'oro alla carriera[10]. Il 7 agosto 2018, annuncia il ritiro dalle scene.

Nel 2011 esce la biografia di Michael Feeney Callan e Mark Deakins in audiolibro su CD[11]. Il libro su Robert Redford, di Michael Feeney Callan quale unico autore, uscirà poi nel 2012 in Inghilterra.[12] L'edizione francese, del 2022, è recensita su Madame Figaro. Qui la biografia dell'attore[13] è individuata nella trasformazione di un adolescente di famiglia povera, quasi un delinquente, lettore accanito, in un artista. Percorso incerto che, scrive la giornalista, ha fatto pensare a quello di Patty Smith in Just kids[14]

Vita privata

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Nel 1958 si sposa con Lola Van Wagenen e l'anno seguente nasce il figlio Scott, che muore improvvisamente due mesi dopo per una sindrome letale infantile. Ha avuto altri due figli: Shauna e James, quest'ultimo morto di tumore nel 2020. La terza figlia, Amy, nasce nel 1970. Nel 1985 divorzia dalla moglie.

Nel 2009 sposa l'artista tedesca Sibylle Szaggars[15].

È sostenitore del Partito Democratico[16]. In un'intervista del novembre 2007 alla CNN, tuttavia, afferma di non essere più interessato alla politica nazionale, bensì a quella locale.

Attivismo

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Nel 1977 Redford scrive un libro di denuncia sull'espansione statunitense verso ovest, The Outlaw Trail. Combatte con successo contro la costruzione di una centrale elettrica nello Utah. Nel 2013 prende parte come interprete ad alcuni spot televisivi per l'organizzazione di protezione ambientale Natural Resources Defense Council, in cui viene chiesto al presidente degli Stati Uniti Barack Obama di adottare misure per ridurre le emissioni di gas serra. Sostiene anche l'azione contro il riscaldamento globale sul suo blog all'Huffington Post[17]. Redford ha fatto parte del comitato consultivo dell'organizzazione per la conservazione marina Sea Shepherd[18] e ha prodotto la serie di documentari Ocean Warriors, in cui viene mostrato come Sea Shepherd e altre organizzazioni di protezione ambientale si battono per porre fine alla pesca illegale[19].

Il Sundance Institute e il Sundance Film Festival

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Redford ha creato nel 1981 un importante istituto cinematografico, il Sundance Institute, nelle sue proprietà nello Utah. Il nome è dovuto a quello del suo personaggio nel film Butch Cassidy, ovvero "Sundance Kid". Porta avanti quest'impresa nonostante l'assenza di appoggi. Il suo istituto sovvenziona nuove promesse del cinema con spese pagate per 4 settimane, fornisce professori, materiale tecnico e consulenza di grandi professionisti. All'istituto è collegato il celebre Sundance Film Festival, che ha scoperto e lanciato numerosi registi indipendenti come Quentin Tarantino, Kevin Smith, Robert Rodriguez, Jim Jarmusch, Darren Aronofsky, Christopher Nolan e James Wan.

Filmografia

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Televisione

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Doppiatore

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Regista

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Produttore

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Riconoscimenti

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Onorificenze

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Onorificenze statunitensi

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Il 17 novembre 2016 gli è stata conferita la Medaglia Presidenziale della Libertà, che ha ricevuto il 22 novembre da parte del presidente Barack Obama.[20]

Onorificenze straniere

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Il 14 ottobre 2010 è stato insignito a Parigi con la Legion d'onore[22], la massima onorificenza della Repubblica francese, ricevuta in una cerimonia privata dalle mani del presidente francese Nicolas Sarkozy.

Doppiatori italiani

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Nelle versioni in italiano dei suoi film, Robert Redford è stato doppiato da:

  • Cesare Barbetti in Caccia di guerra, L'ora di Hitchcock, Situazione disperata ma non seria, Lo strano mondo di Daisy Clover, Questa ragazza è di tutti, A piedi nudi nel parco, Butch Cassidy, La pietra che scotta, Come eravamo, La stangata, Il grande Gatsby, Il temerario, I tre giorni del condor, Tutti gli uomini del presidente, Quell'ultimo ponte, Il cavaliere elettrico, Brubaker, Il migliore, La mia Africa, Pericolosamente insieme, Havana, I signori della truffa, Proposta indecente, Qualcosa di personale, L'uomo che sussurrava ai cavalli, Il castello, Spy Game, In ostaggio, Il vento del perdono
  • Gino La Monica in La regola del silenzio - The Company You Keep, All Is Lost - Tutto è perduto, A spasso nel bosco, Truth - Il prezzo della verità, La scoperta, Old Man & the Gun
  • Michele Kalamera in Ucciderò Willie Kid, Gli spericolati, Il candidato, Corvo rosso non avrai il mio scalpo!
  • Ugo Pagliai in Captain America: The Winter Soldier, Il drago invisibile, Le nostre anime di notte, Avengers: Endgame
  • Massimo Turci in Alfred Hitchcock presenta, La caccia
  • Luciano Melani in Lo spavaldo
  • Federico Danti in Ai confini della realtà (doppiaggio tardivo)
  • Adalberto Maria Merli in Leoni per agnelli

Da doppiatore è sostituito da:

  1. ^ Charles Robert Redford, su California Birth Index, 1905–1995, Ancestry.com. URL consultato il 16 giugno 2011.
    «Name: Charles Robert Redford; Birth Date: 18 Aug 1936/ 27 Aug 2018 ; Gender: Male; Mother's Maiden Name: Hart; Birth County: Los Angeles»
  2. ^ Monitor, n. 1220/1221, Entertainment Weekly, 17–24 agosto 2012, p. 28.
  3. ^ Ancestry of Actor Robert Redford, su genforum.genealogy.com. URL consultato il 4 luglio 2013 (archiviato dall'url originale il 3 novembre 2014).
  4. ^ Ancestry.com, "Bobby" Redford: The Sundance Kid in 1940 | Ancestry.com, su blogs.ancestry.com, 18 gennaio 2013. URL consultato il 4 luglio 2013 (archiviato dall'url originale il 9 luglio 2013).
  5. ^ Stated on Inside the Actors Studio, 2005
  6. ^ Robert Redford and Lola Van Wagenen Marriage Profile, su marriage.about.com. URL consultato il 3 novembre 2013 (archiviato dall'url originale il 18 ottobre 2013).
  7. ^ Quelli che non hanno mai vinto l'Oscar, su ilpost.it, 20 febbraio 2015. URL consultato il 21 febbraio 2015.
  8. ^ Robert Redford: "Ancora due film come attore, poi farò solo il regista", su repubblica.it, la Repubblica, 11 novembre 2016. URL consultato il 14 settembre 2024.
  9. ^ Venezia 74. Jane Fonda e Robert Redford, la coppia di Leoni più bella del mondo, su dazebaonews.it, 1º settembre 2017. URL consultato il 14 settembre 2024.
  10. ^ Venezia, Leone d'oro per Robert Redford e Jane Fonda: la commozione dell'attrice, su video.repubblica.it, 2 settembre 2017. URL consultato il 14 settembre 2024.
  11. ^ OCLC numero 792748103
  12. ^ (EN) Michael Feeney Callan, Robert Redford : the biography, London, Simon & Schuster, 2012.
  13. ^ (FR) Michael Feeney Callan, Robert Redford, Toulon, Éditions La Trace, 2022.
  14. ^ (FR) Colombe Schneck, La chronique de Colombe Schneck, in Madame Figaro, supplemento di Le Figaro, n. 1977, Paris, Société du Figaro, 15 - 21 juillet 2022, p. 37.
  15. ^ Robert Redford marries long-term girlfriend, su Telegraph.co.uk, 15 luglio 2009.
  16. ^ (EN) Robert Redford's Federal Campaign Contribution Report, su newsmeat.com. URL consultato il 3 novembre 2013 (archiviato dall'url originale il 2 ottobre 2007).
  17. ^ Robert Redford, su web.archive.org, 24 ottobre 2014. URL consultato il 19 novembre 2020 (archiviato dall'url originale il 24 ottobre 2014).
  18. ^ (EN) Sea Shepherd Conservation Society, su influencewatch.org. URL consultato il 19 novembre 2020.
  19. ^ (DE) Die Ozeankrieger. URL consultato il 19 novembre 2020.
  20. ^ Anna Lombardi, Da Springsteen a Michael Jordan: le ultime medaglie della Libertà di Obama, in La Repubblica, 17 novembre 2016.
  21. ^ National Medal of Arts
  22. ^ Robert Redford cavaliere della Legion d'Onore, su oggi.it, 15 ottobre 2010. URL consultato il 3 novembre 2013.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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