Sandhi
Fenomeno linguistico
Il sandhi (dal sanscrito saṃdhi, संधि, "unione", pronunciato /sən̪d̪ʱi/, in italiano generalmente /'sandi/) è un termine utilizzato dagli antichi grammatici indiani e poi ripreso dalla linguistica di fine Ottocento per indicare l'insieme dei cambiamenti fonetici che avvengono in confine di morfema o tra parola e parola. Nel primo caso si parla di sandhi interno, nel secondo di sandhi esterno[1].
Un sinonimo di sandhi è legamento.[2]
Note
modifica- ^ Dizionario di linguistica, p. 668.
- ^ Dardano e Trifone, p. 753.
Bibliografia
modifica- Gian Luigi Beccaria (a cura di), Dizionario di linguistica, Torino, Einaudi, 2004, ISBN 978-88-06-16942-8.
- Maurizio Dardano e Pietro Trifone, Grammatica italiana, con nozioni di linguistica, Bologna, Zanichelli, 2013 [1995], ISBN 978-88-08-09384-4..
Voci correlate
modificaCollegamenti esterni
modifica- sandhi, su sapere.it, De Agostini.
- (EN) sandhi, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.