Location via proxy:   [ UP ]  
[Report a bug]   [Manage cookies]                

Scandiano

comune italiano
Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vedi Scandiano (disambigua).

Scandiano (Scandiân in dialetto reggiano) è un comune italiano con titolo di città di 25 902 abitanti della provincia di Reggio Emilia in Emilia-Romagna. È il secondo comune più popoloso della provincia dopo il capoluogo.

Scandiano
comune
Scandiano – Stemma
Scandiano – Bandiera
Scandiano – Veduta
Scandiano – Veduta
Torre dell'Orologio
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Emilia-Romagna
Provincia Reggio Emilia
Amministrazione
SindacoMatteo Nasciuti (PD) dal 27-5-2019
Territorio
Coordinate44°35′33″N 10°41′16″E
Altitudine95 m s.l.m.
Superficie50,05 km²
Abitanti25 902[1] (31-3-2024)
Densità517,52 ab./km²
FrazioniArceto, Bosco, Cacciola, Ca' de' Caroli, Mazzalasino, Chiozza, Fellegara, Iano, Pratissolo, Rondinara, San Ruffino, Ventoso
Comuni confinantiAlbinea, Casalgrande, Castellarano, Reggio Emilia, Viano
Altre informazioni
Cod. postale42019
Prefisso0522
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT035040
Cod. catastaleI496
TargaRE
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 473 GG[3]
Nome abitantiscandianesi
Patronosanta Caterina d'Alessandria
Giorno festivo25 novembre
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Scandiano
Scandiano
Scandiano – Mappa
Scandiano – Mappa
Posizione del comune di Scandiano nella provincia di Reggio Emilia
Sito istituzionale

Geografia fisica

modifica

Territorio

modifica
 
Monte Evangelo (delle Tre Croci)

L'abitato di Scandiano dista 13,2 chilometri dal capoluogo e si sviluppa fra il margine della collina reggiana e l'alta pianura, sulla riva destra del torrente Tresinaro. Il comune di Scandiano si trova ad una quota tra 50 m e 423 m s.l.m. (il monte Evangelo). Il territorio comunale, oltre che dal capoluogo, è formato dalle frazioni di Arceto, Cacciola, Ca' de Caroli, Mazzalasino, Chiozza, Fellegara, Iano, Pratissolo, Bosco, Rondinara, San Ruffino e Ventoso per un totale di 49,81 chilometri quadrati. Confina a nord con il comune di Reggio Emilia, ad est con Casalgrande e Castellarano, a sud con Viano e ad ovest con Albinea[4].

Secondo i dati della stazione meteorologica di Scandiano-Ca' de' Caroli il clima è quello tipico della Pianura Padana con il mese di gennaio più freddo dell'anno mentre luglio è quello più caldo.

«A te, Scandian, faro gentil che ardi
Ne l'immensa al pensiero epica Teti,
O rocca de' Fogliani e de' Boiardi,
Terra di sapïenti e di poeti.»

 
Gli statuti di Scandiano (Statutorum Scandiani impressio secunda), 1669

I ritrovamenti storici più antichi rinvenuti nel comune di Scandiano risalgono al Neolitico. Fra questi il più importante è la Venere di Chiozza, oggi custodita presso il Museo civico di Reggio Emilia. Alle soglie della romanizzazione il territorio scandianese era di cultura celto-ligure, in continuità con il territorio dei Galli Boi, il cui epicentro insediativo corrispondeva alla fascia collinare e di medio-alta pianura compresa tra il Reno e il Taro (fiume). L'attuale insediamento abitativo fu fondato da Gilberto Fogliani nel 1262 con la costruzione del castello, attorno al quale si svilupparono abitazioni. Inizialmente costruito con scopi difensivi, fu poi trasformato in dimora signorile dai conti Boiardo (1423-1560) ed infine in palazzo rinascimentale dai marchesi Thiene (1565 - 1623), dai Bentivoglio e dai principi d'Este (1645-1726)[5][6].

Tutta la storia di Scandiano e della sua gente si è svolta all'interno del castello. In una stanza del primo piano dell'edificio nacque il poeta Matteo Maria Boiardo; nei sotterranei era solito compiere i suoi esperimenti il grande Lazzaro Spallanzani. Alloggiarono al castello il poeta Francesco Petrarca, il riformatore Giovanni Calvino e papa Paolo III. In seguito alla vittorie conseguite da Napoleone nella fase iniziale della campagna d'Italia, il 10 ottobre 1796 la comunità scandianese si ribellò al governo ducale e aderì alla neonata Repubblica Reggiana.

Con lo scoppio della seconda guerra d'indipendenza e la caduta definitiva del ducato estense, le redini del governo dell'Emilia furono affidate a Luigi Carlo Farini. Questi, con il decreto del 27 dicembre 1859, smembrò il territorio comunale di Scandiano, istituendo i nuovi municipi di Albinea e Casalgrande. Sempre all'interno di questo castello l'11 marzo 1860 si svolse il plebiscito che sancì l'annessione di Scandiano al Regno di Sardegna.

Nell'ottobre 1883 fu inaugurata la linea ferroviaria Reggio Emilia-Ventoso. Otto anni dopo la ferrovia fu prolungata sino a Sassuolo, mentre lo scartamento passò da quello ridotto a quello normale.

Monumenti e luoghi d'interesse

modifica

Architetture religiose

modifica
 
Campanile della chiesa di San Giuseppe

Architetture militari

modifica
 
Rocca all'imbrunire
  • Rocca dei Boiardo rappresenta uno dei luoghi di maggiore interesse artistico del territorio. Risale al XII secolo. È la prima cellula edilizia del paese ed è stata per otto secoli il simbolo del suo potere politico. Il complesso architettonico, che si sviluppa su una superficie di 5.000 m², ha subito nel tempo molti rifacimenti oggi osservabili con strati artistici e stilistici diversi.[5] Nell'edificio convivono e si possono ammirare strutture architettoniche medievali (torre pusterla dell'ingresso nord e archetti pensili del cortile), rinascimentali (portico del cortile) e barocche (scalone, bifore, architravate del cortile, decorazioni a stucco dell'appartamento estense). L'interno dell'edificio è arricchito con affreschi del pittore Nicolò dell'Abate[6].
 
Il castello di Arceto

Architetture civili

modifica
  • Piazza Fiume, nota fra gli abitanti come Piazza Padella, è collocata a fianco dell'antico castello. Si sviluppa nello spazio un tempo occupato dalle antiche contrade che furono demolite nel 1915. Nel lato sud-est della piazza è collocata Casa Almansi sede dell'antico Ghetto degli Ebrei e della sinagoga di Scandiano[8] demolita nel 1960.
  • Osservatorio astronomico "Lazzaro Spallanzani", sito nella frazione di Iano, possiede tre cupole per l'osservazione astronomica, rispettivamente alte 3,5 metri, 4,5 metri e 5,5 metri[9].
  • Ciminiere di Ca' de' Caroli. È un complesso di edifici situato nella frazione di Ca' de' Caroli. Sono le ciminiere della ex fabbrica di cemento "Officina Marchino".
  • Casa Spallanzani. La casa natale di Lazzaro Spallanzani, oggi adibita ad uffici comunali e sede del Centro Studi Matteo Maria Boiardo, è stata dichiarata monumento nazionale il 16 novembre 1939. L'edificio è caratterizzato da numerosi elementi in stile barocco, a cominciare dallo scalone che si sviluppa su tre rampe con parapetti balaustrati, decori floreali, capiscala con busti, vasi e pilastri in muratura con cornici stuccate[10].
  • Torre civica di Scandiano. La torre quattrocentesca, divenuta in seguito Torre dell'Orologio, è nota fra gli abitanti locali come "Campanone". Fatta costruire da Feltrino Boiardo, era in origine la porta di ingresso dell'antico borgo. Nel 1548 all'interno dell'edificio fu collocato un orologio. La campana che scandisce le ore fu benedetta nel 1543 da papa Paolo III. Nel lato che si affaccia su via Cesare Magati è presente una piccola nicchia nella quale era raffigurata Santa Caterina d'Alessandria, patrona di Scandiano. L'affresco è ora custodito presso il Palazzo Municipale[11][12].
  • Palazzo Municipale, costruito nel XVI secolo e ristrutturato nel 1912.

Architetture demolite

modifica
 
Il teatro in una cartolina d'epoca.

Vari teatri, tra cui il Teatro Boiardo e il Teatro Lazzaro Spallanzani a Scandiano, il Teatro Shakespeare ad Arceto, e il Teatro Angelo Chierici a Fellegara. Tutti questi edifici, a parte il Teatro Chierici, del quale rimane solamente la facciata, sono andati perduti.

  • Il Teatro Boiardo, o Teatro Bojardo, intitolato alla famiglia Boiardo, signori medievali di Scandiano, fu realizzato dal sindaco dell'epoca Venerio Zuccoli nel 1908, che ne disegnò personalmente la facciata. Nel 1905 si era già costituito un comitato, sotto la guida dell'avvocato Giovanni Olmi, con l'idea di dare un luogo fisico allo spettacolo e cultura scandianese. Alla sottoscrizione pubblica per la costruzione dell'edificio partecipò una grande fetta della popolazione scandianese. La costruzione dell'edificio venne affidata a una ditta della frazione di Arceto e le decorazioni interne interne furono realizzate dal pittore Gaetano Poli di Chiozza. L'inaugurazione fu il 16 maggio 1908. Durante la seconda guerra mondiale il teatro venne colpito dai bombardamenti e si decise per la sua totale demolizione. Oggi, l'attuale cinema e teatro del paese porta lo stesso nome.[13][14]

Società

modifica

Evoluzione demografica

modifica

Abitanti censiti[15]

Etnie e minoranze straniere

modifica

Al 31 dicembre 2017 gli stranieri residenti nel comune sono 1.925, ovvero il 7,5% della popolazione. Di seguito sono riportati i gruppi più consistenti[16]:

  1. Marocco: 414
  2. Albania: 364
  3. Romania: 185
  4. Cina: 124
  5. Polonia: 111
  6. Ucraina: 106
  7. Moldavia: 77
  8. Ghana: 57

Infrastrutture e trasporti

modifica

Ferrovie

modifica

Il territorio comunale comprende una stazione ferroviaria e due fermate sulla ferrovia Reggio Emilia-Sassuolo, gestita da Ferrovie Emilia-Romagna (FER), con treni regionali svolti da Trenitalia Tper nell'ambito del contratto di servizio con la regione Emilia-Romagna.

La stazione principale, la stazione di Scandiano, è a servizio del capoluogo comunale.

Le rimanenti due fermate, la stazione di Pratissolo e la stazione di Chiozza, servono le omonime frazioni.

Dal 2017 non è più attiva la stazione di Bosco, a servizio della frazione Bosco di Scandiano, ma situata nel territorio di Reggio Emilia.

La stazione ferroviaria più vicina lungo la ferrovia Milano-Bologna è la stazione di Reggio Emilia.

A Scandiano sono attive due società calcistiche: la A.S.D. Scandianese Calcio, militante in Promozione, e la A.S.D. Boiardo Maer, militante in Seconda Categoria, quest'ultima dotata anche di un settore giovanile che conta più di 200 iscritti. Ad Arceto spicca l'A.S.C.D. Arcetana, fondata nel 1962 e attualmente militante in Promozione.

Hockey su pista

modifica

Hockey Scandiano dalla stagione 2017-2018 partecipa alla serie massima dell'hockey pista (Serie A1) al Palaregnani. Nelle stagioni 2015-2016 e 2016-2017 vince la Coppa Italia di Serie A2; poi conquista la promozione in Serie A1. Sabato 13 gennaio 2018 ha battuto Giovinazzo per 6-0 nella gara valevole per la terza giornata di ritorno, conquistando così la prima vittoria casalinga dal ritorno nella massima serie. Nel girone di andata, in terra pugliese, la vittoria per 3-8 ottenuta contro il Giovinazzo ha consegnato ai rossoblù la prima vittoria esterna stagionale.

A Scandiano ha sede la Fanfara Militare dei Bersaglieri, sezione A.N.B., fondata nel 2010 per volere del presidente dell'Associazione Nazionale Bersaglieri Alfeo Caprari e del capo Fanfara maestro Stefano Pasquali, dallo scioglimento della precedente Fanfara, "La Tricolore di Reggio Emilia" (1978-2009).

Nei primi anni ottanta, nella casa di Giovanni Lindo Ferretti a Fellegara si trovava la sala prove del gruppo punk italiano CCCP - Fedeli alla linea, che ha visto nascere brani iconici come "Emilia Paranoica".

Amministrazione

modifica
 
Gonfalone civico
Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
1980 1985 Valda Busani Partito Comunista Italiano Sindaco
1985 1992 Valter Franceschini Partito Comunista Italiano Sindaco
1992 2004 Lanfranco Fradici centro-sinistra Sindaco
2004 2009 Angelo Giovannetti centro-sinistra Sindaco
2009 2019 Alessio Mammi centro-sinistra Sindaco
2019 in carica Matteo Nasciuti centro-sinistra Sindaco

Gemellaggi

modifica
  1. ^ Bilancio demografico mensile anno 2024 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Dal sito Terra del Boiardo Archiviato il 20 ottobre 2014 in Internet Archive.
  5. ^ a b Dal sito Terra del Boiardo Archiviato l'8 marzo 2020 in Internet Archive.
  6. ^ a b Dalla pagina La terra del Boiardo Archiviato il 19 dicembre 2019 in Internet Archive. sul sito istituzionale del Comune di Scandiano
  7. ^ "La chiesa di San Giuseppe" dal sito di Accoglienza Turistica della Provincia di Reggio Emilia Archiviato il 15 maggio 2006 in Internet Archive.
  8. ^ Da: Piazza Fiume Archiviato il 7 novembre 2017 in Internet Archive., Terre del Boiardo
  9. ^ Osservatorio astronomico "Lazzaro Spallanzani", su asfa.altervista.org.
  10. ^ La casa spallanzani Archiviato il 2 aprile 2015 in Internet Archive., dal sito Terre del Boiardo
  11. ^ Dalla pagina Scandiano la nostra terra
  12. ^ Da.Torre Civica o dell'Orologio Archiviato il 2 aprile 2015 in Internet Archive., Terre del Boiardo
  13. ^ I vecchi teatri scandianesi del primo '900, su marcomontipo.blogspot.com.
  14. ^ Marco Montipò, Scandiano e la Grande Guerra, 2018, p.93.
  15. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  16. ^ Bilancio Demografico e popolazione residente straniera al 31 dicembre 2017 per sesso e cittadinanza, su demo.istat.it, ISTAT. URL consultato il 12 luglio 2018.
  17. ^ La nostra storia: i gemellaggi, le reti e [l]e relazioni d’amicizia, su comune.scandiano.re.it.

Bibliografia

modifica
  • Aderito Belli, Storia di Scandiano, Reggio nell'Emilia, Anonima Poligrafica Emiliana, 1928.
  • Rolando Cavandoli e Amleto Paderni, Scandiano 1915-1946: lotte antifasciste e democratiche, Scandiano, a cura dell'Amministrazione comunale, 1980.
  • Amos Conti e Michele Becchi, 22.000 bombe su Reggio Emilia: bombardamenti alleati e vita (e morte) quotidiana, 1940-1945, Reggio nell'Emilia, Diabasis, 2009.
  • Cristian Prati, La Rocca di Scandiano. Uso e trasformazioni dalla metà del Seicento ad oggi, in "Atti e memorie della Deputazione di storia patria per le antiche provincie modenesi", serie XI, vol. XXXII, Modena, Aedes Muratoriana, 2010, pp. 109 – 137.
  • Giovanni Battista Venturi, Storia di Scandiano.
  • Dante Colli, Alfonso Garuti e Romano Pelloni, Piccole Capitali Padane, Modena, Artioli Editore, 1996, ISBN 88-7792-048-3.
Approfondimenti

Voci correlate

modifica

Altri progetti

modifica

Collegamenti esterni

modifica
Controllo di autoritàVIAF (EN261133356 · SBN VEAL003706 · LCCN (ENn85820901 · GND (DE4394654-9 · BNF (FRcb12415925c (data) · J9U (ENHE987007567260405171
  Portale Emilia: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di Emilia