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Suonare Stella

Programma televisivo italiano

Suonare Stella è stato un programma televisivo italiano, ideato da Carlo Bixio e prodotto da Rai 2 e Publispei, in onda nel 2006.

Suonare Stella
PaeseItalia
Anno2006
Generecommedia
Edizioni1
Puntate5
Durata140 min (puntata)
Lingua originaleitaliano
Realizzazione
ConduttoreTosca D'Aquino
IdeatoreCarlo Bixio
RegiaGian Carlo Nicotra
MusicheBlues Willies
Casa di produzionePublispei, Rai
Rete televisivaRai 2

Produzione

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Il programma venne realizzato per una sola edizione, composta da cinque puntate trasmesse in prima serata da Rai 2 durante il primo semestre del 2006, e non venne accolto positivamente dalla critica.

Suonare Stella era un varietà in cui si mescolavano musica, recitazione, comicità e satira, per il quale è stato coniato dai media il termine "sit-show", un insieme tra spettacolo e situation comedy. Il programma era ambientato nell'omonimo bed and breakfast gestito da Tiffany Stella, interpretata da Tosca D'Aquino.[1] Altri attori come Max Tortora o Nino Frassica interpretavano altri personaggi per dare vita a scenette o gag.

Edizioni

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Edizioni Periodo Puntate Conduzione Regia Studio di messa in onda
Inizio Fine
11 gennaio 2006 8 febbraio 2006 5 Tosca D'Aquino Giancarlo Nicotra Studio 5 del Centro di Produzione degli Studi televisivi Voxson di Roma

Critiche

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  • Aldo Grasso del Corriere della Sera dice che «in alcuni momenti il programma funziona [...] in altri no», ed intitola il suo articolo Regia senza fantasia per Suonare Stella.[2]
  • Antonio Dipollina de la Repubblica afferma che in epoca in cui «nessuno sa più come recuperare il vecchio varietà, [...] tanto vale buttare tutto in confusione e vedere cosa succede».[3]
  • Alessandra Comazzi de La Stampa esprime infine «perplessità su questo "pastiche": sarà veramente un'idea o è solo un modo per far lavorare un po' di persone?».
  1. ^ (EN) Suonare Stella, su IMDb, IMDb.com. URL consultato il 7 luglio 2015.  
  2. ^ Aldo Grasso, Regia senza Fantasia per «Suonare Stella», in Corriere della Sera, 19 gennaio 2006. URL consultato il 7 luglio 2015 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2016).
  3. ^ Antonio Dipollina, Il vecchio varietà è finito in gazzarra, in la Repubblica, 19 gennaio 2006. URL consultato il 7 luglio 2015.

Collegamenti esterni

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