The Marshall Mathers LP
The Marshall Mathers LP è il terzo album in studio del rapper statunitense Eminem, pubblicato il 23 maggio 2000 dalla Aftermath Entertainment e dalla Interscope Records.
The Marshall Mathers LP album in studio | |
---|---|
Artista | Eminem |
Pubblicazione | 23 maggio 2000 |
Durata | 72:05 |
Dischi | 1 |
Tracce | 19 |
Genere | Hardcore hip hop[1] Horrorcore Comedy hip hop |
Etichetta | Aftermath, Interscope |
Produttore | Dr. Dre, Eminem |
Registrazione | 1999–2000 |
Formati | CD, MC, 2 LP, download digitale, streaming |
Note | Miglior album rap 2001 |
Certificazioni originali | |
Dischi d'oro | Argentina[2] (vendite: 30 000+) Brasile[3] (vendite: 100 000+) Grecia[4] (vendite: 10 000+) Ungheria[5] (vendite: 25 000+) |
Dischi di platino | Australia (7)[6] (vendite: 490 000+) Austria[7] (vendite: 50 000+) Belgio (2)[8] (vendite: 100 000+) Canada (8)[9] (vendite: 800 000+) Danimarca (6)[10] (vendite: 120 000+) Europa (6)[11] (vendite: 6 000 000+) Finlandia (2)[12] (vendite: 40 000+) Francia (2)[13] (vendite: 600 000+) Germania (3)[14] (vendite: 900 000+) Giappone[15] (vendite: 200 000+) Messico[16] (vendite: 150 000+) Norvegia (2)[17] (vendite: 30 000+) Nuova Zelanda (5)[18] (vendite: 75 000+) Paesi Bassi[19] (vendite: 80 000+) Polonia (2)[20] (vendite: 100 000+) Regno Unito (9)[21] (vendite: 2 700 000+) Spagna[22] (vendite: 100 000+) Sudafrica (2)[23] (vendite: 100 000+) Svezia (2)[24] (vendite: 160 000+) Svizzera (4)[25] (vendite: 200 000+) |
Dischi di diamante | Stati Uniti[27] (vendite: 11 000 000+) |
Certificazioni FIMI (dal 2009) | |
Dischi di platino | Italia[26] (vendite: 50 000+) |
Eminem - cronologia | |
Singoli | |
|
Il disco vendette più di 1 760 000 copie nella prima settimana solo negli Stati Uniti d'America,[28] meritandosi così un posto nel Guinness Book of World Records come album rap dalle vendite più veloci di sempre. Nel 2001 vinse un Grammy Award al miglior album rap e ottenne una candidatura come album dell'anno. The Marshall Mathers LP venne inoltre certificato disco di diamante in madrepatria, avendo venduto oltre 10 milioni di copie.[27][29][30] Nel 2005 ha venduto oltre 20 milioni di copie in tutto il mondo,[31] mentre nel 2018 conta oltre 36 milioni di copie vendute in tutto il mondo, divenendo l'album hip hop con più vendite di sempre.[32]
Considerato da molti critici come il capolavoro di Eminem, The Marshall Mathers LP è stato valutato come uno dei migliori album rap di tutti i tempi da riviste musicali come Rolling Stone,[33]Time,[34] e XXL.[35][36] Rolling Stone ha messo l'album al settimo posto tra quelli più importanti del decennio.[37] L'album è inoltre alla posizione 302 nella lista dei 500 migliori album di tutti i tempi ancora secondo Rolling Stone.[38] Nel 2010 la Rhapsody gli dà la prima posizione nella lista dei 10 migliori album di rappers bianchi.[39] Nel 2011 viene premiato come album di diamante insieme a The Eminem Show e proprio insieme a quest'ultimo è considerato "l'album simbolo" di Eminem.[40]
Descrizione
modificaLe canzoni sono state tutte scritte ad Amsterdam (Paesi Bassi), dove Dr. Dre permise ad Eminem di fare un provino al telefono. Solo il primo singolo The Real Slim Shady fu scritto negli Stati Uniti d'America.
L'album è composto da 18 tracce. I temi più trattati sono lo stress vissuto dall'artista per l'accanimento inevitabile di fan (Stan), la sua inguaribile scontentezza nel mondo che lo circonda (The Way I Am), l'odio marcato nei confronti della madre (Kill You) e della moglie, artefice del tradimento che successivamente porterà alla rottura del loro matrimonio (Kim), la presa di coscienza del lato negativo del successo e l'accanimento contro le boy/girl-bands (The Real Slim Shady, Marshall Mathers). Il disco contiene anche diversi pezzi più "party", ed altri che si configurano come veri racconti di vita allo sbando, senza rimpianti né pentimenti.
I singoli che hanno portato al successo quest'album sono The Real Slim Shady, The Way I Am e Stan. Di The Way I Am esiste anche una versione rap metal, eseguita insieme a Marilyn Manson e remixata da Danny Lohner. Questo remix è inoltre disponibile in alcune edizioni limitate del disco. La traccia Criminal ha lo stesso inizio di Still Don't Give a Fuck, contenuta nell'album precedente, The Slim Shady LP.
The Marshall Mathers LP venne pubblicato sia in versione Clean (ovvero pulita, quindi censurata), che in versione originale (Dirty), sebbene i testi siano censurati in parte anche nella versione esplicita dell'album. Alcune canzoni vennero censurate a causa delle critiche ricevute ai tempi della pubblicazione. Su molte copie, i 25 secondi del "Public Service Announcement" vennero cancellati da due secondi di silenzio prima dell'inizio dell'album, sebbene in altre copie vennero lasciati intatti. Un'ultima censura si ebbe per la canzone Kim, che, a causa dei contenuti violenti contro la moglie, venne sostituita da una canzone basata sul tema musicale di South Park The Kids, anch'esso facente riferimenti all'uso di droghe[41].
Contenuto
modificaCome suggerisce il titolo dell'album, The Marshall Mathers LP è un album più serio e personale di quello precedente, The Slim Shady LP, dove predomina la figura dell'alter-ego Slim Shady. Il rapper, in gran parte dell'album, affronta il rapporto con l'ascesa alla fama e attacca chi aveva criticato il suo primo album. Altro tema ricorrente è il rapporto con la sua famiglia, in particolar modo quello con sua madre e la sua ex-moglie Kim Mathers.[42]
Testi
modificaThe Marshall Mathers LP è più introspettivo e i testi vertono meno sulla figura di Slim Shady. Le canzoni riguardano le lotte dell'infanzia e i problemi familiari di Eminem, in cui è fortemente coinvolta la madre (in Marshall Mathers),[43] la relazione tempestosa con sua moglie (in Kim),[43] il suo rapporto con l'essere una superstar e le aspettative (in Stan e in I'm Back), il suo ritorno sulla scena musicale e la sua influenza su di essa (in Remember Me? e in Bitch Please II),[43] l'abuso di droga (in Under the Influence e in Drug Ballad),[43] la presa di coscienza del lato negativo del successo e l'accanimento contro le boy/girl-band (in The Real Slim Shady e in Marshall Mathers),[43] la sua influenza sui giovani e sulla società statunitense in genere (in The Way I Am e in Who Knew)[43] e infine le reazioni nonché risposte alla critica circa i suoi temi volgari e molto cupi (in Criminal e in Kill You.)[43]
Per tutto lo scorrere delle tracce musicali, l'ascoltatore si ritrova davanti ad un mix di tematiche cupe e controverse, ma anche a storie di vita. Nonostante la grande quantità di polemiche, i testi dell'album vennero ben accolti dalla critica e dalla comunità hip hop, molti dei quali sottolinearono l'energia verbale di Eminem nonché i "densi" modelli di rime.[41][44] Successivamente a questo album, Eminem continuerà a rispondere alla critica con costanza nei suoi testi.
L'album contiene diversi campionamenti e riferimenti. Contiene alcune righe "mimate" dall'album di Eric B. & Rakim, Paid in Full. Infatti, il ritornello di The Way I Am riassembla in chiave "eminemiana" il ritornello di As the Rhyme Goes On, e le prime due righe del terzo verso di I'm Back sono basate sul testo di My Melody. In Marshall Mathers, Eminem parodia la canzone Summer Girls degli LFO dicendo: New Kids on the Block sucked a lotta dick, boy-girl groups make me sick; mentre nella versione degli LFO recita: New Kids on the Block had a bunch of hits, Chinese food makes me sick.
Nella traccia Kim si può sentire il rapper che simula un pesante litigio con la moglie, Kim appunto, alla quale poi al finale della canzone taglia la gola per poi nasconderla nel bagagliaio della sua macchina; tutto ciò rappresenta un ideale prequel di '97 Bonnie & Clyde contenuta nel disco precedente.
Stan è il terzo singolo del rapper estratto da questo album. La canzone narra di un fan, Stan, che scrive al suo idolo, il quale però non sembra considerarlo, anche perché non riceve le sue lettere. Alla fine Stan morirà per un incidente di auto dovuto alla follia sopraggiunta a causa della sua ossessione. Il ritornello campiona parte del testo di Thank You di Dido, lanciata proprio da questo singolo.
Accoglienza
modificaRecensione | Giudizio |
---|---|
AllMusic[1] | |
Chicago Sun-Times[45] | |
Entertainment Weekly[46] | A- |
Los Angeles Times[47] | |
Melody Maker[48] | |
NME[46] | |
Pitchfork | [49] |
Q[46] | |
Rolling Stone[46] | |
The Rolling Stone Album Guide[50] | |
The Source[51] | |
Robert Christgau[52] | A |
The Marshall Mathers LP ha ottenuto recensioni positive da parte dei critici musicali. Su Metacritic, sito che assegna un punteggio normalizzato su 100 in base a critiche selezionate, l'album ha ottenuto un punteggio medio di 78 basato su ventuno recensioni.[46] È ritenuto il miglior disco del rapper, uno dei migliori album hip hop di sempre e ha infranto nuovi record di vendita per un album rap.[46] L'album gli vale due Grammy (album rap dell'anno e brano rap dell'anno per The Real Slim Shady)[46] e la candidatura ai Grammy Awards 2001 nella categoria album dell'anno.
Tracce
modifica- Public Service Announcement 2000 – 0:27
- Kill You – 4:24 (Marshall Mathers, Andre Young, Melvin Bradford)
- Stan (feat. Dido) – 6:44 (Marshall Mathers, Dido Armstrong, Mark James, Paul Herman)
- Paul (Skit) – 0:10
- Who Knew – 3:47 (Marshall Mathers, Andre Young, Melvin Bradford)
- Steve Berman (Skit) – 0:54
- The Way I Am – 4:49 (Marshall Mathers)
- The Real Slim Shady – 4:44 (Marshall Mathers, Andre Young, Melvin Bradford, Tommy Coster, Mike Elizondo)
- Remember Me? (feat. RBX & Sticky Fingaz) – 3:38 (Marshall Mathers, Eric Collins, Kirk Jones, Andre Young, Melvin Bradford)
- I'm Back – 5:10 (Marshall Mathers, Andre Young, Melvin Bradford)
- Marshall Mathers – 5:20 (Marshall Mathers, Jeffrey Bass, Mark Bass)
- Ken Kaniff (Skit) – 1:01
- Drug Ballad – 5:01 (Marshall Mathers, Jeffrey Bass, Mark Bass)
- Amityville (feat. Bizarre) – 4:13 (Marshall Mathers, Jeffrey Bass, Mark Bass, Rufus Johnson)
- Bitch Please II (feat. Dr. Dre, Snoop Dogg, Xzibit, Nate Dogg) – 4:48 (Marshall Mathers, Andre Young, Calvin Broadus Jr., Alvin Joyner, Nathaniel Hale, Mike Elizondo)
- Kim – 6:17 (Marshall Mathers, Jeffrey Bass, Mark Bass)
- Under the Influence (feat. D12) – 5:22 (Marshall Mathers, DeShaun Holton, Rufus Johnson, Ondre Moore, Von Carlisle, Denaun Porter, Jeffrey Bass, Mark Bass)
- Criminal – 5:14 (Marshall Mathers, Jeffrey Bass, Mark Bass)
- Traccia aggiunta nell'edizione speciale
- The Kids – 5:06 (Marshall Mathers, Jeffrey Bass, Mark Bass, Steve King)
Formazione
modifica- Eminem - voce
- Mike Elizondo - basso (tracce 2, 3, 5, 7-10, 14 e 15), chitarra (tracce 7 e 8), tastiera (tracce 7 e 15)
- John Bigham - chitarra (tracce 5 e 10)
- Sean Cruse - chitarra (tracce 2 e 3)
- Camara Kambon - tastiera (tracce 2 e 9)
- Tom Coster Jr. - tastiera (tracce 5, 7, 8, 10 e 12)
- DJ Head - programmazione batteria (tracce 11, 13, 14, 17 e 18)
Classifiche
modificaClassifiche settimanali
modificaClassifica (2000-01) | Posizione massima |
---|---|
Australia[53] | 1 |
Austria[53] | 1 |
Belgio (Fiandre)[53] | 1 |
Belgio (Vallonia)[53] | 3 |
Canada[54] | 1 |
Danimarca[53] | 1 |
Finlandia[53] | 1 |
Francia[53] | 2 |
Germania[53] | 3 |
Grecia[4] | 1 |
Irlanda[55] | 1 |
Italia[53] | 7 |
Norvegia[53] | 3 |
Nuova Zelanda[53] | 1 |
Paesi Bassi[53] | 2 |
Polonia[56] | 9 |
Portogallo[57] | 2 |
Regno Unito[58] | 1 |
Spagna[57] | 6 |
Stati Uniti[54] | 1 |
Sudafrica[23] | 1 |
Svezia[53] | 2 |
Svizzera[53] | 2 |
Ungheria[59] | 3 |
Classifiche di fine anno
modificaClassifica (2000) | Posizione |
---|---|
Australia[60] | 30 |
Austria[61] | 12 |
Belgio (Fiandre)[62] | 9 |
Belgio (Vallonia)[63] | 12 |
Danimarca[64] | 20 |
Francia[65] | 10 |
Germania[66] | 12 |
Nuova Zelanda[67] | 9 |
Paesi Bassi[68] | 5 |
Regno Unito[69] | 3 |
Stati Uniti[70] | 3 |
Svezia[71] | 5 |
Svizzera[72] | 12 |
Classifica (2001) | Posizione |
Australia[73] | 12 |
Austria[74] | 7 |
Belgio (Fiandre)[75] | 9 |
Belgio (Vallonia)[76] | 9 |
Danimarca[77] | 46 |
Francia[78] | 58 |
Germania[79] | 24 |
Italia[80] | 40 |
Nuova Zelanda[81] | 24 |
Paesi Bassi[82] | 44 |
Regno Unito[83] | 40 |
Stati Uniti[84] | 72 |
Svezia[85] | 90 |
Svizzera[86] | 17 |
Classifica (2003) | Posizione |
Germania[87] | 74 |
Classifica (2011) | Posizione |
Stati Uniti[88] | 199 |
Classifica (2022) | Posizione |
Belgio (Fiandre)[89] | 197 |
Classifica (2023) | Posizione |
Belgio (Fiandre)[90] | 175 |
Classifiche di fine decennio
modificaClassifica (2000–09) | Posizione |
---|---|
Australia[91] | 79 |
Stati Uniti[92] | 7 |
Note
modifica- ^ a b (EN) Stephen Thomas Erlewine, The Marshall Mathers LP, su AllMusic, All Media Network. URL consultato il 29 marzo 2016.
- ^ (ES) Discos de Oro y Platino, su Cámara Argentina de Productores de Fonogramas y Videogramas. URL consultato il 15 dicembre 2019 (archiviato dall'url originale il 6 luglio 2011).
- ^ (PT) Eminem – Certificados, su Pro-Música Brasil. URL consultato il 10 gennaio 2021.
- ^ a b (EL) Ελληνικό Chart, su IFPI Greece. URL consultato il 25 dicembre 2018 (archiviato dall'url originale il 6 agosto 2003).
- ^ (HU) Arany- és platinalemezek › Adatbázis - 2001, su Hivatalos magyar slágerlisták, Magyar Hangfelvétel-kiadók Szövetsége. URL consultato il 3 aprile 2021.
- ^ (EN) 2024 Accreds, su Dropbox, Australian Recording Industry Association. URL consultato il 7 agosto 2024.
- ^ (DE) Eminem - Marshall Mathers LP – Gold & Platin, su IFPI Austria. URL consultato il 25 dicembre 2018.
- ^ (NL) GOUD EN PLATINA - albums 2000, su Ultratop. URL consultato il 25 dicembre 2018.
- ^ (EN) The Marshall Mathers LP – Gold/Platinum, su Music Canada. URL consultato il 15 dicembre 2019.
- ^ (DA) The Marshall Mathers LP, su IFPI Danmark. URL consultato il 6 dicembre 2023.
- ^ (EN) IFPI Platinum Europe Awards – 2007, su International Federation of the Phonographic Industry. URL consultato il 21 dicembre 2022 (archiviato dall'url originale il 19 ottobre 2013).
- ^ (FI) Tilastot - Kulta- ja platinalevyt, su Musiikkituottajat. URL consultato il 10 gennaio 2021.
- ^ (FR) Les Certifications - Eminem, su infodisc.fr. URL consultato il 20 aprile 2012.
- ^ (DE) Eminem – The Marshall Mathers LP – Gold-/Platin-Datenbank, su musikindustrie.de, Bundesverband Musikindustrie. URL consultato il 13 dicembre 2019.
- ^ (JA) エミネム - ザ・マーシャル・マザーズLP – 認定検索, su Recording Industry Association of Japan. URL consultato il 15 maggio 2024.
- ^ (ES) Certificaciones, su Asociación Mexicana de Productores de Fonogramas y Videogramas. URL consultato il 10 gennaio 2021. Digitare "The Marshall Mathers LP" in "Título".
- ^ (NO) Trofeer 1993 - 2011, su IFPI Norge. URL consultato il 2 febbraio 2022 (archiviato dall'url originale il 25 luglio 2012).
- ^ (EN) Official Top 40 Albums - 10 June 2024, su The Official NZ Music Charts. URL consultato il 12 giugno 2024.
- ^ (NL) Goud/Platina/Diamant, su Nederlandse Vereniging van Producenten en Importeurs van beeld- en geluidsdragers. URL consultato il 7 agosto 2024. Scrivere "Eminem" in "Artiest of Titel"
- ^ (PL) bestsellery i wyróżnienia, su Związek Producentów Audio-Video. URL consultato il 29 maggio 2021.
- ^ (EN) The Marshall Mathers LP, su British Phonographic Industry. URL consultato il 27 ottobre 2022.
- ^ (ES) Productores de Música de España, Solo Exitos 1959–2002 Año A Año, 1ª ed., ISBN 84-8048-639-2.
- ^ a b (EN) Eminem heading to South Africa for two shows, su TimesLIVE, 18 novembre 2013. URL consultato il 7 agosto 2024 (archiviato dall'url originale il 19 novembre 2013).
- ^ (SV) Eminem – Sverigetopplistan, su Sverigetopplistan. URL consultato il 29 maggio 2021.
- ^ (DE) Edelmetall, su Schweizer Hitparade. URL consultato il 10 gennaio 2021.
- ^ The Marshall Mathers LP (certificazione), su FIMI. URL consultato il 29 agosto 2022.
- ^ a b (EN) Eminem - The Marshall Mathers LP – Gold & Platinum, su Recording Industry Association of America. URL consultato l'8 marzo 2022.
- ^ (EN) Richard Skanse, Eminem Bounces Britney From Top Spot, su Rolling Stone, 31 maggio 2000. URL consultato il 20 dicembre 2008 (archiviato dall'url originale il 3 maggio 2008).
- ^ IFPI Worldwide Gold/Platinum Certification levels (PDF), su ifpi.org. URL consultato il 20 dicembre 2008 (archiviato dall'url originale il 15 marzo 2016).
- ^ Edna Gundersen, Decade's best: Eminem tops in sales; Beatles get No. '1' album, in USAToday.com, 11 dicembre 2009. URL consultato il 16 luglio 2006.
- ^ Ciar Byrne, The real Slim Shady stands up the fans on his European tour, su Independent, London, 18 agosto 2005. URL consultato l'8 gennaio 2009.
- ^ (EN) How Eminem Peaked With 'The Marshall Mathers LP' and 'The Eminem Show', su XXL Mag, 23 maggio 2019. URL consultato l'11 maggio 2020.
- ^ The RS 500 Greatest Albums of All Time, su Rolling Stone, 18 novembre 2003. URL consultato il 21 dicembre 2008 (archiviato dall'url originale il 6 gennaio 2007).
- ^ The All-TIME 100 Albums, su Time, 13 novembre 2006. URL consultato il 21 dicembre 2008 (archiviato dall'url originale il 9 novembre 2007).
- ^ XXL, Retrospective: XXL Albums, in XXL Magazine, December 2007 issue, 2007.
- ^ Gay Activist Group Plans Pre-Grammy Eminem Protest, su MTV, 1º febbraio 2001. URL consultato il 21 dicembre 2008 (archiviato dall'url originale il 3 aprile 2010).
- ^ Rolling Stones Top 100 Albums Of The Decade | RealTalkNY Archiviato il 25 luglio 2011 in Internet Archive.
- ^ Music - Top Music Lists - Greatest Albums of All Time, su Rolling Stone. URL consultato il 22 giugno 2010 (archiviato dall'url originale il 15 giugno 2010).
- ^ The 10 Best Albums By White Rappers Archiviato il 31 luglio 2010 in Internet Archive. 26 luglio 2010
- ^ (EN) Power Brokers: 9 Of Hip Hop's Most Powerful Emcees Turned A&Rs, su hiphopdx.com, 11 dicembre 2014. URL consultato il 2 febbraio 2016.
- ^ a b (EN) Recordings, su Eminem. URL consultato il 27 maggio 2009.
- ^ Eminem and Kim to divorce again, in BBC News, 6 aprile, sheldon2006. URL consultato il 27 maggio 2007.
- ^ a b c d e f g Spence D., The Marshall Mathers LP Review, su IGN, 12 novembre 2004. URL consultato il 27 maggio 2009 (archiviato dall'url originale il 16 dicembre 2010).
- ^ (EN) Eminem: The Marshall Mathers LP, su Rolling Stone, 2000. URL consultato il 22 giugno 2010 (archiviato dall'url originale il 4 gennaio 2013).
- ^ (EN) Kyra Kyles, Eminem, 'The Marshall Mathers LP' (Interscope), su Chicago Sun-Times, 4 giugno 2000. URL consultato il 14 settembre 2018 (archiviato dall'url originale il 14 settembre 2018).
- ^ a b c d e f g (EN) The Marshall Mathers LP, su Metacritic, Fandom, Inc. URL consultato l'11 agosto 2024.
- ^ (EN) Robert Hilburn, Eminem's Latest Seems Sure to Delight Fans, Anger Parents, in Los Angeles Times, 20 maggio 2000. URL consultato il 12 giugno 2012.
- ^ (EN) Eminem: The Marshall Mathers LP, in Melody Maker, 6 giugno 2000, p. 54.«No one else puts such a rocket under rap's self-consciousness or makes it so shocking...»
- ^ (EN) Larson, Jeremy D., Eminem: The Marshall Mathers LP, in Pitchfork, 15 aprile 2018. URL consultato il 15 aprile 2018.
- ^ (EN) Christian Hoard, Eminem, in Nathan Brackett e Christian Hoard (a cura di), The New Rolling Stone Album Guide, 4th, Simon & Schuster, pp. 276–77, ISBN 978-0-7432-0169-8. URL consultato il 12 giugno 2012.
- ^ (EN) Eminem: The Marshall Mathers LP, in The Source, n. 131, August 2000, pp. 225–26.
- ^ (EN) Eminem, robertchristgau.com.
- ^ a b c d e f g h i j k l m n (NL) Eminem - The Marshall Mathers LP, su Ultratop. URL consultato il 27 novembre 2017.
- ^ a b (EN) Eminem – Chart history, su Billboard, Penske Media Corporation. URL consultato il 27 novembre 2017. Cliccare sulla freccia all'interno della casella nera per visualizzare la classifica desiderata.
- ^ (EN) Eminem - Discography, su irish-charts.com. URL consultato l'11 agosto 2024.
- ^ (EN) Oficjalna lista sprzedaży - 13 November 2000, su OLiS. URL consultato l'11 agosto 2024 (archiviato dall'url originale il 4 agosto 2012).
- ^ a b (EN) Nielsen Business Media, Inc., Hits of the World, vol. 113, n. 8, Billboard, p. 61, ISSN 0006-2510 .
- ^ (EN) The Marshall Mathers LP - Full Official Chart History, su Official Charts Company. URL consultato l'11 agosto 2024.
- ^ (HU) Album Top 40 slágerlista: 2000. 37. hét 2000. 09. 11. - 2000. 09. 17., su Hivatalos Magyar Slágerlisták. URL consultato l'11 agosto 2024.
- ^ (EN) ARIA Top 100 Albums for 2000, su Australian Recording Industry Association. URL consultato l'11 agosto 2024.
- ^ (DE) Jahreshitparade Alben 2000, su austriancharts.at. URL consultato l'11 agosto 2024.
- ^ (NL) Jaaroverzichten 2000, su Ultratop. URL consultato l'11 agosto 2024.
- ^ (FR) Rapports annuels 2000, su Ultratop. URL consultato l'11 agosto 2024.
- ^ (DA) 2001, su top20.dk. URL consultato l'11 agosto 2024 (archiviato dall'url originale il 25 luglio 2015).
- ^ (FR) Tops de L'année - Top Albums 2000, su Syndicat national de l'édition phonographique. URL consultato l'11 agosto 2024.
- ^ (DE) Top 100 Album-Jahrescharts 2000, su Offizielle Deutsche Charts. URL consultato l'11 agosto 2024.
- ^ (EN) Year End Charts - 2000, su The Official NZ Music Charts. URL consultato l'11 agosto 2024.
- ^ (NL) Jaaroverzichten - Album 2000, su Dutch Charts. URL consultato l'11 agosto 2024.
- ^ (EN) End of Year Album Chart Top 100 - 2000, su Official Charts Company. URL consultato l'11 agosto 2024.
- ^ (EN) Year-End Charts - Billboard 200 Albums - 2000, su Billboard. URL consultato l'11 agosto 2024 (archiviato dall'url originale il 27 febbraio 2021).
- ^ (SV) Årslista Album, 2000, su Sverigetopplistan. URL consultato l'11 agosto 2024.
- ^ (DE) Schweizer Jahreshitparade 2000, su Schweizer Hitparade. URL consultato l'11 agosto 2024.
- ^ (EN) ARIA Top 100 Albums for 2001, su Australian Recording Industry Association. URL consultato l'11 agosto 2024.
- ^ (DE) Jahreshitparade Alben 2001, su austriancharts.at. URL consultato l'11 agosto 2024.
- ^ (NL) Jaaroverzichten 2001, su Ultratop. URL consultato l'11 agosto 2024.
- ^ (FR) Rapports annuels 2001, su Ultratop. URL consultato l'11 agosto 2024.
- ^ (DA) 2001, su top20.dk. URL consultato l'11 agosto 2024 (archiviato dall'url originale il 29 settembre 2011).
- ^ (FR) Tops de L'année - Top Albums 2001, su Syndicat national de l'édition phonographique. URL consultato l'11 agosto 2024.
- ^ (DE) Top 100 Album-Jahrescharts 2001, su Offizielle Deutsche Charts. URL consultato l'11 agosto 2024.
- ^ Classifica annuale 2001 (dal 01.01.2001 al 30.12.2001): Album & Compilation, su Federazione Industria Musicale Italiana. URL consultato l'11 agosto 2024.
- ^ (EN) Year End Charts - 2001, su The Official NZ Music Charts. URL consultato l'11 agosto 2024.
- ^ (NL) Jaaroverzichten - Album 2001, su Dutch Charts. URL consultato l'11 agosto 2024.
- ^ (EN) End of Year Album Chart Top 100 - 2001, su Official Charts Company. URL consultato l'11 agosto 2024.
- ^ (EN) Year-End Charts - Billboard 200 Albums - 2001, su Billboard. URL consultato l'11 agosto 2024 (archiviato dall'url originale il 13 giugno 2018).
- ^ (SV) Årslista Album, 2001, su Sverigetopplistan. URL consultato l'11 agosto 2024.
- ^ (DE) Schweizer Jahreshitparade 2001, su Schweizer Hitparade. URL consultato l'11 agosto 2024.
- ^ (DE) Top 100 Album-Jahrescharts 2003, su Offizielle Deutsche Charts. URL consultato l'11 agosto 2024.
- ^ (EN) Year-End Charts - Billboard 200 Albums - 2011, su Billboard. URL consultato l'11 agosto 2024.
- ^ (NL) Jaaroverzichten 2022, su Ultratop. URL consultato l'11 agosto 2024.
- ^ (NL) Jaaroverzichten 2023, su Ultratop. URL consultato l'11 agosto 2024.
- ^ (EN) ARIA Top 100 Albums of the 00's, su Australian Recording Industry Association. URL consultato l'11 agosto 2024.
- ^ (EN) Nielsen Business Media, Inc., The Decade in Music, vol. 121, n. 39, Billboard, p. 163, ISSN 0006-2510 .
Collegamenti esterni
modifica- (EN) The Marshall Mathers LP, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) Stephen Thomas Erlewine, The Marshall Mathers LP, su AllMusic, All Media Network.
- (EN) The Marshall Mathers LP, su Discogs, Zink Media.
- (EN) The Marshall Mathers LP, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
- (EN) The Marshall Mathers LP, su Metacritic, Red Ventures.