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Tolomeo di Cipro

re tolemaico di Cipro

Tolomeo (in greco antico: Πτολεμαῖος?; 105 a.C. circa – Cipro, 58 a.C.), noto nella storiografia moderna come Tolomeo di Cipro, è stato un sovrano egizio appartenente al periodo tolemaico, re di Cipro dall'80 a.C. fino al 58 a.C.

Tolomeo di Cipro
Re di Cipro
In carica80 a.C. –
58 a.C.
PredecessoreTolomeo XI (come re d'Egitto)
Successorenessuno (annessione di Cipro alla Repubblica romana)
Nome completoΠτολεμαῖος
Ptolemàios
Nascita105 a.C. circa
MorteCipro, 58 a.C.
DinastiaTolemaica
PadreTolomeo IX
MadreCleopatra IV

Origini familiari

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  Lo stesso argomento in dettaglio: Dinastia tolemaica.

Tolomeo era figlio di Tolomeo IX Sotere II Latiro e della sua prima moglie, Cleopatra IV.[1] Era un membro della dinastia ellenistica dei Lagidi e discendeva quindi da Tolomeo I Sotere, uno dei diadochi di Alessandro Magno. Era il fratellastro di Berenice III e di Tolomeo XII Aulete; i suoi nonni paterni erano Tolomeo VIII Evergete II Fiscone e Cleopatra III, quindi i suoi zii erano Cleopatra Selene, Tolomeo X Alessandro e Tolomeo Apione, mentre Tolomeo XI Alessandro II era il cugino.

Biografia

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Nacque intorno al 105 a.C. e nel 103 fu inviato sull'isola di Coo; lì, nella primavera dell'88 a.C. fu catturato dal re del Ponto Mitridate VI. Fu poi richiamato in Egitto e riconosciuto re di Cipro nello stesso anno in cui suo fratello ottenne il controllo del trono d'Egitto, nell'80 a.C.[2] Trascurò la precauzione di ottenere un riconoscimento del suo regno da Roma e fece l'altro grave errore di offendere Publio Clodio Pulcro negando di pagare il riscatto per la sua libertà quando il romano era caduto nelle mani dei pirati cilici.[3]

Quando Clodio diventò tribuno (59-58 a.C.) promulgò una legge per privare Tolomeo del suo regno e ridurre Cipro a una provincia romana.[4] Catone l'Uticense, al quale fu affidato l'incarico di realizzare questo decreto,[5] si diresse verso l'isola a capo della flotta romana.[6] Nel 58 a.C. il romano, prima di iniziare una guerra, si stabilì sull'isola di Rodi e inviò a Tolomeo dei messaggeri: avrebbe dovuto consegnare il regno ma sarebbe potuto diventare un sacerdote a Pafo, con il benestare della Repubblica.[7] Tolomeo rifiutò di arrendersi e, rendendosi conto di essere impreparato e incapace di resistere al potere di Roma, si avvelenò per poter morire da re.[8] Dopo la sua morte l'isola venne conquistata definitivamente e diventò la provincia romana di Cipro.[9]

  1. ^ Strabone, XIV, 6.6; Smith 1849, vol. III, Ptolemaeus, king of Cyprus.
  2. ^ Smith 1849, vol. III, Ptolemaeus, king of Cyprus.
  3. ^ AppianoDe bellis civilibus, II, 23; Cassio Dione, XXXVIII, 30.5; Strabone, XIV, 6.6.
  4. ^ Cassio Dione, XXXVIII, 30.5; Strabone, XIV, 6.6.
  5. ^ AppianoDe bellis civilibus, II, 23; Cassio Dione, XXXVIII, 30.5; PlutarcoCato Minor, 34; Velleio Patercolo, II, 45.
  6. ^ Cassio Dione, XXXIX, 22.2.
  7. ^ PlutarcoCato Minor, 35.
  8. ^ AppianoDe bellis civilibus, II, 23; Cassio Dione, XXXIX, 22.2; PlutarcoCato Minor, 36; Strabone, XIV, 6.6; Valerio Massimo, IX, 4; Velleio Patercolo, II, 45.
  9. ^ Strabone, XIV, 6.6.

Bibliografia

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Fonti primarie
Fonti moderne