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Papa Clemente XIV

249° vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica dal 1769 al 1774

Clemente XIV, al secolo Gian Vincenzo Antonio Ganganelli (1705 – 1774), papa della Chiesa cattolica.

  • L'Uomo ci si presenta sotto tanta diversità di aspetti, riunisce in se tante contradizioni, che non può fare a meno di non ci si manifestare ora per una creatura tutta celeste, ora per un ente tutto animalesco. (da Quadro dell'uomo)
  • La terra senza l'uomo non è che un vasto deserto, o per dir meglio, un sepolcro: ella abbisogna delle mani di lui per esser coltivata, della società di lui per essere abitata; cosicché a ragione lo riguarda come suo signore e sovrano, ed attenta in riconoscerne le cure e il dominio, secondo il corso delle stagioni ora gli offre i più vaghi fiori, ora i frutti più delicati ed eccellenti. (da Lettere, bolle e discorsi di Ganganelli, 1845)
  • Ogni giorno deve avere il suo compito. (dalle Lettere)
  • [Napoli] sarebbe una città di incanto se non vi si incontrasse una folla di plebei che hanno aria di ribaldi e di malandrini, senza essere sovente né l'uno né l'altro.[1]
Papa Clemente XIV

Citazioni su Clemente XIV

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Ursus velox.[2]
  1. Citato in Vittorio Gleijeses, Feste, Farina e Forca, prefazione (all'edizione del 1976) di Michele Prisco, Società Editrice Napoletana, Napoli, 19773 riveduta e aggiornata, pp. 6-7.
  2. Per approfondimenti vedi la voce Profezia di Malachia su Wikipedia.

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