Sacro Romano Impero
Sacro Romano Impero
Sacro Romano Impero
(dettagli)
(dettagli)
Dati amministrativi
Nome completo
Sacro Romano Impero, e, successivamente (dal 1512), Sacro Romano Impero della Nazione Germanica
Nome ufficiale
Lingue ufficiali
latino, tedesco
Lingue parlate
italiano, francese, ceco, polacco, romancio, ladino, friulano, olandese, lussemburghese, francoprovenzale, occitano,
Koin lombardo-veneta, sloveno
Capitale
Altre capitali
non specificata
Aquisgrana, Bamberga
Politica
Forma di Stato
Monarchia elettiva
Forma di governo
Organi deliberativi
Reichstag
Nascita
Causa
Fine
Causa
Bacino geografico
Territorio originale
Germania, Belgio, Paesi Bassi, Svizzera, Repubblica Ceca, parte della Polonia, dell'Austria, della Francia, della Croazia
e tutta l'Italia settentrionale
Germania
Economia
Valuta
2
Religione e societ
Religioni preminenti
Religione di Stato
Religioni minoritarie
Classi sociali
cattolicesimo e protestantesimo
cattolicesimo
luteranesimo, ebraismo
nobilt, clero, cittadini, servi
Evoluzione storica
Preceduto da
Succeduto da
3
Preistoria ed et antica
Germani
Germania Magna
Guerre romano-germaniche
Medioevo
Impero carolingio
Sacro Romano Impero
Medioevo tedesco
Et moderna
Riforma protestante
Germania nel XVII secolo
Germania nel XVIII secolo
Et contemporanea
Confederazione germanica
Confederazione Tedesca del Nord
Impero tedesco
Repubblica di Weimar
Germania nazista
Il dopoguerra
Noricum
Regno di Samo
Marca d'Austria
Babenberger
Casa d'Asburgo
Arciducato d'Austria
Monarchia asburgica
Sacro Romano Impero
Impero austriaco
Austria-Ungheria
Assassinio di Francesco Ferdinando
Repubblica dell'Austria tedesca
Prima repubblica
Austrofascismo
Anschluss
Austria sotto il Nazionalsocialismo
Seconda repubblica
Il Sacro Romano Impero (SRI) (in tedesco Heiliges Rmisches Reich (HRR), in latino Imperium Romanum Sacrum
(IRS)), noto anche come Primo Reich, fu un agglomerato politico medioevale di territori dell'Europa centrale e
occidentale che nacque durante l'alto Medioevo e si dissolse formalmente nel 1806.
La data di inizio dell'Impero viene fissata al 962, quando Ottone di Sassonia si fece incoronare da papa Giovanni XII
come imperatore di un'entit che comprendeva Germania e Italia (e in seguito la Borgogna). L'Impero di Ottone
ereditava gran parte dell'Impero carolingio, ma era differente da esso non comprendendo pi la "Francia
occidentale", ovvero pi o meno l'odierna Francia; buona parte della storiografia di lingua italiana, tuttavia, solita
includere anche l'Impero carolingio all'interno della storia del "Sacro Romano Impero", facendone quindi coincidere
l'inizio con l'incoronazione di Carlo Magno nell'anno 800.[1]
Dal 1512[2] tramite decreto cambia nome in Sacro Romano Impero della Nazione Germanica (in tedesco Heiliges
Rmisches Reich Deutscher Nation, in latino Imperium Romanum Sacrum Nationis Germanicae)
Il Sacro Romano Impero della Nazione Germanica raggiunse l'apice della propria potenza nel corso del Basso
Medioevo e costitu, insieme al Papato, uno dei due poteri universali.
Definizione
La dizione Impero Romano fu usata nel 1034 per indicare le terre sotto Corrado II, e Sacro Impero nel 1157. L'uso
del termine Imperatore Romano con riferimento ai monarchi del Nord Europa cominci presto con Ottone II
(Imperatore 973- 983).
Gli imperatori da Carlo Magno (742-814) fino a Ottone I il Grande escluso (cio i sovrani dell'Impero carolingio)
avevano usato il titolo Imperatore Augusto.
Il termine "Sacro Romano Impero della Nazione Germanica" fu introdotto nel 1254; l'espressione completa Sacrum
Romanum Imperium Nationis Germanicae (in tedesco: Heiliges Rmisches Reich Deutscher Nation) appare invece
alla fine del XV secolo, nel momento in cui il regno aveva perso in Italia molto del suo dinamismo, pur rimanendo
legato fino alla fine ad alcune importanti unit territoriali italiane in esso integrate: "sacro" e "romano" erano termini
impiegati con spirito di emulazione verso l'impero bizantino; "della nazione tedesca" sottolineava come, dal 962 in
poi, il fulcro di questa istituzione fosse nelle genti di stirpe germanica, gi costituitesi come "franchi orientali" dopo
la spartizione carolingia.
Il titolo di imperatore era prevalentemente elettivo, secondo le tradizioni "federaliste" dei quattro ducati principali di
Germania (Sassonia, Franconia (regno), Baviera e Alemannia), ciascuno contraddistinto da una propria base etnica
diversa. Gli elettori erano quindi i grandi nobili del regno di Germania, che si disputavano la corona. Se comunque
da una parte il titolo imperiale era considerato in tutta l'Europa occidentale come supremo e in via di principio
incontestabile, nella pratica si assistette spesso alla mancanza di potest sostanziale degli imperatori, ridotti a figure
formalmente simboliche, incapaci di manifestare la loro volont nel regno.
Alcune grandi famiglie cercarono nel tempo di rendere la corona imperiale ereditaria, come la dinastia ottoniana, ma
vi riusc definitivamente solo alla fine del Medioevo la famiglia degli Asburgo, che mantenne il titolo fino al 1806,
sebbene non fossero mai stati aboliti i principi elettori e la loro dignit. Alla morte di ogni imperatore infatti essi si
riunivano ed eleggevano il suo successore.
Il titolo di imperatore "dei Romani" venne fatto abolire da un altro imperatore, Napoleone I di Francia, che impose a
Francesco II d'Asburgo di prendere il titolo di "imperatore d'Austria", pi conforme ai territori che effettivamente
erano da lui amministrati. Il Sacro Romano Impero si dissolse formalmente nel 1806.
Neanche i contemporanei seppero come definire questo ente. In una famosa descrizione, del 1667 De statu imperii
Germanici, pubblicato con lo pseudonimo di Severino di Monzambano, Samuel Pufendorf scrisse:
(LA)
Nihil ergo aliud restat, quam ut dicamus Germaniam esse
irregulare aliquod corpus et monstro simile
(IT)
Non ci rimane perci che considerare la Germania un
corpo senza regole simile ad un mostro
(Samuel Pufendorf)
Un impero "romano"?
Da un punto di vista giuridico l'Impero Romano, fondato da Augusto (27 a.C.) e diviso da Teodosio I in due parti
(395 d.C.), era sopravvissuto solo nella parte orientale. Questa, dopo la deposizione dell'ultimo Imperatore
d'Occidente Romolo Augusto (476 d.C.), aveva ereditato anche le insegne della parte occidentale riunendo da un
punto di vista formale l'unit statale. Dunque gli abitanti dell'Impero d'Oriente si consideravano (Rhmaioi
(romei), ovvero "romani" in lingua greca), e chiamavano il loro stato (Basileia Rhmain,
ovvero "Regno dei Romani").
L'incoronazione di Carlo Magno da parte di papa Leone III nell'800 fu un atto privo di un profilo giuridicamente
legittimo: solo l'Imperatore romano d'Oriente (chiamato "greco" in Occidente proprio a partire da quest'epoca[3])
sarebbe semmai stato degno di incoronare un suo pari nella parte occidentale, per questo da Costantinopoli si guard
sempre con superiorit e sospetto a quell'atto.
Nonostante ci l'incoronazione papale fu giustificata dal punto di vista formale con due espedienti:
1. Il fatto che all'epoca l'Impero bizantino fosse governato da una donna, Irene di Bisanzio, illegittima agli occhi
occidentali, creava un vuoto di potere che rendeva possibili eventuali colpi di mano (infatti all'epoca l'Impero
bizantino non aveva alcuna possibilit di intervenire direttamente in Europa occidentale).
2. La questione che il papa si dichiarasse come diretto erede dell'Impero romano arrogandosi il potere temporale
grazie al documento (falso) della donazione di Costantino, con il quale Costantino I avrebbe ceduto la sovranit
sulla citt di Roma e sui territori limitrofi a papa Silvestro I; il documento, riconosciuto come falso gi nel XV
secolo tramite lo studio filologico di Lorenzo Valla, fu redatto presumibilmente nell'ottavo secolo, quando il papa,
minacciato dall'avanzata dei Longobardi, si era trovato a dover far valere la propria autorit. In quell'occasione
egli aveva compiuto un'altra incoronazione analoga, altrettanto formalmente illegittima, incoronando Re dei
Franchi Pipino il Breve, come ringraziamento dell'aiuto ricevuto nella contesa coi Longobardi.
Gli imperatori romano-tedeschi cercarono con pi modi di farsi accettare da quelli bizantini come loro pari: con
rapporti diplomatici, politiche matrimoniali o minacce. Ogni volta per non ottennero gli effetti sperati, perch da
Costantinopoli vennero sempre chiamati come "re dei tedeschi" (basileus in greco) e mai come "imperatori".
La pretesa di atteggiarsi come eredi dei romani, sebbene giuridicamente discutibile, ebbe per alcuni innegabili
risultati positivi, come il ripristino del diritto romano gi a partire dalla met del XII secolo, che, tramite l'attivit
delle universit, torn in Occidente sostituendosi in tutto o in massima parte alle legislazioni germaniche, in vigore
dai tempi delle invasioni, e a quelle canonistiche, diffuse dalle istituzioni ecclesiastiche.
In definitiva quindi, nonostante una partenza velata da equivoci e atti forzosi, il Sacro Romano Impero divenne uno
dei cardini della societ europea, che profondamente ne influenz le vicende per secoli.
Istituzioni
Fin dall'Alto Medioevo, l'Impero fu
caratterizzato dalla lotta per tenere i duchi
locali lontani dal potere. Al contrario dei
monarchi dei territori Franchi dell'Ovest,
che pi tardi divennero la Francia, l'Impero
non riusc mai a prendere molto controllo
sulle terre che formalmente possedeva.
Territori governati da un Principe o un Duca, in qualche caso (come successivamente la Prussia) anche da un Re;
Territori ecclesiastici governati da un Vescovo o Vescovo-Conte;
Cavalieri imperiali;
Libere citt imperiali.
Il numero di territori fu sorprendentemente grande, raggiungendo alcune centinaia al tempo della Pace di Vestfalia.
Molti di questi comprendevano non pi di poche miglia quadrate. L'Impero, pertanto, ben descritto da molti come
un mosaico.
Corti Imperiali. L'Impero ebbe anche due Corti: il Reichshofrat in Vienna e la Corte della Camera Imperiale
(Reichskammergericht) istituita con la riforma dell'Impero del 1495.
Cronologia
Dai Franchi dell'est alla lotta per le investiture
Per approfondire, vedi dinastia ottoniana.
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Nella letteratura contemporanea e
successiva,
ci
si
riferisce
alla
incoronazione come a una translatio
imperii, trasferimento dell'Impero. Il
mitico sottinteso era che c'era e ci sarebbe
stato sempre un solo Impero. Si
considerava che fosse iniziato con
Alessandro Magno, fosse passato ai
Romani, poi ai Franchi, e finalmente al
Sacro Romano Impero (e questo spiega il
Romano nel nome dell'Impero). Gli
imperatori tedeschi si consideravano
quindi i diretti successori di quelli
dell'Impero Romano; e per questo motivo
inizialmente si davano il titolo di Augusto.
Inizialmente essi non si chiamarono
ancora
Imperatori
"Romani",
probabilmente per non entrare in conflitto
con l'Imperatore Romano che ancora
esisteva a Costantinopoli. Il termine
Imperator Romanorum divenne comune
solo successivamente all'epoca di Corrado
II.
A quel tempo, il regno pi orientale fu non
tanto
"tedesco",
quanto
una
confederazione delle vecchie trib
germaniche dei Bavari, Svevo-Alemanni,
Franconi e Sassoni. L'Impero come unione
politica probabilmente sopravvisse solo
per la forte personalit e influenza di
Enrico il Sassone e suo figlio Ottone.
Tuttavia, anche se formalmente eletti dai
capi delle trib germaniche, nella realt
essi riuscirono a designare il loro
successori.
Gi a quel tempo il dualismo fra i territori, quelli delle vecchie trib radicate nelle terre dei Franchi, ed il
Re/Imperatore, divenne solo apparente. Ciascun Re preferiva passare la maggior parte del tempo nei suoi territori.
Questa pratica cambi solo al tempo di Ottone III Re nel 983, imperatore dal 996 al 1002, che cominci ad utilizzare
le sedi vescovili sparse nell'Impero come sedi temporanee del governo. Anche i suoi successori Enrico II, Corrado II
ed Enrico III, apparentemente riuscirono a legare i Duchi al territorio. Non , quindi, una coincidenza se all'epoca la
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Mentre Federico II riportava in auge l'idea mitica dell'Impero, contemporaneamente fece il passo iniziale nel
processo che port poi alla sua disintegrazione. Da un lato si concentr sulla instaurazione in Sicilia di uno Stato
straordinariamente moderno per i tempi, con servizi pubblici, finanze, e sistema giudiziario. Dall'altro lato Federico
fu l'Imperatore che concesse i maggiori poteri ai Duchi tedeschi in due "Privilegi" che non sarebbero mai pi stati
revocati dal potere centrale. Nel 1220 con Confoederatio cum princibus ecclesiasticis, Federico sostanzialmente
cedeva ai Vescovi un certo numero di diritti imperiali (Regalia), fra cui quelli di stabilire tariffe, battere moneta, ed
erigere fortificazioni. Nel 1232 con Statutem in favorem principum sostanzialmente estendeva questi diritti agli altri
territori.
Bench molti di questi privilegi esistessero gi prima, almeno non erano elargiti in modo generalizzato e definitivo,
onde permettere ai Duchi di mantenere l'ordine al Nord delle Alpi mentre Federico voleva concentrarsi sulla sua terra
natale, l'Italia. Nel documento del 1232 per la prima volta i Duchi tedeschi sono chiamati Domini terrae, proprietari
della terra, altro cambio notevole.
Praga capitale
Nel 1355 sotto l'imperatore Carlo IV divenne capitale del Sacro Romano Impero, e Rodolfo II fece ridiventare
capitale Praga nel 1583, durante questo periodo la Boemia conobbe un periodo di grande splendore artistico ed
economico.
La riforma imperiale
Per approfondire, vedi Riforma imperiale.
Nel 1495, una Dieta a Worms in Germania, conclude la Riforma imperiale (Reichsreform), una raccolta di testi legali
tendente a dare qualche struttura all'Impero in via di disgregazione. Tra le altre cose furono istituiti i "Circoli
Imperiali di Stato" (Reichskreisstandschaft) e la "Corte della Camera Imperiale".
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un esercito permanente di circa 40.000 uomini. Nonostante la sua volont unitaria, questa riforma rafforz pi i
grandi stati tedeschi (inclusa l'Austria) che non l'Impero, i quali furono cos liberi di approntare difese ed eserciti che
rafforzarono il loro potere assoluto sul loro territorio e nell'Impero.
Gli stati tedeschi, ripartiti nei 10 circoli imperiali, erano distinti in Grandi Elettorati (tre ecclesiastici: i Vescovi di
Magonza, Treviri, Colonia e cinque laici, di cui il Duca Baviera e il Re di Boemia cattolici e il Mangravio di
Brandeburgo, il Duca di Sassonia e il Conte Palatino del Reno Protestanti), Principi elettori (ecclesiastici distinti in
arcivescovi, vescovi, prevosti, prelati, abati ed in laici distinti in duchi, margravi, langravi, principi, conti, questi
ultimi raggruppati nei quattro circoli di Wetterau, Svevia, Franconia e Vestfalia), ed infine in circa 51 citt libere
imperiali. Fuori dai circoli e privi di voto alla Dieta, vi erano oltre un migliaio di piccole signorie equestri ripartite in
circoli equestri (Reno, Franconia, Svevia) a loro volta suddivisi in 14 cantoni nobiliari oltre il distretto dell'Alsazia.
Tale situazione rimase pressoch immutata fino alla rivoluzione francese.
Nell'ultimo decennio di vita dell'impero, questo era costituito dagli stessi organi istituzionali che ne avevano sempre
regolato le varie attivit:
La Dieta (Reichstag): rappresentava il potere legislativo; costituita dai rappresentanti dei principi aventi diritto di
seggio e di voto che componevano gli "Stati imperiali" (Reichstaende o Reichsstnde in tedesco) distribuiti nei
dieci circoli o Province del Sacro Romano Impero. Dal 1667 lavorava permanentemente nella sede imperiale di
Ratisbona. Gli stati erano suddivisi nei tre corpi elettorali
Collegio dei Grandi Elettori (Kur-Frsten Kollegium) composto da tre elettori ecclesiastici (gli arcivescovi di
Magonza, Treviri e Colonia, e da sei elettori secolari (margravio del Brandeburgo, duca di Sassonia, duca e
conte del Palatinato del Reno, duca del Brunswick-Lneburg-Hannover ammesso dal 1708, re di Boemia
(imperatore) ammesso al voto dal 1708 al 1780;
Consiglio dei Principi (Frstenrat), suddiviso in
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Bibliografia
James Bryce, The Holy Roman Empire, 1863. Tradotta, rivista e ristampata: Il Sacro Romano Impero, Hoepli,
1907.
Friedrich Heer, (1967: Das Heilige Rmische Reich) Il Sacro Romano Impero: mille anni di storia dEropa, 3a
ed., Newton & Compton, 1004.
Alois Dempf, 'Sacrum Imperium. La filosofia della e dello Stato nel Medioevo e nella rinascenza politica
(Sacrum Imperium. Geschichtsschreibung und Staatsphilosophie des Mittelalters und der politischen), Le Lettere,
1988.
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Voci correlate
Note
[1] Si veda, per esempio, la voce Sacro Romano Impero (http:/ / www. treccani. it/ enciclopedia/ sacro-romano-impero/ ) nell'Enciclopedia
Italiana.
[2] Peter Hamish Wilson, The Holy Roman Empire, 14951806, MacMillan Press 1999, London, page 2; The Holy Roman Empire of the
German Nation (http:/ / www. london. diplo. de/ Vertretung/ london/ en/ 06/ German_20History/ Holy__Roman__Empire/
Background__seite. html) at the Embassy of the Federal Republic of Germany in London website
[3] Il termine "bizantino" con cui attualmente si definisce attualmente l'Impero romano d'Oriente una pura convenzione storica coniata da alcuni
storici cinquecenteschi e diffusa dagli Illuministi; essi, disprezzando tutto ci che riguardava il Medioevo, vista come un'era buia,
disprezzavano anche l'Impero romano d'Oriente e non ritenendo gli abitanti dell'Impero d'Oriente degni di essere chiamati "romani" o "greci"
coniarono il termine "bizantino". Poich il termine "bizantino" venne introdotto per la prima volta nel cinquecento e l'Impero d'Oriente cadde
ben un secolo prima (nel 1453) i "bizantini" non seppero mai di essere bizantini ma solo di essere romani (o romei).
Altri progetti
Collegamenti esterni
Mappa del Sacro Romano Impero del 1570 con la bandiera dall'aquila a due teste (http://www.orteliusmaps.
com/book/ort56.html)
Sacro Romano Impero (http://www.hls-dhs-dss.ch/textes/i/I6626.php) in Dizionario storico della Svizzera
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