Una Sacra Unita
Una Sacra Unita
Una Sacra Unita
Scritto da aurelio
mercoled 13 luglio 2011
Una Sacra Unit: Iniziazione e Realizzazione Spirituale E sempre sorprendente, quando ci si mette a
meditare un po, scoprire la differenza tra pensare le cose e pensare alla relazione tra le cose. Questo ha
molto a che fare con il sacro... Estetica e sacro tendono ad essere parole che riguardano un tutto, e non
si pu parlare della funzione di un tutto. Non lecito domandarsi:- Qual il significato delluniverso?E
perch no? Perch chiedersi :- Qual il significato delluniverso?- presuppone che vi sia un altro ente per il
quale luniverso abbia significato. Il significato non interno. E fra le parti... Nessuno pu entrare due
volte nello stesso fiume-, non perch luniverso scorre, bens perch organizzato ed integrato...
Gregory Bateson: La poesia il soggetto del poema, / da essa il poema parte, / ad essa ritorna. Tra i due,
/ Tra partenza e ritorno, c / unassenza nella realt, / le cose come sono...
Wallace Stevens:LUomo dalla Chitarra Azzurra
Tra noi ed il mondo, di fronte alla realt,alle cose come sono, esiste sempre e comunque un filtro creativo. E questa, in sintesi, a complemento degli assi orni riportati, la considerazione che fa Gregory
Bateson in Una Sacra Unit (Altri passi verso una ecologia della mente, Adelphi, Milano,1997). Ogni
volta cio che si raggiunga un certo livello di complessit, dallambiente mentale scaturisce una delle
componenti essenziali della vita umana ( il paradosso), lunica in grado di gettar luce sulle modalit
dellevoluzione interiore di quanti si possono considerare adepti, iniziati. Ad essere davvero stringati,
liniziazione consiste sostanzialmente nella trasmissione di una determinata influenza spirituale, per
mezzo di un rito, grazie al quale avviene il ri-collegamento con un organismo deputato alla conservazione dellinfluenza in questione. Trasmissione e ricollegamento sono le due facce di una stessa
medaglia, direzioni contrapposte di unidentica strada, discesa e risalita di ununica scala. Si riconosce
che la validit di una catena iniziatica sia basata esclusivamente sulleffettiva attuazione di questo
meccanismo, la complessit del quale da virtuale principio (initium) fornisce lincipit indispensabile ad
ulteriori sviluppi. Le catene iniziati che possono essere suddivise in storiche e cosiddette spontanee.
Se quelle di primo tipo sono rappresentate da veri e propri Santuari della Gnosi, sotto la direzione di un
Maestro, un guru vivente, che schiude le porte dei misteri ai discepoli e, da mistagogo, li conduce sui
sentieri della conoscenza, offrendo loro gli insegnamenti esoterici pi riservati ( per cui si chiama ElTalimur-rijal, ovvero istruzione degli uomini), laltro genere di catena pu invece essere indipendente
dalla persona del Maestro, che pu restare in incognito o mancare del tutto ( ed in questo caso si chiama
Et-Talimur-rabbani, istruzione del Signore), perch eccezionalmente la sostanza spirituale che si
trasmette da se stessa. Ciononostante non si tratterebbe di semplice misticismo, anche se Jelaleddin ErRumi (Mathnawi 1,2974,5) parla di abbraccio di Dio che sostituisce la mano degli sheikh, Guru, Pir.
Grazie allaiuto dei loro cuori invisibili, si otterrebbe lepifania di un Maestro interiore. Sia nelluno che
nellaltro caso di catena iniziatica, dapprima, il neofita apparentemente nonrisente dellinfluenza
trasmessagli, se non in maniera puramente potenziale. Soltanto successivamente, ed in seguito al lavoro
personale compiuto, da virtuale liniziazione si rende effettiva e le sue espressivit si slatentizzano.
Lepoca in cui viviamo, per lo pi, non consente n sufficienti qualit da sviluppare in un iniziando, n
possibilit di supplire a queste carenze costituzionali con apporti esterni. Inoltre, sempre a causa del Kali
Yuga, neppure le organizzazioni iniziatiche pi serie sono immuni da degradazioni ed imperfezioni,
inevitabilmente trasmissibili come tare, allatto del co ferimento delliniziazione virtuale. Linfluenza
delliniziazione ha a che vedere con la sfera spirituale, anche se spesso linflusso superiore si mescola
accidentalmente ad influssi psichici dordine magico, poich pur sempre esiste, ed inesorabilmente, una
qualche corrispondenza tra i vari livelli della realt. Il Rito iniziatico non si fonda affatto su queste
influenze secondarie, di carattere psichico. La Magia s una scienza tradizionale, ma riveste gli abiti della
contingenza e della formalit. Scopo delliniziazione invece quello di consentire il traghettamento degli
esseri viventi, nella loro ambigua umanit, dalla condizione in cui si sono manifestati fino alla sponda
della liberazione da questi condizionamenti. Reintegran -doli nel loro primitivo stato edenico, procaccia un
possibile ricollegamento con la sfera del pricipio. In altri termini si tratta di dissipare lillusione, che fa
apparire lio separato dal s, acquisendo contestualmente la consapevolezza dellesistenza di un
indissolubile, quanto impercettibile, legame con leterno principio; di questo legame, che la tradizione
ind ha chiamato Sutratma ( o quanto meno Atrna kara-vritti-sthiti, costanza degli impulsi spirituali),
occorre comunque scoprire e verificare la solidit. Ai giorni nostri, questa coscienza del bisogno di
ricomporre, ricollegare, riattivare lunione col principio, divenuta unimpellente necessit, proprio per il
sempre maggiore allontanamento che il tempo ha determinato nei confronti dellEt dellOro, del Paradiso
Terrestre, in cui lIniziazione era un fatto del tutto spontaneo e lo sviluppo spirituale avveniva in modo fin
troppo naturale. Era quello il periodo aureo in cui si manifestava, senza sollecito alcuno, la seconda
nascita, dacch era ancora possibile, almeno potenzialmente, una primitiva generazione, spontanea,
indenne da genitori della stessa specie (Adamici). Le piante crescevano indipendentemente dalla
deposizione dei semi provenienti da piante precedenti (la creazione). A questi primi tempi fanno allusione
i principali simboli iniziatici, quali il chicco di grano dei Misteri Eleusini, o la Parola di Passo del grado di
Compagno muratore. Nella condizione in cui di fatto siamo, nulla pu essere raccolto che non sia stato
preventivamente seminato, e ci vero, sia spiritualmente sia materialmente; ora, il germe che
devessere deposto nellessere, perch sia reso possibile il suo ulteriore sviluppo spirituale,
precisamente linflusso che in uno stato di virtualit e di avviluppo, esattamente comparabile a quello del
seme, gli comunicato con liniziazione. Ad avvalorare questa affermazione, riportata da Ren Gunon in
Iniziazione e Realizzazione spirituale (Luni editrice, Milano,1997), la stessa etimologia della parola
Neofita, che letteralmente significa:nuova pianta,nonch il passo biblico di Genesi (III,17-19), in cui la
caduta delluomo viene fatta corrispondere pure allimpossibilit di raccogliere frutti dalla terra se non
dopo fatica e sudore. Chiunque abbia ricevuto liniziazione, quandanche conosca soltanto laspetto
letterario delle sacre scritture di una determinata tradizione e ne coprenda il semplice significato
letterale, in esse trover qualcosa che per lui potr assumere un valore incomparabile, sia essa solamente
una regola di condotta, il che gli permetterebbe pur sempre di partecipare a quella tradizione, almeno in
misura delle sue concrete possibilit. Letimologia di iniziazione ci rimanda ad initium, esordio, entrata; fa
quindi riferimento allindividuazione di una nuova relazione tra le cose, ma anche allaccesso ad una
strada che ancora devessere percorsa; se la prima una catarsi, la seconda una rinascita ad
unesistenza di livello diverso, le cui potenzialit vanno sviluppate, cos come vanno favorite quelle
possedute da ogni uomo comune quando viene alla luce in questo mondo.