Scopertadellaltro PDF
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Parte prima
Parte seconda
Parte terza
Parte quarta
SCOPRIRE (Colombo)
CONQUISTARE (Corts)
AMARE (Las Casas)
CONOSCERE (Sepulveda, Durn,
Sahagun)
Scoprire
Colombo naturalista
Scoprire : Colombo attento molto pi al mondo naturale
che a quello umano; i nativi lo interessano poco; il suo
sguardo di superiorit e di indifferenza. Non riconosce il
diverso, ma omologa il nuovo al noto.
Todorov - due atteggiamenti in Colombo:
- uno riconducibile alla mentalit fideistica medievale
- laltro alla mentalit empiristica moderna.
Questo tipo di interpretazione, fondata sulla prescienza
e sullautorit, non ha nulla di moderno. Ma... questo
atteggiamento compensato da un altro, che ci molto
pi familiare: lammirazione intransitiva della natura,
unamministrazione di tanta intensit da sottrarsi ad ogni
interpretazione e ad ogni funzione: un godimento della
natura che non obbedisce pi ad alcuna finalit (p. 28).
Colombo
Ridenomina i luoghi senza preoccuparsi della
toponomastica indigena, si impossessa dei territori in nome
del regno di Spagna (Todorov, p. 34).
Atteggiamento di totale disinteresse culturale nei suoi diari:
la percezione sommaria che Colombo ha degli indiani,
miscuglio di autoritarismo e di condiscendenza;
lincomprensione della loro lingua e dei loro segni; la facilit
con cui egli aliena la volont dellaltro in vista di una
migliore conoscenza delle isole appena scoperte; la
preferenza per le terre rispetto agli uomini.
Nellermeneutica di Colombo questi ultimi non hanno un
ruolo a parte (Todorov, 40).
Colombo
Colombo parla degli uomini che vede solo perch, dopotutto,
fanno parte anchessi del paesaggio (Todorov, 41).
Latteggiamento di Colombo nei confronti di questa cultura , nella
migliore delle ipotesi, quello del collezionista di curiosit, e non si
accompagna mai a un tentativo di comprensione (ivi, 43).
Misconoscimento dunque della cultura degli indiani e loro assimilazione
alla natura (ivi).
Non comprende che anche i sistemi di valori sono relativi, che i valori
sono convenzionali e agiscono allinterno di un contesto di scambi
specifico (es. oro-vetri).
Manca la percezione del diverso. C o lidentico o il nulla, il mondo
bestiale.
Il senso di superiorit genera un comportamento di tipo protettivo(ivi,
46).
Conquistare
La colonizzazione ispano-portoghese
dellAmerica centro-meridionale. Cronologia
1508
1509
1510
1519
1522
1523
1531
1532
1540
met XVI s.
1570 circa
meridionale
Portorico
Giamaica
Cuba
Messico
Nicaragua
Guatemala
Cartagena
Per
Cile
Brasile
occupazione territoriale America
completata
Hrnan Cortes
Corts
Perch, nonostante la disparit di forze (500 uomini contro
un popolo intero), gli aztechi siano stati sconfitti?
- per le divisioni etniche e politiche interne;
- perch non possiedono cavalli e armi da fuoco;
- ma anche perch i conquistadores si impossessano della
loro cultura e la usano contro di loro - E Cortes ad
alimentare negli A. la convinzione che lui sia Quetzalcoatl, il
serpente piumato, un re-dio minore del pantheon tolteco,
che secondo il mito era partito per loriente e che aveva
espresso lintenzione di tornare a riprender possesso dei
propri beni.
Cortes attribuisce grande importanza alla comunicazione
con gli indigeni e alla comprensione del loro linguaggio.
Rappresentazione
del Serpente
piumato
Cortes
80 milioni di persone
10 milioni di persone
MESSICO
Inizio XVI secolo
1600
25 milioni di abitanti
1 milione
Cause di morte:
- uccisione diretta
- maltrattamenti (quota elevata)
- malattie per choc microbico (quota maggioritaria)
[Todorov, p. 163-164]
Amare
Argomento della presente Epitome. Tutte le cose che sono accadute nelle Indie, dalla
loro meravigliosa scoperta e fin dagli inizi, quando degli spagnoli vi si recarono
pensando di prendervi dimora alcun tempo, e poi tutto ci che seguito fino ai nostri
giorni, sono stati eventi cos straordinari e sotto ogni rispetto incredibili per chi non li
abbia visti, che sembrano avere oscurato e ridotto al silenzio, sprofondato invero
nelloblio, tutti quelli, per quanto memorabili, che nei secoli passati si son visti e uditi
nel mondo. Vi sono tra queste cose gli scempi e i massacri di genti inoffensive, lo
spopolamento dei villaggi, delle province e dei regni dove quei crimini sono stati
perpetrati, e altri fatti ancora non meno spaventevoli. Quando venne alla corte, dopo
aver preso gli ordini, per renderne informato limperatore nostro signore [Carlo V], il
vescovo fra Bartolom de Las Casas, o Casaus, che tutto aveva veduto coi propri occhi,
ne parl con diverse persone le quali nulla ne sapevano. Il suo racconto caus negli
uditori una tal sorta di estasi e di sospensione degli animi, che fu subito pregato e
supplicato di metter brevemente per iscritto alcuni di quegli avvenimenti. Egli lo fece,
e vedendo poi qualche anno pi tardi che molti uomini insensibili, degenerati dalla
cupidigia e dallambizione e trascinati per riprovevoli vie dalle loro azioni facinorose,
non contenti dei tradimenti e delle scelleratezze che gi avevano commesso
spopolando quel mondo con le pi squisite forme di crudelt, importunavano il re
onde ottenere licenza e facolt di commetterne ancora, e di peggiori, se mai fosse
possibile, decise di presentare quel sommario che aveva redatto al Principe nostro
signore [Filippo, figlio di Carlo], per convincerlo ad adoprarsi a far negare a coloro ogni
autorizzazione. E gli parve cosa conveniente farlo stampare, perch Sua Altezza lo
potesse leggere con maggiore facilit. Questa dunque la ragione della seguente
Epitome, o brevissima relazione [ivi, pp. 23-24].
Conoscere
Conoscere
Colombo:
Cortes:
a. alto valore della cultura cristiana-europea / scarso valore della cultura nativa
b. identificazione ingannatoria / distanza e superiorit / violenza / dominio
c. buona attitudine cognitiva, a scopo manipolatorio
Las Casas:
Sepulveda:
a. alto valore della cultura cristiana-europea / scarso valore della cultura nativa
b. superiorit e dominio
c. discreta attitudine cognitiva con funzione istruttoria
Duran/Sahagun: a. alto valore della cultura cristiana-europea / medio valore della cultura nativa
b. atteggiamento pedagogico
c. buona attitudine cognitiva con fini pedogici ma anche comparatistici ed
etnografici.
Diego de Durn
Il problema dellibridazione
Diego Durn, Historia de las Indias de Nueva Espana e Islas de Tierra Firme
(1576-1581, inedita fino al XIX secolo)
Nasce in Spagna nel 1537;
Si trasferisce con la famiglia in Messico da 5 anni;
Apprende il nahuatl;
Entra nellordine regolare dei domenicani;
Si impegna nellevangelizzazione degli indigeni.
La sua Historia, spesso citata come Codice Durn una delle fonti indirette
principali sulla cultura azteca precolombiana.
Essa dedicata:
- alla religione azteca
- alla storia del popolo azteco.
Diego de Durn
Il problema dellibridazione
Le ricerche di Durn muovono dal problema dellibridazione.
Questo studioso viene in contatto con la cultura mesoamericana dopo un
trentennio di colonizzazione. La situazione la seguente:
- la cultura originaria stata superficialmente cancellata con metodi
repressivi: uccisioni di massa, cristianizzazione forzata e coercizione dei
comportamenti, distruzione di manufatti, rogo di documenti pittografici
[Diego de Landa, vescovo dello Yucatan, compie lautodaf di Man il 12
luglio 1562, distruggendo gran parte delle testimonianze grafiche della
civilt Maya; nel 1566 raccoglie tutte le conoscenze disponibili sulla civilt
Maya nella Relazione sulle cose dello Yucatan]
- alla cultura originaria si sovrimposta quella cristiana; tuttavia questo d
luogo a forme ibride: la cultura dei nativi dopo la cristianizzazione il
prodotto di un processo di ibridazione.
Durn fra i primi a richiamare lattenzione sullIBRIDAZIONE, che egli giudica
negativamente.
Diego de Durn
Il problema dellibridazione
Secondo Durn libridazione va combattuta perch produce un
SINCRETISMO RELIGIOSO che non accettabile, perch la
purezza e lintegrit del cristianesimo vengono perdute.
Gli indiani non troveranno Dio finch non saranno state
strappate le radici, e persino lultimo ricordo dellantica religione
Se vogliamo seriamente cancellare la memoria dAmalech
[capostipite di una popolazione che aggred gli ebrei al ritorno
dal Mar Rosso Genesi], non potremo mai riuscirci se non
avremo prima considerato tutte le modalit della religione nella
quale essi vivevano (Libro I, Introduzione, cit. in Todorov, 247).
Diego de Durn
Il problema dellibridazione
La religione antica pu essere sradicata solo se le sue tracce
diventano intellegibili a chi ha la responsabilit del culto
religioso dei nativi . Quindi deve essere nota. Duran si propone
di fornire conoscenze di questa cultura, per facilitarne
leliminazione.
Il mio unico intento era e resta quello di mettere in guardia i
nostri preti contro le divinazioni e le pratiche idolatriche di
questa gente, s che essi siano coscienti e vigilanti verso le
sopravvivenze delle antiche credenze.
Diego de Durn
Il problema dellibridazione
Duran deplora sia la profonda ignoranza della lingua di cui
danno prova i religiosi spagnoli emigrati in America, sia della
distruzione delle testimonianze culturali della civilt azteca
operata dai primi vescovi.
Coloro che, allinizio, con fervido zelo (ma con scarso
discernimento) hanno bruciato e distrutto tutti i disegni
contenenti le antiche tradizioni degli indiani, hanno
commesso un errore. Ci hanno lasciato senza una luce che ci
guidi; in questo modo, gli indiani adorano gli idoli alla nostra
presenza, e noi non comprendiamo nulla di quanto avviene
nel corso delle loro danze, nei loro mercati, nei loro bagni
pubblici, nei loro canti (quandessi piangono i loro antichi di
e signori), nei loro pasti e banchetti.
Diego de Durn
Il problema dellibridazione
Diego de Durn
Il problema dellibridazione
Con questi obiettivi Duran si dedica allo studio della cultura degli indios con
molta attenzione e seriet.
Nota che il sincretismo si innesta sulle analogie:
- La pasqua come festa di primavera;
- il sacrificio umano e leucaristia;
- la simbologia legata allacqua e i rituali di purificazione;
- le costellazioni divine che ricordano la trinit
Le analogie sono tante che Duran sospetta che il cristianesimo sia stato
predicato in America prima degli spagnoli:
O, come ho detto, la nostra santa religione cristiana era conosciuta in
questo paese, o il demonio, il nostro maledetto avversario, costrinse gli
indiani a compiere un suo onore e culto le cerimonie della religione
cristiana cattolica, venendo in tal modo onorato e servito.
Diego de Durn
Il problema dellibridazione
Secondo Todorov il testo di Duran evidenzia un processo di
ibridazione in atto nello stesso autore: in alcuni passaggi la sua
identificazione con la cultura indigena evidente;
Inoltre a volte Duran tentato di rinunciare alla sua opera di
rifondazione culturale e di rispettare le inclinazioni degli indigeni.
In ogni caso la sua analisi della religione azteca molto approfondita
e ne viene tentata non solo la descrizione, ma anche
linterpretazione.
Latteggiamento di Duran evolve nel corso della scrittura. Lultimo
libro, dedicato alla storia del popolo, diventa una narrazione a
testimonianza e gloria del popolo azteco stesso.
Nel racconto della conquista i due punti di vista, azteco e spagnolo, si
fondono.
Diego de Durn
Il problema dellibridazione
IDENTIFICAZIONE EMOTIVA
Ascoltai molte volte quei canti durante le danze pubbliche; e sebbene
celebrassero i loro signori, ero ben contento di ascoltare quelle lodi e quelle
gesta Vidi talvolta accompagnare con danze quei canti, insieme ad altri
indirizzati alla divinit; sono cos tristi che fui colto da un senso di
malinconia e di mestizia (Todorov, p. 257).
ATTITUDINE A COMPRENDERE SUL PIANO CULTURALE
Tutti i loro canti sono pieni di metafore cos oscure che a malapena si
capiscono, a meno di non studiarle in modo specialissimo per spiegarle e
renderne accessibile il significato. Mi misi perci di proposito ad ascoltare
con grande attenzione ci che veniva cantato; e mentre allinizio le parole e
i termini metaforici mi sembravano privi di senso, a poco a poco, dopo
averli discussi e dibattuti, mi accorsi che si trattava di ammirevoli sentenze,
e ci sia nei canti religiosi che gli indiani oggi compongono, sia in quelli che
concernono le cose umane [T. p. 258].
Diego de Durn
Il problema dellibridazione
APPREZZARE IL VALORE DELLALTRA CULTURA
Il re fece scolpire e consacr delle statue in pietra per perpetuarne
la memoria [della famiglia reale], poich lo Stato azteco aveva da loro
ricevuto, quanderano in vita, grandi benefici. Gli storici nelle loro
storie e i pittori coi loro pigmenti e col pennello della curiosit
dipinsero a vivaci colori la vita e le imprese di quei valorosi signori e
cavalieri. In questo modo la loro gloria si diffuse, come la luce del
sole, in tutti i paesi del mondo. In questa mia storia ho voluto anchio
narrare la loro gloria e perpetuare la loro memoria, affinch esse
durino quanto durer il mio libro. Cos questi uomini saranno imitati
da tutti coloro che amano la virt e il loro ricordo sar benedetto,
poich sono amati da Dio e dagli uomini; e, nella loro apoteosi,
saranno simili ai santi [Todorov, p. 260].
Bernardino de Sahagn
Bilinguismo
Nasce in Spagna nel 1499;
Entra nellordine francescano;
Nel 1529 si trasferisce in Messico, dove trascorre il resto della vita
E in origine un grammatico;
Apprende molto bene il nahuatl;
Insegna grammatica latina nel collegio francescano di Tlatelolco dal
1536;
I suoi allievi appartengono allantica nobilt indigena.
Scrive una Historia general de las cosas de la Nueva Espana per
motivi simili a quelli di Duran. La prima versione di questo lavoro fu
scritta da Sahagun non in castigliano ma in nahuatl.
Raccoglie i racconti indigeni della conquista e i discorsi rituali della
cultura azteca precolombiana
Traduce in nahuatl testi cristiani
Bernardino de Sahagn
Bilinguismo
Bernardino de Sahagn
Historia general de las cosas de la Nueva Espana
Sebbene molti abbiano scritto in volgare della conquista di questa Nuova
Spagna in base al racconto di coloro che la conquistarono, io volli scriverla
in lingua messicana, non tanto per portare alla luce talune verit dal
racconto degli stessi indiani che vissero durante la conquista, quanto per
fissare il linguaggio delle cose della guerra e delle armi che usano gli
abitanti del luogo. Cos se ne potranno trarre vocaboli e modi di dire, propri
della lingua messicana in questo campo.
A ci si aggiunga pure il fatto che quelli che furono conquistati conobbero e
riferirono molte cose avvenute fra di loro durante la guerra. Tali cose i
conquistatori le ignorarono e, quindi, mi sembra che non sia stato lavoro
superfluo lavere tradotto questa storia, compilata ai tempi in cui erano vivi
coloro che parteciparono alla conquista. Queste persone che ne hanno
riferito erano tutte importanti e assennate, sicch cosa certa che dissero
la verit
(da Bernardino de Sahagun, Storia indiana della conquista di Messico,
Palermo, Sellerio, 1983, p. 15)
Bernardino de Sahagn
Bernardino de Sahagn
Historia general de las cosas de la Nueva Espana
12 libri
1. Gli dei
2. Il calendario, feste e cerimonie, sacrifici e solennit
3. Origine degli dei
4. Astrologia e arte divinatoria per individuare giorni fasti e nefasti
5. Pronostici tratti dallosservazione degli animali
6. Retorica e filosofia morale della gente messicana; curiosit sulla bellezza della
lingua; virt morali dei messicani
7. Astronomia
9. Istituzioni: re e signori e loro modo di elezione; modo di governo
9. Mercanti e ufficiali che si occupavano delloro, delle pietre preziose e delle
piume pregiate
10. Vizi e virt della gente indiana; malattie; caratteri delle popolazioni diverse
11. Propriet di animali, piante, metalli e pietre, colori
12. Della conquista di Messico
Bernardino de Sahagn
Historia general de las cosas de la Nueva Espana
Bernardino de Sahagun,
Codice fiorentino (15751577), libro IX, pagina
51;
Biblioteca Medicea
Laurenziana, Firenze.
Testo in nahuatl
traslitterato in caratteri
fonetici latini
Bernardino de Sahagn
Historia general de las cosas de la Nueva Espana
I. Dei segni e pronostici che apparvero prima che gli spagnoli giungessero in questa terra, n si avesse notizia di loro
II. Delle prime navi che approdarono in questa terra, le quali si dice fossero di Jan de Grijalva
III. Di ci che Mocthecuzoma dispose dopo ch ebbe udito le notizie di coloro che avevano visto le prime armi
IV. Di ci che dispose M quando venne a sapere per la seconda volta che gli spagnoli erano ritornati e questa fu la
volta di don Hernando Cortes
V. Di ci che avvenne quando i messaggeri di M salirono sulla nave di don HC
VI. Di come i messaggeri di M ritornarono a Messico per riferire ci che avevano visto
VII. Di ci che riferirono a M i messaggeri ritornati dalle navi
VIII. Di come M invi i suoi incantatori e fattucchieri affinch danneggiassero gli spagnoli
IX . Del pianto che versarono M e tutti i messicani quando seppero che gli spagnoli erano tanto forti
X. Di come gli Spagna cominciarono ad addentrarsi nellinterno e di come M lasci il palazzo reale e si ritir nella
propria dimora
XI. Di come gli spagnoli giunsero a Tlaxcala che allora si chiamava Texcalla
XII. Di come Mocthe. invi un suo importante dignitario insieme ad altri, i quali si recarono ad accogliere gli spagnoli
e offrirono un ricco dono al capitano, nel mezzo della Sierra Nevada, vicino al vulcano
XIII. Di come M invi altri negromanti fra gli spagnoli e di quanto avvenne durante il cammino
XIV. Di come M ordin di sbarrare le strade affinch gli spagnoli non potessero raggiungere Messico
XV. DI come gli spagnoli partirono da Itztapalapan per entrare a Messico
XVI. Di come M si avvi in pace ad accogliere gli spagnoli nel luogo chiamato XOluvco, o anche Vitzillan, vicino a
quel canale dove oggi c la casa di Alvarado
XVII. Di come gli spagnoli arrivarono con M al palazzo e di tutto ci che l accadde
XVIII. Di come gli spagnoli entrarono sin nella dimora di M e di ci che l avvenne
XIX. Di come gli spagnoli ordinarono agli indiani di celebrare la festa di Vitzilopuchtli. Ci avvenne durante lassenza
del capitano don HC, il quale si era recato sulla costa a causa dellarrivo di Panfilo de Marvaez
XX. Di come gli spagnoli fecero un grande massacro degli indiani che stavano celebrando la festa nel cortile stesso
del tempio di Vitzil
XXI. Di come inizi a Messico la guerra fra spagnoli e messicani
Bernardino de Sahagn
Historia general de las cosas de la Nueva Espana
XXII. Di come giunse la notizia che il capitano don HC, dopo avere vinto Panfilo de Narvaez, stava ritornando a
Messico con molti altri spagnoli appena sbarcati
XXIII. Di come Mocthe e il governatore di Tlatilulco vennero gettati morti fuori dal palazzo dove si erano gettati gli
spagnoli
XXIV. Di come gli spagnoli e i tlaxcaltechi fuggirono di notte da Messico
XXV. Di come gli abitanti di Teucalhiucan accolsero in pace gli spagnoli che stavano fuggendo da Messico e offrirono
loro provviste
XXVI. Di come gli sagnoli raggiunsero la citt di Teucalhuican e della buona accoglienza che ricevettero
XXVII. Di come i messicani raggiunsero gli spagnoli che stavano alla retroguardia
XXVIII. Della prima festa che celebrarono i messicani dopo la fuga notturna degli spagnoli da questa citt
XXIX. Della pestilenza di vaiolo che si abbatt sugli indiani dopo la ritirata degli spagnoli da Messico
XXX. DI come i brigantini costruiti dagli spagnoli a Tezcuco si diressero verso Messico
XXXI. Di come i brigantini dopo avere messo in fuga le canoe, che si erano mosse contro di loro, arrivarono a terra,
vicino alle case
XXXII. Di come i messicani si arresero e, per paura degli spagnoli, comunicarono a uscire dalla citt
XXXIII. Di come vennero in aiuto dei messicani i chinampanechi, che sono gli abitanti di XOchimilco di Cuitlaoac e di
Itzapalapan
XXXIV. DI come i messicani catturarono 15 spagnoli
XXXV. Di come i messicani catturarono 53 altri spagnoli e molta gente di Tutti li uccisero davanti ai loro idoli
XXXVI. Della prima volta che gli spagnoli arrivarono sino al tianquiztli di Tlatilulco che la piazza del mercato
XXXVII. Di come di notte aprivano i canali che di giorno gli spagnoli chiudevano
XXXVIII. Del trabucco che gli spagnoli costruirono per sconfiggere la gente di Tlatilulco
XXXIX. Di come la gente di Tlat, durante lassedio si vide cadere addosso dal cielo un fuoco color del sangue
XL. Di come gli abitanti di Tlatil si arresero agli spagnoli, insieme a quelli di Messico e al loro signore
XLI. Del discorso che fece don HC ai signori di Messico, di Tezcuco e di Tlacupan dopo la vittoria, interrogandoli
sulloro che era andato perso durante la fuga degli spagnoli da Messico
FONTI
Mentre sono scarse le fonti dirette della storia dei popoli
americani prima della conquista, a causa della distruzione
sistematica della documentazione operata dai conquistatori e
dagli ecclesiastici, lesperienza della conquista documentata
sia da parte spagnola, sia da parte indigena.
Nathan Wachtel, antropologo e storico, ha lavorato sulla
esperienza dei conquistati e sulla sua rappresentazione,
focalizzando lanalisi sulla vicenda peruviana, ma ricorrendo
anche a fonti relative alla conquista del Messico.
Per il Messico sono importanti le fonti raccolte nel Codice
fiorentino di Sahagun, per lo Yucatan i libri del Chilam Balam
de Chumayel (la cui genesi risale al XVI secolo), per il Per il
lavoro di Guaman Poma de Ayala.
Laccoglienza
Il primo discorso di Moctezuma a Corts (tramandato oralmente e raccolto da
Sahagun):
Signore sei giunto infine alla tua citt: Messico. Sei venuto per prendere
posto sul tuo trono, sotto il tuo baldacchino reale
No, non un sogno, io non esco, ancor tutto torpido, da un sogno: io non ti
vedo in sogno, non sto sognando
Ma ti ho gi visto, ho gettato lo sguardo sul tuo viso!
Questo era il mandato e il messaggio dei nostri re, di quelli che hanno
comandato, di quelli che hanno governato la citt:
Secondo loro, tu dovevi prender posto sul tuo seggio, sulla sedia della maest,
dovevi arrivare in questi luoghi
In questo momento il fatto s compiuto: ora sei arrivato con grande fatica,
eccoti arrivato con lunghi sforzi.
Vieni nel tuo paese: vieni e riposati; prendi possesso delle tue reali dimore
Siete giunti nel vostro paese, signori!
[Wachtel, p. 27-28]
La violenza e la sconfitta
Il pianto si spande, le lacrime scorrono, laggi, a
Tlatelolco.
Dove andiamo? Oh!, amici! Allora era vero?
Eccoli che abbandonano la citt di Messico:
Il fumo salza a poco a poco, poco a poco sestendono le
brume
Piangete, amici miei cari,
E capite che con questa sconfitta
Abbiamo perduto la nazione messicana.
[Cantares mexicanos, in Wachtel, p. 38]
Ci dite
che i nostri dei non sono veri.
E ci dite
una parola nuova
che ci turba
che ci intristisce.
Perch i nostri antenati,
quelli che sono stati, quelli che hanno vissuto sulla terra,
non usavano parlare cos.
E ora dovremmo distruggere
lantica norma di vita?
Non possiamo crederci davvero,
non laccettiamo come verit,
anche se ci vi offende.
Libros de los coloquios de los Doce, in Wachtel, p. 39
Rimpianto e denuncia
Allora tutto era buono, e loro, [gli dei] vennero abbattuti.
Cera saggezza, in loro. Non cera peccato, allora. Cera in loro una santa devozione.
Vivevano sani. Non cerano malattie, allora; non cerano dolori dossa, non cera
febbre per loro, non cera vaiolo, non cera bruciore di petto, non cera dolore di
ventre, non cera consunzione, Allora i loro corpi camminavano dritti ed eretti.
Non ci che hanno fatto i signori bianchi quando sono arrivati qui. Hanno
insegnato la paura e sono venuti a far appassire i fiori. Per far vivere il loro fiore,
hanno rovinato e aspirato il fiore degli altri.
La vita avvizzita, e il cuore dei fiori morto Falsi sono i loro re, tiranni sui loro
troni, avari dei loro fiori Distruttori di giorno, oltraggiatori di notte, seviziatori del
mondo!
Non c verit nelle parole degli stranieri
Solo per colpa del tempo folle, per colpa dei sacerdoti pazzi, la tristezza entrata in
noi, il cristianesimo entrato in noi. Perch i cristianissimi sono arrivati qui con il
vero dio; ma stato linizio della nostra miseria, linizio del tributo, linizio
dellelemosina, la causa della miseria da cui scaturita la discordia occulta, linizio
delle risse con le armi da fuoco, linizio delle offese, linizio della spoliazione, linizio
della schiavit per debiti, linizio dei debiti incollati alle spalle, linizio della rissa
continua, linizio della sofferenza.
Chilam Balam de Chumayel, in Wachtel, p. 44
Tradizione e acculturazione
Lesame delle fonti indie mostra che limposizione
della cultura religiosa europea e lobbligo di
abbandonare le vecchie credenze abbia dato luogo
a unacculturazione parziale. Parte della tradizione
culturale precolombiana si travasa nella nuova
epoca, nascondendosi nelle forme dellibridazione,
di cui si erano gi accorti Duran e Sahagun.
Soprattutto restano vivi gli schemi generali di
organizzazione delle percezioni/intepretazioni e
delle rappresentazioni.
Metabolismo culturale
Wachtel ha lavorato anche su elementi folklorici
contemporanei in cerca delle tracce del trauma della
conquista europea del XVI secolo.
I suoi studi mostrano che lesperienza della conquista
ha segnato profondamente la cultura indigena. Anzi
essa ne costituisce uno dei nuclei originari: la
conquista ha determinato un collasso culturale, una
drammatica soluzione di continuit. Tuttavia essa
stata lentamente metabolizzata dai sopravvissuti,
diventando essa stessa un patrimonio culturale, per
quanto doloroso.