Apimondia Italia
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S
ono stati analizzati 40 campioni
costituzione di una rete europea che col-
provenienti da Parchi, Nazionali e
lega tutti i Parchi Nazionali e Regionali, le Regionali, e Riserve Naturali italiani.
zone protette ai sensi di una fattiva colla- I campioni erano distinti in 23 mieli
borazione degli stati membri. È scontato millefiori, 1 miele di melata e 16 mieli
dirlo ma da queste iniziative trarranno monoflorali distinti in 1 di eucalipto, 4 di
beneficio anche gli insetti impollinatori, castagno, 6 di acacia, 1 di cardo, 1 di
che potranno usufruire di spazi utili per sulla, 2 di erica e 1 di rosmarino. I Parchi
nidificare e svolgere i loro cicli biologici aderenti a tale progetto sono stati: Parco
(Ricciardelli D’Albore & Intoppa, 2000). Nazionale Gran Sasso e Monti della Laga, Parco Nazionale d’Abruzzo
Un alveare è un potenziale Lazio e Molise, Parco Nazionale delle Cinqueterre,
accumulatore naturale dei Parco Nazionale dei Monti Sibillini, Parco
contaminanti che le api rac- Nazionale del Circeo, Parco Nazionale del Gargano,
Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, Parco
colgono dal territorio che
Naturale Regionale Sirente Velino, Parco Naturale
controllano (Delbono et al., regionale dei Monti Lucretili, Parco Naturale dei
1999). Api e prodotti apisti- Castelli Romani, Parco Regionale La Mandria,
ci, infatti, possono presentare Parco dei Monti Piacentino Serino, Parco dell’Appia
un carico di sostanze nocive Antica, Parco Naturale di Monte Mario, Parco della
riconducibili all’ambiente, Valle del Treja, Parco di Vejo, Parco Fluviale del Po,
all’agricoltura e a determinati metodi Riserva Naturale Regionale Nazzano Tevere-Farfa, Riserva Marina
applicati dagli apicoltori. Le sostanze noci- delle Isole Egadi, Riserva Naturale Lago di Canterno. Tali mieli hanno
ve emesse dall’ambiente possono intro- preso parte al Concorso APEPARCHI 2006.
dursi nella colonia d’api in modi differen-
deriva dall’agricoltura, infatti in molte naturale e un futuro miglioramento ecolo- macchine e impianti industriali. Lo scopo
coltivazioni si fa uso di pesticidi che ven- gico. Sono fondamentali per la conserva- di questo lavoro è quello di caratterizzare
gono accumulati dalle piante e da queste zione delle risorse naturali e culturali i mieli prodotti nei Parchi, Regionali e
cedute alle api durante la raccolta del mondiali e offrono opportunità allo svi- Nazionali, e nelle Riserve dove non siano
nettare (Bogdanov et.al, 2001). luppo rurale e all’utilizzo razionale delle utilizzate sostanze nocive derivanti dal-
Le api sono un buon indicatore biologico terre marginali, generando reddito e l’inquinamento agricolo, come ad esem-
poiché esse monitorano le caratteristiche occupazione, per la ricerca e il monitorag- pio i pesticidi, e residui di antibiotici e
chimiche dell’ambiente in cui esse vivono gio, per l’educazione (WWF, 2005). sulfamidici per la cura di malattie dell’al-
attraverso due segnali: l’alta mortalità I parchi e le riserve naturali, essendo poco veare e indirettamente per la cura di altri
(per l’utilizzo di pesticidi) e la presenza di soggette a fonti di inquinamento e pres- animali di allevamento. Si vuole avvalo-
residui nei loro corpi e nei loro prodotti sione antropica, considerando l’elevata rare il ruolo nutraceutico dei mieli delle
(nel caso di pesticidi o altri contaminanti ricchezza in specie che vengono preserva- aree protette, attraverso la ricerca e l’i-
come metalli pesanti) (Porrini et. al., te in queste aree, sono il luogo ideale per dentificazione di molecole biologica-
2003; Conti & Botrè, 2001). l’installazione di apiari sperimentali. Il mente attive, quali flavonoidi, acidi
Le aree naturali protette, in Italia, sono ruolo degli apiari sperimentali è quindi fenolici e altre molecole derivanti dal
quelle aree di particolare interesse natu- duplice, da una parte si vuole garantire la metabolismo secondario delle piante
ralistico che rispondono a determinati cri- produzione di miele di qualità, privo di (Chen et al., 1996). Ulteriore obiettivo
teri stabiliti per legge. Nate per tutelare qualsiasi inquinante, d’altro canto la pre- del presente lavoro è quello di proporre
aree di estremo valore naturalistico e pae- senza degli apiari in zone con un’elevata il miele come sistema di monitoraggio
saggistico, hanno nel tempo integrato e concentrazione di specie vegetali permet- ambientale. Infine si vuole proporre l’a-
sviluppato una funzione più ampia e com- te di proteggere e conservare l’elevato nalisi melissopalinologica come sistema
plessa. Oggi le aree protette rappresenta- patrimonio genetico che si cela in queste da cui estrapolare lo stato floristico delle
no il cuore delle strategie nazionali e aree. La qualità di questi mieli viene inol- aree protette utilizzate per l’installazio-
internazionali di conservazione. Fungono tre valorizzata poiché, essendo prodotti in ne di “apiari sperimentali”.
da rifugi per le specie e per i processi eco- zone con bassa pressione antropica, non
logici, forniscono gli spazi per l’evoluzione risentono dell’inquinamento causato da
Metodi
Analisi melissopalinologica 2001), contenuto in zuccheri (UNI 11027, tampone McIlvane-EDTA, pH 4 e sottopo-
I campioni sono stati sottoposti ad analisi 2003), attività diastasica, pH, acidità libe- sti a una doppia estrazione in fase solida
melissopalinologica di tipo qualitativo, ra lattonica e totale, contenuto di acqua e (SPE); nella prima estrazione una colonni-
secondo il metodo proposto da Von Der conducibilità elettrica (Gazzetta Ufficiale na C-18 (Supelco) è stata condizionata con
Ohe et al. (2004), per accertarne l’origine n. 185, 11/08/2003). 4 ml di metanolo e 4 ml di TFA (acido tri-
botanica. fluoroacetico) 0,1% ed eluito il campione,
Analisi delle tetracicline e del la colonnina è stata successivamente lava-
Parametri chimico-fisici sulfatiazolo ta con 4 ml di TFA 0,1% e il campione è
Per la valutazione della qualità sono stati Per l’analisi delle tetracicline si è seguito la stato recuperato con 4 ml di metanolo;
analizzati i principali parametri chimico- metodologia descritta in Oka et al., (1998) nella seconda estrazione una colonnina
fisici previsti dalle norme vigenti: valore di con opportune modifiche. Nello specifico: MCAC è stata assemblata con sefarosio e
idrossimetilfurfurale (HMF) (UNI 10934, 10 g di miele sono stati sciolti in 25 ml di condizionata con TFA 0,1%, il campione è
Confermata
la presenza
di molecole
biologicamente attive
Analisi melissopalinologica fungine, ife e alghe unicel-
In ogni analisi sono stati effettuati 5 lulari). L’analisi melissopali-
principali raggruppamenti corrispondenti: nologica ha permesso di verificare l’origi- riportati i pollini di alcuni mieli uniflorali
a) tipi pollinici dominanti, con frequenza ne botanica dei mieli e quindi indiretta- analizzati nella presente ricerca.
maggiore del 45%; b) tipi pollinici di mente una fotografia della vegetazione Dall’analisi melissopalinologica emerge
accompagnamento, con una frequenza dell’area in cui è stato installato l’apiario che nei campioni provenienti dalle aree
compresa tra 16 e 45%; c) tipi pollinici sperimentale. In tal senso è emerso che protette della Toscana (Parco Provinciale
isolati importanti, con frequenza tra 4 e il miele è un prodotto legato fortemente delle Colline Livornesi) si evidenziano
15%; d) tipi pollinici rari, minori del 4%; al territorio di produzione in quanto le presenze polliniche rilevanti di
e) tipi pollinici non nettariferi (Tabella 1). sue caratteristiche derivano principal- Hedysarum, Erica, Lotus; nel campione
stato quindi eluito, la colonna lavata con 2 acetico 0,1%, colonna C-18 (5 ml, 4,6 4,6 mm x 150 mm). Come fase mobile è
ml di TFA 0,1% e 2 ml di metanolo, il cam- mm x 150 mm), il flusso della fase stata utilizzato metanolo (A) e acido formi-
pione è stato completamente recuperato mobile è stato di 1 ml/min. co allo 0,1% (B). Il gradiente è stato impo-
con 3 ml di tampone di McIlvane, pH 4. stato come segue: 0-3,5 min. 70% A e
Per l’analisi del sulfatiazolo si è seguito Nutraceutici 30% B; 3,6-7 min. 90% A e 30% B. Il flus-
il protocollo di Posyniak et al., (2003) L’estrazione dei metaboliti secondari è so della fase mobile è stato di 1 ml/min.
con opportune modifiche. 2,5 g di miele stata effettuata in SPE secondo il seguente L’estrazione dei metaboliti secondari è stata
sono stati sciolti in 12,5 ml di tampone protocollo: una colonnina C18 (Supelco) è effettuata anche dal polline di Castanea
acetato 0,1% pH 5 e sonicati per 15 stata condizionata prima con 4 ml di meta- sativa Mill. e di Eucalyptus globiformis
min.; la soluzione è stata sottoposta ad nolo e successivamente con 4 ml di TFA Labill. secondo il seguente protocollo: 5 g
estrazione con SPE utilizzando colonnine 0.1% e il campione fatto fluire sotto vuoto. di polline sono stati macerati in agitazione
C-18 (Supelco) e condizionando con 3 La colonnina è stata sottoposta successiva- con 30 ml di metanolo 70%. Dopo due ore
ml di metanolo, 3 ml di acqua distillata mente alla fase di lavaggio con 4 ml di TFA il campione è stato centrifugato a 4000
e 3 ml di tampone acetato 0,1%, il cam- 0.1% per rimuovere quelle molecole che rpm per 10 minuti (Runnie et al., 2004) e
pione è stato quindi fluito e la colonna possono interferire con gli analiti di inte- il pellet sottoposto ad altri due processi di
lavata con 3 ml di tampone acetato resse. Le molecole adsorbite, in tal caso estrazione. Sono state recuperate tre por-
0,1% e 3 ml di acqua distillata, quindi si polifenoli, sono stati rimossi dalla fase soli- zioni di supernatante (80 ml), filtrate con
è proceduto a recuperare il campione da con 6 ml di metanolo (Klejdus et al., sistema da vuoto e concentrate fino a 10
con 5 ml di acetonitrile. 1999). I campioni sono stati analizzati ml con evaporatore rotante. Prima dell’a-
L’analisi dei residui di antibiotici è mediante HPLC-APCI. La separazione cro- nalisi HPLC-APCI, il campione così prepa-
stata effettuata in HPLC-APCI, fase matografica è stata effettuata con eluizione rato è stato sottoposto ad estrazione SPE
mobile 70% acetonitrile e 30% acido a gradiente. La colonna è una C-18 (5 µm, come sopra riportato per il miele.
8
indicatori forma M, Umbelliferae, Trifolium pratense gr., T. Graminaceae, Plantaginaceae
di melata repens gr., Borago, Ailanthus, Ocimum basilicum,
Pyrus f., Cornus sanguinea, Robinia
Nutraceutici
Dal confronto con i tempi di ritenzione e
dello spettro di ionizzazione tra i campioni
e gli standard è stato possibile individuare
in tutti i campioni di miele millefiori analiz-
zati la presenza del flavonoide apigenina, e
la 5,7-dimetossicumarina (5,7-dmoc). Nei
mieli monoflorali analizzati sono state
identificate diverse molecole appartenenti
alla classe dei flavonoidi quali la genistei-
na, l’apigenina e il campferolo; è stata
inoltre identificata la 5,7-dimetossicumari-
na, appartenente alla classe delle cumari-
ne. Negli estratti in metanolo di polline di
et al. (2003), da Gheldof et al. (2003) e ne del prodotto finale miele. Emerge che
8 OkaHarada
H., Ito Y., Ikai Y., Kagami T.,
K. 1998. Mass
da McKibben & Engeseth (2002). il miele è l’impronta digitale dell’ambien- spectrometric analysis of
tetracycline antibiotics in food.
Dalle analisi preliminari effettuate sugli te in cui vive l’apiario permettendo di Journal of Chromatography A
estratti in metanolo di polline di monitorare da un lato l’ambiente inconta- 812, 309-319.
Eucalyptus globiformis Labill. e del miele minato delle aree protette e dal- Persano Oddo L., Belligoli P.,
monoflorale di eucalipto si può inoltre l’altro lo stato di salute delle Carini A., Morgia C., Piazza
M.G., Pulcini P. 2001. Studio di
ipotizzare una correlazione diretta, in api. In tal senso si intende Ringraziamenti: caratterizzazione geografica: i
termini prettamente qualitativi, tra il installare una rete di Si ringraziano tutti gli mieli del Lazio. In Persano
contenuto di composti presenti nel polli- apiari sperimentali, in apicoltori che hanno Oddo L., Piana M.L. Miele e
Territorio. Guida alla
ne e nel miele uniflorale corrispondente. aree definite e coordina- aderito al Concorso
valorizzazione del miele
Tale risultato permette di ipotizzare una te, con l’obiettivo di con- APEPARCHI 2006. attraverso le denominazioni di
tracciabilità dipendente fortemente dal trollare lo stato di salute dei origine. Ministero delle Politiche
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