Petrarca e Le Opere.
Petrarca e Le Opere.
Petrarca e Le Opere.
Un poeta moderno
Francesco Petrarca e' considerato il primo grande autore moderno. Su
di lui sappiamo quasi tutto, questo grazie alla Lettera ai posteri,
scritta per lasciare traccia dei suoi spostamenti.
Nessuno prima di lui e' stato disposto ad accordare alla propria
biografia l'importanza che il poeta le accorda, per la prima volta un
letterato cerca la propria identita'.
Questa lettera indirizzata ai posteri, scritta a partire dagli anni '50 fino a
pochi anni dalla sua morte, e' servita per rivolgersi al lettore del futuro,
affinche' riceva dalla sua viva voce un ristratto fedele di se' sotto il
profilo fisico, morale e intellettuale.
Petrarca e' il primo a concepirsi come nuovo modello di autore, avente
come caratteristiche l'immagine di un intellettuale laico, libero da
condizionamenti politici, ma comunque attivo nel presente.
AFRICA (1339-1343)
Africa è un poema epico in esametri latini.
E' la più importante opera latina di Petrarca, per la quale egli fu
incoronato poeta in Campidoglio. Egli la considerava il suo capolavoro
assoluto (ben più valido del Canzoniere secondo i contemporanei).
L'argomento è la Seconda guerra punica, in particolare la biografia di
Scipione l'Africano, che sconfigge Annibale invadendo l'Africa in
risposta alla sua invasione dell'Italia. La narrazione si concentra in
quello che fu uno dei momenti più epici della storia repubblicana di
Roma, dalla partenza di Scipione per l'Africa alla vittoria di Zama.
Petrarca era cosciente del fatto che il genere letterario capace di
consegnarlo all'immortalità fosse l'epica.
All'inizio
I TRIONFI (1351-1374)
I Trionfi sono un poema allegorico incompiuto scritto in volgare
fiorentino in terzine dantesche.
E' articolato in dodici capitoli raggruppati in sei Triumphi, ciascuno
dedicato ad una visione ottenuta dal poeta in sogno.
È quindi presente una successione di sei trionfi: Amore, Pudicizia,
Morte, Fama, Tempo ed Eternità.
EPISTOLE (1325-1374)
Le Epistole sono una raccolta di lettere in prosa latina del grande poeta,
in parte progettate già dall'autore per la pubblicazione e pensate per un
pubblico più vasto del destinatario esplicito.
Sono molto numerose e sono catalogate in quattro raccolte:
Familiares o Familiarium rerum libri (Ai familiari): 24 libri
composti da 350 lettere in tutto, scritte tra il 1325 e il 1361. La più
diffusa fra i contemporanei è la XII 2 che espone il codice del perfetto
principe secondo quei principi medievali che saranno poi contestati da
Machiavelli.
Seniles (Scritte in anzianità): diciassette libri, con 125 lettere
composte tra il 1361 e il 1374; tra queste viene generalmente compresa
la lunga lettera Posteritati che rappresenta una specie di autobiografia
del poeta, scritta dopo il 1351 ma ritoccata fino ai suoi ultimi anni.
Sine nomine (Senza nome): un libro di 19 lettere redatte tra il 1342 e
il 1358, nelle quali per prudenza il poeta censurò il nome del
destinatario, poiché vi si criticava la curia avignonese.
Variae o extravagantes (Varie): un libro di 65 lettere raccolte dagli
ammiratori del poeta dopo la sua morte.
Metriche: 66 epistole in latino, scritte prima del 1350, e raccolte in tre
tomi, dove Petrarca parla anche del tema dell'amore per Laura, non
trattato invece altrove.