Appunti Sociologia Dell'infanzia
Appunti Sociologia Dell'infanzia
Appunti Sociologia Dell'infanzia
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di definire la natura dell’infanzia e il suo rapporto con la società nel suo insieme. Le relazioni che
coinvolgono i bambini, i diritti dei bambini e gli aspetti biologici e culturali dell’infanzia sono tutti i temi di
ricerca all’interno della sociologia dell’infanzia.Alcuni modelli della sociologia dell’infanzia descrivono
l’infanzia come una costruzione puramente sociale, piuttosto che un fenomeno universale o una necessità
biologica aspetti biologici e culturali dell’infanzia sono tutti temi di ricerca all’interno della sociologia
dell’infanzia. ….
Il costruzionismo
L’analisi dei processi attraverso cui questo avviene, costituisce il campo di studio
della sociologia della cultura. Dire che la realtà è una costruzione sociale non
vuol dire che ciascuno la immagina a suo piacimento: la costruzione è sociale, cioè
prodotta collettivamente, e trae la sua forza proprio dalla condivisione. Secondo
l’approccio fenomenologico, la realtà sociale è il prodotto
dell’interazione dialettica tra individuo e società. La società è il prodotto
dell’attività umana, non esiste senza l’uomo. L’uomo acquisisce la propria identità
all’interno della società, senza la quale dunque non può esistere.
La società come realtà oggettiva
La costruzione sociale della realtà, che confluisce nel senso comune, vale a dire in
una visione del mondo tipica (ideologica) cui ogni soggetto, in un determinato
contesto storico-culturale, aderisce con la convinzione che essa sia il prodotto
della propria personale esperienza, avviene fondamentalmente sulla base di tre
momenti costitutivi della vita sociale: l’esteriorizzazione, l’oggettivazione e
l’interiorizzazione.
Reificazione e produzione
Il processo può interrompersi attraverso la reificazione, vale a dire la percezione
di fenomeni umani come se fossero cose; può definirsi il grado estremo
nel processo di oggettivazione, per cui il mondo oggettivato perde la sua
capacità di essere visto come creazione umana per diventare fattualità non
umana. L’uomo, produttore del mondo, è visto come suo prodotto, e l’attività
umana come epifenomeno di processi non umani. Il dato di partenza è che l’uomo,
pur essendo dotato di un’esperienza interiore e di un senso d’identità personale,
vive all’interno di una struttura sociale e in un sistema d’interazione continua con
gli altri. Questa condizione esistenziale postula che la propria esperienza possa
essere comunicata e condivisa con gli altri in virtù di una rete di significati comuni.
Questa condivisione avviene attraverso i segni linguistici appartenenti a una
struttura che rappresenta un potente esempio di oggettivazione: “In quanto
sistema di segni, il linguaggio possiede la qualità dell’oggettività”. Gli individui
sperimentano il linguaggio come una attualità esterna a se stessi, li costringe nei
suoi modelli segnando le coordinate della vita all’interno della società. Il linguaggio
ha origine nella vita quotidiana, e a questa prima di tutto fa riferimento; il
linguaggio è capace di trascendere del tutto la realtà della vita quotidiana in
quanto può riferirsi ad esperienze che appartengono a sfere circoscritte di
significato, e può abbracciare sfere separate di realtà.
È su questa base che un prodotto storico finisce con l’agire sul produttore e
configurarsi ai suoi occhi come una dimensione oggettiva, che lo trascende.
- Tipizzazione
Altro generalizzato
Il secondo tipo di altro è l '"altro generalizzato", che sperimentiamo principalmente
come uno status sociale astratto e il ruolo che ne consegue. È stato sviluppato
da George Herbert Mead come concetto centrale nella sua discussione sulla genesi
sociale del sé. Secondo Mead, il sé vive nella capacità di un individuo di rendersi
conto di se stesso come essere sociale. Ciò richiede anche che una persona tenga
conto del ruolo dell'altro e di come le sue azioni potrebbero influenzare un gruppo.
L'altro generalizzato rappresenta l'insieme di ruoli e atteggiamenti che le persone
usano come riferimento per capire come comportarsi in una particolare
situazione. Secondo Mead:
"I sé si sviluppano nei contesti sociali man mano che le persone imparano ad assumere i ruoli dei
loro consociati in modo tale da poter prevedere con un discreto grado di accuratezza come è
probabile che un insieme di azioni generi risposte abbastanza prevedibili. Le persone sviluppano
queste capacità nel processo di interazione con l'un l'altro, condividendo simboli significativi e
sviluppando e utilizzando il linguaggio per creare, perfezionare e assegnare significati agli oggetti
sociali (inclusi se stessi). "
Esempi dell'altro
Un "altro generalizzato": quando entriamo in un negozio di alimentari senza
alcuna conoscenza del droghiere, le nostre aspettative si basano solo sulla
conoscenza dei droghieri e dei clienti in generale e di ciò che di solito dovrebbe
accadere quando interagiscono. Pertanto, quando interagiamo con questo
droghiere, la nostra unica base di conoscenza è l'altro generalizzato.
Agenti sociali
L'ordine sociale è un concetto fondamentale in sociologia che si riferisce al modo in cui le varie componenti
della società lavorano insieme per mantenere lo status quo. Loro includono:
strutture e istituzioni sociali
relazioni sociali
Facendo riferimento alla devianza, l’anomia viene ripresa da Merton, che nella sua teoria
della tensione, si riferisce proprio a quella tensione alla quale viene sottoposto il
comportamento individuale quando la realtà e le norme entrano in conflitto. Se l’anomia
aumenta si può notare un significativo incremento della criminalità violenta. La
violenza è presente sempre all’orizzonte della vita sociale, la soglia più bassa dove può
arrivare una persona. Si possono evidenziare due concezioni di violenza: anomica e
strategica.