Diritto Privato
Diritto Privato
Diritto Privato
Per iniziare lo studio di questa materia, è importante ricordare che il diritto è un fenomeno
connaturato all'uomo come essere sociale. Dunque, dove c'è una società, c'è sempre un
complesso di regole che disciplinano le relazioni tra i membri della collettività. L'insieme di
regole che organizza questa collettività prende il nome di ordinamento giuridico. Ognuna
delle regole che va a comporre l'ordinamento giuridico prende il nome di norma giuridica.
IL CODICE CIVILE
Il codice civile costituisce la fonte principale del diritto privato. Esso contiene 2969 articoli
(contenenti una o più disposizioni) distribuiti in 6 libri. Emanato nel 1942 completo, prima
era diviso in codice civile (1865) e codice di commercio (1882).
Il codice civile è suddiviso in articoli, ogni articolo contiene una o più disposizioni.
1. Persone e famiglia
2. Successioni
3. Proprietà
4. Obbligazioni dei contratti
5. Lavoro, ma contiene anche la disciplina di Imprese e società
6. Tutela dei diritti
Il Codice Civile è preceduto da alcune disposizioni preliminari, dette anche preleggi, che
si compongono di 31 articoli. Alla fine del codice, invece, troviamo le leggi speciali, ossia
le principali leggi statali che costituiscono fonti del diritto privato integrative del codice
civile.
FONTI DEL DIRITTO PRIVATO
Lo studio del diritto inizia analizzando quelle che sono le sue fonti di produzione (tutti gli
atti e fatti che sono idonei a produrre il diritto).
Fonti specifiche
1. Costituzione e leggi costituzionali: essa è la prima fonte perché la nostra è una
Costituzione di tipo rigido, cioè che può essere modificata soltanto attraverso uno
speciale procedimento: le leggi di revisione della Costituzione devono essere
adottate da ciascuna camera con una speciale maggioranza. Inoltre, le leggi dello
Stato devono essere che sono in contrasto con essa possono essere dichiarate
costituzionalmente illegittime dalla Corte Costituzionale.
2. Trattati della Comunità europea e la legislazione comunitaria: le norme emanate
da questo ente prevalgono su quelle emanate dallo Stato nelle materie in cui sono
destinate a operare. Le fonti del diritto comunitario sono:
- I Regolamenti
- Le direttive
3. Codice civile e altre leggi ordinarie (rispetto alla Costituzione)
Fonti secondarie
4. Leggi regionali: tuttavia, il principio di gerarchia delle fonti non opera nelle materie
la cui competenza è riservata alle regioni. Le leggi regionali hanno scarso rilievo
nell'ambito del diritto privato, perché l’Art. 117 Cost. riserva allo Stato la competenza
legislativa in materia di diritto civile. Non è stata attribuita quindi nessuna
competenza alle Regioni in ambito di rapporti tra privati
5. Regolamenti: valido solo per materie che possono essere oggetto di regolamento e
se non contraddice la legge
6. Usi (usi normativi o consuetudini): hanno efficacia solo:
- in materie non regolate dalle leggi
- se richiamati dalle leggi.
Perché ricorra un uso o una consuetudine come fonte di produzione del diritto, occorrono
due elementi:
1. Un elemento oggettivo: consiste in una pratica costante, ed uniformemente
tenuta da una determinata collettività nell'ambito di determinati rapporti, risalente a
tempo addietro.
2. Un elemento soggettivo: Occorre per considerare un uso come fonte del diritto
essere convinti che quel determinato comportamento generalizzato sia
obbligatorio, ossia obbedienza ad una norma vincolante ma non scritta.
Particolare rilievo rivestono in Italia le Raccolte degli usi e delle consuetudini provinciali,
curate dalle camere di commercio, distintamente per ciascuno dei settori economici. Ogni
cinque anni, vengono aggiornate (Domanda nel test)
Non vanno confusi con la cosiddetta prassi, che è il consueto modo di comportarsi di certi
operatori, o con l’atteggiamento conformistico che gli individui spesso assumono.
ESEMPIO DI PRASSI: una prassi bancaria
ESEMPIO DI COMPORTAMENTO CONFORMISTICO: mancia ai camerieri
Il primato della legge statuale (scritta) sugli usi è consacrato in due principi:
1. Nelle materie non regolate da leggi o regolamenti, gli usi hanno piena efficacia. In
mancanza di leggi scritte, è evidente che lo Stato non ha interesse a regolare un
certo campo, e quindi possono essere regolate da una fonte non statuale e non
scritta come gli usi.
NOTA BENE: la consuetudine smetterebbe di avere efficacia in caso di
introduzione di una legge o regolamento successivo.
2. Nelle materie regolate da leggi o regolamenti, le consuetudini hanno efficacia solo
se da esse richiamate. Il richiamo agli usi è frequente nel Codice civile.
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Quando insorgono delle liti nell'applicazione delle regole appartenenti al sistema del diritto
privato, nel caso in cui la composizione stragiudiziale non è praticabile (ESEMPIO: non
c'è un accordo tra le parti) ci si può rivolgere a un giudice dello Stato italiano che dovrà
emettere le decisioni, accertare i casi controversi, individuare le norme applicabili al
caso e ricostruire il significato che si deve attribuire alla fonte legislativa.
Si chiama attore colui che prende l'iniziativa giudiziale, convenuto colui che la subisce,
citazione è invece l'atto con cui l'attore propone la sua domanda di giustizia.
In questo caso, la prima cosa che dovrà fare il giudice è interpretare la legge.
Egli deve ricostruire il significato da attribuire alla norma che deve essere applicata.
Il legislatore invece è l’insieme di organi che produce le leggi immaginando i fatti che si
possono presentare nella vita, sussumerli in uno schema (fattispecie: immagine del fatto) e
regolarli.
In altre parole: sussumere significa ricondurre, far risalire un caso individuale alla legge in
cui è contemplato in termini generali.
Per fattispecie si intende un’immagine, lo specchio del fatto.
1. INTERPRETAZIONE LETTERALE:
Queste parole inoltre devono avere un senso compiuto e razionale nel contesto in
cui sono inserite.
2. INTERPRETAZIONE FUNZIONALE:
Esso rinvia allo scopo della norma: occorre avere riguardo agli interessi che la
norma intende tutelare e su tale base, bisogna determinarne l’estensione e il
significato.
Le analogie hanno però un limite: non possono essere applicate analogicamente le norme
penali e le norme eccezionali.
Nel caso non si trovi una norma specifica estensibile per analogia, si può decidere
secondo i principi generali dell'ordinamento.
Vi sono norme che dettano la disciplina di casi particolari ispirandosi ad una norma implicita
di portata più generale.
Per soggetto di diritto, si intende ogni soggetto che l'ordinamento giuridico considera
come possibile titolare di diritti e di obblighi.
Soggetto di diritto può essere non solo l'uomo (persona fisica), ma anche un ente
(persona giuridica).
Nel gergo giuridico, avere la capacità giuridica significa avere la possibilità di essere titolare
posizioni giuridiche soggettive (di diritti e doveri). È importante ricordare che la capacità
giuridica è concessa anche a soggetti diversi dagli uomini, come gli enti.
“I diritti che la legge riconosce a favore del concepito sono subordinati all'evento
della nascita”
Come vediamo dal 2° comma dell’Art.1, La legge considera anche la posizione del soggetto
concepito, e ammette una sorta di anticipazione della capacità giuridica anche prima
della nascita.
“La maggiore età è fissata al compimento del XVIII anno punto con la maggiore età si
acquista la capacità di compiere tutti gli atti per i quali non si è stabilita un'età
diversa.”
La capacità di agire si ottiene al compimento del diciottesimo anno di età. Si ottiene così
l’idoneità a disporre della propria sfera giuridica: esercitare i diritti di cui si è titolari e
assumere direttamente delle obbligazioni. Quando si raggiunge la maggiore età, si
possono:
- stipulare contratti
- disporre dei propri beni (ad esempio eredità lasciata al minore: solo dopo i 18)
Come possiamo constatare, non tutti hanno la capacità di agire, ma solo coloro che sono
capaci di provvedere ai propri interessi.
Nel caso una persona non abbia la capacità di intendere e di volere, ma non sia allo stesso
tempo né inabilitato né interdetto, si parla di incapacità naturale.
Il contratto può essere annullato solo in presenza di tre condizioni: l’incapacità naturale
(fosse legale, si da automaticamente ragione all’incapace legale), il pregiudizio e la
malafede dell’altro contraente.
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La legge stabilisce, nell'interesse dell'incapace, interdetto o inabilitato, che gli atti giuridici da
lui eventualmente stipulati sono invalidi.
Caratteristiche dell’interdizione
- celebrare matrimonio
- emettere testamento
- Inabilitazione: l’inabilitato possiede un grado di infermità inferiore rispetto
all’interdetto, e quindi si parla di una limitazione della capacità di agire. Egli ha
bisogno di assistenza da un curatore per gli atti di straordinaria amministrazione.
ESEMPIO: tossicodipendenza, ludopatia, colui che ha perso il senso del valore del
denaro. Essi rischiano di compromettere la propria stabilità economica o quella
della propria famiglia.
Introdotto nel 2004, egli viene istituito per esempio per i malati di SLA, capaci di
intendere e di volere, ma che necessitano di un aiuto concreto.
Essi devono cercare di far sì che la persona assistita torni nel pieno delle proprie
facoltà, e sono ritagliati a misura della problematica tramite decisione del giudice.
DOMANDA: quando c’è una sentenza di interdizione, che capacità toglie la sentenza?
Capacità di intendere e di volere e agire
Capacità giuridica e di intendere e di volere
Capacità di agire
Motivazione: la capacità di intendere e di volere viene persa al momento della malattia ad
esempio, non è il giudice a toglierla!
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I MINORENNI
Per il compimento di determinati atti, che non sono patrimoniali, la legge può prevedere
un’età diversa:
In caso di atto illecito di minore che detiene la capacità di intendere e di volere, si parla di
responsabilità in educando, o responsabilità in vigilando da parte dei genitori
Una persona giuridica è un soggetto di diritto diverso dalla persona fisica: si parla di
organizzazioni collettive di uomini e beni finalizzate ad un certo scopo, e di centri di
imputazione di rapporti giuridici.
È quindi importante comprendere che, nel caso di debiti, se essi sono assunti nel nome di
una persona giuridica, le persone fisiche che hanno agito non sono illimitatamente
responsabili dei debiti, e ne rispondono soltanto nei limiti della quota da essi
conferita nel fondo sociale: si parla di responsabilità limitata alle quote versate.
Quindi, se ad esempio una società ha dei debiti, i creditori non potranno valersi sui beni
delle persone fisiche che compongono la società.
La materia è stata oggetto, negli ultimi anni, di numerosi interventi legislativi, che hanno
riconosciuto una vasta area dell’associazionismo a scopi solidaristici, e più in generale,
dell’associazionismo a scopi non lucrativi (ONLUS – ENTI NON PROFIT)
Questi ultimi fenomeni hanno trovato una più compiuta regolamentazione nel recente d.lgs
117/2017, il quale detta una disciplina generale per gli Enti del Terzo Settore (ETS),
riorganizzando la materia degli enti non lucrativi con finalità di interesse generale,
con l’obiettivo di dare regole uniformi, e costituire una categoria unitaria.
Gli elementi che accomunano gli ETS, oltre alla assenza di fini di lucro, sono il
perseguimento di finalità solidaristiche, civiche o sociali attraverso attività dell’ente (c.d.
attività di interesse generale, quali ad es. svolgimento di attività di ricerca scientifica,
accoglienza umanitaria e integrazione sociale dei migranti, organizzazione e gestione di
attività sportive.
Gli enti dotati di personalità giuridica sono idonei ad essere titolari di TUTTE le
posizioni giuridiche che corrispondono agli interessi di cui sono portatori.
Oggi anche gli enti non riconosciuti possono (hanno la capacità di) acquistare beni
immobili, eredità, donazioni (L.127/1997 – 192/2000).
Nelle società, l’autonomia patrimoniale indica il divario tra il patrimonio personale dei
soci e quello della società. Maggiore è il livello di autonomia patrimoniale di una società,
minore o assente è l’incidenza sul patrimonio personale dei soci.
il singolo socio non può essere chiamato per poter rispondere con il proprio patrimonio
personale alle obbligazioni della società. Ne deriva che i creditori possono far valere i
propri diritti esclusivamente sul patrimonio sociale
1. ASSOCIAZIONI
● Che cosa sono?
1. L’atto: indica gli elementi essenziali (nome, scopo, patrimonio sociale, sede)
2. Lo Statuto: indica le norme sull’ordinamento, modalità di iscrizione di nuovi
membi…
● Quando parliamo delle associazioni, si parla di un’organizzazione collettiva aperta:
ciò significa che prevale l’elemento personale.
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1. Associazioni riconosciute
❖ RICONOSCIMENTO: l’associazione viene iscritta nel registro delle
persone giuridiche (prefettura o regione). In questa fase avviene un
accertamento della congruità dei mezzi per il raggiungimento dello
scopo.
❖ OBBLIGAZIONI: risponde l’associazione, con il suo patrimonio, con
l’esclusione di personale responsabilità dei singoli associati.
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2. FONDAZIONI
● Che cosa sono?
In questo processo, non deve esserci nessuna ingerenza da parte del fondatore o
dei suoi eredi, che non partecipano alla vita dell’ente essendosi ormai spogliati dei
fondi.
I diritti della personalità sono diritti il cui riconoscimento tende allo sviluppo della persona
umana, tutelandone gli essenziali interessi esistenziali. Tali interessi riguardano l’integrità
fisica e la sfera morale dell’individuo nei rapporti con altri consociati.
Quando si parla di diritti della personalità, si allude alla persona come oggetto di diritti e
non come soggetto di diritti: Ciò significa che alcuni interessi umani sono considerati oggetto
di diritti soggettivi tutelabili contro le interferenze e le aggressioni dei terzi.
b. FONTI NAZIONALI:
● Costituzione ( ES. ARTT. 2-3. ARTT.13 E SEGUENTI )
● Codice penale (DEI DELITTI CONTRO LA PERSONA ART. 575 E
SEGUENTI: LESIONE DELL’INTEGRITA’ FISICA E DELL’ONORE)
● Codice civile (ARTT. DA 5 A 10)
Differenza con diritti relativi: i diritti relativi possono essere fatti valere solo nei
confronti di determinate persone
“Gli atti di disposizione del proprio corpo sono vietati quando cagionino una
diminuzione permanente della integrità fisica, o quando siano altrimenti
contrari alla legge, all'ordine pubblico o al buon costume”
È importante ricordare che l'Art. 5 c.c. riguarda soltanto gli atti di disposizione in vita.
c'è quindi la libertà di disporre di parti del proprio cadavere attraverso il testamento.
Inoltre, fuori dai casi previsti dalla legge, i medici non possono, senza il consenso
dei pazienti, sottoporli a determinati trattamenti sanitari.
ART. 582 C.C. - Chiunque cagiona ad alcuno una lesione personale, dalla quale deriva una
malattia nel corpo o nella mente, è punito, a querela della persona offesa, con la reclusione
da sei mesi a tre anni.
ecc…
❖ il prenome (nome)
❖ il cognome.
Inoltre, per quanto riguarda il nome, è importante ricordare chenon si possono dare
dei nomi ridicoli (art. 34 D.P.R. 03.11.2000)
Infine, dobbiamo ricordare che l’Art. 6, comma 3 del c.c. fissa il principio
dell’immutabilità del nome: non sono ammessi cambiamenti al nome se non nei
casi indicati dalla legge.
Una persona deve essere riconosciuta all'esterno nel rispetto della propria identità
( convinzioni, opinioni, orientamenti, ideologie…)
Una persona deve essere percepita per quello che è dal punto di vista sessuale.
È tutelato l'interesse a mantenere il riserbo nella propria vita privata, intesa come
fatti, vicende, immagini che riguardano il singolo e la sua vita familiare.
5. DIRITTO ALL’IMMAGINE (Art. 10 c.c. integrato con gli Artt. 96 e 97 della legge
del 1942 sul diritto d’autore)
Art. 10 C.C. - “Qualora l'immagine di una persona o dei genitori, del coniuge o
dei figli sia stata esposta o pubblicata fuori dai casi in cui l'esposizione o la
pubblicazione e dalla legge consentita, ovvero con pregiudizio al decoro o alla
reputazione della persona stessa o dei detti congiunti, l'autorità giudiziaria, su
richiesta dell'interessato, può disporre che accessi l'abuso e, salvo il
risarcimento dei danni.”
Per quanto riguarda il diritto all'immagine, i conflitti tra le due parti sono stati risolti in
questo modo: In genere, è necessario il consenso della persona ritratta, ma ci sono
delle ipotesi eccezionali: l'immagine può essere divulgata anche senza il
consenso, quando si tratta di una persona famosa oppure quando essa è
pubblicata nel contesto di avvenimenti pubblici.
Come possiamo vedere dagli articoli della Costituzione sopra citati, il significato di
famiglia nell'ordinamento giuridico è quello di famiglia nucleare, formata cioè dal
nucleo di coniugi e figli, e fondata sul matrimonio.
DISTINZIONE TRA:
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Chi sono i parenti? Sono i soggetti che sono legati tra loro da un vincolo di sangue, che
discendono da uno stesso stipite
Perché per quanto riguarda il tema dell’eredità, si arriva massimo al sesto grado.
Successivamente, in caso di mancato testamento, eredita lo Stato. Inoltre, le nozioni di
parentela e affinità hanno molta rilevanza giuridica soprattutto nel diritto e dovere reciproco
di prestare gli alimenti.
IL MATRIMONIO COME ATTO GIURIDICO
1. DELITTO
2. MANCANZA DI STATO LIBERO
3. VINCOLO DI PARENTELA O AFFINITA’ NON DISPENSABILI
4. INCAPACITA’:
○ ASSENZA ETA’ MINIMA
○ INTERDIZIONE
○ INCAPACITA’ NATURALE (di intendere e di volere)
Se la persona interdetta recupera la capacità di intendere e di volere, il giudice
revoca la sentenza di interdizione.
Nel caso di matrimonio avvenuto in condizione di interdizione o incapacità
naturale, se dopo aver recuperato la capacità naturale (di intendere e di volere),
trascorre un anno di relazione / coabitazione con il coniuge sposato nel periodo di
interdizione, se non si impugna il matrimonio esso diventerà valido, e si risulterà
legalmente sposati. In questo caso si potrà solo optare per il divorzio
● identità
● possibilità di fare figli
Nel caso di buona fede da parte di uno dei coniugi, l'altro coniuge in errore
deve elargire un contributo della durata di tre anni.
● IL MATRIMONIO CONCORDATARIO
È importante ricordare che in questo caso, la disciplina del matrimonio come atto
è dettata dalle norme del diritto canonico, mentre la disciplina del matrimonio
come rapporto è dettata comunque dalla legge dello Stato.
E in caso di morte del coniuge? In caso di morte del coniuge, però, il matrimonio
cessa di avere sia effetti religiosi sia effetti civili. In questo caso quindi il coniuge
superstite acquista lo stato di persona libera anche presso la chiesa, ossia presso
entrambe le istituzioni.
Il matrimonio civile con rito religioso acattolico, ha gli stessi effetti di un matrimonio
civile. in questo caso, il ministro del culto acattolico svolge le funzioni di pubblico
ufficiale di stato civile.
● ART. 144 del c.c. – Secondo questo importante articolo, i coniugi fissano
l'indirizzo della vita familiare.
● ART. 316 del c.c. -
(Prima: Esercizio della potestà genitoriale – Ora: Responsabilità
genitoriale)
Questo articolo del codice riguarda la responsabilità genitoriale: essa è
esercitata di comune accordo tra i genitori, e entrambi la hanno.
Riguardo la responsabilità genitoriale, è importante ricordare che un tempo
esisteva la potestà dei genitori e la patria potestà. Oggi, esse non
esistono più, e sono state sostituite dalla responsabilità genitoriale.
❖ ART. 316 del c.c. - Questo articolo stabilisce che il giudice attribuisce il
potere di decisione o l'affidamento del figlio al coniuge più idoneo, anche
senza tenere conto del dissenso dell'altro genitore.
NOTA BENE:
Ad oggi è stato eliminato dal codice un inciso che consentiva nei casi in cui ci
fosse stato in caso di un grave pericolo per il figlio (salute), un disaccordo tra i
due genitori per una soluzione di questa questione urgente: prima prevaleva la
decisione del padre, ora no.
● I frutti dei beni di ciascun coniuge che non sono stati consumati allo
scioglimento del matrimonio
● Le aziende costituite durante il matrimonio e gestite da entrambi
● Gli utili e gli incrementi di azienda appartenente a uno solo dei coniugi e
gestita da entrambi
● I beni personali (ART. 179 del c.c.): essi restano nel patrimonio del
coniuge
COMUNIONE DE RESIDUO
Dopo la riforma del 1975, I coniugi contribuiscono entrambi alla famiglia con le
loro risorse.
DOMANDE
2. per i debiti nella comunione dei beni. beni mobili e immobili: se decido di vendere
un bene in comunione riguarda la straordinaria amministrazione il codice ci dice
che l’altro deve essere d’accordo, ma se lo eludo, lo vendo. l’altro può chiedere
l’annullamento del contratto entro al massimo un anno. ma se si tratta di un bene
mobile: il pittore mario ha dipinto un quadro acquistato dai coniugi letizia e
francesco. è di entrambi i coniugi, un giorno letizia decide di venderlo è
straordinaria amministrazione. lo vende a una persona ignara della comunione.
francesco lo scopre ma non è più valido l’annullamento del contratto, lo strumento
di tutela ha diritto che letizia ricostituisca il valore della comunione. o quadro o
soldi.
AMMINISTRAZIONE DELLA COMUNIONE (beni in comunione)
❖ ORDINARIA GESTIONE:
SPETTA AI CONIUGI, anche DISGIUNTAMENTE
❖ STRAORDINARIA AMMINISTRAZIONE:
SPETTA AI CONIUGI CONGIUNTAMENTE: devono essere entrambi
d’accordo. Nel caso questo vincolo viene evaso da uno dei coniugi,
il coniuge leso può chiedere l’annullamento del contratto entro un anno
della prescrizione di tale contratto.
ESEMPIO: vendita casa - devono sapere entrambi
Beni mobili - straordinaria amministrazione
4) IL FONDO PATRIMONIALE
Il fondo patrimoniale è un regime patrimoniale convenzionale, che vincola
(tramite atto pubblico) uno o più beni determinati ai bisogni della famiglia.
NOTA BENE: il fondo patrimoniale può coesistere con gli altri regimi patrimoniali,
come comunione e separazione dei beni.
Spesso questo strumento viene utilizzato per sottrarre beni ai creditori, e se viene
provato che è stato creato per quel motivo, il giudice rende inefficace questo fondo
e i beni ritornano pignorabili da chiunque
Il vincolo di destinazione
DOMANDA TEST: i beni del fondo patrimoniale costituiscono un patrimonio
separato di destinazione al mantenimento della famiglia.
Che cosa può essere incluso nel fondo patrimoniale? (DOMANDA TEST)
Riguardo il fondo patrimoniale, c’è il divieto di alienare o ipotecare i beni del fondo
patrimoniale senza il consenso di entrambi i coniugi.
Nel caso in cui invece ci fossero figli minori, L'alienazione dei beni può avvenire
solo con l’autorizzazione del Giudice.
Con l’accettazione dell’eredità si assumono diritti e obblighi, sia gli elementi attivi
sia quelli passivi dovranno essere assolti dall’erede perché c’è la confusione tra i
due patrimoni, che si uniscono: ora i creditori del defunto potranno pretendere
dall’erede.
I TIPI DI SUCCESSIONE
Occorre sapere che il codice civile detta una distinzione tra due tipi principali di
successione:
● SUCCESSIONE TESTAMENTARIA
IL PATTO DI FAMIGLIA
Attraverso questo contratto, posso far sì che alcuni beni che fungono al
funzionamento di un’impresa possano andare a qualcuno che è in grado di
gestirli e condurre l’esercizio. Ciò deve essere fatto senza andare ad
intaccare gli altri eredi.
LA DISTINZIONE TRA EREDITA’ E LEGATO
● Eredità - Per quanto riguarda l'eredità, l'erede succede sia nei diritti che
negli obblighi del de cuius, o comunque in una quota di essi.
● Legato - Il legatario diventa titolare di uno o più bene che non riguarda
l’eredità. Egli infatti non risponde dei debiti del defunto.
È importante ricordare che il parente più prossimo esclude quello più lontano.
❖ Muore una persona a cui mancano tutti i parenti sopra citati: In caso di
mancanza di figli, coniuge, genitori e fratelli, l'eredità va ai parenti di grado.
● LA SUCCESSIONE NECESSARIA
Come dicevamo prima, i legittimari, sono i parenti a cui spetta di diritto una
quota del patrimonio, anche in caso di diversa volontà del testatore.
● Coniuge
● Figli
● Ascendenti (genitori): questi ultimi hanno diritto alla quota di riserva solo se
mancano i figli
Nel caso in cui nel testamento venga lesa la quota legittima, si può agire in giudizio
tramite una AZIONE DI RIDUZIONE: l'azione di riduzione colpisce le disposizioni
testamentarie lesive della quota legittima, ed eventualmente anche le donazioni,
iniziando dall'ultima, finché non viene integrata la quota di riserva.
DOMANDA TEST - Mario ha due figli, Sebastiano e Carmine, che hanno a loro
volta due figli ciascuno.
Il codice civile per indicare l'attitudine delle cose ed essere oggetto di diritti usa il
concetto di bene
I beni in senso giuridico sono cose che possono essere oggetto di conflitti tra
uomini, e che l'uomo aspira a far proprie escludendo gli altri dalla loro utilizzazione.
Sono quindi cose che hanno un valore economico.
Ricordiamo inoltre che queste categorie di beni sono regolate dagli ARTT. 812-814.
● Beni immobili: Sono il suolo, i corsi d’acqua e tutto ciò che è ancorato al
suolo. Il legislatore stabilisce l'elenco dei beni immobili, e ciò che non è
immobile è di conseguenza mobile
● Beni mobili: essi si dividono in:
1. Beni mobili ordinari: cellulare, occhiali…
2. Beni mobili registrati: sono i beni che sono iscritti nei pubblici
registri.
NOTA BENE! È inoltre importantissimo ricordare che sono beni mobili anche
le energie naturali che hanno valore economico, che quindi vengono rese
attive dall'uomo e cedute ad un dato prezzo, come l'elettricità o l’energia
nucleare.
La distinzione tra beni pubblici e beni privati
❖ Beni pubblici: I beni pubblici sono i beni che sono patrimonio dello Stato,
ossia fanno parte del demanio
❖ Beni privati: I beni privati sono quei beni che sono suscettibili di
appropriazione da parte dei singoli, ossia quelli che possono essere
oggetto di contratto da parte dei soggetti
● UNIVERSALITA’ MOBILI
● PERTINENZA
L’Art. 817 del c.c. definisce la pertinenza come una cosa mobile o immobile
destinata in modo durevole al servizio o ad ornamento di un’altra cosa.
SUSCETTIBILI DI POSSESSO
Posso attribuire un diritto di usufrutto per dieci anni (elasticità del dominio) - si
riespande la proprietà
Quando lo posso utilizzare questo diritto? Esempio: casa: quando io voglio donare
una casa a qualcuno, tengo a me il diritto di usufrutto (diritto di seguito) - se si vende
la casa, il mio diritto di usufrutto segue il cambio di proprietà
NOZIONE: ART.832
- IMMISSIONI
- ATTI EMULATIVI
- DISTANZE TRA EDIFICI
- PRELAZIONE LEGALE
- VINCOLI DI DESTINAZIONEDEI SUOLI
- PERMESSO DI COSTRUIRE
MODI DI ACQUISTO DELLA PROPRIETA’: la proprietà si acquista in modi
tassativamente decisi dalla legge
Strumenti:
CONTRATTO
Oltre a questi strumenti, non ci sono altri modi per trasferire la proprietà da un
soggetto all’altro
A TITOLO ORIGINARIO
PRINCIPALMENTE:
- OCCUPAZIONE
- INVENZIONE
- ACCESSIONE
- USUCAPIONE (* POSSESSO, ART.1140 )
- REGOLA “POSSESSO VALE TITOLO” ART.1153
OCCUPAZIONE:
COSE MOBILI NON APPARTENENTI A NESSUNO (RES NULLIUS) Es. pesci del
mare
INVENZIONE:
ACCESSIONE AL SUOLO.
USUCAPIONE
USO e ABITAZIONE: limitato ai bisogni propri e della propria famiglia. Art. 1024:
divieto di cessione. Hanno un campo più ristretto rispetto a quello dell’usufrutto. Chi
possiede questo diritto non può dare in locazione / trasferire il diritto d’uso e
d’abitazione.
Il diritto di fare e mantenere una costruzione sotto o sopra il suolo altrui ovvero il
diritto di proprietà di una costruzione separata dalla proprietà del suolo.
DUE IPOTESI:
SERVITU’ PREDIALI
Predio = fondo, terreno
A favore di un fondo - ossia di un bene immobile (solo immobile)
PESO IMPOSTO SU UN FONDO PER L’UTILITA’ DI UN ALTRO FONDO
APPARTENENTE A DIVERSO PROPRIETARIO
esempio: costruzione di un passaggio da un terreno all’altro di proprietari
diversi.
Esempio: fondo intercluso (fondo chiuso da altri fondi). In questo caso, il
proprietario del fondo intercluso può decidere di andare dal giudice, che
imporrà la costruzione coattiva di una servitù anche senza la volontà del
proprietario dell’altro fondo, per mancanza di altre opzioni
DOMANDA TEST: LA SERVITÙ COATTIVA SI COSTITUISCE:
PER CONTRATTO: prima di procedere in giudizio, si costituisce per
contratto
SOLO PER PROVVEDIMENTO PER GIUDICE
SOLO PER PROVVEDIMENTO PER GIUDICE O PUBBLICA
AMMINISTRAZIONE
LEGISLATORE
PESO: può consistere in un pati (sopportare che altri passino sul fondo o
attingano acqua: SERVITU’ AFFERMATIVA) o un non facere (non costruire:
SERVITU’ NEGATIVA).
Il proprietario può usare e disporre dei propri beni in maniera esclusiva nei limiti
imposti dalla legge
- atti emulativi - sono vietati dalla legge. Sono vietati atti che non hanno altro
scopo se non quello di creare molestia e non hanno utilità per chi li compie
- distanze tra edifici
- prelazione legale
- vincoli di destinazione dei suoli
- permesso di costruire