Domande Università Della Materia Di Economia Politica
Domande Università Della Materia Di Economia Politica
Domande Università Della Materia Di Economia Politica
Il termine "economia" deriva dalla parola greca "oîkos" che significa casa e "nómos" che
significa legge. La nascita dell'economia politica come scienza autonoma può essere
attribuita a William Petty nel XVII secolo. L'obiettivo principale dell'economia politica è
descrivere il funzionamento della società, misurando i fenomeni economici e individuando le
"leggi economiche". Queste leggi economiche rappresentano relazioni sistematiche tra
diversi aspetti della realtà economica che operano indipendentemente dalla volontà dei
soggetti economici. Quindi, l'economia politica si concentra sull'analisi oggettiva dei
fenomeni economici e sulla comprensione delle leggi che li governano, anziché su
valutazioni o giudizi.
Il fulcro del pensiero di Adam Smith (XVIII secolo), nello sviluppo dell'economia politica
classica, è la sua rappresentazione della società divisa in tre classi sociali: capitalisti,
proprietari terrieri e lavoratori. Secondo Smith, il reddito nazionale, cioè il valore di ciò che
viene prodotto in un anno nell'economia, si distribuisce tra queste tre classi sociali sotto
forma di profitti, rendite e salari. A differenza di alcune teorie che vedono i rapporti tra classi
sociali come conflittuali, Smith sosteneva che essi fossero armonici.
I punti fondamentali del principio economico di David Ricardo (tra il XVIII e il XIX secolo), si
concentrano principalmente sulla distribuzione del reddito tra le classi sociali.
Contrariamente a quanto sostenuto da Adam Smith, Ricardo credeva che i rapporti tra le
diverse classi sociali fossero intrinsecamente conflittuali. In particolare, si focalizza sullo
scontro tra capitalisti e proprietari terrieri.
La visione di Marx (XIX secolo) è conflittualista. Sviluppa una visione della società che mette
in evidenza i conflitti tra le diverse classi sociali, posizionandosi chiaramente dalla parte dei
lavoratori. La sua critica non si limita solo al capitalismo, ma riguarda anche la
rappresentazione che ne viene data dall'economia politica borghese, che, secondo lui,
spesso favorisce le classi dominanti.
5. Definire il mercato marginalista
Il mercato marginalista è un approccio economico che si basa sul concetto che il valore di un
bene è determinato dalla percezione soggettiva delle persone, ovvero da quanto sono
disposte a pagare per esso. Questo approccio è principalmente associato alla scuola
neoclassica dell'economia e utilizza il calcolo differenziale come metodo di analisi. In
sostanza, si tratta di considerare il valore dei beni in base a quanto le persone pensano che
valgano per loro, anziché basarsi su criteri oggettivi come il costo di produzione.
La teoria di Keynes si differenzia dalla teoria economica classica nel modo in cui affronta
l'equilibrio economico. Mentre la teoria economica classica sosteneva che l'economia
tendesse naturalmente verso il pieno impiego delle risorse, compresa la forza lavoro,
Keynes rinnega questa idea. Egli afferma che l'equilibrio economico non è automaticamente
caratterizzato dal pieno impiego e che potrebbe verificarsi a livelli di produzione e
occupazione inferiori.
Keynes enfatizza il ruolo dell'intervento governativo, in particolare attraverso la spesa
pubblica, per stimolare l'attività economica durante i periodi di depressione o
disoccupazione. Attribuisce maggiore importanza alla politica monetaria e fiscale come
strumenti per gestire l'economia, mentre la teoria economica classica si basava più sulla
teoria quantitativa della moneta e sul controllo della quantità di denaro in circolazione.
Il fulcro del pensiero keynesiano è la contestazione dell'idea che l'economia si auto regoli
naturalmente verso un equilibrio di piena occupazione, sostenendo che l'equilibrio può
fissarsi a qualsiasi livello di produzione e di occupazione.
9. Differenza fra economía positiva ed economia normativa
La distinzione tra economia positiva ed economia normativa consiste nel fatto che
l'economia positiva produce analisi descrittive di ciò che accade e sta succedendo, mentre
l'economia normativa produce analisi prescrittive giudicando ciò che dovrebbe essere fatto
sulla base di valori etici.
10. Quali sono i fattori fondamentali che hanno determinato il passaggio dal feudalesimo
al capitalismo?
I fattori che hanno inciso sul processo di transizione dal feudalesimo al capitalismo sono
principalmente tre:
1. La crescita degli scambi e delle città, in cui si sviluppa l'artigianato e in cui si riversano i
servi della gleba che fuggono dalle campagne.
2. Lo sviluppo dei commerci a lunga distanza, che aumenta i desideri dei nobili, i beni
oggetto di scambio sul mercato e lo sfruttamento dei servi della gleba, dando luogo a rivolte
e fughe di massa dalle campagne.
3. La nascita del putting out system, un sistema di lavoro a domicilio in cui il mercante porta
ai suoi lavoranti le materie prime e poi ritira il prodotto pagando in forma di denaro un salario
al livello di sussistenza.
11. Per quale motivo è importante lo sviluppo del mercato del lavoro?
Lo sviluppo del mercato del lavoro è importante perché ha portato alla compravendita della
forza lavoro come principale forma di produzione delle merci, modificando sostanzialmente i
rapporti sociali e facendo dipendere l'esistenza di ampi strati della popolazione. Lo sviluppo
del mercato del lavoro ha avuto un impatto significativo sulla vita delle persone e sulla
struttura della società.
12. Quali sono i fattori di incremento della produttività nel capitalismo?
I fattori che hanno contribuito all'incremento della produttività nel capitalismo includono
diversi sviluppi tecnologici e cambiamenti nei metodi di produzione.
Il monte profitti,rappresenta la somma totale dei profitti realizzati dai capitalisti in un'intera
economia ovvero, la quantità di denaro che viene guadagnata dai capitalisti in un
determinato periodo di tempo.
Cioè la differenza è che mentre il monte salari rappresenta la quantità di denaro spesa per
retribuire i lavoratori, il monte profitti rappresenta la quantità di denaro guadagnata dai
capitalisti.
21. Cosa si intende per modello Sraffa?
Il modello Sraffa è un quadro economico sviluppato da Piero Sraffa. Esso considera
un'economia con due settori produttivi che utilizzano gli stessi beni intermedi per la
produzione dei loro prodotti finali. Il modello è stato creato per affrontare critiche alla teoria
classica e marxiana del valore-lavoro, dimostrando che il saggio di profitto e il saggio di
salario sono interdipendenti, stabilendo una relazione inversa tra di essi. L'impatto del
modello Sraffa sulla teoria economica riguarda principalmente le questioni del valore e della
distribuzione del reddito.
22. Cosa intende Marx con i termini libertà personale, uguaglianza giuridica e asimmetria
economica?
Marx definisce libertà personale come la capacità giuridica di autodeterminazione nell'ambito
lavorativo, uguaglianza giuridica come l'uguaglianza di tutti i cittadini di fronte alla legge in
una società capitalista e asimmetria economica come il monopolio di classe dei capitalisti
sulla proprietà dei mezzi di produzione. Sostiene che, mentre libertà e uguaglianza sono
presupposti per lo sviluppo del capitalismo, l'asimmetria economica sfrutta i lavoratori,
consentendo ai capitalisti di trattenere il surplus di produzione come profitto.
Il Prodotto Nazionale Lordo (PNL) e il Prodotto Interno Lordo (PIL) misurano la produzione
economica di un paese, includendo beni e servizi indipendentemente dalla nazionalità dei
produttori. Il Reddito Nazionale (RN) rappresenta il reddito totale guadagnato da tutte le
persone che risiedono in un paese, compreso il reddito da lavoro, capitale e terra. In
un'economia chiusa, PNL e PIL sono uguali al RN; tuttavia, in un'economia aperta, flussi di
reddito tra paesi possono rendere divergenti PNL, PIL e RN.