Lezione 8
Lezione 8
Lezione 8
Nel passaggio successivo RB precisa che ci sono anche relazioni di scherzo non
legate all’ambito matrimoniale, citando altri studi sulla relazione di scherzo tra
due tribù. Questa relazione di scherzo riguarda due clan che intrattengono una
relazione di scherzo non generata da relazioni matrimoniali. Scrive: “i due clan
non sono legati in modo speciale da legami di matrimonio, ma la relazione che
esiste tra questi due clan implica alleanza e supporto reciproco che si mescola
ad un’apparente ostilità.” Anche in questo caso emerge la congiunzione e la
disgiunzione, prosegue: “Queste due unità sociali hanno tra loro un rapporto di
alleanza e supporto in caso di necessità, pur alimentando parallelamente una
relazione di antagonismo e ostilità. Nell’aiuto c’è anche conflitto e
competizione. Questo generà una relazione di scherzo”.
Bisogna distinguere ora tra clan e lignaggio, questi ultimi sono tipicamente
definiti come grandi raggruppamenti di parenti, legati da consanguineità. Nello
studio sulle relazioni di parentela una caratteristica importante sono i rapporti
di parentela legati da consanguineità, come la discendenza diretta, e da
alleanza, come il matrimonio. Questa divisione è importante perché le relazioni
tra consanguinei e parenti acquisiti con il matrimonio differiscono. Nell’ambito
della discendenza distinguiamo:
Una volta precisato che la relazione di scherzo può esistere anche in altri
contesti, RB scrive “In questi ultimi casi (relazione di scherzo tra clan diversi) si
può individuare una struttura generale. L’individuo è un membro di un certo
gruppo (clan) all’interno del quale le sue relazioni con gli altri sono definite da
un insieme complesso di diritti e doveri”.
Nel contesto di RB, l’individuo è parte di un gruppo con relazione definite sulla
base di diritti e doveri che definiscono ogni aspetto della vita sociale, una
situazione che nelle società contemporanee non è rintracciabile (o poco) in
occidente.
Prosegue scrivendo: “la teoria che presento è che sia la relazione di scherzo
alla base di un’alleanza tra clan e tribù, sia quella che esiste tra i parenti
acquisiti con il matrimonio, sono modi di organizzare un sistema definito e
stabile di comportamento sociale. E questo al fine di mescolare le componenti
di congiunzione e disgiunzione”
La relazione di scherzo mantiene insieme parti diverse tra loro
potenzialmente in conflitto, come clan diversi e alleanze matrimoniali, per
renderle funzionali. La relazione di scherzo unisce congiunzione e disgiunzione.
Sin dagli inizi RB correla lo scherzo con una teoria del rispetto, la sua idea è
che il rispetto di certi principi e valori che sono in tanti casi incarnati da
individui, è il principale collante sociale che fa si che la società non si disgreghi.
Per RB è necessario che gli individui rispettino idee e valori condivisi. Ad
esempio, le ragioni dello stare insieme di una comunità sono da ritrovarsi
anche nella dimensione ideologica (si rispetta qualcuno perché condivide le tue
stesse idee) e simbolica. Le dimensioni materiali sono importanti, ma non sono
sufficienti per capire perché molteplici persone si riconoscono come
appartenenti ad un’identità più ampia, è nella dimensione simbolica che si
individuano i meccanismi che stemperano i conflitti, e contribuiscono a far si
che il comportamento sociale degli individui sia funzionale al mantenimento
della società.
Tornando a RB, dopo aver detto che servirebbe un lungo libro, propone vari
esempi che confermano la sua ipotesi: “nello studiare un sistema di parentela è
possibile distinguere diversi parenti con riferimenti al tipo e grado di rispetto
che si mostra nei confronti di questi parenti”. Osservando i grati di parentela
notiamo che verso alcuni individui altri sono più rispettosi, c’è quindi una
distinzione tra parenti.
RB si muove però sul livello più astratto identificando i principi generali e non i
dettagli, ignorando il contenuto del rispetto e limitandosi a sottolineare la
dinamica stessa del rispetto. Possiamo osservare come questa il rispetto verso i
genitori sia una dinamica che cambiata nel tempo, anche in base ai vari
cambiamenti sociali.
Tutto ciò è alla base degli elementi che producono gerarchia come l’età e il
genere: le matrici chiave dell’asimmetria e della gerarchia.