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io.module
Modulo Input/Output su RS485
MANUALE D’USO
NO POWER
& SIGNAL
CABLES
TOGETHER
READ CAREFULLY IN THE TEXT!
io.module
+0300142IE - ITA
Up to date version available on
www.carel.com
ITA
AVVERTENZE GENERALI SMALTIMENTO
Tutti i suggerimenti sopra riportati sono validi altresì per il controllo, schede
seriali, chiavi di programmazione o comunque per qualunque altro acces-
sorio del portfolio prodotti CAREL. CAREL adotta una politica di continuo Legenda simboli:
sviluppo. Pertanto CAREL si riserva il diritto di effettuare modifiche e miglio- Attenzione: pone all’attenzione dell’utente argomenti critici per l’utilizzo del
ramenti a qualsiasi prodotto descritto nel presente documento senza pre- prodotto.
vio preavviso. I dati tecnici presenti nel manuale possono subire modifiche
senza obbligo di preavviso. La responsabilità di CAREL in relazione al proprio Nota: quando si vuol porre l’attenzione su qualche argomento di particolare
prodotto è regolata dalle condizioni generali di contratto CAREL editate nel importanza; in particolare sul lato pratico di utilizzo delle varie funzionalità del
sito www.carel.com e/o da specifici accordi con i clienti; in particolare, nella prodotto.
misura consentita dalla normativa applicabile, in nessun caso CAREL, i suoi
Attenzione: questo prodotto va incorporato e/o integrato in un apparecchio o
dipendenti o le sue filiali/affiliate saranno responsabili di eventuali mancati macchina finale. La verifica di conformità alle leggi e alle normative tecniche
guadagni o vendite, perdite di dati e di informazioni, costi di merci o ser- vigenti nel Paese in cui l’apparecchio o la macchina finale verranno utilizzati è re-
vizi sostitutivi, danni a cose o persone, interruzioni di attività, o eventuali sponsabilità del costruttore stesso. Prima della consegna del prodotto, CAREL ha
danni diretti, indiretti, incidentali, patrimoniali, di copertura, punitivi, speciali già effettuato le verifiche e i test previsti dalle direttive Europee e relative norme
o consequenziali in qualunque modo causati, siano essi contrattuali, extra armonizzate, utilizzando un setup di prova tipico, da intendersi non rappresen-
tativo di tutte le condizioni di installazione finale.
contrattuali o dovuti a negligenza o altra responsabilità derivanti dall’instal-
lazione, utilizzo o impossibilità di utilizzo del prodotto, anche se CAREL o le
sue filiali/affiliate siano state avvisate della possibilità di danni.
Indice
1. Introduzione............................................................... 7
1.1 Caratteristiche principali...............................................................................7
1.2 Contenuto dell’imballo..................................................................................7
2. Installazione................................................................ 8
2.1 Condizioni ambientali.....................................................................................8
2.2 Posizionamento del controllo all’interno del quadro..................8
3. Montaggio e collegamenti....................................... 9
3.1 Montaggio o ancoraggio dello strumento........................................9
3.2 Specifiche meccaniche .................................................................................9
3.3 Alimentazione................................................................................................... 10
3.4 Morsetti di collegamento e connessioni......................................... 11
3.5 Rete locale di collegamento seriale.................................................... 12
3.6 Configurazione parametri......................................................................... 13
4. Esempi applicativi.................................................... 18
4.1 Esempio di applicazione per monitoraggio di 2 celle............. 18
5. Caratteristiche tecniche.......................................... 25
6. Appendice................................................................. 26
6.1 Modifiche documentazione.................................................................... 26
Applicazioni
La configurabilità di io.module CAREL assicura la più assoluta flessibilità di applicazione. Lo stesso hardware standard potrà esse-
re dedicato alla rilevazione dati per diverse tipologie di unità, ad esempio:
• chiller e pompe calore;
• roof-top;
• piccole / medie centrali trattamento aria;
• banchi frigo;
• celle frigorifere;
• celle di stagionatura;
• centrali frigorifere.
Ingressi
Può gestire:
• Sonde NTC, PT1000
• Trasduttori 0-10V, 4…20 mA (pressione, temperatura, umidità relativa...);
• Trasduttori 0…5 V raziometrici (pressione, temperatura, umidità relativa...);
• Contatti digitali puliti.
Uscite
Può gestire fino a 6 uscite digitali (relè elettromeccanici). Tra il Gruppo 1 e il Gruppo 2 è presente un isolamento di tipo funziona-
le: se entrambi utilizzati, è mandatorio utilizzare la stessa sorgente di alimentazione. L’isolamento rinforzato del gruppo 3 rispetto
agli altri 2 gruppi permette l’utizzo di una sorgente a tensione diversa. Lunghezza del cavo di connessione: < 30 m
Porte seriali
Il dispositivo io.module possiede una porta BMS integrata sul connettore J6.
Esclusioni
• Fusibile esterno;
• Alimentatori PGTA00TRX0, PGTA00TRF0 (acquistabili separatamente);
• Kit morsetti P+E0C1M0B0 (acquistabili separatamente).
Attenzione:
• Si raccomanda di proteggere i cavi di comunicazione da accessi non autorizzati per prevenire eventuali attacchi di tipo “man
in the middle”;
• il controllo deve essere installato in modo da rendere agevoli le operazioni sui dispositivi di disconnessione;
• nell’esecuzione dei cablaggi separare quanto più possibile i cavi delle sonde, degli ingressi digitali e delle linee seriali dai cavi
dei dispositivi di potenza (contattori, dispositivi magnetotermici o altro) per evitare possibili disturbi elettromagnetici;
• non inserire mai nelle stesse canaline (comprese quelle dei cavi elettrici) i cavi di potenza e i cavi delle sonde;
• per i segnali di comando, si consiglia di utilizzare cavi schermati con conduttori intrecciati. Nel caso che i cavi di comando si
dovessero incrociare con quelli di potenza, l’incrocio deve essere previsto con angoli il più vicino possibile a 90 gradi, evitando
assolutamente di posare cavi di comando paralleli a quelli di potenza;
• ridurre il più possibile il percorso dei cavi delle sonde ed evitare che compiano percorsi a spirale che racchiudono dispositivi di potenza;
• per qualsiasi malfunzionamento non tentare di riparare l’apparecchio, ma rivolgersi al centro di Assistenza CAREL;
• per evitare manomissioni, si consiglia di disporre l’apparecchiatura all’interno di un quadro elettrico o contenitore chiuso a
chiave. Inoltre si raccomanda che le chiavi siano custodite da personale qualificato e l’utilizzo delle stesse dovrà essere moni-
torato da apposito modulo di tracciabilità.
Prevedere un dispositivo di sezionamento dell’alimentazione nel rispetto delle normative vigenti. Utilizzare capicorda adatti per
i morsetti in uso. Allentare ciascuna vite ed inserirvi i capicorda, quindi serrare le viti. Non c’è una limitazione sul numero di fili
che si possono inserire in un singolo morsetto. Il valore massimo del momento (o coppia) torcente per serrare le viti dei morsetti
(tightening torque) è 0,6 Nm. In caso di ambienti soggetti a forti disturbi si consigliano cavi schermati con la calza connessa alla
terra del quadro elettrico. Ad operazione ultimata tirare leggermente i cavi per verificarne il corretto serraggio.
Note:
• fissare i cavi collegati al controllo tramite fascette a circa 3 cm di distanza dai connettori;
• se il secondario del trasformatore di alimentazione è collegato a terra, verificare che il conduttore di terra sia collegato al
conduttore che arriva al controllo ed entra nel morsetto G0. Attenersi a ciò per tutti i dispositivi connessi al controllo tramite
rete seriale.
Attenzione:
• una tensione di alimentazione elettrica diversa da quella prescritta può danneggiare seriamente il sistema;
• il fusibile va posto nelle vicinanze del controllo;
3. MONTAGGIO E COLLEGAMENTI
Fig. 3.a
45
70 60
Fig. 3.a
AC DC
J1 J1
G0
G0
G
G
2.5 A T 2.5 A T
24 Vac
+ -
230 Vac 28...36 Vdc
Fig. 3.b
• Tensione di alimentazione del prodotto alimentato tra G e G0: 24 Vac +10%/-15% 50/60 Hz, 28 to 36 Vdc + 10%/-15%;
• Tensione di alimentazione del prodotto alimentato tra G0 e Vbat: +18Vdc unicamente per alimentazione proveniente da
modulo ultracap (EVD0000UC0).
• Massima potenza assorbita: 15 VA/6W.
• Durata minima del prodotto correttamente funzionante connesso al modulo ultracap (EVD0000UC0): 60 secondi
• Isolamento tra alimentazione principale e controllo garantito dal trasformatore di alimentazione con isolamento di sicurezza
(IEC61558-2-6), da installare esternamente;
• Protezione da cortocircuito: installare fusibile esterno T 2,5A (IEC60127-1)
Attenzione: l’alimentazione del prodotto si deve effettuare unicamente tra G e G0. Il morsetto Vbat è utilizzato unicamente
per la connessione con il modulo ultracap come alimentazione di backup in caso di mancanza di alimentazione.
8 ON 5
Address Ext Baud Prot
1 9
2 10
3 11
4 12 19.2 K
5 13 9.6 K
6 14
7 15 with offset 38.4 K CAREL
8 no offset 57.6 K Modbus
ON
OFF
Address Ext. Baud Prot
1 2
GND
DI4
DI1
DI2
DI3
Y1
Y2
T1
T2
T3
T4
Fig. 3.c
Legenda:
Rif. Descrizione Conn. Etich. Descrizione Estesa
1 Connettore per l’alimentazione J1-1 G Alimentazione
J1-2 G0 Riferimento alimentazione
J1-3 VBat Alimentazione da modulo ultracap esterno
2 Ingressi analogici J2-1 T1 Ingresso NTC-PT1000 1
J2-2 T2 Ingresso NTC-PT1000 2
J2-3 T3 Ingresso NTC-PT1000 3
J2-4 GND Comune ingressi analogici 1,2,3
J2-5 T4 Ingresso NTC-PT1000 4
J2-11 Y1 Ingresso analogico configurabile 5
J2-12 Y2 Ingresso analogico configurabile 6
J2-13 GND Comune ingressi digitali 3,4, ingressi analogici 5, 6
Ingressi digitali J2-6 DI1 Ingresso digitale 1
J2-7 DI2 Ingresso digitale 2
J2-8 GND Comune ingressi digitali 1,2, ingresso analogico 4
J2-9 DI3 Ingresso digitale 3
J2-10 DI4 Ingresso digitale 4
3 Alimentazione per sonde J9-1 +Vref Alimentazione per sonde raziometriche
J9-2 GND Comune alimentazione
J9-3 +Vdc Alimentazione per sonde attive
4 Uscite digitali J10-1 NO1 Contatto normalmente aperto relè 1
J10-2 C1/2 Comune relè 1, 2
J10-3 NO2 Contatto normalmente aperto relè 2
J11-1 NO3 Contatto normalmente aperto relè 3
J11-2 C3/4/5 Comune relè 3,4,5
J11-3 NO4 Contatto normalmente aperto relè 4
J11-4 C3/4/5 Comune relè 3,4,5
J11-5 NO5 Contatto normalmente aperto relè 5
J12-1 NO6 Contatto normalmente aperto relè 6
J12-2 NC6 Contatto normalmente chiuso relè 6
J12-3 C6 Comune relè 6
5 Connettore BMS J6-1 Tx-/Rx- Tx-/Rx- porta RS485 BMS
J6-2 Tx+/Rx+ Tx+/Rx+ porta RS485 BMS
J6-3 GND GND porta RS485 BMS
8 DIP switches Address – Ext - Baud - Prot
9 LED Led giallo - Led verde
BMS
RS-485
ON
Address Ext Baud Prot
1 9
2 10
3 11
4
5
12
13
19.2 K 5V
9.6 K
6
7
14
15 with offset 38.4 K CAREL Ratiometric
8 no offset 57.6 K Modbus Transducers
ON
OFF
Address Ext. Baud Prot
DI4
DI1
DI2
DI3
Y1
Y2
T1
T2
T3
T4
(G-)
H
G
24 Vac NTC Digital Analogue 4-20 mA DP Series
or or Inputs Input 2 wire Humidity
28-36 Vdc PT1000 1-4 Transducers Sensor
Fig. 3.d
Attenzione:
1. rispettare scrupolosamente la polarità dei fili TX+ e TX-;
2. la lunghezza massima della rete non deve essere superiore a 1000 m; le diramazioni non devono essere superiori a 5 m;
3. non realizzare biforcazioni della linea: collegamenti a stella;
4. tutti gli strumenti in rete devono essere alimentati da un proprio alimentatore d’isolamento. Il secondario non deve essere
collegato a terra;
5. in corrispondenza del morsetto più lontano dal convertitore seriale RS485 inserire la resistenza da 120 Ώ ¼ W, tra i contatti
TX+ e TX-;
6. evitare scrupolosamente che i cavi della linea di rete corrano in prossimità, o peggio, nella stessa canalina dei cavi di potenza.
Attenzione: l’impostazione dei dip switches deve essere effettuata ad unità spenta. Se l’impostazione dei dip switches del
baud rate e protocollo è modificata con unità accesa, è necessario riavviare l’unità al fine di rendere operative le nuove imposta-
zioni.
1 9
2 10
3 11
4 12 19.2 K
5 13 9.6 K
6 14
7 15 with offset 38.4 K CAREL
8 no offset 57.6 K Modbus
ON
OFF ON
Address Ext. Baud Prot
Fig. 3.e
1 9
2 10
3 11
4 12 19.2 K
5 13 9.6 K
6 14
7 15 with offset 38.4 K CAREL
8 no offset 57.6 K Modbus
ON
OFF ON
Ext.
Address Baud Prot
Fig. 3.f
1 9
2 10
3 11
4 12 19.2 K
5 13 9.6 K
6 14
7 15 with offset 38.4 K CAREL
8 no offset 57.6 K Modbus
ON
OFF ON
Ext. Baud Prot
Address
Fig. 3.g
1 9
2 10
3 11
4 12 19.2 K
5 13 9.6 K
6 14
7 15 with offset 38.4 K CAREL
8 no offset 57.6 K Modbus
ON
OFF ON
Address Ext. Baud Prot
Fig. 3.h
Attenzione:
• Se si utilizza protocollo CAREL, l’offset massimo impostabile è 192, in quanto l’indirizzo seriale selezionabile con il protocollo
CAREL è 207 (15+192).
• Configurazioni proibite:
- Non è ammesso impostare il dip switch “Ext” a ON con valore di offset pari a 0 (variabile “Address Extension” = 0). In questo
caso la scheda segnala errore di configurazione tramite lampeggio del LED giallo. Il led verde rimane costantemente acceso
indicando lo stato offline della scheda.
- Non è ammesso impostare il dip switch “Ext” a ON con valore di offset diverso da 0 e i dip switches del gruppo “Address” a 0
(tutti impostati OFF). In questo caso la scheda segnala errore di configurazione tramite lampeggio del LED giallo. Il led verde
rimane costantemente acceso indicando lo stato offline della scheda.
1. Configurare un nuovo dispositivo in Configuration / Site configuration (1) e selezionare Add per aggiungerlo (2)
Fig. 3.i
Fig. 3.j
Fig. 3.k
3
Fig. 3.l
4
Fig. 3.m
5
Fig. 3.n
6
Fig. 3.o
7
Fig. 3.p
2.8. Salvare la configurazione (8) e riavviare il motore (9) quando compare il messaggio
9
Fig. 3.q
1 2
3 9
4
5
6
7
Fig. 3.r
Fig. 3.s
Per assegnare alla scheda indirizzo seriale >15 seguire i seguenti step:
1. Collegare io.module online con il supervisore CAREL;
2. Impostare il parametro “Address extension”;
3. Impostare il DIP switch dedicato su “ON”;
4. Riavviare io.module.
Il valore finale sarà la somma dei valori “Address” (DIP switches) + “Address extension” (parametro).
Per i dettagli delle operazioni vedere di seguito.
Esempio:
• Address with dip switches = 10
• Address extension = 100
• Dipswitch on “with offset” (“ON”)
• Serial address = 110
5
1 3 2
4
Fig. 3.t
4. Riavviare io.module
Riavviare il controllore per applicare la modifica. Il nuovo dispositivo è ora online con il nuovo indirizzo
Come già citato, il valore finale sarà la somma dei valori “Address” (DIP switches) + “Address extension” (parametro).
Fig. 3.u
Nota: esempio per segnalatore alimentato a 220Vac, stessa Fase della Cella-A. Può alternativamente essere usato un dispo-
sitivo in bassa tensione.
Nota: esempio per 2 segnalatore alimentati a 220Vac, stessa Fase della Cella-B. Possono alternativamente essere usati dispo-
sitivi in bassa tensione
Attenzione: L’alimentazione deve essere la stessa per i due dispositivi in quanto il comune è unico
COLD ROOM-A
2 x NTC temperature
2 x Digital input
G/G0: 24Vac 50...60Hz / 28...36Vdc 15VA/6W
GND
DI4
DI1
DI2
DI3
Y1
Y2
T1
T2
T3
T4
ROOM-A DEFROST (clean contact)
*contact CLOSE = DEFROSTING
°C Room-A (NTC sensor)
ROOM-B DOOR OPEN (clean contact)
*contact CLOSE = DOOR OPEN
°C Evaporator-B (NTC sensor)
Fig. 4.a
COLD ROOM-B
2 x NTC temperature
2 x Digital input
(opz RH% 4...20mA probe) G/G0: 24Vac 50...60Hz / 28...36Vdc 15VA/6W
GND
DI4
DI1
DI2
DI3
Y1
Y2
T1
T2
T3
T4
Fig. 4.b
Sensore 4/20 mA
Address Ext. Baud Prot
COLD ROOM-B
% Humidity sensor
4...20mA → 0...100 RH%
G/G0: 24Vac 50...60Hz / 28...36Vdc 15VA/6W
GND
DI4
DI1
DI2
DI3
Y1
Y2
T1
T2
T3
T4
OUT
–
+
Fig. 4.c
Uscite a relè:
N N
Off-line
Cold WARNING
Cold Room A
WARNING Room B
WARNING
Humidity generator enable
PH PH (clean contact)
ON
Address Ext Baud Prot
Fig. 4.d
Altre configurazioni (opzionali) sono disponibili per raffinare la misura, come stabilità lettura (numero letture) e correzione del
valore letto (adjustment), unità di misura.
Filter T1 0-9 Holding Register 16
T1 probe calibration 0.0-n Holding Register 46
T1-T4 unit 0: Celsius (ºC) / 1: Fahrenheit (ºF) Coil 20
Configurato il canale T1 basterà ripetere analoga procedura per T2, T3, T4.
Lasciando il default =1 lo stato logico letto sugli ingressi sarà 1 = TRUE con DI CHIUSO
Per il solo rilevamento su DI1 e DI3 (stato sbrinamento) non è richiesta altra configurazione.
Invece DI2 e DI3 (porta aperta), dovranno essere abilitarli anche come generatori di allarme:
Enable DI2 as DI alarm 0:Disable / 1:Enable Coil 29
Enable DI4 as DI alarm 0:Disable / 1:Enable Coil 31
Nel nostro caso (sensore 0-100 RH%) i valori saranno quindi 0 (RH%) e 100 (RH%)
Active probe Type Y2 0:0.5-4.5V / 1:0-10V /2:4-20mA Holding Register 11
ActiveProbe Min Y2 [ i.e. = 0 ] Holding Register 14
ActiveProbe Max Y2 [ i.e. = 100 ] Holding Register 15
Nota:
• l’allarme su “Gruppo 1” verrà attivato in uno dei 3 casi (alta/bassa T, porta)
• l’allarme su “Gruppo 1” si resetta solo quando nessuno dei 3 allarmi sarà più attivo.
• Su boss/BMS è inoltre visibile il dettaglio di ogni singolo allarme (flag-coil)
É anche possibile resettare l’allarme “di Gruppo” da boss/BMS (il flag relativo al singolo allarmi resta attivo fino al rientro della
condizione).
Fig. 4.e
Fig. 4.f
Fig. 4.g
N.B: Per i relè 2 e 4 viene invece lasciato il valore default = 0 i relè 2 e 4 potranno essere comandati da boss/BMS. Il relè 5 sarà
invece utilizzato per segnalazione di offline (vedi paragrafo seguente).
Fig. 4.h
Group
Alarm 1
COLD
ROOM A
(CFG) Relay 1
Fig. 4.i
Il primo definisce l’intervallo di tempo in assenza di comunicazioni da boss/BMS per dichiarare il dispositivo come off-line.
Il secondo è un ulteriore ritardo prima di forzare le uscite relè in condizione di sicurezza (singolarmente configurabili da specifici
parametri)
Safe mode alarm 0:no alarm / 1:alarm Discrete Input 12
ITA
Questo flag di allarme segnala l’avvenuto off-line e avvisa che alcuni relè potrebbero trovarsi in uno stato diverso da quanto
previsto da boss/BMS (= device in stato “safe mode”).
L’allarme permane fino ad avvenuto riconoscimento (ACK) da boss/BMS, confermato con invio al dispositivo del comando di
reset allarme
Safe mode Warning reset 0:no action / 1:Reset Coil 19
Fig. 4.j
Il simbolo a forma di doppio cerchio in Figura MAIN OFFLINE indica che, se c’è stato un allarme di offline, può essere resettato
in questo campo.