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Modifica di Brigate Osoppo

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Le '''Brigate Osoppo-Friuli''' furono [[formazione partigiana|formazioni partigiane]] autonome fondate presso la sede del Seminario Arcivescovile di Udine il 24 dicembre [[1943]]<ref name = l2>{{Cita libro|curatore=[[Enzo Colotti]], [[Renato Sandri]], [[Frediano Sessi]] |titolo= Dizionario della resistenza |anno=2000 |editore=Giulio Einaudi Editore |città=Torino}}</ref><ref name = l3>{{Cita libro|Roberto|Battaglia|La storia della Resistenza Italiana|1964|[[Giulio Einaudi Editore]]|| wkautore=Roberto Battaglia}}</ref> su iniziativa di volontari di ispirazione [[laicismo|laica]], [[socialismo|socialista]] e [[cattolicesimo|cattolica]], gruppi già attivi dopo l'[[Proclama Badoglio dell'8 settembre 1943|8 settembre]] nella [[Carnia]] e nel [[Friuli]]. Il nome di Osoppo venne dato alla brigata come ricordo e collegamento simbolico con la storia [[risorgimento|risorgimentale]] della regione, che vide nel 1848 la città di [[Osoppo]] resistere in una impari lotta, per sette mesi, all'[[Assedio di Osoppo|assedio delle truppe austriache]]<ref>[http://www.corriere.it/cultura/speciali/2010/visioni-d-italia/notizie/30-salimbeni-osoppo-assediata-ferma-radetzky-per-sette-mesi_e3629424-b803-11df-927f-00144f02aabe.shtml Fulvio Salimbeni, ''La fortezza che fermò le giubbe bianche'', Corriere della Sera 4 settembre 2010]</ref>.
Le '''Brigate Osoppo-Friuli''' furono [[formazione partigiana|formazioni partigiane]] autonome fondate presso la sede del Seminario Arcivescovile di Udine il 24 dicembre [[1943]]<ref name = l2>{{Cita libro|curatore=[[Enzo Colotti]], [[Renato Sandri]], [[Frediano Sessi]] |titolo= Dizionario della resistenza |anno=2000 |editore=Giulio Einaudi Editore |città=Torino}}</ref><ref name = l3>{{Cita libro|Roberto|Battaglia|La storia della Resistenza Italiana|1964|[[Giulio Einaudi Editore]]|| wkautore=Roberto Battaglia}}</ref> su iniziativa di volontari di ispirazione [[laicismo|laica]], [[socialismo|socialista]] e [[cattolicesimo|cattolica]], gruppi già attivi dopo l'[[Proclama Badoglio dell'8 settembre 1943|8 settembre]] nella [[Carnia]] e nel [[Friuli]].


I fini della Osoppo erano cooperare in autonomia con le [[Brigate Garibaldi|formazioni garibaldine comuniste]] e contribuire alla [[Resistenza italiana|lotta antifascista]] contro le forze occupanti [[tedesche]]. Queste ultime avevano infatti istituito la [[zona d'operazioni del Litorale adriatico|Operationszone Adriatisches Küstenland]], sottraendo di fatto l'intero territorio del [[Friuli-Venezia Giulia]] all'autorità della [[Repubblica Sociale Italiana]] ed instaurando un rigido regime di repressione e spoliazione, avvalendosi della partecipazione di reparti di [[Waffen-SS|SS etniche]], di [[cosacchi]] e di forze repubblicane [[Fascismo|fasciste]]<ref name = "G.Bocca, pp. 374-375">G.Bocca, ''Storia dell'Italia partigiana'', pp. 374-375.</ref>.
I fini della Osoppo erano cooperare in autonomia con le [[Brigate Garibaldi|formazioni garibaldine comuniste]] e contribuire alla [[Resistenza italiana|lotta antifascista]] contro le forze occupanti [[tedesche]]. Queste ultime avevano infatti istituito la [[zona d'operazioni del Litorale adriatico|Operationszone Adriatisches Küstenland]], sottraendo di fatto l'intero territorio del [[Friuli-Venezia Giulia]] all'autorità della [[Repubblica Sociale Italiana]] ed instaurando un rigido regime di repressione e spoliazione, avvalendosi della partecipazione di reparti di [[Waffen-SS|SS etniche]], di [[cosacchi]] e di forze repubblicane [[Fascismo|fasciste]]<ref name = "G.Bocca, pp. 374-375">G.Bocca, ''Storia dell'Italia partigiana'', pp. 374-375.</ref>.


Tale raggruppamento autonomo ebbe al comando: Candido Grassi (nome di battaglia "Verdi"), Manlio Cencig (nome di battaglia "Mario"), due capitani del [[Regio Esercito Italiano]] e don Ascanio De Luca (già [[cappellano]] degli Alpini in [[Montenegro]] e in quel momento parroco a Colugna, frazione di [[Tavagnacco]]). A causa della complessa situazione politico-militare presente nel territorio friulano e della [[Venezia Giulia]], al centro di opposti nazionalismi e di secolari rivalità etnico-territoriali, le formazioni della Osoppo ebbero rapporti spesso conflittuali con i reparti garibaldini comunisti e furono in contrasto con le forze partigiane sloveno-jugoslave<ref name = "G.Bocca, pp. 468-469">G.Bocca, ''Storia dell'Italia partigiana'', pp. 468-469.</ref>.
Tale raggruppamento autonomo ebbe al comando: Candido Grassi (nome di battaglia "Verdi"), Manlio Cencig (nome di battaglia "Mario"), due capitani del [[Regio Esercito Italiano]] e don Ascanio De Luca (già [[cappellano]] degli Alpini in [[Montenegro]] e in quel momento parroco a Colugna, frazione di [[Tavagnacco]]).
A causa della complessa situazione politico-militare presente nel territorio friulano e della [[Venezia Giulia]], al centro di opposti nazionalismi e di secolari rivalità etnico-territoriali, le formazioni della Osoppo ebbero rapporti spesso conflittuali con i reparti garibaldini comunisti e furono in contrasto con le forze partigiane sloveno-jugoslave<ref name = "G.Bocca, pp. 468-469">G.Bocca, ''Storia dell'Italia partigiana'', pp. 468-469.</ref>.

Il nome di Osoppo venne dato alla brigata come ricordo e collegamento simbolico con la storia [[risorgimento|risorgimentale]] della regione, che vide nel 1848 la città di [[Osoppo]] resistere in una impari lotta, per sette mesi, all'[[Assedio di Osoppo|assedio delle truppe austriache]]<ref>[http://www.corriere.it/cultura/speciali/2010/visioni-d-italia/notizie/30-salimbeni-osoppo-assediata-ferma-radetzky-per-sette-mesi_e3629424-b803-11df-927f-00144f02aabe.shtml Fulvio Salimbeni, ''La fortezza che fermò le giubbe bianche'', Corriere della Sera 4 settembre 2010]</ref>.


== Le regioni orientali dopo l'8 settembre ==
== Le regioni orientali dopo l'8 settembre ==
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  • Brigate Osoppo: Collegamento al sito, Dichiarazione: P1871, Dichiarazione: P213, Dichiarazione: P214, Dichiarazione: P227, Dichiarazione: P244, Dichiarazione: P245, Dichiarazione: P268, Dichiarazione: P31, Dichiarazione: P396, Dichiarazione: P496, Titolo, Dichiarazione: P349, Dichiarazione: P950, Dichiarazione: P7704, Dichiarazione: P7859, Dichiarazione: P508, Dichiarazione: P8034, Dichiarazione: P10396, Dichiarazione: P10397, Dichiarazione: P8189, Dichiarazione: P1375, Dichiarazione: P1280, Etichetta: it, Dichiarazione: P6886, Dichiarazione: P373, Dichiarazione: P935, Descrizione: it

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