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Castello di Canossa: differenze tra le versioni

Coordinate: 44°34′33.77″N 10°27′20.84″E
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{{Infobox struttura militare
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Il '''castello di Canossa''' si trova nel comune di [[Canossa]] in [[provincia di Reggio Emilia]], nell'[[Appennino reggiano]].

Dal dicembre 2014 il [[Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo|Ministero per i beni e le attività culturali]] lo gestisce tramite il Polo museale dell'Emilia-Romagna, nel dicembre 2019 divenuto [[Musei nazionali italiani#Direzioni regionali Musei|Direzione regionale Musei]].


[[File:Castello_di_Canossa%2C_Italia.jpg|thumb|right|Località di Canossa.|271x271px]]Il '''castello di Canossa''' si trova nel comune di [[Canossa]] in [[provincia di Reggio Emilia]], nell'[[Appennino reggiano]].
==Storia==
==Storia==
=== Origine ===
=== Origine ===
La rocca fu costruita verso l'anno [[940]] da [[Adalberto Atto di Canossa|Adalberto Atto]], figlio di [[Sigifredo di Lucca]], [[principe]] di stirpe [[Longobardi|longobarda]]. Oltre alla casa dominicale, sulla sommità della rupe, il castello comprendeva un [[monastero]] nel quale risiedevano abitualmente dodici [[monachesimo|monaci]] dell'ordine dei [[benedettini]] cluniacensi e la [[Chiesa di Sant'Apollonio (Canossa)|chiesa di Sant'Apollonio]]. Era difesa da triplice giro di mura e fra il primo e il secondo, i più bassi, prendevano posto i fabbricati di ricovero per gli armati e i servi e i fabbricati che costituivano i [[borgo (geografia)|borghi]].
{{Stemma
Durante il [[Medio Evo|Medioevo]] la rocca fu imprendibile e in essa ebbe rifugio sicuro la [[re]]gina [[Adelaide di Borgogna (imperatrice)|Adelaide]], vedova di [[Lotario II d'Italia|Lotario II]] re d'Italia, che nel [[950]] si riparò a Canossa per difendersi dal marchese d'Ivrea, [[Berengario II d'Italia|Berengario II]], che per oltre 3 anni [[Assedio|assediò]], senza risultato, la rocca.
|immagine = Coat of arms of the Canossa family.svg
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|blasonatura = ''Di rosso al cane bracco d'argento, collarinato ed affibbiato d'oro tenente fra i denti un osso al naturale.''<ref>[http://www.stemmario.it/stemmi/di%20canossa Stemma dei Canossa].</ref>
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La rocca fu costruita verso l'anno [[940]] da [[Adalberto Atto di Canossa|Adalberto Atto]], figlio di [[Sigifredo di Lucca]], [[principe]] di stirpe [[Longobardi|longobarda]]. Oltre alla casa dominicale, sulla sommità della rupe, il castello comprendeva un [[convento]] nel quale risiedevano abitualmente dodici [[monachesimo|monaci]] dell'ordine dei [[benedettini]] cluniacensi e la [[Chiesa di Sant'Apollonio (Canossa)|chiesa di Sant'Apollonio]]. Era difesa da triplice giro di mura e fra il primo e il secondo, i più bassi, prendevano posto i fabbricati di ricovero per gli armati e i servi e i fabbricati che costituivano i [[borgo (geografia)|borghi]].

Durante il [[Medio Evo|Medioevo]] la rocca fu imprendibile e in essa ebbe rifugio sicuro la [[re]]gina [[Adelaide di Borgogna (imperatrice)|Adelaide]], vedova di [[Lotario II d'Italia|Lotario II]] re d'Italia, che nel [[950]] riparò a Canossa per difendersi dal marchese d'Ivrea, [[Berengario II d'Italia|Berengario II]], che per oltre 3 anni [[Assedio|assediò]], senza risultato, la rocca.


=== L'andata a Canossa di Enrico IV ===
=== L'andata a Canossa di Enrico IV ===
{{Vedi anche|Umiliazione di Canossa}}
{{Vedi anche|Umiliazione di Canossa}}
L'episodio principale per cui è famosa Canossa è la conciliazione dell'[[imperatore]] [[Enrico IV di Franconia|Enrico (o Arrigo) IV]] col pontefice [[Gregorio VII]] nell'anno [[1077]], di cui [[Matilde di Canossa|Matilde]] fu protagonista, e da cui deriva il detto [[andare a Canossa]], diffuso in tutte le lingue europee.
L'episodio principale per cui è famosa Canossa è la conciliazione dell'[[imperatore]] [[Enrico IV di Franconia|Enrico (o Arrigo) IV]] col pontefice [[Gregorio VII]] nell'anno [[1077]], di cui [[Matilde di Canossa|Matilde]] fu protagonista, e da cui deriva il detto [[andare a Canossa]], diffuso in tutte le lingue europee.{{Stemma
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=== Dopo Matilde ===
=== Dopo Matilde ===
Dopo la morte della gran contessa [[Matilde di Canossa]], avvenuta a [[Bondeno di Roncore]] il 24 luglio [[1115]], si accese una grande lotta per l'eredità del patrimonio matildico (di cui faceva parte anche il vicino castello di Rossena<ref name=Rossena>{{cita web|url= http://www.italiaperturisti.it/emilia-romagna/provincia-di-reggio-emilia/canossa/193-castello-di-rossena|titolo = Sito web - Italia per Turisti - Pagina del "Castello di Rossena"|accesso=11 giugno 2012}}</ref>), avendo questa in vita fatta solenne donazione di tutti i suoi beni alla Chiesa.
Dopo la morte della gran contessa [[Matilde di Canossa]], avvenuta a [[Bondeno di Roncore]] il 24 luglio [[1115]], si accese una grande lotta per l'eredità del patrimonio matildico (di cui facevano parte anche il vicino [[castello di Rossena]]<ref name=Rossena>{{cita web|url= http://www.italiaperturisti.it/emilia-romagna/provincia-di-reggio-emilia/canossa/193-castello-di-rossena|titolo= Sito web - Italia per Turisti - Pagina del "Castello di Rossena"|sito= Italia per Turisti|data= 20 luglio 2012|accesso= 8 aprile 2021|urlarchivio= https://archive.is/20130413074058/http://www.italiaperturisti.it/emilia-romagna/provincia-di-reggio-emilia/canossa/193-castello-di-rossena|dataarchivio= 13 aprile 2013}}</ref> e la [[Torre di Rossenella|Rossenella]]) avendo questa in vita fatta solenne donazione di tutti i suoi beni alla Chiesa.


Con alterne vicende il castello fu dei successori di Matilde, poi dei [[Reggio Emilia|reggiani]], che lo distrussero fino alle fondamenta nel [[1255]], poi di nuovo dei Canossa, indi di [[Da Correggio|Giberto da Correggio]], morto nel [[1321]]. Sulla fine di quest'anno il castello ritornò al Comune di Reggio che lo tenne fino al [[1402]]. Nel Trecento i [[Visconti]], signori di [[Reggio nell'Emilia|Reggio Emilia]] dal 1371, dotarono il castello di [[Arma da fuoco|armi da fuoco]]<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Fabio|cognome=Bargigia|titolo=The Spread of Firearms in the Visconti&#39;s Lordship (14th Century) - La diffusione delle armi da fuoco nel dominio visconteo
Con alterne vicende il castello fu dei successori di Matilde, poi dei [[Reggio Emilia|reggiani]], che lo distrussero fino alle fondamenta nel [[1255]], poi di nuovo dei Canossa, indi di [[Da Correggio|Giberto da Correggio]], morto nel [[1321]]. Sulla fine di quest'anno il castello ritornò al Comune di Reggio che lo tenne fino al [[1402]]. Nel Trecento i [[Visconti]], signori di [[Reggio Emilia]] dal 1371, dotarono il castello di [[Arma da fuoco|armi da fuoco]]<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Fabio|cognome=Bargigia|titolo=The Spread of Firearms in the Visconti&#39;s Lordship (14th Century) - La diffusione delle armi da fuoco nel dominio visconteo
(secolo XIV)|rivista=Revista Universitaria de Historia Militar|lingua=en|accesso=2017-11-25|url=https://www.academia.edu/33931785/The_Spread_of_Firearms_in_the_Viscontis_Lordship_14th_Century_-_La_diffusione_delle_armi_da_fuoco_nel_dominio_visconteo_secolo_XIV_|nome2=fabio|cognome2=romanoni}}</ref>.
(secolo XIV)|rivista=Revista Universitaria de Historia Militar|lingua=en|accesso=25 novembre 2017|url=https://www.academia.edu/33931785/The_Spread_of_Firearms_in_the_Viscontis_Lordship_14th_Century_-_La_diffusione_delle_armi_da_fuoco_nel_dominio_visconteo_secolo_XIV_|nome2=Fabio|cognome2=Romanoni}}</ref>. Nel 1392 il castellano visconteo Pisanello de' Pisi trafugò dalla chiesa della fortificazione le reliquie di Sant'Apollonio, San Vittore e Santa Corona e le inviò a Ottone [[Mandelli (famiglia)|Mandelli]], che le donò alla [[Chiesa di San Francesco (Pavia)|chiesa di San Francesco]] a [[Pavia]]<ref>{{Cita libro|nome=Angelo|cognome=Ferretti|titolo=Canossa, studi e ricerche|url=https://books.google.com/books?id=9HsNAAAAQAAJ&newbks=0&printsec=frontcover&pg=PA186&dq=reliquie+rocca+canossa+mandelli&hl=it|accesso=2022-05-26|data=1884|editore=Torino, Loescher|lingua=it}}</ref>.


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Nel 1402 Simone, Guido e Alberto Canossa ripresero possesso del castello; questi nell'anno [[1409]] cedettero la rocca definitivamente agli [[Estensi]], che salvo qualche breve periodo contrastato (nel [[1557]] da [[Ottavio Farnese]], [[duca di Parma]]) lo tennero fino al [[1796]].


Nel [[1502]] [[Ercole I]] nominò capitano della rocca [[Ludovico Ariosto]] che vi risiedette per quasi sei mesi consecutivi, e nel [[1593]] il castello diventò [[feudo]] dei [[conte|conti]] Rondinelli.
Nel [[1502]] [[Ercole I]] nominò capitano della rocca [[Ludovico Ariosto]] che vi risiedette per quasi sei mesi consecutivi, e nel [[1593]] il castello diventò [[feudo]] dei [[conte|conti]] Rondinelli.
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In quell'anno gli abitanti di Canossa si ribellarono aggregandosi alla Repubblica di Reggio e [[Napoleone I]], con decreto dell'8 giugno [[1805]], istituiva il Comune di Canossa che nel [[1809]] fu unito a quello di [[Quattro Castella]].
In quell'anno gli abitanti di Canossa si ribellarono aggregandosi alla Repubblica di Reggio e [[Napoleone I]], con decreto dell'8 giugno [[1805]], istituiva il Comune di Canossa che nel [[1809]] fu unito a quello di [[Quattro Castella]].


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File:Castello di Canossa 123.jpg|Castello di Canossa - Ruderi
File:Castello di Canossa 125.jpg|Castello di Canossa - Panorama
File:Il Castello di Rossena visto dal Castello di Canossa (Reggio Emilia) - panoramio.jpg|Castello di Rossena e Rossenella visti dal Castello di Canossa
File:Badlands - Canossa, Reggio Emilia, Italy - September 15, 2012.jpg|Calanchi in prossimità del Castello di Canossa
File:Resti del castello di Canossa, provincia di Reggio Emilia, Italia.JPG|Castello di Canossa - Ruderi lato est
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==Note==
==Note==
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* [[Dominio dei Canossa]]
* [[Dominio dei Canossa]]
* [[Chiesa di Sant'Apollonio (Canossa)]]
* [[Chiesa di Sant'Apollonio (Canossa)]]
*[[Torre di Rossenella]]
*[[Castello di Rossena]]


== Altri progetti ==
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
== Collegamenti esterni ==
* [http://www.matildedeicanossa.it/ Mostra "Matilde e il tesoro dei Canossa - tra castelli e città"] a Reggio Emilia e presso il Museo Naborre Campanini di Canossa. Dal 31 agosto 2008 all'11 gennaio 2009
* [http://www.matildedeicanossa.it/ Mostra "Matilde e il tesoro dei Canossa - tra castelli e città"] a Reggio Emilia e presso il Museo Naborre Campanini di Canossa. Dal 31 agosto 2008 all'11 gennaio 2009


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[[Categoria:Residenze degli Este]]
[[Categoria:Residenze degli Este]]
[[Categoria:Matilde di Canossa]]
[[Categoria:Matilde di Canossa]]

Versione attuale delle 09:34, 2 ott 2024

Castello di Canossa
Lato sud
Ubicazione
Stato attualeItalia (bandiera) Italia
Regione  Emilia-Romagna
CittàCanossa
IndirizzoCanossa Castello ‒ Canossa (RE)
Coordinate44°34′33.77″N 10°27′20.84″E
Mappa di localizzazione: Nord Italia
Castello di Canossa
Informazioni generali
Tipocastello medievale
CostruzioneX secolo-XI secolo
Materialemalta, pietre
Primo proprietariofamiglia Canossa
Condizione attualeruderi
Proprietario attualeMinistero per i Beni e le Attività culturali
Visitabileesternamente
Sito webCastello di Canossa
Informazioni militari
Funzione strategicadifesa del borgo
voci di architetture militari presenti su Wikipedia

Il castello di Canossa si trova nel comune di Canossa in provincia di Reggio Emilia, nell'Appennino reggiano.

Dal dicembre 2014 il Ministero per i beni e le attività culturali lo gestisce tramite il Polo museale dell'Emilia-Romagna, nel dicembre 2019 divenuto Direzione regionale Musei.

La rocca fu costruita verso l'anno 940 da Adalberto Atto, figlio di Sigifredo di Lucca, principe di stirpe longobarda. Oltre alla casa dominicale, sulla sommità della rupe, il castello comprendeva un monastero nel quale risiedevano abitualmente dodici monaci dell'ordine dei benedettini cluniacensi e la chiesa di Sant'Apollonio. Era difesa da triplice giro di mura e fra il primo e il secondo, i più bassi, prendevano posto i fabbricati di ricovero per gli armati e i servi e i fabbricati che costituivano i borghi. Durante il Medioevo la rocca fu imprendibile e in essa ebbe rifugio sicuro la regina Adelaide, vedova di Lotario II re d'Italia, che nel 950 si riparò a Canossa per difendersi dal marchese d'Ivrea, Berengario II, che per oltre 3 anni assediò, senza risultato, la rocca.

L'andata a Canossa di Enrico IV

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Lo stesso argomento in dettaglio: Umiliazione di Canossa.

L'episodio principale per cui è famosa Canossa è la conciliazione dell'imperatore Enrico (o Arrigo) IV col pontefice Gregorio VII nell'anno 1077, di cui Matilde fu protagonista, e da cui deriva il detto andare a Canossa, diffuso in tutte le lingue europee.

Stemma dei Canossa di Verona
Blasonatura
Di rosso al cane bracco d'argento, collarinato ed affibbiato d'oro tenente fra i denti un osso al naturale.[1]

Dopo la morte della gran contessa Matilde di Canossa, avvenuta a Bondeno di Roncore il 24 luglio 1115, si accese una grande lotta per l'eredità del patrimonio matildico (di cui facevano parte anche il vicino castello di Rossena[2] e la Rossenella) avendo questa in vita fatta solenne donazione di tutti i suoi beni alla Chiesa.

Con alterne vicende il castello fu dei successori di Matilde, poi dei reggiani, che lo distrussero fino alle fondamenta nel 1255, poi di nuovo dei Canossa, indi di Giberto da Correggio, morto nel 1321. Sulla fine di quest'anno il castello ritornò al Comune di Reggio che lo tenne fino al 1402. Nel Trecento i Visconti, signori di Reggio Emilia dal 1371, dotarono il castello di armi da fuoco[3]. Nel 1392 il castellano visconteo Pisanello de' Pisi trafugò dalla chiesa della fortificazione le reliquie di Sant'Apollonio, San Vittore e Santa Corona e le inviò a Ottone Mandelli, che le donò alla chiesa di San Francesco a Pavia[4].

Nel 1402 Simone, Guido e Alberto Canossa ripresero possesso del castello; questi nell'anno 1409 cedettero la rocca definitivamente agli Estensi, che salvo qualche breve periodo contrastato (nel 1557 da Ottavio Farnese, duca di Parma) lo tennero fino al 1796.

Nel 1502 Ercole I nominò capitano della rocca Ludovico Ariosto che vi risiedette per quasi sei mesi consecutivi, e nel 1593 il castello diventò feudo dei conti Rondinelli.

Nel 1642 il duca Francesco I investì di Canossa la famiglia Valentini che tenne il feudo fino al 1796.

In quell'anno gli abitanti di Canossa si ribellarono aggregandosi alla Repubblica di Reggio e Napoleone I, con decreto dell'8 giugno 1805, istituiva il Comune di Canossa che nel 1809 fu unito a quello di Quattro Castella.

Nel 1815, dopo la Restaurazione, il Comune di Quattro Castella fece parte di quello di San Polo e nel 1819 i conti Valentini ottennero dal Duca di rientrare in possesso del feudo di Canossa. Ne restarono proprietari fino al 1878, anno in cui lo Stato acquistò la rocca, dichiarandola Monumento Nazionale. Il castello è stato oggetto di una serie di interventi di restauro e recupero. Questi interventi sono stati realizzati anche grazie ai fondi del Gioco del Lotto, in base a quanto regolato dalla legge 662/96[5].

  1. ^ Stemma dei Canossa.
  2. ^ Sito web - Italia per Turisti - Pagina del "Castello di Rossena", su Italia per Turisti, 20 luglio 2012. URL consultato l'8 aprile 2021 (archiviato dall'url originale il 13 aprile 2013).
  3. ^ (EN) Fabio Bargigia e Fabio Romanoni, The Spread of Firearms in the Visconti's Lordship (14th Century) - La diffusione delle armi da fuoco nel dominio visconteo (secolo XIV), in Revista Universitaria de Historia Militar. URL consultato il 25 novembre 2017.
  4. ^ Angelo Ferretti, Canossa, studi e ricerche, Torino, Loescher, 1884. URL consultato il 26 maggio 2022.
  5. ^ huffingtonpost.it, http://www.huffingtonpost.it/2016/04/21/un-giorno-da-regina-7-castelli-da-riscoprire_n_9746532.html.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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