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Etsi Nos: differenze tra le versioni

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'''''Etsi nos''''' è la nona enciclica di [[papa Leone XIII]], pubblicata il 15 febbraio [[1882]].
==Contenuto==

Il Pontefice scrive ai vescovi italiani sulla necessità di difendere l’opera del Papato nella storia italiana; sull'iniquità delle nuove leggi italiane che offendono e combattono la Chiesa e la Fede; sulle colpe della massoneria.
Il Pontefice scrive ai vescovi italiani: sulla necessità di difendere l'opera del [[Papato]] nella storia italiana; sull'iniquità delle nuove leggi italiane che offendono e combattono la [[Chiesa (comunità)|Chiesa]] e la Fede; sulle colpe della [[massoneria]].


== Voci correlate ==
== Voci correlate ==


*[[Papa Leone XIII]]
*[[Antimassoneria]]
*[[Dall'alto dell'Apostolico Seggio]]
*[[Encicliche]]
*[[Encicliche]]
*[[Elenco delle encicliche]]
*[[Elenco delle encicliche]]
*[[Humanum Genus]]
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Etsi Nos
Lettera enciclica
Stemma di Papa Leone XIII
Stemma di Papa Leone XIII
PonteficePapa Leone XIII
Data15 febbraio 1882
Anno di pontificatoIV
Traduzione del titoloQuantunque Noi
Argomenti trattatiDifesa del Papato
Enciclica papale nºIX di LXXXVI
Enciclica precedenteLicet Multa
Enciclica successivaAuspicato Concessum

Etsi nos è la nona enciclica di papa Leone XIII, pubblicata il 15 febbraio 1882.

Il Pontefice scrive ai vescovi italiani: sulla necessità di difendere l'opera del Papato nella storia italiana; sull'iniquità delle nuove leggi italiane che offendono e combattono la Chiesa e la Fede; sulle colpe della massoneria.

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