Location via proxy:   [ UP ]  
[Report a bug]   [Manage cookies]                
Vai al contenuto

Evaristo Barrera: differenze tra le versioni

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Recupero di 1 fonte/i e segnalazione di 0 link interrotto/i. #IABot (v2.0beta15)
ampliatina
Riga 22: Riga 22:
|Allenatore =
|Allenatore =
{{Carriera sportivo
{{Carriera sportivo
|19??-19??|{{Calcio Mortara|A}}<ref>[https://www.giornalidelpiemonte.it/dettaglio.php?globalId=giopiens;3542967;1 Corriere di Novara, 19 aprile 2018, pag. 54] giornalidelpiemonte.it</ref>|
|1956-1958|{{Calcio Novara|A}}<ref>Assume l'incarico di direttore tecnico.</ref>|
|1956-1958|{{Calcio Novara|A}}<ref>Assume l'incarico di direttore tecnico.</ref>|
|19??-19??|{{Calcio Magenta|A}}<ref>[https://www.giornalidelpiemonte.it/dettaglio.php?globalId=giopiens;2138612;1 L'Azione, 1° settembre 1961, pag. 7] giornalidelpiemonte.it</ref>|
|1962-1963|{{Calcio Novara|A}}<ref>{{Cita libro|titolo=[[Almanacco illustrato del Calcio]]|anno=1964|editore=Carcano edizioni|pagine=184}}</ref>|
|1962-1963|{{Calcio Novara|A}}<ref>{{Cita libro|titolo=[[Almanacco illustrato del Calcio]]|anno=1964|editore=Carcano edizioni|pagine=184}}</ref>|
|1963-1964|{{Calcio Casale|A}}<ref name=Neri>NERI...NERI...CASALE CALCIO</ref>|
|1963-1964|{{Calcio Casale|A}}<ref name=Neri>NERI...NERI...CASALE CALCIO</ref>|
|1964-1967|Ramatese<ref name=gdp>[https://www.giornalidelpiemonte.it/dettaglio.php?globalId=giopiens;3215451;1 Il Verbano, 3 marzo 1984, pag. 12] giornalidelpiemonte.it</ref>|
|1970-1972|Ramatese<ref name=gdp/>|

}}
}}
|Aggiornato=
|Aggiornato=
Riga 48: Riga 53:


==Carriera==
==Carriera==
===Racing Avellaneda===
===Calciatore===
====Racing Avellaneda====
Iniziata la sua carriera professionistica con l'Argentino de Rosario,<ref>{{Cita web|lingua=es|url=http://www.elsalaito.com.ar/historiab.aspx|titolo=Historia del Club Atlético Argentino|editore=elsalaito.com.ar|accesso=14 gennaio 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110820132859/http://www.elsalaito.com.ar/historiab.aspx|dataarchivio=20 agosto 2011|urlmorto=sì}}</ref> nel [[1932]] passa al [[Racing Club de Avellaneda|Racing Avellaneda]], in [[Argentina]], fu per due volte capocannoniere nella [[Primera División (Argentina)|Primera División]], nel [[Primera División 1934 (Argentina)|1934]] con 34 gol e nel [[Primera División 1936 (Argentina)|1936]] con 32 goal. Alla fine della sua carriera al Racing Club aveva realizzato 136 gol in 142 partite: questo risultato lo rende uno dei migliori marcatori della squadra e lo include tra i giocatori più importanti della sua storia<ref>[http://www.fifa.com/classicfootball/clubs/club=44338/index.html Racing Club] fifa.com</ref>; 5 dei suoi gol furono segnati nel [[Derby (calcio)|derby]] cittadino contro l'[[Club Atlético Independiente|Independiente]], di cui 3 furono decisivi alla sua squadra per pareggiare, il 4 novembre 1934 ed il 5 luglio 1936 (in entrambi i casi la partita finì 1-1) ed il 19 giugno [[1938]] (2-2)<ref>[http://www.rsssf.com/tablesi/indepracing.html Independiente v Racing Club - Avellaneda Derby] rsssf.com</ref>.
Iniziata la sua carriera professionistica con l'Argentino de Rosario,<ref>{{Cita web|lingua=es|url=http://www.elsalaito.com.ar/historiab.aspx|titolo=Historia del Club Atlético Argentino|editore=elsalaito.com.ar|accesso=14 gennaio 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110820132859/http://www.elsalaito.com.ar/historiab.aspx|dataarchivio=20 agosto 2011|urlmorto=sì}}</ref> nel [[1932]] passa al [[Racing Club de Avellaneda|Racing Avellaneda]], in [[Argentina]], fu per due volte capocannoniere nella [[Primera División (Argentina)|Primera División]], nel [[Primera División 1934 (Argentina)|1934]] con 34 gol e nel [[Primera División 1936 (Argentina)|1936]] con 32 goal. Alla fine della sua carriera al Racing Club aveva realizzato 136 gol in 142 partite: questo risultato lo rende uno dei migliori marcatori della squadra e lo include tra i giocatori più importanti della sua storia<ref>[http://www.fifa.com/classicfootball/clubs/club=44338/index.html Racing Club] fifa.com</ref>; 5 dei suoi gol furono segnati nel [[Derby (calcio)|derby]] cittadino contro l'[[Club Atlético Independiente|Independiente]], di cui 3 furono decisivi alla sua squadra per pareggiare, il 4 novembre 1934 ed il 5 luglio 1936 (in entrambi i casi la partita finì 1-1) ed il 19 giugno [[1938]] (2-2)<ref>[http://www.rsssf.com/tablesi/indepracing.html Independiente v Racing Club - Avellaneda Derby] rsssf.com</ref>.


===Lazio===
====Lazio====
Arrivò quindi in [[Italia]] nel [[1939]] su segnalazione di [[Alfredo Di Franco]], [[direttore sportivo]] della [[Società Sportiva Lazio|Lazio]], per integrare con i giovani connazionali [[Silvestro Pisa]] ed [[Enrique Flamini]] la rosa dei ''biancocelesti''<ref>Il calcio e il ciclismo illustrato numero 3, 17 gennaio 1965, pagina 20</ref>, che alla fine del campionato si sarebbero piazzati al 4º posto in [[serie A]], pur dovendo affrontare nel ruolo la concorrenza dell'amico [[Silvio Piola]]; si fece notare per il tiro, che Piola descrisse "potente e preciso"<ref name=b>[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/action,viewer/Itemid,3/page,0020/articleid,1040_01_1982_0118_0042_14882020/ La Stampa, 9 giugno 1982, pagina 20] archiviolastampa.it</ref>. Tra le sue reti vanno ricordate nel campionato [[Serie A 1939-1940|1939-1940]] quella del 18 febbraio [[1940]], in cui la sua Lazio pareggiò in casa con il [[Associazione Calcio Milan|Milan]] per 2-2 e quella del 24 marzo 1940 in [[Juventus Football Club|Juventus]]-Lazio 3-1<ref>[http://www.rsssf.com/tablesi/ital40.html Italy 1939-1940] rsssf.com</ref>.
Arrivò quindi in [[Italia]] nel [[1939]] su segnalazione di [[Alfredo Di Franco]], [[direttore sportivo]] della [[Società Sportiva Lazio|Lazio]], per integrare con i giovani connazionali [[Silvestro Pisa]] ed [[Enrique Flamini]] la rosa dei ''biancocelesti''<ref>Il calcio e il ciclismo illustrato numero 3, 17 gennaio 1965, pagina 20</ref>, che alla fine del campionato si sarebbero piazzati al 4º posto in [[serie A]], pur dovendo affrontare nel ruolo la concorrenza dell'amico [[Silvio Piola]]; si fece notare per il tiro, che Piola descrisse "potente e preciso"<ref name=b>[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/action,viewer/Itemid,3/page,0020/articleid,1040_01_1982_0118_0042_14882020/ La Stampa, 9 giugno 1982, pagina 20] archiviolastampa.it</ref>. Tra le sue reti vanno ricordate nel campionato [[Serie A 1939-1940|1939-1940]] quella del 18 febbraio [[1940]], in cui la sua Lazio pareggiò in casa con il [[Associazione Calcio Milan|Milan]] per 2-2 e quella del 24 marzo 1940 in [[Juventus Football Club|Juventus]]-Lazio 3-1<ref>[http://www.rsssf.com/tablesi/ital40.html Italy 1939-1940] rsssf.com</ref>.


===Napoli===
====Napoli====
Passò quindi al [[Società Sportiva Calcio Napoli|Napoli]], facendosi notare per la sua staticità e giocandovi due stagioni poco soddisfacenti per la formazione partenopea, che era anche alle prese con gravi problemi economici; nella prima stagione la squadra si piazzò ottava<ref>{{Cita|Carratelli|p.70}}.</ref>, grazie alle sue nove reti<ref>{{Cita|Carratelli|p.71}}.</ref>, dopo che l'anno precedente aveva sfiorato la retrocessione<ref>{{Cita|Carratelli|p.68}}.</ref>, diventata poi inevitabile l'anno seguente con lo stadio distrutto dai bombardamenti della [[seconda guerra mondiale]] ed una serie di avvicendamenti alla presidenza della squadra<ref>{{Cita|Carratelli|p.76}}.</ref>. Con la maglia del Napoli segnò ancora al Milan nella vittoria casalinga dei partenopei del 26 gennaio [[1941]] per 3-2, piazzandosi in quella stagione tra i 20 migliori cannonieri del campionato<ref>[http://www.rsssf.com/tablesi/ital41.html Italy 1940-1941] rsssf.com</ref>. Nella stagione [[Serie A 1941-1942|1941-1942]] segnò un numero minore di gol ma risultò decisivo segnando il 25 gennaio [[1942]] il gol del pareggio in Juventus-Napoli 1-1 ed il 7 giugno 1942 il secondo gol dei partenopei nella vittoria casalinga contro la Juventus per 4-1<ref>[http://www.rsssf.com/tablesi/ital42.html Italy 1941-1942] rsssf.com</ref>. In pieno periodo di guerra, rimasto in Italia, fu costretto a cambiare squadra ad ogni stagione.
Passò quindi al [[Società Sportiva Calcio Napoli|Napoli]], facendosi notare per la sua staticità e giocandovi due stagioni poco soddisfacenti per la formazione partenopea, che era anche alle prese con gravi problemi economici; nella prima stagione la squadra si piazzò ottava<ref>{{Cita|Carratelli|p.70}}.</ref>, grazie alle sue nove reti<ref>{{Cita|Carratelli|p.71}}.</ref>, dopo che l'anno precedente aveva sfiorato la retrocessione<ref>{{Cita|Carratelli|p.68}}.</ref>, diventata poi inevitabile l'anno seguente con lo stadio distrutto dai bombardamenti della [[seconda guerra mondiale]] ed una serie di avvicendamenti alla presidenza della squadra<ref>{{Cita|Carratelli|p.76}}.</ref>. Con la maglia del Napoli segnò ancora al Milan nella vittoria casalinga dei partenopei del 26 gennaio [[1941]] per 3-2, piazzandosi in quella stagione tra i 20 migliori cannonieri del campionato<ref>[http://www.rsssf.com/tablesi/ital41.html Italy 1940-1941] rsssf.com</ref>. Nella stagione [[Serie A 1941-1942|1941-1942]] segnò un numero minore di gol ma risultò decisivo segnando il 25 gennaio [[1942]] il gol del pareggio in Juventus-Napoli 1-1 ed il 7 giugno 1942 il secondo gol dei partenopei nella vittoria casalinga contro la Juventus per 4-1<ref>[http://www.rsssf.com/tablesi/ital42.html Italy 1941-1942] rsssf.com</ref>.

====Ultimi anni====
Si trasferì quindi al Novara, sfollato per la guerra, sposato con quattro figli e ridotto in miseria per gli eventi<ref>[https://www.giornalidelpiemonte.it/dettaglio.php?globalId=giopiens;3542967;1 L'Azione, 1 aprile 2011, pag. 26] giornalidelpiemonte.it</ref>, quindi al Gozzano (dove si distinse in una stagione definita poi “indimenticabile”<ref>[https://www.giornalidelpiemonte.it/dettaglio.php?globalId=giopiens;3542967;1 Corriere di Novara, 13 dicembre 2014, pag. 27] giornalidelpiemonte.it</ref> perchè dominò la stagione regolare perdendo solo negli spareggi<ref>[https://www.giornalidelpiemonte.it/dettaglio.php?globalId=giopiens;876246;1 L'Azione, 22 aprile 2011, pag. 54] giornalidelpiemonte.it</ref> ), alla Cremonese e quindi concluse la carriera al Mortara, distinguendosi per l'impegno e l'abilità sotto rete<ref name=b/>.


===Ultimi anni===
===Allenatore===
Conclusa la carriera al Mortara, distinguendosi per l'impegno e l'abilità sotto rete<ref name=b/>, fu inoltre dal [[1956]] al [[1958]] allenatore del [[Novara Calcio|Novara]]<ref>[http://www.rsssf.com/players/arg-players-in-it.html Argentine Players in Italy] rsssf.com</ref>, con cui aveva giocato il campionato di guerra<ref>[http://www.oknovara.it/storiadinovara/?cat=23 I “vecchi” stranieri del Novara Calcio] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20111123155650/http://www.oknovara.it/storiadinovara/?cat=23 |data=23 novembre 2011 }} oknovara.it</ref>, diventando l'ultimo allenatore della squadra in maglia azzurra ad aver diretto una partita in Serie A (3 giugno [[1956]], Novara-{{Calcio Torino|N}} 1-2) sino alla promozione del 2010-2011 della formazione piemontese<ref>[http://www.oknovara.it/news/?p=30064 Il Novara in Serie A: la squadra “perfetta” – puntata 1] oknovara.it</ref>. Nella città piemontese si stabilì, esercitandovi la professione d'istruttore di calcio, per la quale ottenne risultati e stima<ref name=a/>. Nel [[1963]] lasciò [[Novara]], dove si era distinto per il lavoro svolto con le giovanili, per allenare la prima squadra del [[Casale Calcio|Casale]]; l'esperienza con la squadra nerostellata durò solo un anno per il rifiuto di Barrera di accettare una riduzione di stipendio<ref name=Neri/>.
Fu dal 30 novembre 1956 (al posto di [[Luigi Rossetto]])<ref>[https://www.giornalidelpiemonte.it/dettaglio.php?globalId=giopiens;3409724;1 Corriere di Novara, 26 febbraio 2018, pag. 23] giornalidelpiemonte.it</ref> al [[1958]] allenatore del [[Novara Calcio|Novara]]<ref>[http://www.rsssf.com/players/arg-players-in-it.html Argentine Players in Italy] rsssf.com</ref>, con cui aveva giocato il campionato di guerra<ref>[http://www.oknovara.it/storiadinovara/?cat=23 I “vecchi” stranieri del Novara Calcio] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20111123155650/http://www.oknovara.it/storiadinovara/?cat=23 |data=23 novembre 2011 }} oknovara.it</ref>, diventando l'ultimo allenatore della squadra in maglia azzurra ad aver diretto una partita in Serie A (3 giugno [[1956]], Novara-{{Calcio Torino|N}} 1-2) sino alla promozione del 2010-2011 della formazione piemontese<ref>[http://www.oknovara.it/news/?p=30064 Il Novara in Serie A: la squadra “perfetta” – puntata 1] oknovara.it</ref>. Nella città piemontese si stabilì, esercitandovi la professione d'istruttore di calcio, per la quale ottenne risultati e stima<ref name=a/> e venendo riconosciuto per i «giocatori, nati e cresciuti nel vivaio azzurro voluto e creato da Evaristo Barrera, che in campo riuscirono a metterci davvero il cuore»<ref>[https://www.giornalidelpiemonte.it/dettaglio.php?globalId=giopiens;1090375;1 Corriere di Novara, 28 aprile 2008, pag. 19] giornalidelpiemonte.it</ref>. Nel [[1963]] lasciò [[Novara]] per allenare la prima squadra del [[Casale Calcio|Casale]]; l'esperienza con la squadra nerostellata durò solo un anno per il rifiuto di Barrera di accettare una riduzione di stipendio<ref name=Neri/>. Dal 1964 al 1967 e poi dal 1970 al 1972 allenò i giovani di Ramate, per la cui opera gli sono stati dedicati i campi da gioco situati a Fondotoce<ref name=gdp/>.


==Statistiche==
==Statistiche==

Versione delle 14:39, 19 set 2019

Evaristo Barrera
NazionalitàArgentina (bandiera) Argentina
Calcio
RuoloAllenatore (ex attaccante)
Termine carriera1948 - giocatore
1964 - allenatore
Carriera
Squadre di club1
1931Argentino (R)? (?)
1932-1939Racing Club142 (136)
1939-1940Lazio16 (6)
1940-1942Napoli47 (12)
1942-1943Ascoli20 (11)
1943-1944Novara7 (0)
1945Gozzano? (?)
1945-1946Cremonese21 (10)
1946-1948Mortara? (?)
Carriera da allenatore
19??-19??Mortara[1]
1956-1958Novara[2]
19??-19??Magenta[3]
1962-1963Novara[4]
1963-1964Casale[5]
1964-1967Ramatese[6]
1970-1972Ramatese[6]
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Evaristo Vicente Barrera (Rosario, 30 dicembre 1911Novara, 7 giugno 1982[7]) è stato un calciatore e allenatore di calcio argentino.

Carriera

Calciatore

Racing Avellaneda

Iniziata la sua carriera professionistica con l'Argentino de Rosario,[8] nel 1932 passa al Racing Avellaneda, in Argentina, fu per due volte capocannoniere nella Primera División, nel 1934 con 34 gol e nel 1936 con 32 goal. Alla fine della sua carriera al Racing Club aveva realizzato 136 gol in 142 partite: questo risultato lo rende uno dei migliori marcatori della squadra e lo include tra i giocatori più importanti della sua storia[9]; 5 dei suoi gol furono segnati nel derby cittadino contro l'Independiente, di cui 3 furono decisivi alla sua squadra per pareggiare, il 4 novembre 1934 ed il 5 luglio 1936 (in entrambi i casi la partita finì 1-1) ed il 19 giugno 1938 (2-2)[10].

Lazio

Arrivò quindi in Italia nel 1939 su segnalazione di Alfredo Di Franco, direttore sportivo della Lazio, per integrare con i giovani connazionali Silvestro Pisa ed Enrique Flamini la rosa dei biancocelesti[11], che alla fine del campionato si sarebbero piazzati al 4º posto in serie A, pur dovendo affrontare nel ruolo la concorrenza dell'amico Silvio Piola; si fece notare per il tiro, che Piola descrisse "potente e preciso"[12]. Tra le sue reti vanno ricordate nel campionato 1939-1940 quella del 18 febbraio 1940, in cui la sua Lazio pareggiò in casa con il Milan per 2-2 e quella del 24 marzo 1940 in Juventus-Lazio 3-1[13].

Napoli

Passò quindi al Napoli, facendosi notare per la sua staticità e giocandovi due stagioni poco soddisfacenti per la formazione partenopea, che era anche alle prese con gravi problemi economici; nella prima stagione la squadra si piazzò ottava[14], grazie alle sue nove reti[15], dopo che l'anno precedente aveva sfiorato la retrocessione[16], diventata poi inevitabile l'anno seguente con lo stadio distrutto dai bombardamenti della seconda guerra mondiale ed una serie di avvicendamenti alla presidenza della squadra[17]. Con la maglia del Napoli segnò ancora al Milan nella vittoria casalinga dei partenopei del 26 gennaio 1941 per 3-2, piazzandosi in quella stagione tra i 20 migliori cannonieri del campionato[18]. Nella stagione 1941-1942 segnò un numero minore di gol ma risultò decisivo segnando il 25 gennaio 1942 il gol del pareggio in Juventus-Napoli 1-1 ed il 7 giugno 1942 il secondo gol dei partenopei nella vittoria casalinga contro la Juventus per 4-1[19].

Ultimi anni

Si trasferì quindi al Novara, sfollato per la guerra, sposato con quattro figli e ridotto in miseria per gli eventi[20], quindi al Gozzano (dove si distinse in una stagione definita poi “indimenticabile”[21] perchè dominò la stagione regolare perdendo solo negli spareggi[22] ), alla Cremonese e quindi concluse la carriera al Mortara, distinguendosi per l'impegno e l'abilità sotto rete[12].

Allenatore

Fu dal 30 novembre 1956 (al posto di Luigi Rossetto)[23] al 1958 allenatore del Novara[24], con cui aveva giocato il campionato di guerra[25], diventando l'ultimo allenatore della squadra in maglia azzurra ad aver diretto una partita in Serie A (3 giugno 1956, Novara-Torino 1-2) sino alla promozione del 2010-2011 della formazione piemontese[26]. Nella città piemontese si stabilì, esercitandovi la professione d'istruttore di calcio, per la quale ottenne risultati e stima[7] e venendo riconosciuto per i «giocatori, nati e cresciuti nel vivaio azzurro voluto e creato da Evaristo Barrera, che in campo riuscirono a metterci davvero il cuore»[27]. Nel 1963 lasciò Novara per allenare la prima squadra del Casale; l'esperienza con la squadra nerostellata durò solo un anno per il rifiuto di Barrera di accettare una riduzione di stipendio[5]. Dal 1964 al 1967 e poi dal 1970 al 1972 allenò i giovani di Ramate, per la cui opera gli sono stati dedicati i campi da gioco situati a Fondotoce[6].

Statistiche

Presenze e reti nei club

Stagione Squadra Campionato
Comp Pres Reti
1932 Argentina (bandiera) Racing Club PD - -
1933 PD - -
1934 PD - 34
1935 PD - -
1936 PD - 32
1937 PD - 27
1938 PD - -
1939 PD - -
1939-1940 Italia (bandiera) Lazio A 16 6
1940-1941 Italia (bandiera) Napoli A 27 9
1941-1942 A 20 3
1942-1943 Italia (bandiera) Ascoli C 20 11
1944 Italia (bandiera) Novara 7 0
1945 Italia (bandiera) Gozzano - -
1945-1946 Italia (bandiera) Italia (bandiera)Cremonese B - -
1946-1947 B 21 10
1947-1948 Italia (bandiera) Mortara C - -

Palmarès

Individuale

1934 (34 gol), 1936 (32 gol)

Note

  1. ^ Corriere di Novara, 19 aprile 2018, pag. 54 giornalidelpiemonte.it
  2. ^ Assume l'incarico di direttore tecnico.
  3. ^ L'Azione, 1° settembre 1961, pag. 7 giornalidelpiemonte.it
  4. ^ Almanacco illustrato del Calcio, Carcano edizioni, 1964, p. 184.
  5. ^ a b NERI...NERI...CASALE CALCIO
  6. ^ a b c Il Verbano, 3 marzo 1984, pag. 12 giornalidelpiemonte.it
  7. ^ a b La Stampa, 8 giugno 1982, pagina 19 archiviolastampa.it
  8. ^ (ES) Historia del Club Atlético Argentino, su elsalaito.com.ar. URL consultato il 14 gennaio 2012 (archiviato dall'url originale il 20 agosto 2011).
  9. ^ Racing Club fifa.com
  10. ^ Independiente v Racing Club - Avellaneda Derby rsssf.com
  11. ^ Il calcio e il ciclismo illustrato numero 3, 17 gennaio 1965, pagina 20
  12. ^ a b La Stampa, 9 giugno 1982, pagina 20 archiviolastampa.it
  13. ^ Italy 1939-1940 rsssf.com
  14. ^ Carratelli, p.70.
  15. ^ Carratelli, p.71.
  16. ^ Carratelli, p.68.
  17. ^ Carratelli, p.76.
  18. ^ Italy 1940-1941 rsssf.com
  19. ^ Italy 1941-1942 rsssf.com
  20. ^ L'Azione, 1 aprile 2011, pag. 26 giornalidelpiemonte.it
  21. ^ Corriere di Novara, 13 dicembre 2014, pag. 27 giornalidelpiemonte.it
  22. ^ L'Azione, 22 aprile 2011, pag. 54 giornalidelpiemonte.it
  23. ^ Corriere di Novara, 26 febbraio 2018, pag. 23 giornalidelpiemonte.it
  24. ^ Argentine Players in Italy rsssf.com
  25. ^ I “vecchi” stranieri del Novara Calcio Archiviato il 23 novembre 2011 in Internet Archive. oknovara.it
  26. ^ Il Novara in Serie A: la squadra “perfetta” – puntata 1 oknovara.it
  27. ^ Corriere di Novara, 28 aprile 2008, pag. 19 giornalidelpiemonte.it

Bibliografia

Collegamenti esterni