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Mircea il Vecchio: differenze tra le versioni

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{{Bio
{{Bio
|Nome = Mircea I cel Bătrân
|Nome = Mircea I Basarab il Vecchio, in [[Lingua rumena|romeno]] Mircea I cel Bătrân
|Cognome = Basarab
|PreData = anche ricordato come ''Mircea cel Mare'' dalla storiografia rumena
|PreData = anche detto ''Mircea I di Valacchia'', o ricordato come ''Mircea il Grande'' dalla storiografia rumena
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|Sesso = M
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|LuogoNascita = Curtea de Argeș
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|Categorie = no
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Da Mircea il Vecchio ebbe origine la stirpe dei [[Drăculești]], mentre da suo fratello [[Dan I di Valacchia]], morto in battaglia contro i [[Bulgari]], si originò la stirpe dei [[Dănești (famiglia)|Dănești]]
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Da Mircea I cel Bătrân ebbe origine la stirpe dei [[Drăculeşti]], mentre da suo fratello [[Dan I di Valacchia]], morto in battaglia contro i [[Bulgari]], si originò la stirpe dei [[Dăneşti (famiglia)|Dăneşti]]
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[[File:Wallachia_cca1390_ITA.svg|thumb|La [[Valacchia]] al tempo di Mircea cel Bătrân (c. 1390); in arancione i feudi detenuti dal voivoda in quanto vassallo del [[Regno d'Ungheria (1000-1538)|Regno d'Ungheria]].]]
[[File:MirceaCelBatranSeal1390.png|thumb|Il vessillo di Mircea su di una moneta del 1390.]]
[[File:Curtea domneasca din Targoviste.jpg|thumb|Resti della ''Curtea domnească'' di [[Târgoviște]].]]


== Biografia ==
== Biografia ==
Mircea era il secondo figlio del ''[[voivoda]]'' ([[principe]]) [[Radu I di Valacchia]]. La madre, Calinica, era probabilmente una delle amanti del ''voivoda'' Radu che da un'altra donna (Anna) aveva già avuto il figlio primogenito [[Dan I di Valacchia|Dan]]. La data di nascita del principe è ad oggi ignota.<br />
=== Riformatore del regno ===
Alla morte del padre, nel [[1383]], Mircea e Dan salirono congiuntamente al trono.
Il [[voivoda]] ([[principe]]) che aveva creato lo stato valacco, Mircea portò il suo regno alla massima espansione mai raggiunta: dal fiume [[Olt (fiume)|Olt]] a nord al [[Danubio]] a sud; dal [[Mar Nero]] ad est alle [[Porte di Ferro]] ad ovest<ref >Giurescu, p. 363.</ref>.


=== Il re-guerriero ===
[[File:Tara Rumaneasca map.png|thumb|300px|left|La [[Valacchia]] al tempo di Mircea cel Bătrân (c. 1390); in arancione i feudi detenuti dal voivoda in quanto vassallo del [[Regno d'Ungheria]].]]
Nel [[1386]], Dan I di Valacchia morì mentre combatteva lo ''[[zar]]'' [[Ivan Šišman di Bulgaria]], di cui era nominalmente vassallo. Alcuni storici ritengono che la morte di Dan sia stato un assassinio organizzato dallo stesso Mircea e non l'esito di uno scontro armato<ref>Bogdan, Ioan (1968), ''Contribuții la istoriografia bulgară și sârbă'', in ''Scrieri alese'', Bucarest, p. 266.</ref>.<br />
Ritrovatosi solo al potere, Mircea, per prima cosa, pacificò il conflitto con l'[[Secondo impero bulgaro|impero bulgaro]], poi cercò l'appoggio del ''voivoda'' [[Petru I di Moldavia]] e, tramite questi, l'alleanza con il [[Ladislao II di Polonia]] ([[1389]]) per rafforzare la sua posizione. L'accordo con i Polacchi sarebbe stato rinnovato nel [[1404]] e nel [[1410]]. Forte dell'appoggio polacco, Mircea poté trattare da pari con sia con i Bulgari che con l'[[Imperatore]] [[Sigismondo di Lussemburgo]], sovrano d'Ungheria, bisognosi dell'aiuto valacco contro il crescente potere dell'[[Impero ottomano]]<ref>Giurescu, p.366.</ref>.


Nel [[1394]], il [[sultano]] [[Bayezid I]] attraversò il [[Danubio]] con una forza di 40.000 uomini e mosse contro la Valacchia. Potendo contare solo su 10.000 effettivi, Mircea evitò lo scontro aperto: abbandonò il suo trono ed avviò una feroce campagna di guerriglia contro gli invasori, mentre Bayezid affidava nominalmente la Valacchia a [[Vlad I Uzurpatorul]]<ref>Iliescu, O. (1988) ''Vlad I, prince de Valachie: le règne, le sceau et les monnaies'', in ''Revue roumaine d'histoire'', XXVII, Bucarest, pp. 73-105.</ref>.<br />
Mircea organizzò intorno alla corona valacca un efficiente sistema di ufficiali e promosse il conio di una valida monetazione d’argento. Fece della città di [[Târgovişte]] la sua capitale e vi fece erigere il palazzo noto come ''Curtea Domnească''. Rinnovò gli accordi ed i privilegi commerciali con i [[Sassoni di Transilvania]] (es. città di [[Braşov]]) ed estese le sue alleanze commerciali ai mercanti del [[Regno di Polonia]] e del [[Granducato di Lituania]] onde sfruttare al massimo la felice posizione geografica della Valacchia.
Il 10 ottobre 1394, nella [[Battaglia di Karanovasa]], Mircea inflisse al nemico una prima massiccia sconfitta. La primavera successiva, con la [[Battaglia di Rovine]] (17 maggio [[1395]]), Mircea bloccò definitivamente la forza d'invasione turca<ref>Giurescu, p.367.</ref>. Esule in Transilvania mentre Vlad I occupava il trono valacco, Mircea si unì alla [[crociata]] che terminò miseramente nella [[Battaglia di Nicopoli]] il 25 settembre [[1396]]<ref>S. Papacostea, ''Mircea la Nicopol (1396): o màrturie ignorata'' in ''Revista de istorie'', XXXIX, 1986, pp. 696-698, cita le parole degli ''Annales Hirsaugenses'' di [[Trithemius]], ove si specifica che l'imperatore Sigismondo aveva affidato il comando dell'esercito crociato al ''principe di Valacchia, un uomo coraggioso, attivo e forte, che, avendo combattuto i turchi a più riprese, aveva trionfato in maniera gloriosa''.</ref>. Nel 1397 Mircea riconquistava il trono valacco e ricacciava oltre il Danubio un nuovo corpo di spedizione turco. Nel 1400 una terza avanzata turca venne bloccata<ref>Giurescu, p.368.</ref> e Mircea appoggiò le pretese sul trono moldavo di [[Alexandru cel Bun]], rifugiatosi presso di lui fin dal 1394.


La sconfitta di Bayezid da parte di [[Tamerlano]] nella [[Battaglia di Ankara]] (1402) e la conseguente situazione di caos venutasi a formare nell'Impero ottomano permise a Mircea di irrobustire la sua posizione nelle terre rumene. In accordo con gli ungheresi, Mircea guidò le spedizioni cristiane in territorio turco: nel 1404 occupò la [[Dobrugia]], già parte dell'ormai distrutto impero bulgaro, e successivamente partecipò alla contesa per il trono ottomano (''[[Interregno ottomano]]'') osteggiando l'ascesa di [[Musa Çelebi]]<ref>Giurescu, p.369.</ref>.
Irrobustito il fisco regio, Mircea promosse importanti riforme per rafforzare la posizione militare della Valacchia. Fortificò il confine danubiano promuovendo l’erigenda di fortezze, fondamentale la costruzione di un [[castello]] presso [[Giurgiu]]<ref>Nicolas Iorga, ''Cronica lui Wavrin si Rominii'', in ''Buletinul Comisiei Istorice a Rominiei'', VI, 1927, pp. 126-127 e 132: relativamente ai costi per l'erigenda delle fortezze lungo il Danubio, molto interessante ricordare quanto il figlio e successore di Mircea, Vlad II Dracul, soleva ricordare dell'erigenda di Giurgiu, ''non c'era pietra di quel castello che non fosse costata a suo padfre una pietra di sale.''</ref>, e rafforzò l’esercito regio (''oastea cea mare''), comprendente tutti gli uomini atti a portare le armi.


Giunto alla fine del suo regno, Mircea siglò un trattato di pace con il sultano [[Maometto I]]: dietro versamento di un tributo di 3.000 [[Ducato (moneta)|ducati]], la Valacchia ottenne lo status di paese tributario (''[[pashalik]]'') e la libertà di commerciare con le terre controllate dai turchi<ref>S. Papacostea, ''La Valachie et la crise de structure de l'Empire ottoman (1402-1413)'', in ''Revue roumaine d'histoire'', XXV, 1986, pp. 23-33.</ref>.
Gli introiti personali permisero nel contempo a Mircea di guadagnarsi la nomea di munifico mecenate della [[Chiesa ortodossa]]: fondamentale la fondazione, nel 1388, del [[Monastero di Cozia]], vicino [[Călimăneşti (Vâlcea)]]<ref>Giurescu, pp.364-365.</ref>, ove sarebbe poi stato sepolto.


=== Riformatore del regno ===
Mircea sfruttò la sua abilità diplomatica per aumentare l'indipendenza della Valacchia sia dal [[Secondo impero bulgaro]] che dal [[Regno d'Ungheria]]. Il voivoda, grazie all'intercessione di [[Petru I di Moldavia]], siglò un accordo con [[Ladislao II di Polonia]] nel 1389 poi rinnovato nel 1404 e nel 1410. Forte dell'appoggio polacco, Mircea trattò da pari con sia con i Bulgari che con l’[[imperatore]] [[Sigismondo di Lussemburgo]], sovrano d'Ungheria, bisognosi dell'aiuto valacco contro il crescente potere dell'[[Impero ottomano]]<ref>Giurescu, p.366. </ref>.
Mircea organizzò intorno alla corona valacca un efficiente sistema di ufficiali e promosse il conio di una valida monetazione d'argento. Fece della città di [[Târgoviște]] la sua capitale, facendovi erigere il palazzo noto come ''Curtea Domnească'', spostando formalmente verso sud gli interessi della dinastia [[Basarabidi|basarabide]], tradizionalmente legata all'ancestrale [[castello di Poenari]] ([[lingua rumena|ru.]] ''Cetatea Poenari'').<br />
Il ''voivoda'' rinnovò inoltre gli accordi ed i privilegi commerciali con i [[Sassoni di Transilvania]] (es. città di [[Brașov]]) ed estese le sue alleanze commerciali ai mercanti tanto del [[Regno di Polonia (1385-1569)|Regno di Polonia]] quanto del [[Granducato di Lituania]], onde sfruttare al massimo la felice posizione geografica della Valacchia.


Irrobustito il fisco regio, Mircea promosse importanti riforme per rafforzarsi militarmente. Fortificò il confine danubiano promuovendo l'erigenda di fortezze, fondamentale la costruzione di un [[castello]] presso [[Giurgiu]]<ref>Nicolas Iorga, ''Cronica lui Wavrin si Rominii'', in ''Buletinul Comisiei Istorice a Rominiei'', VI, 1927, pp. 126-127 e 132: relativamente ai costi per l'erigenda delle fortezze lungo il Danubio, molto interessante ricordare quanto il figlio e successore di Mircea, Vlad II Dracul, soleva ricordare dell'erigenda di Giurgiu, ''non c'era pietra di quel castello che non fosse costata a suo padfre una pietra di sale.''</ref>, e riorganizzò l'esercito della Corona (ru. ''Oastea cea mare''), allora comprendente tutti gli uomini atti a portare le armi.
=== Il re-guerriero ===
[[File:MirceaCelBatranSeal1390.png|thumb|150px|left|Il vessillo di Mircea su di una moneta del 1390.]]
[[File:Curtea domneasca din Targoviste.jpg|thumb|right|Resti della ''Curtea domnească'' di [[Târgovişte]].]]
Affiancato dal fratello [[Dan I di Valacchia]] al trono nel 1383, Mircea divenne voivoda nel 1386 quando Dan morì combattendo contro lo ''[[zar]]'' [[Ivan Šišman di Bulgaria]]. Pacificato il conflitto con l'impero bulgaro, di cui era nominalmente vassallo, Mircea cercò l'appoggio del voivoda moldavo Petru I e, tramite questi, l'alleanza con il Regno di Polonia (1389) per rafforzare la sua posizione. Proprio l'appoggio dato ai bulgari contro i turchi trascinò Mircea nella contesa che finì con l'occupare la maggior parte della sua vita di sovrano.


Gli introiti personali permisero nel contempo a Mircea di guadagnarsi la nomea di munifico mecenate della [[Chiesa ortodossa]]. Fondamentale, in questo senso, fu la fondazione, nel [[1388]], del [[Monastero di Cozia]], vicino [[Călimănești (Vâlcea)|Călimănești]]<ref>Giurescu, pp.364-365.</ref>, ove sarebbe poi stato sepolto.
Nel 1394, il [[sultano]] [[Bayezid I]] attraversò il Danubio con una forza di 40.000 uomini e mosse contro la Valacchia. Potendo contare solo su 10.000 effettivi, Mircea evitò lo scontro aperto: abbandonò il suo trono ed avviò una feroce campagna di guerriglia contro gli invasori, mentre Bayezid affidava nominalmente la Valacchia a [[Vlad I Uzurpatorul]]<ref>O. Iliescu, ''Vlad I, prince de Valachie: le règne, le sceau et les monnaies'', in ''Revue roumaine d'histoire'', XXVII, Bucarest, 1988, pp. 73-105.</ref>.


== Discendenza ==
Il 10 ottobre 1394, nella [[Battaglia di Karanovasa]], Mircea inflisse al nemico una prima massiccia sconfitta. La primavera successiva, con la [[Battaglia di Rovine]] (17 maggio 1395), Mircea bloccò definitivamente la forza d'invasione turca<ref>Giurescu, p.367.</ref>. Esule in Transilvania mentre Vlad I occupava il trono valacco, Mircea si unì alla [[crociata]] che terminò miseramente nella [[Battaglia di Nicopoli]] il 25 settembre 1396<ref>S. Papacostea, ''Mircea la Nicopol (1396): o màrturie ignorata'' in ''Revista de istorie'', XXXIX, 1986, pp. 696-698, cita le parole degli ''Annales Hirsaugenses'' di [[Trithemius]], ove si specifica che l'imperatore Sigismondo aveva affidato il comando dell'esercito crociato al ''principe di Valacchia, un uomo coraggioso, attivo e forte, che, avendo combattuto i turchi a più riprese, aveva trionfato in maniera gloriosa''.</ref>. Nel 1397 Mircea riconquistava il trono valacco e ricacciava oltre il Danubio un nuovo corpo di spedizione turco. Nel 1400 una terza avanzata turca venne bloccata<ref>Giurescu, p.368.</ref> e Mircea appoggiò le pretese sul trono moldavo di [[Alexandru cel Bun]], rifugiatosi presso di lui fin dal 1394.
Come molti altri ''voivoda'' dei [[principati danubiani]], Mircea ebbe una nutrita discendenza tra i cui ranghi vennero scelti diversi governanti: divennero infatti voivoda due dei suoi figli legittimi, [[Mihail I di Valacchia]] e [[Radu II Chelul]], e due dei suoi figli bastardi, [[Alexandru I Aldea]] e [[Vlad II Dracul]]. Una figlia, Arina, sposò nel 1403 il principe ottomano [[Musa Çelebi]].


Da Vlad II originò la schiatta principesca dei [[Drăculești]] che contese il trono di valacchia ai [[Dănești (famiglia)|Dănești]] discendenti di Dan I, fratello maggiore di Mircea il Vecchio.
La sconfitta di Bayezid da parte di [[Tamerlano]] nella [[Battaglia di Ankara]] (1402) e la conseguente situazione di caos venutasi a formare nell'Impero ottomano permise a Mircea di irrobustire la sua posizione nelle terre rumene. In accordo con gli ungheresi, Mircea guidò le spedizioni cristiane in territorio turco: nel 1404 occupò la [[Dobrugia]], già parte dell'ormai distrutto impero bulgaro, e successivamente partecipò alla contesa per il trono ottomano (''[[Interregno ottomano]]'') osteggiando l'ascesa di [[Musa Celebi]]<ref>Giurescu, p.369.</ref>.

Giunto alla fine del suo regno, Mircea siglò un trattato di pace con il sultano [[Maometto I]]: dietro versamento di un tributo di 3.000 [[Ducato (moneta)|ducati]], la Valacchia ottenne lo status di paese tributario (''[[pashalik]]'') e la libertà di commerciare con le terre controllate dai turchi<ref>S. Papacostea, ''La Valachie et la crise de structure de l'Empire ottoman (1402-1413)'', in ''Revue roumaine d'histoire'', XXV, 1986, pp. 23-33.</ref>.

=== Discendenza ===
Come molti altri voivoda dei principati danubiani, Mircea ebbe una nutrita discendenza tra i cui ranghi vennero scelti diversi governanti: divennero infatti voivoda due dei suoi figli legittimi, [[Mihail I di Valacchia]] e [[Radu II Chelul]], e due dei suoi figli bastardi, [[Alexandru I Aldea]] e [[Vlad II Dracul]].

Da Vlad II originò la schiatta principesca dei [[Drăculeşti]] che contese il trono di valacchia ai [[Dăneşti (famiglia)|Dăneşti]] discendenti di Dan I, fratello maggiore di Mircea il Vecchio.


== Note ==
== Note ==
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== Bibliografia ==
== Bibliografia ==
* Constantin C. Giurescu, C. Dinu, ''Istoria Romanilor : volume II (1352-1606)'', Bucarest, 1976, pp.&nbsp;66–91.
* M.J. Trow, ''Vlad the Impaler'', Glouchestershire, 2003.
* [[Constantin C. Giurescu]] e [[Dinu C. Giurescu]], ''Istoria Romanilor : volume II (1352-1606)'', Bucarest, 1976, pp. 66-91.
* Constantin C. Giurescu, ''Istoria Românilor : vol. I'', Bucarest, 1938
* Constantin C. Giurescu, ''Istoria Românilor : vol. I'', Bucarest, 1938.
* [[Bogdan Petriceicu Hasdeu]], ''Istoria critică a românilor : vol. I'', Bucarest, 1875
* [[Nicolae Iorga]], ''Histoire des Roumains : volume IV, Les chevaliers'', Bucarest, 1937.
* [[Nicolae Iorga]], ''Histoire des Roumains : volume IV, Les chevaliers'', Bucarest, 1937
* Nicolae Iorga, ''Studii şi documente cu privire la istoria românilor : vol. III'', Bucarest, 1901.
* Nicolae Iorga, ''Studii și documente cu privire la istoria românilor : vol. III'', Bucarest, 1901
* M. J. Trow, ''Vlad the Impaler'', Glouchestershire, 2003
* [[A. D. Xenopol]], ''Istoria românilor din Dacia Traiană : vol. I'', Iaşi, 1889.
* [[Alexandru Dimitrie Xenopol]], ''Histoire des Roumains de la Dacie trajane : Depuis les origines jusqu'à l'union des principautés : Tome I des origines à 1633'', [[Parigi]], Ernest Leroux, 1896
* [[Bogdan Petriceicu Hasdeu]], ''Istoria critică a românilor : vol. I'', Bucarest, 1875.


== Voci correlate ==
== Voci correlate ==
* [[Drăculești]]


== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==

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Mircea I Basarab il Vecchio, in romeno Mircea I cel Bătrân Basarab

Mircea I Basarab il Vecchio, in romeno Mircea I cel Bătrân Basarab (anche detto Mircea I di Valacchia, o ricordato come Mircea il Grande dalla storiografia rumena; Curtea de Argeș, 1355Curtea de Argeș, 31 gennaio 1418) fu voivoda (principe) di Valacchia dal 1386 al 1418. Figlio di Radu I di Valacchia, difese il suo regno dalla crescente ingerenza dell'Impero ottomano. Partecipò alla Crociata di Nicopoli (1396) ed estese la sovranità valacca fino alla Dobrugia, sul Mar Nero, dando al principato la sua massima espansione.
Sconfitto dal sultano Maometto I (1417), chiuse il suo regno come tributario indipendente dei turchi. Da Mircea il Vecchio ebbe origine la stirpe dei Drăculești, mentre da suo fratello Dan I di Valacchia, morto in battaglia contro i Bulgari, si originò la stirpe dei Dănești.

La Valacchia al tempo di Mircea cel Bătrân (c. 1390); in arancione i feudi detenuti dal voivoda in quanto vassallo del Regno d'Ungheria.
Il vessillo di Mircea su di una moneta del 1390.
Resti della Curtea domnească di Târgoviște.

Mircea era il secondo figlio del voivoda (principe) Radu I di Valacchia. La madre, Calinica, era probabilmente una delle amanti del voivoda Radu che da un'altra donna (Anna) aveva già avuto il figlio primogenito Dan. La data di nascita del principe è ad oggi ignota.
Alla morte del padre, nel 1383, Mircea e Dan salirono congiuntamente al trono.

Il re-guerriero

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Nel 1386, Dan I di Valacchia morì mentre combatteva lo zar Ivan Šišman di Bulgaria, di cui era nominalmente vassallo. Alcuni storici ritengono che la morte di Dan sia stato un assassinio organizzato dallo stesso Mircea e non l'esito di uno scontro armato[1].
Ritrovatosi solo al potere, Mircea, per prima cosa, pacificò il conflitto con l'impero bulgaro, poi cercò l'appoggio del voivoda Petru I di Moldavia e, tramite questi, l'alleanza con il Ladislao II di Polonia (1389) per rafforzare la sua posizione. L'accordo con i Polacchi sarebbe stato rinnovato nel 1404 e nel 1410. Forte dell'appoggio polacco, Mircea poté trattare da pari con sia con i Bulgari che con l'Imperatore Sigismondo di Lussemburgo, sovrano d'Ungheria, bisognosi dell'aiuto valacco contro il crescente potere dell'Impero ottomano[2].

Nel 1394, il sultano Bayezid I attraversò il Danubio con una forza di 40.000 uomini e mosse contro la Valacchia. Potendo contare solo su 10.000 effettivi, Mircea evitò lo scontro aperto: abbandonò il suo trono ed avviò una feroce campagna di guerriglia contro gli invasori, mentre Bayezid affidava nominalmente la Valacchia a Vlad I Uzurpatorul[3].
Il 10 ottobre 1394, nella Battaglia di Karanovasa, Mircea inflisse al nemico una prima massiccia sconfitta. La primavera successiva, con la Battaglia di Rovine (17 maggio 1395), Mircea bloccò definitivamente la forza d'invasione turca[4]. Esule in Transilvania mentre Vlad I occupava il trono valacco, Mircea si unì alla crociata che terminò miseramente nella Battaglia di Nicopoli il 25 settembre 1396[5]. Nel 1397 Mircea riconquistava il trono valacco e ricacciava oltre il Danubio un nuovo corpo di spedizione turco. Nel 1400 una terza avanzata turca venne bloccata[6] e Mircea appoggiò le pretese sul trono moldavo di Alexandru cel Bun, rifugiatosi presso di lui fin dal 1394.

La sconfitta di Bayezid da parte di Tamerlano nella Battaglia di Ankara (1402) e la conseguente situazione di caos venutasi a formare nell'Impero ottomano permise a Mircea di irrobustire la sua posizione nelle terre rumene. In accordo con gli ungheresi, Mircea guidò le spedizioni cristiane in territorio turco: nel 1404 occupò la Dobrugia, già parte dell'ormai distrutto impero bulgaro, e successivamente partecipò alla contesa per il trono ottomano (Interregno ottomano) osteggiando l'ascesa di Musa Çelebi[7].

Giunto alla fine del suo regno, Mircea siglò un trattato di pace con il sultano Maometto I: dietro versamento di un tributo di 3.000 ducati, la Valacchia ottenne lo status di paese tributario (pashalik) e la libertà di commerciare con le terre controllate dai turchi[8].

Riformatore del regno

[modifica | modifica wikitesto]

Mircea organizzò intorno alla corona valacca un efficiente sistema di ufficiali e promosse il conio di una valida monetazione d'argento. Fece della città di Târgoviște la sua capitale, facendovi erigere il palazzo noto come Curtea Domnească, spostando formalmente verso sud gli interessi della dinastia basarabide, tradizionalmente legata all'ancestrale castello di Poenari (ru. Cetatea Poenari).
Il voivoda rinnovò inoltre gli accordi ed i privilegi commerciali con i Sassoni di Transilvania (es. città di Brașov) ed estese le sue alleanze commerciali ai mercanti tanto del Regno di Polonia quanto del Granducato di Lituania, onde sfruttare al massimo la felice posizione geografica della Valacchia.

Irrobustito il fisco regio, Mircea promosse importanti riforme per rafforzarsi militarmente. Fortificò il confine danubiano promuovendo l'erigenda di fortezze, fondamentale la costruzione di un castello presso Giurgiu[9], e riorganizzò l'esercito della Corona (ru. Oastea cea mare), allora comprendente tutti gli uomini atti a portare le armi.

Gli introiti personali permisero nel contempo a Mircea di guadagnarsi la nomea di munifico mecenate della Chiesa ortodossa. Fondamentale, in questo senso, fu la fondazione, nel 1388, del Monastero di Cozia, vicino Călimănești[10], ove sarebbe poi stato sepolto.

Come molti altri voivoda dei principati danubiani, Mircea ebbe una nutrita discendenza tra i cui ranghi vennero scelti diversi governanti: divennero infatti voivoda due dei suoi figli legittimi, Mihail I di Valacchia e Radu II Chelul, e due dei suoi figli bastardi, Alexandru I Aldea e Vlad II Dracul. Una figlia, Arina, sposò nel 1403 il principe ottomano Musa Çelebi.

Da Vlad II originò la schiatta principesca dei Drăculești che contese il trono di valacchia ai Dănești discendenti di Dan I, fratello maggiore di Mircea il Vecchio.

  1. ^ Bogdan, Ioan (1968), Contribuții la istoriografia bulgară și sârbă, in Scrieri alese, Bucarest, p. 266.
  2. ^ Giurescu, p.366.
  3. ^ Iliescu, O. (1988) Vlad I, prince de Valachie: le règne, le sceau et les monnaies, in Revue roumaine d'histoire, XXVII, Bucarest, pp. 73-105.
  4. ^ Giurescu, p.367.
  5. ^ S. Papacostea, Mircea la Nicopol (1396): o màrturie ignorata in Revista de istorie, XXXIX, 1986, pp. 696-698, cita le parole degli Annales Hirsaugenses di Trithemius, ove si specifica che l'imperatore Sigismondo aveva affidato il comando dell'esercito crociato al principe di Valacchia, un uomo coraggioso, attivo e forte, che, avendo combattuto i turchi a più riprese, aveva trionfato in maniera gloriosa.
  6. ^ Giurescu, p.368.
  7. ^ Giurescu, p.369.
  8. ^ S. Papacostea, La Valachie et la crise de structure de l'Empire ottoman (1402-1413), in Revue roumaine d'histoire, XXV, 1986, pp. 23-33.
  9. ^ Nicolas Iorga, Cronica lui Wavrin si Rominii, in Buletinul Comisiei Istorice a Rominiei, VI, 1927, pp. 126-127 e 132: relativamente ai costi per l'erigenda delle fortezze lungo il Danubio, molto interessante ricordare quanto il figlio e successore di Mircea, Vlad II Dracul, soleva ricordare dell'erigenda di Giurgiu, non c'era pietra di quel castello che non fosse costata a suo padfre una pietra di sale.
  10. ^ Giurescu, pp.364-365.
  • Constantin C. Giurescu, C. Dinu, Istoria Romanilor : volume II (1352-1606), Bucarest, 1976, pp. 66–91.
  • Constantin C. Giurescu, Istoria Românilor : vol. I, Bucarest, 1938
  • Bogdan Petriceicu Hasdeu, Istoria critică a românilor : vol. I, Bucarest, 1875
  • Nicolae Iorga, Histoire des Roumains : volume IV, Les chevaliers, Bucarest, 1937
  • Nicolae Iorga, Studii și documente cu privire la istoria românilor : vol. III, Bucarest, 1901
  • M. J. Trow, Vlad the Impaler, Glouchestershire, 2003
  • Alexandru Dimitrie Xenopol, Histoire des Roumains de la Dacie trajane : Depuis les origines jusqu'à l'union des principautés : Tome I des origines à 1633, Parigi, Ernest Leroux, 1896

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Predecessore Principe di Valacchia Successore
Dan I di Valacchia 1385 - 1394 Vlad I Uzurpatorul

Predecessore Principe di Valacchia Successore
Vlad I Uzurpatorul 1397 - 1418 Mihail I di Valacchia
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