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Museo delle culture (Milano): differenze tra le versioni

Coordinate: 45°27′07.24″N 9°09′40.72″E
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|Indirizzo = via Tortona 56
|Indirizzo = via Tortona 56
|Tipologia = Etnografia, Archeologia, Antropologia, Arte Contemporanea
|Tipologia = Etnografia, Archeologia, Antropologia, Arte Contemporanea
|Data di apertura = 2015
|Direttore = Marina Pugliese
|Direttore = Marina Pugliese
|Sito = https://www.mudec.it/ita/
|Sito = https://www.mudec.it/ita/
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Nel 1999 venne lanciato dal comune di Milano un concorso internazionale per la progettazione del Mudec vinto l'anno successivo dallo studio dall'architetto britannico [[David Chipperfield]]. L'edificio, che occupa un'area di 17.000 mq, si sviluppa su due diversi piani. Il piano terra, destinato all'accoglienza dei visitatori, include lo ''Spazio delle Culture [[Khaled al-Asaad]]'' (principale sede delle attività del palinsesto di ''Milano Città Mondo'' e più in generale dell'Ufficio Reti e Cooperazione Culturale), una biblioteca specializzata, i depositi delle collezioni, un laboratorio di restauro e uno spazio dedicato all'infanzia e ai giovani visitatori (''Mudec Junior'').
Nel 1999 venne lanciato dal comune di Milano un concorso internazionale per la progettazione del Mudec vinto l'anno successivo dallo studio dall'architetto britannico [[David Chipperfield]]. L'edificio, che occupa un'area di 17.000 mq, si sviluppa su due diversi piani. Il piano terra, destinato all'accoglienza dei visitatori, include lo ''Spazio delle Culture [[Khaled al-Asaad]]'' (principale sede delle attività del palinsesto di ''Milano Città Mondo'' e più in generale dell'Ufficio Reti e Cooperazione Culturale), una biblioteca specializzata, i depositi delle collezioni, un laboratorio di restauro e uno spazio dedicato all'infanzia e ai giovani visitatori (''Mudec Junior'').


Il percorso espositivo vero e proprio è sviluppato all'interno del primo piano, articolato attorno a una grande piazza centrale coperta, l'Agorà, di forma quadrilobata. Tratto saliente dell'architettura è la contrapposizione fra le linee curve dello spazio di transito centrale e i volumi geometrici e regolari delle singole sale espositive, contrasto accentuato dalle diverse gradazioni di luce e colore dei diversi ambienti. Dall'Agorà è possibile raggiungere l'Auditorium, la Collezione Permanente e le mostre temporanee curate dal Comune di Milano (nello ''Spazio Focus'') e dal concessionario 24 ORE Cultura.
Il percorso espositivo vero e proprio è sviluppato all'interno del primo piano, articolato attorno a una grande piazza centrale coperta, l'Agorà, di forma quadrilobata. Tratto saliente dell'architettura è la contrapposizione fra le linee curve dello spazio di transito centrale e i volumi geometrici e regolari delle singole sale espositive, contrasto accentuato dalle diverse gradazioni di luce e colore dei diversi ambienti. Dall'Agorà è possibile raggiungere l'Auditorium, la Collezione Permanente e le mostre temporanee curate dal Comune di Milano (nello ''Spazio Focus'') e dal concessionario 24 ORE Cultura. Dal 2018 un nuovo spazio espositivo è costituito da Mudec Photo.


Il [[logo]] del museo, progettato nel 2015 da Studio FM Milano, è rappresentato da una "M" antropomorfa le cui variazioni grafiche rimandano alla diversità, grafica e culturale, delle raccolte stesse del museo.
Il [[logo]] del museo, progettato nel 2015 da Studio FM Milano, è rappresentato da una "M" antropomorfa le cui variazioni grafiche rimandano alla diversità, grafica e culturale, delle raccolte stesse del museo.


== Collezioni ==
== Collezioni ==
Le collezioni del Mudec raccolgono oltre {{formatnum:7000}} fra opere d'arte e artigianato, oggetti quotidiani, tessuti e strumenti musicali provenienti da tutti i continenti del mondo e intendono fornire una rappresentazione della diversità assunta dalle culture dell'uomo nel tempo e nello spazio.
Le collezioni del Mudec raccolgono oltre 9000 fra opere d'arte e artigianato, oggetti quotidiani, tessuti e strumenti musicali provenienti da tutti i continenti del mondo e intendono fornire una rappresentazione della diversità assunta dalle culture dell'uomo nel tempo e nello spazio.


Fanno parte delle collezioni reperti delle originarie [[raccolte extraeuropee del Castello Sforzesco]], istituite nel 1838 dal [[Museo civico di storia naturale di Milano]] con oggetti provenienti da esplorazioni, missioni di alcuni ordini religiosi, donazioni di nobili famiglie milanesi e viaggi compiuti in epoca coloniale (come la collezione raccolta da [[Giuseppe Vigoni]], senatore del [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]] e sindaco della città di Milano), di cui il museo riconosce esplicitamente le opere di spoliazione.
Fanno parte delle collezioni reperti delle originarie [[Raccolte extraeuropee del Castello Sforzesco]], istituite nel 1838 dal [[Museo civico di storia naturale di Milano]] con oggetti provenienti da esplorazioni, missioni di alcuni ordini religiosi, donazioni di nobili famiglie milanesi e viaggi compiuti in epoca coloniale (come la collezione raccolta da [[Giuseppe Vigoni]], senatore del [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]] e sindaco della città di Milano), di cui il museo riconosce esplicitamente le opere di spoliazione.


Nucleo fondante del patrimonio del museo sono le collezioni di arte e cultura dell'[[Estremo Oriente]] (provenienti in particolar modo da [[Cina]] e [[Giappone]]), dell'[[Africa]] e delle [[civiltà precolombiane]]. Integrate e allargate nel dopoguerra attraverso una politica di acquisizioni mirate, queste collezioni includono reperti di particolare pregio relativi alla produzione culturale e artistica di popoli e civiltà non europee in un arco cronologico che va dai primi secoli avanti Cristo fino al Novecento.
Nucleo fondante del patrimonio del museo sono le collezioni di arte e cultura dall'[[Estremo Oriente|Oriente]] (provenienti in particolar modo da [[Cina]] e [[Giappone]]), dell'[[Africa]] e delle [[civiltà precolombiane]]. Integrate e allargate nel dopoguerra attraverso una politica di acquisizioni mirate, queste collezioni includono reperti di particolare pregio relativi alla produzione culturale e artistica di popoli e civiltà non europee in un arco cronologico che va dai primi secoli avanti Cristo fino al Novecento.


Gli oggetti del museo includono una selezione della raccolta di [[Manfredo Settala (scienziato)|Manfredo Settala]], uno dei primi esempi di collezionismo di manufatti non europei in Italia, in comodato dalla [[Biblioteca Ambrosiana]], che comprende esempi pregiati relativi all'ambito collezionistico dei ''naturalia'' (curiosità e reperti provenienti dal mondo animale, vegetale, minerale), ''artificialia'' (naturalia trasformati dall'uomo in modo mostruoso o artistico) e ''mirabilia'' ed ''exotica'' (''naturalia'' ed ''artificialia'' capaci di suscitare stupore e meraviglia, espressione di culture lontane e sconosciute).
Gli oggetti del museo includono una selezione della raccolta di [[Manfredo Settala (scienziato)|Manfredo Settala]], uno dei primi esempi di collezionismo di manufatti non europei in Italia, in comodato dalla [[Biblioteca Ambrosiana]], che comprende esempi pregiati relativi all'ambito collezionistico dei ''naturalia'' (curiosità e reperti provenienti dal mondo animale, vegetale, minerale), ''artificialia'' (naturalia trasformati dall'uomo in modo mostruoso o artistico) e ''mirabilia'' ed ''exotica'' (''naturalia'' ed ''artificialia'' capaci di suscitare stupore e meraviglia, espressione di culture lontane e sconosciute).
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La collezione permanente è stata inaugurata il 28 ottobre 2015 con l'allestimento "Oggetti d'incontro"; un secondo allestimento, "Milano Globale. Il mondo visto da qui" è stato aperto il 16 settembre 2021 ed è attualmente visitabile. Per la collezione permanente del Mudec l'ingresso è gratuito.
La collezione permanente è stata inaugurata il 28 ottobre 2015 con l'allestimento "Oggetti d'incontro"; un secondo allestimento, "Milano Globale. Il mondo visto da qui" è stato aperto il 16 settembre 2021 ed è attualmente visitabile. Per la collezione permanente del Mudec l'ingresso è gratuito.


Attualmente è in corso la pubblicazione delle collezioni online. Repertori in corso di aggiornamento sono disponibili sulle piattaforme '''[https://www.lombardiabeniculturali.it/blog/istituti/mudec-museo-delle-culture/ Lombardia Beni Culturali]''', [http://mebic.comune.milano.it/mebic/mudec/collezionimudec '''MEBIC'''] (Musei e Biblioteche in Comune) e su [[Google Arts & Culture|Google Arts&Culture]] alla [https://artsandculture.google.com/partner/mudec-museum-of-cultures '''pagina dedicata al Mudec'''].
È in corso la pubblicazione delle collezioni online. Repertori in aggiornamento sono disponibili sulle piattaforme '''[https://www.lombardiabeniculturali.it/blog/istituti/mudec-museo-delle-culture/ Lombardia Beni Culturali]''', [https://mebic.comune.milano.it/mebic/mudec/collezionimudec '''MEBIC - Musei e Biblioteche in Comune'''], e su [[Google Arts & Culture|'''Google Arts&Culture''']] alla [https://artsandculture.google.com/partner/mudec-museum-of-cultures '''pagina dedicata al Mudec'''].


== Mostre temporanee ==
== Mostre temporanee ==
Accanto alle collezioni permanenti, il Mudec ospita esposizioni e mostre temporanee volte ad arricchire l'offerta culturale del polo museale e la sua vocazione a dare visibilità alle varie manifestazioni della diversità culturale. Tra le esposizioni realizzate si ricordano:
Accanto alle collezioni permanenti, il Mudec ospita esposizioni, mostre temporanee e installazioni site-specific volte ad arricchire l'offerta culturale del polo museale e la sua vocazione a dare visibilità alle varie manifestazioni della diversità culturale. Tra le esposizioni realizzate si ricordano:
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|'''Oggetti d'incontro (Collezione Permanente)'''
|'''Oggetti d'incontro (Collezione Permanente)'''
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|Gauguin. Racconti dal paradiso
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|Italiani sull'oceano. Storie di artisti nel Brasile moderno e indigeno alla metà del '900
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|Jean-Michel Basquiat
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|La voce delle ombre. Presenze africane nell'arte dell'Italia settentrionale (XVI-XX secolo)
|La voce delle ombre. Presenze africane nell'arte dell'Italia settentrionale (XVI-XX secolo)
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|Deutsche Bank Artist of the Year
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|Macchu Picchu e gli imperi d'oro del Perù
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|Robert Capa. Nella Storia
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|Norma Jeane. #OneLove
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|''Cory Arcangel. Adobe Photoshop 2022 [...] - Installazione site-specific''
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|RAINBOW. Colori e meraviglie fra miti, arti e scienza
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|Dalì, Magritte, Man Ray e il Surrealismo. Capolavori dal Museo Boijmans van Beuningen
|2023
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|Muholi. A visual activist
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|Milano Città Mondo #2023. RAINBOW
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|Deutsche Bank Artist of the Year. Doku Experience Center. Luyang
|2023
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|Van Gogh pittore colto
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|''Mariana Castillo Deball. Luce dietro tracce incompiute - Installazione site-specific''
|2023-24
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|Rodin e la danza
|2023-24
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|Deloitte Photo Grant. Newsha Tavakolian. And they laughed at me
|2023-24
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|Galleria dei donatori e dei restauri
|2023-24
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|Picasso. La metamorfosi della figura
|2024
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|Tatuaggio. Storie dal Mediterraneo
|2024
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|EXPOSURE. Arte, culture, moda dentro e fuori la vetrina
|2024
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* [http://www.mudec.it/ita/ Mudec - Sito ufficiale]
* [http://www.mudec.it/ita/ Mudec - Sito ufficiale]
* [https://www.lombardiabeniculturali.it/blog/istituti/mudec-museo-delle-culture/ Mudec su Lombardia Beni Culturali]
* [https://www.lombardiabeniculturali.it/blog/istituti/mudec-museo-delle-culture/ Mudec su Lombardia Beni Culturali]
* [http://mebic.comune.milano.it/mebic/mudec/collezionimudec Mudec su MeBiC - Musei e Biblioteche in Comune]
* [https://mebic.comune.milano.it/mebic/mudec/collezionimudec Mudec su MEBIC (Musei e Biblioteche in Comune)]
* [https://artsandculture.google.com/partner/mudec-museum-of-cultures Mudec su Google Arts&Cultures]
* [https://artsandculture.google.com/partner/mudec-museum-of-cultures Mudec su Google Arts&Cultures]
{{Musei di Milano}}
{{Musei di Milano}}

Versione attuale delle 14:34, 5 ago 2024

Mudec - Museo delle Culture
Ubicazione
StatoItalia (bandiera) Italia
LocalitàMilano
Indirizzovia Tortona 56
Coordinate45°27′07.24″N 9°09′40.72″E
Caratteristiche
TipoEtnografia, Archeologia, Antropologia, Arte Contemporanea
Apertura2015
DirettoreMarina Pugliese
Visitatori336 055 (2022)
Sito web

Il Museo delle Culture (Mudec) di Milano è un museo e polo espositivo inaugurato nel 2015, in concomitanza con Expo, dedicato alla valorizzazione e alla ricerca interdisciplinare sulle culture del mondo. Nel Mudec hanno trovato collocazione i reperti e le collezioni delle Raccolte extraeuropee del Castello Sforzesco. Gli spazi del museo costituiscono inoltre un polo espositivo per mostre ed eventi temporanei, organizzati sia dal Comune di Milano che dal concessionario 24 ORE Cultura. Da febbraio 2022 il museo costituisce inoltre il centro dell'Area Museo delle Culture, Progetti interculturali e Arte nello Spazio Pubblico.

Storia e descrizione

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Il progetto del museo ha origine a partire dai primi anni novanta, quando il comune di Milano decide di acquistare e riqualificare gli stabilimenti dell'ex acciaieria Ansaldo, nel quartiere di porta Genova, allo scopo di trasformare l'area industriale ormai dismessa in un polo multidisciplinare destinato ad attività culturali. In questo contesto prende corpo l'idea di costituire uno spazio espositivo in cui ricollocare le Raccolte extraeuropee dei musei civici di Milano.

Queste collezioni etnografiche, raccolte a partire dai primi anni del Novecento negli spazi espositivi del Castello Sforzesco, subiscono infatti gravi danni durante un bombardamento avvenuto nell'agosto del 1943. Dopo la seconda guerra mondiale e a seguito del riallestimento pensato da Studio BBPR, le opere vengono conservate nei depositi del museo e mostrate al pubblico solo in occasione di alcune mostre temporanee. La costituzione del Mudec si propone quindi di ridare visibilità a un patrimonio culturale di particolare valore e significato rimasto sin dal dopoguerra inaccessibile al pubblico per carenza di spazi espositivi.

Nel 1999 venne lanciato dal comune di Milano un concorso internazionale per la progettazione del Mudec vinto l'anno successivo dallo studio dall'architetto britannico David Chipperfield. L'edificio, che occupa un'area di 17.000 mq, si sviluppa su due diversi piani. Il piano terra, destinato all'accoglienza dei visitatori, include lo Spazio delle Culture Khaled al-Asaad (principale sede delle attività del palinsesto di Milano Città Mondo e più in generale dell'Ufficio Reti e Cooperazione Culturale), una biblioteca specializzata, i depositi delle collezioni, un laboratorio di restauro e uno spazio dedicato all'infanzia e ai giovani visitatori (Mudec Junior).

Il percorso espositivo vero e proprio è sviluppato all'interno del primo piano, articolato attorno a una grande piazza centrale coperta, l'Agorà, di forma quadrilobata. Tratto saliente dell'architettura è la contrapposizione fra le linee curve dello spazio di transito centrale e i volumi geometrici e regolari delle singole sale espositive, contrasto accentuato dalle diverse gradazioni di luce e colore dei diversi ambienti. Dall'Agorà è possibile raggiungere l'Auditorium, la Collezione Permanente e le mostre temporanee curate dal Comune di Milano (nello Spazio Focus) e dal concessionario 24 ORE Cultura. Dal 2018 un nuovo spazio espositivo è costituito da Mudec Photo.

Il logo del museo, progettato nel 2015 da Studio FM Milano, è rappresentato da una "M" antropomorfa le cui variazioni grafiche rimandano alla diversità, grafica e culturale, delle raccolte stesse del museo.

Le collezioni del Mudec raccolgono oltre 9000 fra opere d'arte e artigianato, oggetti quotidiani, tessuti e strumenti musicali provenienti da tutti i continenti del mondo e intendono fornire una rappresentazione della diversità assunta dalle culture dell'uomo nel tempo e nello spazio.

Fanno parte delle collezioni reperti delle originarie Raccolte extraeuropee del Castello Sforzesco, istituite nel 1838 dal Museo civico di storia naturale di Milano con oggetti provenienti da esplorazioni, missioni di alcuni ordini religiosi, donazioni di nobili famiglie milanesi e viaggi compiuti in epoca coloniale (come la collezione raccolta da Giuseppe Vigoni, senatore del Regno d'Italia e sindaco della città di Milano), di cui il museo riconosce esplicitamente le opere di spoliazione.

Nucleo fondante del patrimonio del museo sono le collezioni di arte e cultura dall'Oriente (provenienti in particolar modo da Cina e Giappone), dell'Africa e delle civiltà precolombiane. Integrate e allargate nel dopoguerra attraverso una politica di acquisizioni mirate, queste collezioni includono reperti di particolare pregio relativi alla produzione culturale e artistica di popoli e civiltà non europee in un arco cronologico che va dai primi secoli avanti Cristo fino al Novecento.

Gli oggetti del museo includono una selezione della raccolta di Manfredo Settala, uno dei primi esempi di collezionismo di manufatti non europei in Italia, in comodato dalla Biblioteca Ambrosiana, che comprende esempi pregiati relativi all'ambito collezionistico dei naturalia (curiosità e reperti provenienti dal mondo animale, vegetale, minerale), artificialia (naturalia trasformati dall'uomo in modo mostruoso o artistico) e mirabilia ed exotica (naturalia ed artificialia capaci di suscitare stupore e meraviglia, espressione di culture lontane e sconosciute).

La collezione permanente è stata inaugurata il 28 ottobre 2015 con l'allestimento "Oggetti d'incontro"; un secondo allestimento, "Milano Globale. Il mondo visto da qui" è stato aperto il 16 settembre 2021 ed è attualmente visitabile. Per la collezione permanente del Mudec l'ingresso è gratuito.

È in corso la pubblicazione delle collezioni online. Repertori in aggiornamento sono disponibili sulle piattaforme Lombardia Beni Culturali, MEBIC - Musei e Biblioteche in Comune, e su Google Arts&Culture alla pagina dedicata al Mudec.

Mostre temporanee

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Accanto alle collezioni permanenti, il Mudec ospita esposizioni, mostre temporanee e installazioni site-specific volte ad arricchire l'offerta culturale del polo museale e la sua vocazione a dare visibilità alle varie manifestazioni della diversità culturale. Tra le esposizioni realizzate si ricordano:

Mostra Anno
Mondi a Milano. Culture ed esposizioni, 1874-1940 2015
Africa. La terra degli spiriti 2015
Oggetti d'incontro (Collezione Permanente) 2015-20
Milano Città Mondo #1: Eritrea/Etiopia 2015-16
A Beautiful Confluence. Anni e Josef Albers e l'America Latina 2015-16
Gauguin. Racconti dal paradiso 2015-16
Barbie. The Icon 2015-16
Italiani sull'oceano. Storie di artisti nel Brasile moderno e indigeno alla metà del '900 2016
Joan Mirò. La forza della materia 2016
Arte maori a Milano. Il salone ducale di George Nuku 2016
Le avventure di un esploratore. Antonio Raimondi e la scoperta del Perù 2016-17
Jean-Michel Basquiat 2016-17
Homo Sapiens. Le nuove storie dell'evoluzione umana 2016-17
Milano Città Mondo #2: Cina. Chinamen. Un secolo di cinesi a Milano 2017
Kandinskij. Il cavaliere errante 2017
Dinosauri. Giganti dall'Argentina 2017
Rex and the City. I sauri e noi (IV secolo a.C. - XX secolo) 2017
Ahora Cuba. Italia e Cuba: possibilità a colori 2017
Egitto. La straordinaria scoperta del faraone Amenofi II 2017-18
Klimt Experience 2017-18
Milano Città Mondo #3: Egitto. Egypt Room 2017-18
Eravamo cacciatori di teste. Riti, vita e arte delle popolazioni Asmat 2017-18
Frida Kahlo. Oltre il mito 2018
Il sogno degli antenati. L'archeologia del Messico nell'immaginario di Frida Kahlo 2018
Homes. Syrian stories through artists’ eyes 2018
Dal batik all'Art Nouveau. Il filo che unisce Oriente e Occidente 2018
Modigliani Art Experience 2018
Javier Marín. Corpus 2018
Capitani coraggiosi. L'avventura umana della scoperta (1906-1990) 2018-19
Se a parlare non resta che il fiume. Ambiente sensibile per le tribù della valle dell'Omo 2018
Paul Klee. Alle origini dell'arte 2018-19
A Visual Protest. The Art of Banksy 2018-19
Steve McCurry. Animals 2018-19
Milano Città Mondo #4: Perù. Storie in movimento. Italiani a Lima, peruviani a Milano 2019
Roy Lichteinstein. Multiple Visions 2019
Liu Bolin. Visible Invisible 2019
Kokeshi. La tradizione artigianale del Tōhoku 2019
Valerio Rocco Orlando. Dialogue with the Unseen 2019
Impressioni d'Oriente. Arte e collezionismo tra Europa e Giappone 2019-20
Quando il Giappone scoprì l'Italia. Storie di incontri 1585-1890 2019-20
Elliott Erwitt. Family 2019-20
Milano Città Mondo #5. La città delle donne 2020
Mi cama es un jardín 2020
Andando via. Omaggio a Grazia Deledda 2020
Qhapaq Ñan. La grande strada Inca 2021
Robot. The Human Project 2021
Tina Modotti. Donne, Messico e Libertà 2021
Luisa Menazzi Moretti. Io sono / I am 2021
Disney. L'arte di raccontare storie senza tempo 2021-22
Milano globale. Il mondo visto da qui (Collezione Permanente) 2021-
Piet Mondrian. Dalla figurazione all'astrazione 2021-22
TVBoy 2021-22
Henri Cartier-Bresson. Cina 1948-49 | 1958 2022
Marc Chagall. Una storia di due mondi 2022
Milano Città Mondo #6. Identità globali. Nuovi archetipi di cittadinanza 2022
David LaChapelle. I Believe in Miracles 2022
La voce delle ombre. Presenze africane nell'arte dell'Italia settentrionale (XVI-XX secolo) 2022
Deutsche Bank Artist of the Year 2022
Macchu Picchu e gli imperi d'oro del Perù 2022-23
Robert Capa. Nella Storia 2022-23
Norma Jeane. #OneLove 2022-23
Cory Arcangel. Adobe Photoshop 2022 [...] - Installazione site-specific 2023
RAINBOW. Colori e meraviglie fra miti, arti e scienza 2023
Dalì, Magritte, Man Ray e il Surrealismo. Capolavori dal Museo Boijmans van Beuningen 2023
Muholi. A visual activist 2023
Milano Città Mondo #2023. RAINBOW 2023
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Van Gogh pittore colto 2023-24
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