NGC 6643

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NGC 6643
Galassia a spirale
NGC 6643 (PanSTARRS1)
Scoperta
ScopritoreEduard Schönfeld
Data1858
Dati osservativi
(epoca J2000.0)
CostellazioneDragone
Ascensione retta18h 19m 46,4s
Declinazione+74° 34′ 05″
Distanza63,2 milioni a.l.
(19,4 milioni pc)
Magnitudine apparente (V)11,1
Dimensione apparente (V)3',8 x 1',9
Redshift0,004950
Luminosità superficiale13,1
Angolo di posizioneda 30° a 38°
Velocità radiale1 km/s
Caratteristiche fisiche
TipoGalassia a spirale
ClasseSA(rs)c II
Dimensioni86.3 a.l.
(26.500 pc)
Caratteristiche rilevantiha una vaga somiglianza con la Via Lattea
Altre designazioni
UGC 11218; MCG +12-17-21; PGC 61742
Mappa di localizzazione
NGC 6643
Categoria di galassie a spirale

NGC 6643 è una galassia a spirale, di aspetto un po' irregolare, sfumata, di dimensione alquanto estesa, inclinata da NE a SW. Ad un'osservazione attenta presenta zone più cospicue e zone più rarefatte nei dintorni del nucleo. Le regioni più dense di queste formazioni sono state identificate dai ricercatori come regioni HII, cioè vastissime regioni in cui è abbondante l'idrogeno ionizzato.

Fanno bella mostra pochi secondi ad est della galassia fanno due stelline prospettiche pressoché gemelle in luminosità: la GSC 4441:118 di magnitudine 12,0 e GSC 4441:525 di magnitudine 12,2, sistemate a guisa di "protezione" del lato destro.

La stella più luminosa di questa zona della costellazione del Dragone è la SAO 9050, situata a ben 14' a SE dalla galassia, di magnitudine 7,89 e tipo spettrale K5 alle coordinate 18h 12m 06,1s e +74° 20′ 03″.

Data la sua estensione, è fra le galassie di taglia medio-piccola preferite dai cacciatori di supernove, finora ne sono state scoperte due, la 2008bo[1] e la 2008ij[2]. Recenti studi hanno analizzato la velocità di campo della galassia, rivelando un campo a simmetria bilaterale con velocità peculiari non circolari ma approssimate a spirali logaritmiche viste sotto un certo angolo.

Note

  1. ^ (EN) IAUC 8939 del 23 aprile 2008, edita dal CBAT.
  2. ^ (EN) Cbet 1626 del 20 dicembre 2008 edita dal CBAT

Bibliografia

  • (EN) Uranometria 2000.0 – Deep Sky Field Guide – Willmann-Bell (2001)

Voci correlate

Collegamenti esterni

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