Traversa (ferrovia): differenze tra le versioni
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Versione delle 08:36, 12 mar 2010
Con traversa (nell'uso comune e gergale anche traversina) si intende quella sottostruttura del binario alla quale sono fissate le rotaie.
L'importanza delle traverse
Le traverse assolvono il duplice, vitale, compito di assicurare il rispetto dello scartamento delle rotaie e scaricare, sul terreno sottostante, il peso del treno che vi transita attraverso la loro maggiore superficie anziché su quella molto minore della base della rotaia stessa. Quest'ultimo fatto, è intuitivo, è divenuto nel tempo sempre più importante visto l'aumento di massa delle locomotive e dei rotabili in genere ed è anche il motivo per cui la distanza tra le traverse è maggiore nelle linee secondarie o obsolete e minore in quelle più moderne e più veloci; questa distanza prende il nome di modulo. Ne consegue che il numero delle traverse impiegate nelle reti ferroviarie è molto elevato e nel passato, quando veniva usato soltanto il legno per farle, all'atto della costruzione di una linea venivano distrutte grandi estensioni di bosco. Alla fine del 2003 la quantità delle rotaie della Deutsche Bahn AG in Germania aveva una lunghezza di circa 35.600 km, posate su circa 54 milioni di traverse.
Le traverse possono essere composte di:
Traverse di legno
Sono il tipo più diffuso a livello mondiale ed in passato il quasi esclusivo. Le traverse di legno sono prevalentemente di faggio, di quercia, di rovere e di pino. Le traverse in legno prima dell'uso subiscono un trattamento che ne assicura la durabilità e l'inattaccabilità dagli insetti e dai parassiti del legno; vengono quindi impregnate con olio di catrame di carbon fossile anche per renderle più conservabili contro dannosi effetti ambientali. Soprattutto nei paesi tropicali si utilizzano altri tipi di legname come il teak e altri legni duri e resistenti.
Traverse in ferro
Le traverse in ferro sono di solito costituite da una barra di lunghezza opportuna con sezione a "C" alla quale sono bullonate le piastre di fissaggio delle rotaie.
Sono in certi casi utilizzate anche delle traverse ibride in ferro-cemento costituite da due blocchetti di cemento, con gli ancoraggi della rotaia, unite tra loro alla distanza corretta di scartamento da una barra di profilato di ferro di sezione ridotta.
Ambedue i tipi sono utilizzati per ferrovie secondarie o tranvie extraurbane data la minore attitudine a pesi assiali e velocità più elevati.
Traverse in cemento armato
Dagli anni sessanta si utilizzano sempre più traverse in cemento armato precompresso nelle nuove realizzazioni ferroviarie e nei lavori di ammodernamento al posto delle vecchie traverse in legno. Esse in virtù di un peso maggiore (circa 350 - 400 kg) che garantisce una migliore stabilità nella posizione di montaggio e una migliore utilizzabilità per le operazioni meccanizzate di costruzione e manutenzione rappresentano ormai lo standard per tutte le linee ferroviarie importanti o ad alta velocità.
Traversa a Y
Una forma alternativa è la traversa a Y, nella quale si aggiungono sagome in acciaio modellate a coppia per ottenere una traversa a forma di Y. Nel binario la traversa a Y viene montata con un punto di attacco da una parte e a due punti di attacco; la successiva in posizione inversa. I vantaggi della traversa a Y sono una minore sezione di costruzione, l'alta stabilità di posizione del binario anche in raggi in curva stretti e il ballast più ristretto. La traversa a Y mostra una maggiore resistenza del binario allo spostamento trasversale ed è più elastica delle traverse in cemento armato. Lo svantaggio sono i costi, che aumentano con gli alti prezzi dell'acciaio. Inoltre queste traverse non si adattano a tutte le tecnologie moderne meccanizzate di rinnovamento e manutenzione del binario, con più basse velocità nella lavorazione meccanizzata in confronto ai binari a traversa classica. Inoltre, la velocità dei treni, è limitata a 120 km/h. Più volte su tratti attrezzati con traverse a Y è stata notata una forte tendenza all'ondulazione, che porta ad una maggiore emissione sonora. Per questo non vengono utilizzate se si devono soddisfare richieste tecnico-acustiche ambientali.
Alternative alle traverse
Nella metà degli anni ottanta sono stati sviluppati diversi nuovi sistemi di costruzione come i plateu di cemento armato a moduli precompressi. Questi sono in sostanza dei lastroni di misura predefinita dai quali nella faccia superiore sporgono delle traverse integrate, in altri casi dei blocchetti di cemento armato o delle superfici di attacco alle quali sono poi fissate le rotaie in genere con sistemi di attacco elastico. Il vantaggio è costituito dall'assenza di ballast, da un più stabile livellamento e dalla possibilità di circolazione di mezzi gommati in caso di emergenza.
Riutilizzo delle traverse
A causa dell'elevato contenuto di impregnanti nocivi alla salute le traverse sono catalogate tra i materiali inquinanti e non ne è consentito l'utilizzo come legna da ardere. Un tempo questo era tuttavia l'utilizzo più diffuso. Traverse di scarto sono state utilizzate anche come materiale da costruzione o recinzione di sostegno per muri ecc. A partire dagli anni ottanta le traverse ferroviarie possono essere utilizzate per diversi scopi forestali, in quanto sono un rifiuto recuperabile con il codice cer 17.02.04*. Ci sono aziende a norma di legge che lavorano per rendere la traversa materia prima evitando che dei pezzi di legno cosi grossi vengano mandati ai termovalorizzatori.
Bibliografia
- Ivo Angelini, Treni e ferrovie:ieri oggi domani, 1975. Casa editrice Salani s.p.a. Firenze
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su traverse
Collegamenti esterni
- Il binario, su geocities.com (archiviato dall'url originale ).