Unione Sportiva Fiumana: differenze tra le versioni
Non sono due persone (Zanetti e Lorenzetti) ma una sola persona (Alberto Zanetti Lorenzetti) |
→Gli anni migliori: riportata a semplice teoria non confermata, la continuità tra Olimpia Fiumana Rijeka, secondo quanto riporta lo stesso sito del Rijeka |
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Il campionato di [[Serie C 1942-1943]] fu l'ultimo campionato italiano della Fiumana, che si concluse con un onorevole 3º posto nel girone A. In quel torneo giocava anche un altro team della città, la squadra dei Magazzini Generali. La Fiumana si dissolse nella primavera del [[1943]]: l'ultima partita fu disputata il 14 marzo sconfiggendo per 4-1 il Vittorio Veneto. |
Il campionato di [[Serie C 1942-1943]] fu l'ultimo campionato italiano della Fiumana, che si concluse con un onorevole 3º posto nel girone A. In quel torneo giocava anche un altro team della città, la squadra dei Magazzini Generali. La Fiumana si dissolse nella primavera del [[1943]]: l'ultima partita fu disputata il 14 marzo sconfiggendo per 4-1 il Vittorio Veneto. |
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La fine della [[seconda guerra mondiale]] sancì il passaggio di Fiume, nonché dell'[[Istria]] e di [[Zara (Croazia)|Zara]], alla [[Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia|Jugoslavia]]. Nel [[1945]] l'Unione Sportiva Fiumana venne sciolta dalle autorità di occupazione jugoslave in linea con la loro politica di sciogliere le preesistenti società professionistiche sostituendole con società polisportive sindacali e giovanili.<ref>Il libro di Zanetti Lorenzetti, [https://crsrv.org/wp/wp-content/uploads/2020/03/N.15-Zanetti-Lorenzetti-Sport-Venezia-Giulia.pdf ''Sport e guerra fredda in Venezia Giulia: 1945-1954''], pp. 63-64, riporta parte di un articolo pubblicato su ''La voce del Popolo'' del 12 agosto 1945 in cui viene menzionato lo "scioglimento delle vecchie società" e la loro sostituzione con "società sindacali e giovanili". Coloro che hanno criticato lo scioglimento delle società preesistenti vengono definiti "vecchie figure della cricca professionistica fiumana".</ref> La "Fiumana Nuoto" sembrerebbe comunque aver continuato la propria attività, presumibilmente attraverso il trasferimento della propria sede in Italia.<ref>Vedasi il libro di Zanetti Lorenzetti, [https://crsrv.org/wp/wp-content/uploads/2020/03/N.15-Zanetti-Lorenzetti-Sport-Venezia-Giulia.pdf ''Sport e guerra fredda in Venezia Giulia: 1945-1954''], p. 149.</ref> Il 29 luglio 1946 venne costituita una nuova società fiumana, il Kvarner Rijeka/Quarnero Fiume, e tra i suoi soci fondatori vi erano giocatori e dirigenti della Fiumana, anche se nello statuto non è presente alcuna menzione del club precedente, forse per la volontà da parte delle autorità jugoslave di attuare un taglio netto con il passato italiano della città. Nel 1954, nel momento di maggior tensione tra Italia e Jugoslavia, le autorità titine decisero di abolire il bilinguismo della città costringendo di conseguenza il Quarnero/Kvarner a cambiare denominazione in {{Calcio Rijeka|N}}. |
La fine della [[seconda guerra mondiale]] sancì il passaggio di Fiume, nonché dell'[[Istria]] e di [[Zara (Croazia)|Zara]], alla [[Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia|Jugoslavia]]. Nel [[1945]] l'Unione Sportiva Fiumana venne sciolta dalle autorità di occupazione jugoslave in linea con la loro politica di sciogliere le preesistenti società professionistiche sostituendole con società polisportive sindacali e giovanili.<ref>Il libro di Zanetti Lorenzetti, [https://crsrv.org/wp/wp-content/uploads/2020/03/N.15-Zanetti-Lorenzetti-Sport-Venezia-Giulia.pdf ''Sport e guerra fredda in Venezia Giulia: 1945-1954''], pp. 63-64, riporta parte di un articolo pubblicato su ''La voce del Popolo'' del 12 agosto 1945 in cui viene menzionato lo "scioglimento delle vecchie società" e la loro sostituzione con "società sindacali e giovanili". Coloro che hanno criticato lo scioglimento delle società preesistenti vengono definiti "vecchie figure della cricca professionistica fiumana".</ref> La "Fiumana Nuoto" sembrerebbe comunque aver continuato la propria attività, presumibilmente attraverso il trasferimento della propria sede in Italia.<ref>Vedasi il libro di Zanetti Lorenzetti, [https://crsrv.org/wp/wp-content/uploads/2020/03/N.15-Zanetti-Lorenzetti-Sport-Venezia-Giulia.pdf ''Sport e guerra fredda in Venezia Giulia: 1945-1954''], p. 149.</ref> Il 29 luglio 1946 venne costituita una nuova società fiumana, il Kvarner Rijeka/Quarnero Fiume, e tra i suoi soci fondatori vi erano giocatori e dirigenti della Fiumana, anche se nello statuto non è presente alcuna menzione del club precedente, forse per la volontà da parte delle autorità jugoslave di attuare un taglio netto con il passato italiano della città. Nel 1954, nel momento di maggior tensione tra Italia e Jugoslavia, le autorità titine decisero di abolire il bilinguismo della città costringendo di conseguenza il Quarnero/Kvarner a cambiare denominazione in {{Calcio Rijeka|N}}. A seguito della pubblicazione della monografia ''Rijeka bijelih snova'' <ref>{{Cita web|url=https://poduckun.net/rijeka-bijelih-snova-590-stranica-cistih-emocija-pretprodajna-akcija-traje-jos-pet-dana/|titolo=Presentazione della monografia “Rijeka bijelih snova”}}</ref>, è stata avanzata la tesi che ci fosse continuità storica tra l’Olimpia poi Fiumana ed il Kvarner poi Rijeka, tanto da sostenere la retrodatazione dal 1946 al 1906 l’anno di fondazione del Rijeka. Tale retrodatazione è stata contestata da parte della tifoseria<ref>[https://lavoce.hr/sport/rijeka-la-maglietta-retro-non-piace-allarmada-video Rijeka. La maglietta retro non piace all’Armada (video)].</ref> e da alcuni storici del calcio locali.<ref>[https://lavoce.hr/sport/legami-tra-rijeka-fiumana-e-olympia-querelle-infinita Legami tra Rijeka, Fiumana e Olympia: querelle infinita].</ref> Il Rijeka, dopo aver in un primo momento avallato questa tesi, nella propria sezione storica riporta come anno di fondazione il 1946, nel segno della tradizione delle precedenti squadre fiumane dell’Olimpia, del Gloria e della Fiumana.<ref>{{Cita web|url=https://nk-rijeka.hr/klub/povijest/|titolo=Sezione storica del sito ufficiale del Rijeka}}</ref> |
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==Cronistoria== |
==Cronistoria== |
Versione delle 21:57, 7 ott 2022
US Fiumana Calcio | |
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Segni distintivi | |
Uniformi di gara | |
Colori sociali | Rosso cardinale, giallo, blu |
Dati societari | |
Città | Fiume |
Nazione | Italia |
Federazione | FIGC |
Fondazione | 1926 |
Scioglimento | 1945 |
Stadio | Comunale del Littorio (8.000 posti) |
Palmarès | |
Si invita a seguire il modello di voce |
L'Unione Sportiva Fiumana, meglio nota come Fiumana, fu una società polisportiva italiana di Fiume, città oggi in Croazia; era nota per la sua sezione calcistica ma presentò squadre anche in altre discipline, come la pallanuoto[1].
Storia
Nel 1904 venne fondato nella città autonoma di Fiume, al tempo Corpus Separatum della corona magiara del Impero austro-ungarico, il Club Sportivo Olimpia. La sezione calcistica iniziò la propria attività ufficialmente il 25 novembre 1906. Nel 1917 venne fondato come club dei lavoratori fiumani il Club Sportivo Gloria. Le due squadre diventarono subito i maggiori rivali dei seguenti campionati, rappresentando rispettivamente le classi sociali più abbienti e quelle più popolari della città. I due club finiranno per essere uniti nell'Unione Sportiva Fiumana il 2 settembre 1926. Come colori sociali l'Olimpia (dopo il 1918 rinominato Olympia), usava il bianco e il nero, classificandosi al 3º posto nel girone D del campionato di Seconda Divisione 1925-1926. Il Club Sportivo Gloria aveva invece come colori sociali il giallo e l'amaranto e si classificò al 4º posto dello stesso torneo, pur avendo le due squadre conquistato lo stesso numero di punti nel campionato, a causa del quoziente reti sfavorevole. La città (nella quale nel 1938 risultavano risiedere 53 896 abitanti) diede i natali in quei decenni ad alcuni giocatori di livello nazionale come Rodolfo Volk, Marcello Mihalich (il primo ad approdare alla nazionale maggiore), Ezio Loik, oltre alle due coppie di fratelli Andrea e Rodolfo Kregar e Mario e Giovanni Varglien.
I prodromi di questa fusione vanno ricercati nella grave crisi che colpì la FIGC nella primavera del 1926 e che fornì l'occasione per l'intervento del regime fascista nel mondo del calcio con la riorganizzazione imposta alla federazione dopo la stesura della Carta di Viareggio del 2 agosto 1926 che portò, con l'istituzione della "Divisione Nazionale" (una sorta di massima serie divisa in due gironi), alla nascita dell'antesignana della Serie A. La ristrutturazione su scala nazionale dei campionati non poté avvenire in molte realtà locali sulla base delle società esistenti, motivo per cui il regime favorì (laddove non impose) l'accorpamento e le fusioni societarie su base cittadina anche perché vedeva di cattivo occhio rivalità all'interno delle città che contrastassero con le sue finalità di pace sociale. In città di confine e per di più contese come Fiume, questa visione fu subito prevalente. Non va esclusa tuttavia l'esigenza cittadina di rinforzare la propria forza in campo calcistico riunendo le forze delle due maggiori compagini cittadine in modo da poter meglio figurare nei tornei nazionali, specie dopo la costruzione del nuovo stadio.
I colori sociali del nuovo club (rosso cardinale, blu e giallo), seppur simili a quelli del C.S. Gloria, vennero ereditati dal tricolore della bandiera del cessato Stato Libero di Fiume (cremisi, oro e indaco). Il campo di gioco fu costruito sbancando un intero costone di montagna in frazione Borgomarina nel 1925, venendo denominato durante il periodo italiano "Stadio Comunale del Littorio" come era chiaramente visibile dalla grande scritta posta all'inizio della strada che conduceva all'impianto e che ne costituiva l'entrata. Attualmente si chiama invece stadio Cantrida o Kantrida in croato. Il club in maglia rosso cardinale o in alcune occasioni, specialmente nei suoi primi anni di vita, arancione con stella bianca, calzoncini blu e calzettoni blu con risvolto amaranto e giallo (sempre a ricordare la bandiera dello Stato Libero di Fiume) prese parte inizialmente al campionato interregionale di Prima Divisione, secondo livello dell'epoca.
Gli anni migliori
Nella stagione di Prima Divisione 1926-1927 la Fiumana terminò il torneo classificandosi al quinto posto nel girone "B" lasciando dietro di sé altre cinque squadre. Nel successivo campionato di Prima Divisione 1927-1928 la squadra quarnerina si classificò al 3º posto (su 10 squadre) e, inoltre, partecipò alla Coppa Federale 1927-1928 vincendola. Inizialmente esclusa dal novero delle squadre cadette ammesse d'ufficio in Divisione Nazionale in seguito all'allargamento del massimo campionato da 24 a 32 squadre stabilito il 28 giugno 1928, vi fu ammessa a poche settimane dall'inizio dei campionati occupando il posto lasciato libero dalla fusione tra Inter e US Milanese. Tale fusione fu imposta dalle autorità fasciste con l'obiettivo politico di inserire nel giro del grande calcio un'ulteriore società proveniente dalle terre redente della Venezia Giulia in aggiunta alla Triestina.
La Fiumana si classificò al 14º posto nel girone B della Divisione Nazionale 1928-1929 e fu destinata alla neonata Serie B. La successiva stagione di seconda serie fu conclusa dalla squadra fiumana all'ultimo posto nel campionato di Serie B 1929-1930, retrocedendo nuovamente nei tornei interregionali.
Successivamente partecipò, dal 1930 al 1941, al campionato di terza serie denominato inizialmente "Prima Divisione", per poi mutare nome nel 1935 in Serie C. La Fiumana in quegli anni ebbe giocatori del livello di Andrea Kregar ed altri di notorietà anche internazionale.[2]
Vincendo la Serie C 1940-41 la Fiumana fu nuovamente promossa in Serie B. Anche in questo caso però, la stagione tra i cadetti (Serie B 1941-1942) dei fiumani si concluse amaramente, dato che per due soli 2 punti di distacco dal Savona retrocedettero in Serie C.
Il campionato di Serie C 1942-1943 fu l'ultimo campionato italiano della Fiumana, che si concluse con un onorevole 3º posto nel girone A. In quel torneo giocava anche un altro team della città, la squadra dei Magazzini Generali. La Fiumana si dissolse nella primavera del 1943: l'ultima partita fu disputata il 14 marzo sconfiggendo per 4-1 il Vittorio Veneto.
La fine della seconda guerra mondiale sancì il passaggio di Fiume, nonché dell'Istria e di Zara, alla Jugoslavia. Nel 1945 l'Unione Sportiva Fiumana venne sciolta dalle autorità di occupazione jugoslave in linea con la loro politica di sciogliere le preesistenti società professionistiche sostituendole con società polisportive sindacali e giovanili.[3] La "Fiumana Nuoto" sembrerebbe comunque aver continuato la propria attività, presumibilmente attraverso il trasferimento della propria sede in Italia.[4] Il 29 luglio 1946 venne costituita una nuova società fiumana, il Kvarner Rijeka/Quarnero Fiume, e tra i suoi soci fondatori vi erano giocatori e dirigenti della Fiumana, anche se nello statuto non è presente alcuna menzione del club precedente, forse per la volontà da parte delle autorità jugoslave di attuare un taglio netto con il passato italiano della città. Nel 1954, nel momento di maggior tensione tra Italia e Jugoslavia, le autorità titine decisero di abolire il bilinguismo della città costringendo di conseguenza il Quarnero/Kvarner a cambiare denominazione in Rijeka. A seguito della pubblicazione della monografia Rijeka bijelih snova [5], è stata avanzata la tesi che ci fosse continuità storica tra l’Olimpia poi Fiumana ed il Kvarner poi Rijeka, tanto da sostenere la retrodatazione dal 1946 al 1906 l’anno di fondazione del Rijeka. Tale retrodatazione è stata contestata da parte della tifoseria[6] e da alcuni storici del calcio locali.[7] Il Rijeka, dopo aver in un primo momento avallato questa tesi, nella propria sezione storica riporta come anno di fondazione il 1946, nel segno della tradizione delle precedenti squadre fiumane dell’Olimpia, del Gloria e della Fiumana.[8]
Cronistoria
Cronistoria dell'Unione Sportiva Fiumana | |
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Allenatori e presidenti
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Campionati nazionali
Livello | Categoria | Partecipazioni | Debutto | Ultima stagione | Totale |
---|---|---|---|---|---|
1º | Divisione Nazionale | 1 | 1928-1929 | 1 | |
2º | Prima Divisione | 2 | 1926-1927 | 1927-1928 | 4 |
Serie B | 2 | 1929-1930 | 1941-1942 | ||
3º | Prima Divisione | 5 | 1930-1931 | 1934-1935 | 12 |
Serie C | 7 | 1935-1936 | 1942-1943 |
Giocatori e allenatori celebri
- Mario Varglien
- Rodolfo Volk
- Marcello Mihalich
- Giovanni Varglien
- Ezio Loik
- Bruno Quaresima
- Luigi Ossoinach
- Rodolfo Tommasi
- Andrea Kregar
- Natale Froglia
Palmarès
Competizioni nazionali
- 1927-1928
Competizioni interregionali
- Serie C: 1
Altri piazzamenti
- Secondo posto: 1942-1943 (girone A)
- Secondo posto: 1934-1935 (girone A)
Rievocazioni
Un primo omaggio al club fiumano in Italia si ebbe sul finire degli anni quaranta a Torino, città in cui fu forte l'immigrazione dei giuliano-dalmati nel dopoguerra[9]. Alcuni tifosi fondarono una squadra amatoriale che voleva omaggiare nel nome Fiumana, e che giocò a livello amatoriale locale Piemontese per alcuni decenni fino allo scioglimento risalente al 1985[10].
Nel settembre 2011 si è tenuta a Roma, allo stadio Flaminio, un torneo di rievocazione storica in cui una delle squadre rappresentate era l'U.S. Fiumana. Sono state rappresentate le tre squadre istriane e dalmate dell'epoca italiana ossia la Fiumana, il Grion Pola e la Dalmazia di Zara. Le squadre erano composte da nipoti, figli e parenti degli esuli italiani provenienti da Fiume, Pola, Zara e in generale da tutti quei territori un tempo italiani. L'evento, denominato "Triangolare del Ricordo" è stato organizzato dall'ANVGD (Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia), con il patrocinio delle sezioni culturali di varie regioni italiane, Senato, Camera e Presidente della Repubblica. I giocatori erano ragazzi provenienti da tutte le regioni d'Italia, ma anche da Argentina, Australia, Stati Uniti, Sudafrica e Canada. La vittoria del triangolare andò alla Fiumana.
Il progetto di rifondazione
A partire dal 2008, su iniziativa dei fratelli zaratini Antonio e Sergio Vatta (quest'ultimo già allenatore della Nazionale femminile[11] e dirigente di Torino[9], Alessandria[12] e Novara[13]), Furio Kristovich e Franco Sattolo si fece partire per un progetto di rifondazione della Fiumana, ancora a Torino, con richiesta di ammissione della squadra al campionato di Lega Pro Prima Divisione e l'utilizzo dello Stadio Primo Nebiolo, al Parco Ruffini[9]. Il progetto ebbe il sostegno morale di molti big del calcio torinese come Cobolli Gigli e Marchionne, ma fu presto bloccato dalla FIGC nel novembre del 2008, con una lettera di risposta ufficiale del presidente Giancarlo Abete nella quale salutò l'iniziativa in quanto molto nobile nello spirito, ma sanciva anche che "il titolo sportivo nelle serie italiane della Fiumana era decaduto con il passaggio della città a nuovo stato" e che "l'ordinamento federale della FIGC non permette l'attribuzione dello stesso a nessuna nuova società".[14]
Note
- ^ Storia della Unione Sportiva Fiumana, su anvgd.it (archiviato dall'url originale il 25 ottobre 2014).
- ^ Calciatori originari dalla Dalmazia e Venezia Giulia, su anvgd.it (archiviato dall'url originale il 6 ottobre 2011).
- ^ Il libro di Zanetti Lorenzetti, Sport e guerra fredda in Venezia Giulia: 1945-1954, pp. 63-64, riporta parte di un articolo pubblicato su La voce del Popolo del 12 agosto 1945 in cui viene menzionato lo "scioglimento delle vecchie società" e la loro sostituzione con "società sindacali e giovanili". Coloro che hanno criticato lo scioglimento delle società preesistenti vengono definiti "vecchie figure della cricca professionistica fiumana".
- ^ Vedasi il libro di Zanetti Lorenzetti, Sport e guerra fredda in Venezia Giulia: 1945-1954, p. 149.
- ^ Presentazione della monografia “Rijeka bijelih snova”, su poduckun.net.
- ^ Rijeka. La maglietta retro non piace all’Armada (video).
- ^ Legami tra Rijeka, Fiumana e Olympia: querelle infinita.
- ^ Sezione storica del sito ufficiale del Rijeka, su nk-rijeka.hr.
- ^ a b c Copia archiviata, su lastampa.it. URL consultato il 15 febbraio 2009 (archiviato dall'url originale il 9 novembre 2012). Marco Ansaldo. La Fiumana rivuole l'Italia, da lastampa.it
- ^ [1][collegamento interrotto] Paolo Accossato. Fiumana, quegli esuli in campo alle Casermette, da «La Stampa» - 2 dicembre 2008, pagina 65
- ^ [2] Giorgio Lo Giudice. Bianchi inizia la missione giovani e Vatta scopre il pianeta donne, da «La Gazzetta dello Sport» - 31 gennaio 1998, pagina 11
- ^ [3][collegamento interrotto] Quadri societari della stagione 2004-05, da alessandriacalcio.it
- ^ [4] Francesco Ceniti. Cabrini va al Novara, da «La Gazzetta dello Sport» - 21 giugno 2005, pagina 20
- ^ Figc: Fiumana tra i prof è impossibile, in Il Messaggero Veneto, 26 novembre 2008.
Bibliografia
- Luca Dibenedetto. "El Balon Fiuman quando su la Tore era L'Aquila". Litopress, Borgomanero, 2004.
- Elvino Tomasini. Unione Sportiva Fiumana 1926-1943. Edizioni Svevo, Trieste, 1993.
- Archivio storico della Gazzetta dello Sport., su archiviostorico.gazzetta.it.
- Archivio storico della Stampa., su archivio.lastampa.it. URL consultato il 15 febbraio 2009 (archiviato dall'url originale il 22 agosto 2010).
Voci correlate
- Unione Sportiva Fiumana 1928-1929
- Fiume (Croazia)
- HNK Rijeka
- Reggenza Italiana del Carnaro
- Stato libero di Fiume
- Provincia di Fiume
- Giovanni Udovicich
- Gruppo Sportivo Fascio Grion Pola
- Club Calcistico Giovanile Isola d'Istria
- Calcio Spalato
- Associazione Calcio Dalmazia
- Sergio Vatta
- Andrea Kregar
Collegamenti esterni
- (HR) Sito dell'HNK Rijeka con cenni storici, su nk-rijeka.hr.
- Il progetto di rifondare l'Unione Sportiva Fiumana a Torino, su fiumana.myblog.it.
- Il triangolare del Ricordo del 2011, su anvgd.it. URL consultato il 13 settembre 2011 (archiviato dall'url originale il 5 aprile 2012).