Varanus obor
Varano del sago | |
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Stato di conservazione | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Reptilia |
Ordine | Squamata |
Famiglia | Varanidae |
Genere | Varanus |
Specie | V. obor |
Nomenclatura binomiale | |
Varanus obor Weijola e Sweet, 2010 |
Il varano del sago (Varanus obor Weijola e Sweet, 2010) è una specie della famiglia dei Varanidi endemica dell'isola indonesiana di Sanana. È stato avvistato per la prima volta in natura da Valter Weijola, durante un soggiorno a Sanana nel marzo-aprile del 2009. Un esemplare imbalsamato (l'olotipo), apparentemente catturato tra il 1860 e il 1866, è conservato al Museo di Storia Naturale di Leida (il Naturalis)[1].
Descrizione
V. obor è l'unica specie melanica del gruppo dei varani del Pacifico (indicus), nonché l'unica del sottogenere Euprepiosaurus ad essere ricoperta da macchie rosso-arancio. Le dimensioni del corpo e la struttura delle squame ricordano strettamente quelle di V. melinus, suo stretto parente, diffuso sulle isole di Mangole e Taliabu. Può raggiungere gli 80–150 cm di lunghezza e un peso di 0,5-1,5 kg. Il nome scientifico obor, «torcia» in indonesiano, gli è stato attribuito per la sua colorazione unica[2].
Distribuzione e habitat
Finora V. obor è stato trovato soltanto sull'isola di Sanana, dove abita nelle paludi costiere di palme da sago - habitat frequentato solo marginalmente dalle altre specie del gruppo indicus -, ma si incontra frequentemente anche in habitat rivieraschi e nelle foreste pluviali[1].
Biologia
Le sue abitudini sono quasi sconosciute, ma potrebbero essere simili a quelle di altre specie di varano presenti nella regione.
Note
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