Vittorio Sgarbi: differenze tra le versioni
→Controversie: correzioni grammaticali |
|||
Riga 206: | Riga 206: | ||
* [[Aldo Busi]] - Nell'ottobre [[2002]], durante una puntata del programma ''[[Chiambretti c'è]]'', Busi critica la carriera politica di Sgarbi, allora deputato per [[Forza Italia (1994)|Forza Italia]], al che quest'ultimo, indispettito, urla per tre volte: "Fatti i cazzi tuoi!". Presto il diverbio degenera fra scherni ed insulti reciproci, durante il quale Sgarbi apostroferà Busi come "mentecatto assoluto", "depensante assoluto", "nullità", "morto di sonno" e "pettegolo", al che Busi darà a Sgarbi del mitomane e del megalomane. Sgarbi, dopo essersi apparentemente calmato, gli grida a sua volta "Ma vuoi farti i cazzi tuoi? Vuoi farteli? Ignorante!" e poi "Capra!" per ben tredici volte di seguito. Busi replica urlando: «Tu sei un male italiano! Tu sei un cazzo mio!». La lite prosegue ancora con qualche insulto, fino al momento in cui parte la sigla di chiusura della trasmissione.<ref>{{YouTube|sXh3MheMDCA|LITE SGARBI-BUSI...CAPRA!!!!! }}</ref><ref>{{cita web|url=http://archiviostorico.corriere.it/2002/ottobre/24/Chiambretti_lite_con_insulti_tra_co_8_021024330.shtml|titolo=Da Chiambretti lite con insulti tra Vittorio Sgarbi e Aldo Busi|data=24 ottobre 2002|accesso=11 maggio 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2002/ottobre/24/Chiambretti_lite_con_insulti_tra_co_8_021024330.shtml|dataarchivio=pre 1/1/2016|editore=[[Corriere della Sera]]}}</ref> |
* [[Aldo Busi]] - Nell'ottobre [[2002]], durante una puntata del programma ''[[Chiambretti c'è]]'', Busi critica la carriera politica di Sgarbi, allora deputato per [[Forza Italia (1994)|Forza Italia]], al che quest'ultimo, indispettito, urla per tre volte: "Fatti i cazzi tuoi!". Presto il diverbio degenera fra scherni ed insulti reciproci, durante il quale Sgarbi apostroferà Busi come "mentecatto assoluto", "depensante assoluto", "nullità", "morto di sonno" e "pettegolo", al che Busi darà a Sgarbi del mitomane e del megalomane. Sgarbi, dopo essersi apparentemente calmato, gli grida a sua volta "Ma vuoi farti i cazzi tuoi? Vuoi farteli? Ignorante!" e poi "Capra!" per ben tredici volte di seguito. Busi replica urlando: «Tu sei un male italiano! Tu sei un cazzo mio!». La lite prosegue ancora con qualche insulto, fino al momento in cui parte la sigla di chiusura della trasmissione.<ref>{{YouTube|sXh3MheMDCA|LITE SGARBI-BUSI...CAPRA!!!!! }}</ref><ref>{{cita web|url=http://archiviostorico.corriere.it/2002/ottobre/24/Chiambretti_lite_con_insulti_tra_co_8_021024330.shtml|titolo=Da Chiambretti lite con insulti tra Vittorio Sgarbi e Aldo Busi|data=24 ottobre 2002|accesso=11 maggio 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2002/ottobre/24/Chiambretti_lite_con_insulti_tra_co_8_021024330.shtml|dataarchivio=pre 1/1/2016|editore=[[Corriere della Sera]]}}</ref> |
||
* [[Rocco Casalino]], ex concorrente del ''[[Grande Fratello (programma televisivo)|Grande Fratello]]'', nel [[2006]], nel corso della trasmissione ''[[Buona Domenica]]''; |
* [[Rocco Casalino]], ex concorrente del ''[[Grande Fratello (programma televisivo)|Grande Fratello]]'', nel [[2006]], nel corso della trasmissione ''[[Buona Domenica]]''; |
||
* [[Alessandro Cecchi Paone]], all'interno della trasmissione ''[[Markette]]''; la polemica con [[Cecchi Paone]] ha riguardato la [[ |
* [[Alessandro Cecchi Paone]], all'interno della trasmissione ''[[Markette]]''; la polemica con [[Cecchi Paone]] ha riguardato la [[Chiesa cattolica]] e l'[[omosessualità]]. Fino ad anni recenti, Sgarbi si è sempre dichiarato [[ateo]] e figura in una lista (costruita sulla base di dichiarazioni verificate) di non credenti del sito dell'[[UAAR]];<ref>[http://www.uaar.it/ateismo/famosi-non-credenti Famosi non credenti]</ref> nel 2000 ha partecipato al [[Gay pride]] di [[Roma]];<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2000/luglio/07/Gay_Pride_sfilata_conquista_Colosseo_co_0_0007072762.shtml Gay Pride, la sfilata conquista il Colosseo<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> in un'apparizione a ''[[Markette]]'', programma condotto da [[Piero Chiambretti]], ha attaccato Alessandro Cecchi Paone per le sue critiche alla Chiesa, arrivando ad apostrofarlo "ateo bastardo" ed "ateo fasullo", pur ribadendo la sua distanza dal Cattolicesimo; più recentemente, in una puntata della trasmissione ''Confronti'' condotta da [[Gigi Moncalvo]], Sgarbi ha invece dichiarato di "essere fiero di essere cattolico", alla presenza dello stesso Cecchi Paone: la posizione di Sgarbi pare così essere diventata simile a quella [[Cristianismo|cristianista]] e filo-cattolica. Tuttavia, in molte altre trasmissioni, in particolare su Canale 5 ha più volte detto: "Sono laico, probabilmente non credente e non so se sono perfino ateo". Successivamente un nuovo acceso diverbio con Cecchi Paone è avvenuto durante la trasmissione ''[[Buona_Domenica]]'', in cui Sgarbi è stato contestato da Cecchi Paone perché il critico ha dichiarato che sull'omosessualità "il Papa ha ragione, la Chiesa ha ragione". Un'altra discussione tra Sgarbi e il popolare personaggio televisivo si è avuta nel corso del programma di [[Rai Uno]] ''Sabato, Domenica &...'' in un dibattito riguardante il caso di [[Eluana Englaro]]. Il critico ha cercato di far zittire Cecchi Paone, che lo stava interrompendo, urlandogli «Taci!» per ben 22 volte consecutive. |
||
* [[Giuseppe Cruciani]] - In occasione della trasmissione ''[[Radio Belva]]'' andata in onda il 9 ottobre 2013 su [[Rete 4]], Sgarbi si lancia contro tutti, in particolare contro il conduttore Cruciani (ripetendogli più volte «Ti piscio in testa») e successivamente anche contro [[ |
* [[Giuseppe Cruciani]] - In occasione della trasmissione ''[[Radio Belva]]'' andata in onda il 9 ottobre 2013 su [[Rete 4]], Sgarbi si lancia contro tutti, in particolare contro il conduttore Cruciani (ripetendogli più volte «Ti piscio in testa») e successivamente anche contro [[Alba Parietti]] («Se io ti chiamassi t...»). In seguito a questo episodio la trasmissione è stata sospesa.<ref>[http://www.corriere.it/13_ottobre_10/scoppia-rissa-sgarbi-cruciani-radio-belva-chiude-una-sola-puntata-f9f1c58e-31d1-11e3-ab72-585440a4731e.shtml ''Scoppia rissa Sgarbi-Cruciani e Radio Belva chiude dopo una sola puntata''] sul ''Corriere della Sera'' dell'11 ottobre 2013.</ref> |
||
* [[Roberto D'Agostino]] - In due occasioni: la prima nel corso della puntata del 14 novembre [[1989]] del programma ''Uno su cento'', condotto da [[Pippo Baudo]],<ref>pag.35 de ''[[La Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]'' del 14/11/1989, vd. <i>Archivio la Repubblica</i> [http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1989/11/14/stasera-da-pippo-in-gara.html].</ref> la seconda durante la trasmissione del 15 aprile [[1991]]<ref>dati ricavati dal sito ''[[Adnkronos|Archivio AdnAgenzia]]'' [http://www.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/1991/04/16/Spettacolo/SGARBI-IN-TV-ANNAFFIA-DAGOSTINO-E-LUI-LO-SCHIAFFEGGIA_145800.php].</ref> de ''L'istruttoria'' di [[Giuliano Ferrara]]: in questo caso, dopo essere stato provocato da Sgarbi che lo insultò e gli gettò addosso dell'acqua, D'Agostino gli diede uno schiaffo. |
* [[Roberto D'Agostino]] - In due occasioni: la prima nel corso della puntata del 14 novembre [[1989]] del programma ''Uno su cento'', condotto da [[Pippo Baudo]],<ref>pag.35 de ''[[La Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]'' del 14/11/1989, vd. <i>Archivio la Repubblica</i> [http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1989/11/14/stasera-da-pippo-in-gara.html].</ref> la seconda durante la trasmissione del 15 aprile [[1991]]<ref>dati ricavati dal sito ''[[Adnkronos|Archivio AdnAgenzia]]'' [http://www.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/1991/04/16/Spettacolo/SGARBI-IN-TV-ANNAFFIA-DAGOSTINO-E-LUI-LO-SCHIAFFEGGIA_145800.php].</ref> de ''L'istruttoria'' di [[Giuliano Ferrara]]: in questo caso, dopo essere stato provocato da Sgarbi che lo insultò e gli gettò addosso dell'acqua, D'Agostino gli diede uno schiaffo. |
||
* [[Barbara D'Urso]] - durante la puntata del 7 febbraio [[2010]] di ''[[Domenica |
* [[Barbara D'Urso]] - durante la puntata del 7 febbraio [[2010]] di ''[[Domenica Cinque]]'' litiga con la conduttrice Barbara D'Urso, rea di aver fatto falsa retorica, facendo finta di piangere, riguardo al crollo di una casa a [[Favara]] in cui morirono due bambine. A causa di questa sfuriata Sgarbi è stato sospeso dal programma per due settimane. |
||
* [[Antonio Di Pietro]] e l'[[Italia dei Valori]]: più volte Sgarbi si è rivolto con toni provocatori e polemici verso l'ex magistrato Di Pietro, dichiarando che si doveva mettere in galera chi gli aveva dato la laurea, e definendo l'Italia dei Valori il partito dei "valori del buco del culo". |
* [[Antonio Di Pietro]] e l'[[Italia dei Valori]]: più volte Sgarbi si è rivolto con toni provocatori e polemici verso l'ex magistrato Di Pietro, dichiarando che si doveva mettere in galera chi gli aveva dato la laurea, e definendo l'Italia dei Valori il partito dei "valori del buco del culo". |
||
* [[Carlo Freccero]] - nel gennaio del 2014 in una puntata di [[Piazzapulita]] ha una lite con Carlo Freccero relativa alla attribuzione di [[Matteo Renzi]] alla destra o alla sinistra.<ref>[http://video.corriere.it/lite-sgarbi-freccero-piazzapulita-renzi-destra/c21663b8-826c-11e3-9102-882f8e7f5a8c "Piazzapulita, lite tra Sgarbi e Freccero: "Renzi è di destra"]</ref> |
* [[Carlo Freccero]] - nel gennaio del 2014 in una puntata di [[Piazzapulita]] ha una lite con Carlo Freccero relativa alla attribuzione di [[Matteo Renzi]] alla destra o alla sinistra.<ref>[http://video.corriere.it/lite-sgarbi-freccero-piazzapulita-renzi-destra/c21663b8-826c-11e3-9102-882f8e7f5a8c "Piazzapulita, lite tra Sgarbi e Freccero: "Renzi è di destra"]</ref> |
||
Riga 218: | Riga 218: | ||
* [[Milo Infante]], nel 2006, nel corso della trasmissione ''[[Notti sul ghiaccio]]''. {{Citazione necessaria}} |
* [[Milo Infante]], nel 2006, nel corso della trasmissione ''[[Notti sul ghiaccio]]''. {{Citazione necessaria}} |
||
* [[Giulia Innocenzi]] - Durante la trasmissione ''[[L'ultima parola]]'' critica la posizione della giornalista di [[Annozero]] nella guerra di [[Libia]] urlandole «Studia, vai a scuola invece di dire stupidaggini!» e poi «Ignorante! capra! vai a scuola, vai a studiare!». |
* [[Giulia Innocenzi]] - Durante la trasmissione ''[[L'ultima parola]]'' critica la posizione della giornalista di [[Annozero]] nella guerra di [[Libia]] urlandole «Studia, vai a scuola invece di dire stupidaggini!» e poi «Ignorante! capra! vai a scuola, vai a studiare!». |
||
* [[Giampiero Mughini]] - durante la trasmissione ''[[ |
* [[Giampiero Mughini]] - durante la trasmissione ''[[Il più grande (italiano di tutti i tempi)|Il più grande italiano di tutti i tempi]]'' ha una pesante lite con Giampiero Mughini, da Sgarbi definito "un cornuto". |
||
* [[Alessandra Mussolini]], nel corso della trasmissione ''[[La pupa e il secchione]]''<ref>http://magazine.excite.it/news/134/SgarbiMussolini_insulti_in_tv</ref><ref>[http://magazine.excite.it/news/184/MussoliniSgarbi_nuovo_round http://magazine.excite.it/news/184/MussoliniSgarbi_nuovo_round]</ref> e poi anche a ''[[Buona Domenica]]'' ed in varie altre trasmissioni; |
* [[Alessandra Mussolini]], nel corso della trasmissione ''[[La pupa e il secchione]]''<ref>http://magazine.excite.it/news/134/SgarbiMussolini_insulti_in_tv</ref><ref>[http://magazine.excite.it/news/184/MussoliniSgarbi_nuovo_round http://magazine.excite.it/news/184/MussoliniSgarbi_nuovo_round]</ref> e poi anche a ''[[Buona Domenica]]'' ed in varie altre trasmissioni; |
||
* Matteo Oriani, futuro consigliere regionale, al tempo creatore di un Gruppo su Facebook - durante la trasmissione ''[[SKY TG24]] pomeriggio'' del 30 ottobre 2008 condotta da [[Paola Saluzzi]], si parlava della riforma Gelmini. Durissimo è stato l'attacco di Sgarbi ad Oriani. |
* Matteo Oriani, futuro consigliere regionale, al tempo creatore di un Gruppo su Facebook - durante la trasmissione ''[[SKY TG24]] pomeriggio'' del 30 ottobre 2008 condotta da [[Paola Saluzzi]], si parlava della riforma Gelmini. Durissimo è stato l'attacco di Sgarbi ad Oriani. |
||
Riga 228: | Riga 228: | ||
* [[Pasquale Squitieri]] - in una puntata de ''[[Il processo di Biscardi]]'' è protagonista di un'accesa lite con il regista Pasquale Squitieri, reo secondo Sgarbi di fare della "retorica insopportabile". Celebre è la sua citazione<ref>[https://www.dailymotion.com/video/xpzwl9_processo-di-biscardi-lite-vittorio-sgarbi-maurizio-mosca-pasquale-squitieri_fun Processo di Biscardi lite Vittorio Sgarbi - Maurizio Mosca - Pasquale Squitieri - Video Dailymotion<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>: |
* [[Pasquale Squitieri]] - in una puntata de ''[[Il processo di Biscardi]]'' è protagonista di un'accesa lite con il regista Pasquale Squitieri, reo secondo Sgarbi di fare della "retorica insopportabile". Celebre è la sua citazione<ref>[https://www.dailymotion.com/video/xpzwl9_processo-di-biscardi-lite-vittorio-sgarbi-maurizio-mosca-pasquale-squitieri_fun Processo di Biscardi lite Vittorio Sgarbi - Maurizio Mosca - Pasquale Squitieri - Video Dailymotion<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>: |
||
{{Citazione|Devo dire che mi sono vergognato per un attimo di essere stato uno dei suoi sostenitori durante la campagna elettorale che l'ha portata in Parlamento. Lui ha detto una cosa che non pensa, e l'ha detta soltanto per ottenere un applauso. Un calciatore produce un'emozione che è identica a quella di un artista, e nessuno si stupisce che Picasso sia miliardario. (…) Tu sei esattamente come Sandro Curzi, fai della retorica insopportabile. I poliziotti possono essere pagati di più ma è inutile tirar fuori i poliziotti, altrimenti io tiro fuori che Picasso era uno stronzo, Raffaello era una merda e i poveri soldati sono degli eroi. Che c'entra? Tu hai preso un sacco di soldi con i film, non rompere i coglioni!}} |
{{Citazione|Devo dire che mi sono vergognato per un attimo di essere stato uno dei suoi sostenitori durante la campagna elettorale che l'ha portata in Parlamento. Lui ha detto una cosa che non pensa, e l'ha detta soltanto per ottenere un applauso. Un calciatore produce un'emozione che è identica a quella di un artista, e nessuno si stupisce che Picasso sia miliardario. (…) Tu sei esattamente come Sandro Curzi, fai della retorica insopportabile. I poliziotti possono essere pagati di più ma è inutile tirar fuori i poliziotti, altrimenti io tiro fuori che Picasso era uno stronzo, Raffaello era una merda e i poveri soldati sono degli eroi. Che c'entra? Tu hai preso un sacco di soldi con i film, non rompere i coglioni!}} |
||
* [[ |
* [[Valerio Staffelli]] e ''[[Striscia la notizia]]'' - Sgarbi tirò il [[Tapiro d'Oro|tapiro]] in testa a Staffelli che intendeva consegnarglielo; l'inviato di ''Striscia'' è dovuto correre al pronto soccorso. Un tentativo era già stato fatto alcuni giorni prima da Jimmy Ghione: Sgarbi reagì scaraventandolo per ben 4 volte e accusando la trasmissione di [[Antonio Ricci]] di essere un programma vigliacco che scherza e fa satira contro la gente in pena; il tutto andato in onda come servizi della trasmissione stessa.<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2002/marzo/16/Sgarbi_rompe_Tapiro_sulla_testa_co_0_0203169314.shtml Sgarbi rompe il Tapiro sulla testa di Staffelli «Voi di Striscia datelo a qualcun altro»]</ref><ref>[http://www.repubblica.it/online/cronaca/corbelli/tapiro/tapiro.html Sgarbi spacca il "Tapiro" in testa a Staffelli]</ref> |
||
* Il [[Trio Medusa]] - Durante la trasmissione televisiva ''[[Le Iene (programma televisivo)|Le Iene]]'', i tre inviati cercavano di contattare l'allora Sottosegretario ai Beni Culturali per discutere il suo [[assenteismo]] in Parlamento o altri comportamenti ambigui. La vicenda ebbe anche risvolti giudiziari: il 19 marzo [[2002]] Sgarbi comunicò di aver [[Querela|querelato]] i conduttori del programma, per [[Diffamazione]], richiedendo oltre cinquantuno milioni di euro di danni. Da allora il trio ha spesso a che fare con lui nei servizi (un loro libro, ''Culattoni raccomandati'', ha preso il titolo da una frase di Sgarbi).<ref>[http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2002/03_Marzo/19/sgarbiquerela.shtml Corriere.it "Sgarbi querela <i>Le Iene</i>"]</ref> |
* Il [[Trio Medusa]] - Durante la trasmissione televisiva ''[[Le Iene (programma televisivo)|Le Iene]]'', i tre inviati cercavano di contattare l'allora Sottosegretario ai Beni Culturali per discutere il suo [[assenteismo]] in Parlamento o altri comportamenti ambigui. La vicenda ebbe anche risvolti giudiziari: il 19 marzo [[2002]] Sgarbi comunicò di aver [[Querela|querelato]] i conduttori del programma, per [[Diffamazione]], richiedendo oltre cinquantuno milioni di euro di danni. Da allora il trio ha spesso a che fare con lui nei servizi (un loro libro, ''Culattoni raccomandati'', ha preso il titolo da una frase di Sgarbi).<ref>[http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2002/03_Marzo/19/sgarbiquerela.shtml Corriere.it "Sgarbi querela <i>Le Iene</i>"]</ref> |
||
* L'[[UAAR]] e i non credenti - nel novembre 2009, durante la trasmissione ''[[Pomeriggio Cinque]]'', nella quale ricopre il ruolo di arbitro, copre di insulti la tesoriera dell'UAAR, definendo più volte lei e i giudici della [[Corte Europea dei Diritti dell'Uomo]] "ignorante come una capra". Il 7 gennaio 2010 durante la trasmissione ''[[La vita in diretta]]'' su [[Rai_1]], durante una discussione sulla presenza del Crocifisso nelle aule scolastiche, rivolge pesanti attacchi all'associazione UAAR, accusandola di essere una associazione di "zucche vuote" e mettendo in dubbio la legittimità dell'esistenza della suddetta associazione. Il 13 marzo 2010, durante un comizio elettorale tenuto a [[Lamezia Terme]] rivolge nuovi attacchi contro l'UAAR, definendo l'autore del ricorso alla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo riguardo al Crocefisso nelle aule "quel fesso di mezzo ateo che si è preso 5000 euro". |
* L'[[UAAR]] e i non credenti - nel novembre 2009, durante la trasmissione ''[[Pomeriggio Cinque]]'', nella quale ricopre il ruolo di arbitro, copre di insulti la tesoriera dell'UAAR, definendo più volte lei e i giudici della [[Corte Europea dei Diritti dell'Uomo]] "ignorante come una capra". Il 7 gennaio 2010 durante la trasmissione ''[[La vita in diretta]]'' su [[Rai_1]], durante una discussione sulla presenza del Crocifisso nelle aule scolastiche, rivolge pesanti attacchi all'associazione UAAR, accusandola di essere una associazione di "zucche vuote" e mettendo in dubbio la legittimità dell'esistenza della suddetta associazione. Il 13 marzo 2010, durante un comizio elettorale tenuto a [[Lamezia Terme]] rivolge nuovi attacchi contro l'UAAR, definendo l'autore del ricorso alla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo riguardo al Crocefisso nelle aule "quel fesso di mezzo ateo che si è preso 5000 euro". |
Versione delle 15:03, 11 ago 2016
Vittorio Sgarbi | |
---|---|
Sottosegretario di Stato al Ministero dei Beni e delle Attività Culturali | |
Durata mandato | 11 giugno 2001 – 25 giugno 2002 |
Sindaco di Salemi | |
Durata mandato | 30 giugno 2008 – 15 febbraio 2012 |
Predecessore | Biagio Mastrantoni |
Successore | comune commissariato |
Sindaco di San Severino Marche | |
Durata mandato | 1992 – 1993 |
Successore | comune commissariato |
Dati generali | |
Partito politico | PLI (1992-1994) FI (1994-1995, 1996-1999) PF (1995-1996) Lista Pannella-Sgarbi (1996) LS (1999-2006) PL (2000) LC (2006) UDC (2008-2012) Rete Liberal Sgarbi (2010) Partito della Rivoluzione (2012-2013) Intesa Popolare (2013) Elenco completo |
Firma |
Template:Membro delle istituzioni italiane Vittorio Umberto Antonio Maria Sgarbi (Ferrara, 8 maggio 1952) è un critico d'arte, storico dell'arte, opinionista, scrittore, personaggio televisivo e politico italiano. È stato più volte membro del Parlamento e di amministrazioni comunali (come quella di Milano), nonostante abbia collezionato numerose condanne civili e penali per calunnia, diffamazione e truffa ai danni dello stato.[6] Dal 30 giugno 2008 al 15 febbraio 2012 è stato sindaco della cittadina trapanese di Salemi prima che la città venisse commissariata per infiltrazioni mafiose.[7][8]
Biografia
Il suo nome di battesimo è Vittorio Umberto Antonio Maria,[9] ed è fratello di Elisabetta Sgarbi. Si laureò in filosofia con specializzazione in storia dell'arte all'Università di Bologna e iniziò ad occuparsi di arte, diventando ispettore della Soprintendenza ai beni storici e artistici in Veneto. Ha insegnato per tre anni Storia delle tecniche artistiche all'Università di Udine.
Celibe, ha riconosciuto due figli, dichiarando in merito:[10]
«Sono contrario alla paternità. Quella del padre non è una categoria a cui ritengo di dover appartenere. Ciò detto sono anche contrario all'aborto. Ci sono donne che hanno voluto figli da me, non io da loro perché non può esserci l'obbligo di diventare padre»
Nel giugno 2011 la Corte di Appello di Ancona gli attribuisce la paternità di un terzo figlio, una ragazzina di tredici anni, avuta da una cantante lirica di origine albanese. Pur riconoscendo la possibilità di esserne il padre, Sgarbi ha annunciato il ricorso sulla decisione del giudice, dichiarando inoltre di avere almeno una quarantina di figli non riconosciuti.[11]
In una puntata della trasmissione Confronti condotta da Gigi Moncalvo, Sgarbi ha dichiarato di «essere fiero di essere cattolico», cosa che altre volte ha invece negato (si veda Sgarbi e la fede).
Dal 1998 è legato a Sabrina Colle, sebbene abbiano un'unione "aperta".[12][13][14]
Nella notte tra il 16 e il 17 dicembre 2015 accusa un malore mentre è in viaggio in auto con il suo autista da Brescia a Roma. Viene immediatamente portato presso il Policlinico di Modena, dove viene sottoposto d'urgenza ad un intervento chirurgico di angioplastica, perfettamente riuscito, per un'ischemia cardiaca.[15]
Dopo quattro giorni di ricovero ed ulteriori accertamenti viene dimesso la mattina del 21 dicembre.[16]
Carriera di critico d'arte
L'inizio
Parallelamente alla sua attività politica, continua ad occuparsi di arte,[17] commentando in videocassetta alcune delle opere dei più importanti pittori e scrivendo numerosi saggi e libri specializzati. I titoli più rilevanti da lui pubblicati sono Carpaccio (1979), I capolavori della pittura antica (1984), La stanza dipinta (1989), Davanti all'immagine (1990, vincitore del Premio Bancarella), Onorevoli fantasmi (1994), Lezioni private (1995), Lezioni private 2 (1996), Davanti all'immagine (2005), Ragione e passione. Contro l'indifferenza (2006), Clausura a Milano, Da Suor Letizia a Salemi (2008, scritto con Marta Bravi).
Gli anni Duemila
Nel 2008 Sgarbi commise un atto di plagio intellettuale, copiando quasi testualmente, in una sua introduzione a un volume sul Botticelli, le frasi che la storica dell'arte Mina Bacci aveva scritto sul pittore quattrocentesco in un fascicolo dei «Maestri del colore» (Fabbri editore) nel 1964.[18]
Nel 2010 viene nominato soprintendente della Soprintendenza speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo museale della città di Venezia e dei comuni della Gronda lagunare. La nomina è stata successivamente annullata per ben 3 volte dalla Corte dei Conti e attuale Soprintendente è Giovanna Damiani.[19][20] Sgarbi rimane, comunque, funzionario sino alle sue dimissioni presentate il 15 settembre 2014.[21]
Nel 2011, incaricato dal Ministero per i beni e le attività culturali, è curatore del Padiglione Italia e dei padiglioni regionali per la 54ª Esposizione internazionale d'arte di Venezia organizzata dalla Biennale di Venezia (4 giugno - 27 novembre 2011). Con i padiglioni regionali per la prima volta l'esposizione viene dislocata in terraferma nelle diverse regioni. È presidente della "Fondazione Gino De Dominicis"[22]. Anche in questo caso ci troviamo di fronte a polemiche e dispute legali. L'Associazione Gino De Dominicis, l'Archivio Gino De Dominicis e la Fondazione Gino De Dominicis si contendono l'autorità culturale e legale nell'ordinamento del lavoro dell'artista morto nel 1998.[23]
Nel 2012 ha collaborato alla 1ª Biennale Internazionale d'Arte di Palermo con l'editore Sandro Serradifalco.[24] L'evento ha portato all'uscita editoriale del volume Porto Franco. Gli artisti sdoganati da Sgarbi,[25][26] opera che annovera al suo interno la presenza di 101 artisti, precedentemente selezionati nel corso della Biennale. Sempre insieme a Serradifalco, nel 2014 ha partecipato alla 1ª Biennale della Creatività al Palaexpo di Verona.[27]
Nel 2014 viene indicato da Roberto Maroni quale «Ambasciatore per Expo 2015 per le belle arti»[28] ed è inoltre nominato, quale rappresentante della Regione Lombardia, come componente del Consiglio di Amministrazione della Fondazione di diritto privato Bagatti Valsecchi di Milano[29] che si occupa della gestione del Museo Bagatti Valsecchi.
La polemica a Expo 2015
Nell'ambito del primo incarico, si è reso protagonista di un'accesa polemica nell'ambito del possibile prestito dei Bronzi di Riace all'Expo_2015.[30]
Al diniego dei responsabili del Museo nazionale della Magna Grecia di Reggio_Calabria, basato su un pregresso parere di intrasportabilità dato dall'Istituto superiore per la conservazione ed il restauro e dalla Sovrintendenza per i Beni Archeologici della Calabria,[31] Sgarbi ha dichiarato che le due statue fossero «ostaggio della 'ndrangheta» e del «pregiudizio che siano inamovibili», aggiungendo che «non c'è nulla di più movibile dei bronzi».[30]
Al fine di ottenere le statue, Sgarbi e Maroni si sono rivolti al ministro per i Beni Culturali Dario_Franceschini, chiedendone l'intervento. La commissione ministeriale, presieduta dall'archeologo Giuliano Volpe dell'Università degli studi di Foggia, ha sconfessato le tesi di Sgarbi, ribadendo l'intrasportabilità delle opere, e tale parere è stato accolto dal ministro Franceschini, mettendo fine alla polemica.[32]
Carriera televisiva
La polemica al Maurizio Costanzo Show
Sgarbi si affermò come grintoso personaggio televisivo (si è autodefinito «polemista»[33]) soprattutto come ospite della trasmissione televisiva Maurizio Costanzo Show, durante la quale alternava popolari lezioni d'arte a vivaci dispute verbali nei confronti degli altri ospiti. È infatti nello storico programma di Costanzo che Sgarbi pronuncia la sua prima parolaccia nella televisione italiana: durante la puntata del 23 marzo 1989 un'insegnante lesse una poesia di cui era l'autrice; durante la lettura si accese un diverbio con Sgarbi che giudicava la poesia orribile.[34]
La lite culminò quando l'insegnante per tre volte disse al critico: «Lei è un asino poetico», affermazione cui Sgarbi replicò: «E lei è una stronza!».[34] Costanzo si arrabbiò molto e disse a Sgarbi di chiedere scusa alla donna, cosa che il critico rifiutò seccamente. La vicenda ebbe un enorme risalto nei media. L'insegnante querelò Sgarbi, che fu condannato a pagare una multa di 60 milioni di lire.[35] Sgarbi dopo la condanna a sua volta querelò la donna per gli insulti ricevuti in quella trasmissione, il giudice accolse la sua richiesta e condannò l'insegnante a pagare un risarcimento di 15 milioni.[35][36] Sgarbi dunque per quella vicenda alla fine pagò 45 milioni di risarcimento.
La polemica con Federico Zeri
Nel 1989 assurse all'onore dei rotocalchi quando augurò la morte al suo maestro Federico Zeri (disse «odio Federico Zeri e gli auguro la morte!») nel corso d'una puntata del programma di Costanzo.[37] Secondo Sgarbi, Zeri ne aveva infatti preteso il licenziamento perché convinto della sua colpevolezza riguardo alle accuse della contessa trevigiana Pia Bressanin della Rovere. La Bressanin affermò che Sgarbi l'aveva indotta a consegnargli un quadro di Giovanni Agostino da Lodi (La cena di Emmaus) che il critico d'arte aveva riconosciuto nel Museo civico Luigi Bailo di Treviso, a cui la contessa l'aveva affidato anni prima.
Secondo la donna, Sgarbi (allora funzionario alla Sovrintendenza ai Beni artistici e culturali del Veneto) le aveva rivelato che la tela era in pessimo stato e necessitava di un restauro; essendo però il costo dell'operazione assai alto, Sgarbi avrebbe convinto la nobildonna a vendergli l'opera. La contessa affermò di avere ricevuto da Sgarbi solo 8 milioni invece dei 25 pattuiti. L'accusa sosteneva inoltre che Sgarbi avesse taciuto l'intera operazione alle autorità competenti. Il critico da parte sua negò decisamente che vi fosse stata una sua qualsiasi omissione. Curiosamente, il giorno della morte di Zeri, Sgarbi sostenne: «Ora che è morto, vorrei vederlo vivo».[38]
Gli anni '90
La sua apparizione televisiva nei primi anni Novanta fu in generale salutata come una novità, anche se ci fu chi, come il critico televisivo Beniamino Placido, riconoscendo il fascino che il personaggio esercitava su un vasto pubblico, ne scherniva l'autorevolezza come critico d'arte unita allo stile poco ortodosso di divulgatore, definendolo in un suo articolo «il Fatuo Magico».[39]
Dal 1992 al 1999 condusse il programma Sgarbi quotidiani su Canale 5; famosa è la puntata in cui per protesta rimase in silenzio per ben 15 minuti (l'intera durata della trasmissione). La sua singolare protesta era verso Berlusconi e riguardava la tempesta scoppiata nelle reti Fininvest circa la possibilità di criticare il Cavaliere nella sua campagna elettorale del 1994. Berlusconi aveva infatti dichiarato: «Alla prima che mi fate vi licenzio e ve ne andate». Durante gli istanti finali di quella puntata mostrò ai telespettatori un foglio di carta con scritto: «Basta.Sì».[40] Curiosamente la puntata fu seguita da tre milioni e mezzo di spettatori, totalizzando il 20% di share.[41]
Altro record di ascolti venne raggiunto, nel dicembre del 1997, da una puntata girata in esterna e intervistato dal giornalista Antonio Panei, in occasione della restituzione ai monaci trappisti dell'Abbazia delle Tre Fontane delle sculture raffiguranti 3 teste ritrovate da Sgarbi che erano state trafugate dal luogo del martirio di San Paolo.
Nel 1998 fa clamore la sua iniziativa di rompere l'embargo internazionale alla Libia di Gheddafi, violando il blocco aereo e atterrando su Tripoli con due piccoli Piper decollati da Lampedusa. All'impresa partecipano anche l'editore Nichi Grauso, l'esperto d'arte Peter Glidewell, il regista Filippo Martinez e un giornalista del Corriere della Sera, Francesco Battistini.[42]
Poco dopo Sgarbi ha avuto occasione di doppiare un personaggio dei Simpson, perché ha dato la sua voce al gestore del banco "Il lancio degli anelli", nella puntata Bart Giostraio.[43]
Gli anni 2000
Nel 2006 è membro della giuria nella prima edizione del Reality show La pupa e il secchione su Italia 1. Verrà però espulso dal programma a due puntate dalla fine, per via di un'accesa lite con un'altra giurata, Alessandra Mussolini, dove voleranno parole pesanti ed offensive, dovuta a questioni politiche.[44] Sarà sostituito poi da Andrea G. Pinketts.[45]
Nel 2008 interviene nel documentario Il falso bugiardo di Claudio Costa, dedicato allo scrittore Luciano Vincenzoni che conobbe a Venezia tramite l'amico comune Goffredo Parise.
Nel 2010 è membro della giuria in due programmi: Il più grande italiano di tutti i tempi, condotto da Francesco Facchinetti su Rai 2 e della seconda edizione de La pupa e il secchione, condotto da Enrico Papi e Paola Barale su Italia 1. Il 18 maggio 2011 conduce un nuovo programma su Rai 1 intitolato Ci tocca anche Vittorio Sgarbi - Or vi sbigottirà, che fa registrare un bassissimo risultato d'ascolti già alla puntata d'esordio (una media di 2.640.000 telespettatori, 8,27%). Visto il risultato, assolutamente scarso per il primo canale RAI, il programma viene interrotto dopo una sola puntata. Poco dopo dichiarerà «Ho sbagliato io, ora chiudiamo». Nella trasmissione, dedicata al tema della paternità, tra le altre cose il critico d'arte ha parlato di ambiente, criticando le forme di energia eolica e solare.[46] Fin dagli esordi è rappresentato dal suo agente e produttore editoriale David Guido Pietroni.
Al 2015 è ospite fisso a Virus - Il contagio delle idee, talk-show politico di Rai 2, con il suo spazio artistico-culturale all'inizio di ogni puntata, nella fascia oraria compresa tra le 21:15 e le 21:25.
Carriera teatrale
Dopo esser stato a cavallo del 1999 e 2000, Direttore Artistico del festival estivo AstiTeatro nella città alfieriana,[47][48] nel 2002 debutta come regista teatrale con l'Opera Rigoletto prodotta dalla Fondazione Arturo Toscanini e da David Guido Pietroni (Assistenti alla Regia Cinzia Gangarella e Paolo Fontanesi). Nel 2009 ha iniziato una sua tournée teatrale dal titolo Sgarbi l'altro. Nel 2010 ha dato vita a uno spettacolo teatrale con il pianista Nazzareno Carusi intitolato Discorso a Due e dedicato agli Anni di Pellegrinaggio di Franz Liszt e alle opere di Michelangelo e Dante che ne hanno ispirato i maggiori capolavori. Culmine del Discorso a due è l'esecuzione del melologo ideato da Carusi giustapponendo alla sua esecuzione della lisztiana Fantasia quasi Sonata - Dopo una lettura di Dante la lettura da parte di Sgarbi dell'intero V canto dell'Inferno dantesco.[49] Per questo progetto, nel 2011 gli viene assegnato il Premio Lunezia in coppia con Nazzareno Carusi.[50]
Nel 2015 debutta in qualità di autore e interprete con lo spettacolo teatrale Caravaggio e il calendario registra il tutto esaurito. Sgarbi conduce il pubblico attraverso la vita e la pittura rivoluzionaria di Michelangelo Merisi in uno spettacolo teatrale arricchito dalla musica di Valentino Corvino e dalle immagini delle opere più rappresentative del pittore lombardo curate dal visual artist Tommaso Arosio.
Prodotto da Marcello Corvino in collaborazione con David Guido Pietroni la Versiliana Festival. La regia è di Angelo Generali.
Carriera politica
Politico spesso incline a cambiare schieramento (alcuni lo hanno definito "il più grande trasformista d'Italia"),[51] nel 1990 si candida senza successo a sindaco di Pesaro per il Partito Comunista Italiano.
- Iscritto alla Federazione Giovanile del Partito Monarchico (1975)[52]
- Consigliere comunale e sindaco di San Severino Marche
Qualche mese dopo diventa consigliere comunale di San Severino Marche (con il Partito Socialista Italiano) e quindi nel 1992 primo cittadino, sostenuto dalla Democrazia Cristiana e dal Movimento Sociale Italiano.
- Deputato PLI (1992-94)
Sempre nel 1992 è deputato per il Partito Liberale Italiano nella XI Legislatura, eletto nel collegio di Cagliari[53]
- Deputato di Forza Italia (1994-96)
Successivamente si avvicina al Partito Radicale di Marco Pannella, con cui sarà alleato nelle coalizioni guidate da Silvio Berlusconi nel 1994 e nel 1996. Nel 1994 è eletto deputato per Forza Italia, ma subito si iscrive al Gruppo Misto. È Presidente della VII Commissione parlamentare (Istruzione).[54] In questa legislatura memorabile è la rissa in aula che si scatena fra lui e Umberto Bossi.[55]
- Deputato indipendente con la "Lista Pannella-Sgarbi" (1996-2001)
Nel 1996 è eletto alla Camera per Forza Italia con il sistema proporzionale nella circoscrizione IX Friuli-Venezia Giulia. Si iscrive al gruppo Misto.[56] Il 21 marzo del 1999 nasce il movimento Liberal Sgarbi - I Libertari, che nello stesso anno fa confluire in Forza Italia.
- Deputato di Forza Italia (2001-06) e Sottosegretario ai Beni Culturali nel governo Berlusconi II (2001-2002)
Nel 2001 Sgarbi viene eletto deputato nella quota proporzionale in Forza Italia, dopo aver perso la lotta per un seggio uninominale in Veneto. Diventa quindi sottosegretario ai Beni culturali dal 2001 al giugno del 2002. L'incarico gli viene revocato dal Consiglio dei ministri a causa di numerose polemiche e tensioni con l'allora ministro Giuliano Urbani. Il casus belli è stata l'opposizione alla politica del governo sui beni artistici e culturali. Con il cosiddetto decreto taglia-deficit il governo prevedeva la possibilità di cedere dei beni dello Stato alla Patrimonio Spa e Infrastutture Spa, società queste che avrebbero avuto il compito di gestire il patrimonio artistico e la facoltà di venderne alcune parti a privati. Sgarbi contestando la mancanza di un esplicito riferimento dell'inalienabilità dei tesori artistici e culturali italiani chiese le dimissioni di Urbani.
La sua rinuncia all'incarico è avvenuta con una breve nota in cui Sgarbi afferma «non potendo condividere metodi e destino di questo ministero, metto a tua disposizione tutte le deleghe»,[57] mentre la conseguente risposta di Palazzo Chigi è stato un ugualmente stringato comunicato in cui si affermava «sono venute meno le condizioni per la permanenza dell'onorevole Sgarbi nella carica e nelle funzioni di sottosegretario».[58] La polemica tra Urbani e Sgarbi ha portato Urbani a esprimere giudizi piuttosto duri sul critico «Preferisco citare il Federico Zeri su Sgarbi: narcisista, presuntuoso, impreparato, superficiale. Non sono parole mie, insisto, ma di Zeri. Basta consultare i suoi archivi a Mentana».[59]
In precedenza, prima della rimozione a sottosegretario, numerose polemiche avevano costellato l'azione di Sgarbi fra cui l'accusa di chiedere di far aprire fuori orario (spesso di notte) i musei per consentire ai suoi amici di visitarli. All'accusa, formalizzata in interrogazione parlamentare (Camera dei Deputati Seduta n. 100 del 19/2/2002),[60] Sgarbi ha ribadito "che nelle vesti di sottosegretario ai beni culturali ha visitato musei nelle ore notturne, e comunque al di fuori degli orari d'apertura al pubblico, giustificando tale fatto come opera di controllo verso i musei pubblici".
- Candidato Elezioni europee del 2004
Successivamente si candida alle elezioni europee del 2004 nella lista unica Liberal Sgarbi-Partito Repubblicano Italiano, la quale ottiene tuttavia soltanto lo 0,7% dei voti.
- Candidato per la Lista Consumatori con il centrosinistra (2006)
Nel 2005 abbandona la Casa delle Libertà e passa all'Unione. Propone la propria candidatura in vista delle elezioni primarie della coalizione di centrosinistra, ma deve successivamente ritirarsi in base alla regola che vietava la partecipazione alle primarie a chi avesse avuto incarichi politici nelle ultime due legislature guidate da Berlusconi. Alle Elezioni politiche del 2006 decide di candidarsi con la Lista Consumatori che appoggia la coalizione di centrosinistra, senza essere tuttavia eletto.
- Assessore alla cultura del Comune di Milano (2006-08)
Nel 2006 si candida a sindaco di Milano, ma successivamente stipula un accordo con la candidata della Casa delle Libertà Letizia Moratti, che prevede il ritiro della propria candidatura. Dopo la vittoria dell'ex ministro dell'istruzione, Sgarbi ottiene l'incarico di assessore alla cultura. L'8 maggio 2008 la nomina ad assessore gli viene revocata dal sindaco Moratti.[61] Il sindaco di Milano prese tale decisione dopo che Sgarbi aveva falsificato una delibera della giunta comunale che concedeva il patrocinio del comune ad una mostra sull'arte omosessuale, che la Moratti giudicava imbarazzante per la cittadinanza.
- Sindaco UDC-DC di Salemi (2008-2012)
Il 30 giugno 2008,[62] sostenuto dall'UDC, dalla DC e da una lista civica di centro è stato eletto sindaco del comune di Salemi. Il 29 luglio 2008 il TAR della Lombardia ha accolto il ricorso con cui l'animatore d'arte contestava il «licenziamento» dal Comune di Milano reintegrandolo, di fatto, nelle funzioni di assessore.[63] Il critico, tuttavia, con un comunicato, emanato il giorno successivo alla decisione dei giudici, si è spontaneamente dimesso dalla carica di assessore, risolvendo alla radice il problema della incompatibilità con il ruolo di primo cittadino del comune belicino.
Eletto sindaco, istituisce alcuni assessorati-provocazione, nominando il cantante Morgan assessore all'ebbrezza,[64] l'artista Graziano Cecchini, Oliviero Toscani e Peter Glidewell assessori al nulla[65] ed un poliziotto assessore all'antimafia.[66] Tra le altre iniziative, nell'agosto 2008 Sgarbi ha proclamato Salemi "prima capitale dell'Italia tibetana", per esprimere solidarietà nei confronti dei monaci tibetani e per condannare le ripetute violazioni dei diritti umani che essi hanno subìto ad opera della Cina.[67]
Su idea di Oliviero Toscani, assessore alla creatività del comune, Sgarbi ha avviato un progetto per salvaguardare il patrimonio artistico della città vendendo al prezzo simbolico di 1 euro le antiche case di Salemi (in gran parte distrutte dal terremoto del Belice e oggi in stato d'abbandono) a chi voglia restaurarle e risiedervi. L'iniziativa mediatica avrebbe riscosso l'interesse di varie personalità come i coniugi Moratti, il cantante Lucio Dalla, il ministro Renato Brunetta, il giornalista Philippe Daverio. Il progetto, al di là della sua valenza artistico-culturale, mira anche a favorire gli afflussi del Turismo e a creare nuovi posti di lavoro e il coinvolgimento di numerose associazioni giovanili di Salemi.[68]. Il 28 dicembre 2008 Sgarbi, ad Agrigento in occasione della presentazione di un suo libro, fu accolto da un'accesa contestazione.
Il 2 febbraio 2010 Vittorio Sgarbi, coinvolto in un'indagine della Guardia Di Finanza sull'uso illecito delle auto blu, preannuncia le sue dimissioni da sindaco di Salemi.[69]. Le dimissioni non sono mai state date. Tra le altre cose, Sgarbi ha fatto istituire a Salemi un museo della mafia intitolato a Leonardo Sciascia e inaugurato dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che offre documentazioni e materiale d'archivio per non dimenticare la storia oscura della Sicilia.[70] Ha inoltre espresso un netto rifiuto sulla possibilità di installare impianti eolici e fotovoltaici a Salemi, sostenendo che simili impianti, oltre a provocare desertificazione e distruzione del paesaggio agricolo, sarebbero al centro di interessi mafiosi.[71] Inoltre è stato protagonista per aver indetto un originale bando per vicesindaco: dopo le difficoltà nel trovare una maggioranza in consiglio comunale, il 29 dicembre 2011 promulga un bando nel quale le candidate dovevano essere di sesso femminile e avere un'età compresa tra i 25 e i 45 anni.[72] Il bando ha avuto successo, ricevendo oltre 200 richieste.[73] Nel febbraio 2012 gli ispettori nominati dall'ex Ministro dell'Interno Roberto Maroni portano alla commissione tecnica del Viminale la proposta di scioglimento del comune di Salemi per "infiltrazioni mafiose". Sgarbi preannuncia le sue dimissioni da sindaco il 6 febbraio[74] e si dimette effettivamente il 15 febbraio;[75] il 23 marzo 2012 il Consiglio dei Ministri scioglie l'amministrazione comunale di Salemi guidata da Vittorio Sgarbi[76] per infiltrazioni mafiose.
- Candidato sindaco di Cefalù (elezioni amministrative 2012)
Nell'aprile 2012 si candida come sindaco di Cefalù, sostenuto da tre liste civiche.[77] Sia in primo sia in secondo grado i giudici lo ritengono incandidabile in virtù dell'art. 143 d.lgs 267/2000 che prevede l'incandidabilità al primo turno elettorale utile per gli amministratori di enti sciolti per infiltrazioni mafiose (Sgarbi era sindaco di Salemi comune sciolto per mafia nel marzo 2012),[78] ma le elezioni si svolgono regolarmente il 6 e 7 maggio 2012 e Vittorio Sgarbi partecipa come candidato a Sindaco e perde la competizione elettorale ottenendo il terzo posto tra i vari candidati con il 16,8% dei voti contro il 34,5% ottenuto dal Sindaco eletto Rosario Lapunzina (Partito Democratico).[79]
- Assessore alla Rivoluzione di Baldissero d'Alba
Nel luglio 2012 viene nominato Assessore alla Rivoluzione del comune di Baldissero d'Alba.[80]
- Il Partito della Rivoluzione
Il 14 luglio 2012 Sgarbi fonda il "Partito della Rivoluzione-Laboratorio Sgarbi".[81] Sotto l'emblema di questo nuovo partito, si ricandida come sindaco di Salemi alle elezioni amministrative del 25 maggio 2014 e viene sconfitto dalla coalizione (PD - UDC - Art.4) del giovane sindaco Domenico Venuti.
- Assessore alla Rivoluzione del Comune di Urbino.
Il 14 giugno 2014 viene nominato "Assessore alla Rivoluzione, alla Cultura, all'Agricoltura, alla tutela del Paesaggio e del Centro Storico",[82] incarico dal quale minaccia di dimettersi il 21 dicembre 2015 in seguito ad una polemica contro l'installazione e la non rimozione di un albero di Natale da lui non autorizzato e definito "un'inutile bruttura immorale",[83] non formalizzando le dimissioni e quindi rimanendo assessore.[84]
- Candidatura a sindaco di Milano
Il 3 giugno 2015 annuncia la propria candidatura come sindaco di Milano[85] (elezioni del 2016) ma dopo aver annunciato ufficialmente la candidatura[86] e aver tentato inutilmente di proporsi come candidato del centro destra, il 10 febbraio 2016, rinuncia a proporre la propria candidatura[87].
Militanze politiche
Sgarbi ha avuto strette collaborazioni con:
- Partito Socialista Italiano, per il quale è stato consigliere comunale a San Severino Marche;
- Partito Comunista Italiano[88], che lo ha candidato a sindaco di Pesaro nel 1990, contemporaneamente al PSI San Severino Marche;[89]
- DC-MSI, alleanza con la quale è stato eletto sindaco di San Severino Marche nel 1992;
- Partito Liberale Italiano, per il quale è stato deputato nel 1992;
- Forza Italia, con la quale è stato eletto deputato nel 1994, nel 1996 e nel 2001;
- Partito Federalista[90], che ha fondato nel 1995 e poi lasciato per aderire alla Lista Pannella-Sgarbi;
- Lista Pannella-Sgarbi, abbandonata dallo stesso Sgarbi prima delle elezioni;
- Liberal Sgarbi - I Libertari, movimento da lui fondato nel 1999;
- Polo Laico, movimento effimero esistito nel 2000 per garantire una rappresentanza alle elezioni dell'anno successivo ai Liberali e ai Radicali Italiani;
- Lista Consumatori[91], con la quale si è candidato, per le Politiche del 2006, senza essere eletto;
- UDC-DC[92], alleanza con la quale è stato eletto sindaco di Salemi nel 2008;
- Movimento per le Autonomie[93] con il quale è stato candidato alle Elezioni europee del 2009 nel cartello elettorale L'Autonomia nella circoscrizione Isole;
- Rete Liberal Sgarbi-Riformisti e Liberali nelle elezioni regionali 2010 del Lazio;[94]
- Partito della Rivoluzione-Laboratorio Sgarbi, movimento politico fondato dallo stesso Sgarbi ufficialmente il 14 luglio 2012 (anniversario della Presa della Bastiglia all'inizio della Rivoluzione Francese), con il quale si è ricandidato sindaco di Salemi nel maggio 2014, senza però essere rieletto;
- Intesa Popolare, partito fondato nel 2013 assieme a Giampiero Catone;[95]
- I Verdi, in occasione delle elezioni comunali del 25 maggio 2014, hanno sostenuto la sua iniziale candidatura a sindaco e poi la proposta al sindaco eletto di nominarlo assesore alla Cultura del Comune di Urbino, a seguito dell'alleanza tra i Verdi e la coalizione di Centrodestra, guidata da Maurizio Gambini.
- Da giovane ha inoltre fatto parte dell'Unione Monarchica Italiana.[96]
Controversie
Sgarbi si è reso famoso anche per l'irascibilità che contraddistinse numerosi diverbi, talora sfociati in aggressive invettive, con altri personaggi televisivi e non. Vi furono liti contro:
- Gianni Barbacetto - nel settembre 2012 sul canale Vero Capri ha un litigio con il giornalista de Il Fatto Quotidiano Gianni Barbacetto (che apostrofa "Capra, ignorante, bestia!") dopo le provocazioni di quest'ultimo sulla sua attività politica. Un'altra lite con Barbacetto c'era stata nel gennaio 2012 a TGcom24; in quell'occasione, a causa delle urla, si dovette mandare la pubblicità per ben due volte.
- Roberto Benigni - con Benigni non c'è stato un litigio ma solo una polemica a distanza. Sgarbi infatti contestava che la satira di Benigni sulla cantante Iva Zanicchi, parlamentare del Popolo della Libertà, avvenuta durante il Festival di Sanremo 2009, aveva condizionato negativamente il giudizio della giuria sulla cantante, che è stata subito eliminata. La polemica ha riguardato anche il compenso per il comico toscano, giudicato troppo elevato da Sgarbi, che ha apostrofato Benigni "Pagato!" per ben 17 volte consecutive.
- Gian Luca Brambilla - Durante una puntata di Piazzapulita del marzo 2014, Sgarbi reagisce molto violentemente nel momento in cui Brambilla afferma che l'ingresso nell'Euro sia stata una decisione degli italiani. Sgarbi, furioso, lo interrompe: «[la decisione] l'ha presa Ciampi, l'ha presa Prodi e vaffanculo! Ciampi e Prodi, vaffanculo! [...] [Gli italiani] hanno fatto un referendum forse? Ma che cazzo dici?». Ogni volta che Brambilla riprende il discorso e ripete la stessa frase, Sgarbi a sua volta lo interrompe sbottando. Accusato dal conduttore Corrado Formigli di volergli rovinare la trasmissione e di non rispettare il pensiero altrui, Sgarbi si alza per andarsi a sedere fra il pubblico. Brambilla riesce a proseguire col proprio discorso, ma un'inquadratura mostra Sgarbi mentre, ancora visibilmente stizzito, parla con una spettatrice inveendo contro l'imprenditore brianzolo.[97]
- Sandro Bondi - nel dicembre 2007 descrisse il politico Bondi, ospite in studio, come un incrocio tra Don Abbondio e Massimo Boldi, causando la sua replica stizzita in una puntata di Porta a Porta[98].
- Mike Bongiorno - Durante una puntata di Telemike ci fu una lunga discussione, che presto degenerò in una lite verbale tra i due intrattenitori. La discussione riguardava l'abusivismo, prendendo come pretesto l'eruzione dell'Etna che ai tempi travolse molte case definite dallo stesso Sgarbi come esempi di abusivismo edilizio. Bongiorno non era d'accordo con Sgarbi.
- Umberto Bossi - Nel settembre del 1995 Bossi è protagonista di una violenta lite con Sgarbi, avvenuta nell'aula di Montecitorio. La lite si è scatenata perché Bossi offese Sgarbi, che rispose apostrofando con un'espressione volgare la presidente della Camera dei deputati Irene Pivetti, all'epoca molto vicina a Bossi. Questa fu la miccia che diede inizio a tutto il resto. La rissa andò in onda sui TG nazionali ed aprì un acceso dibattito mediatico.[55]
- Aldo Busi - Nell'ottobre 2002, durante una puntata del programma Chiambretti c'è, Busi critica la carriera politica di Sgarbi, allora deputato per Forza Italia, al che quest'ultimo, indispettito, urla per tre volte: "Fatti i cazzi tuoi!". Presto il diverbio degenera fra scherni ed insulti reciproci, durante il quale Sgarbi apostroferà Busi come "mentecatto assoluto", "depensante assoluto", "nullità", "morto di sonno" e "pettegolo", al che Busi darà a Sgarbi del mitomane e del megalomane. Sgarbi, dopo essersi apparentemente calmato, gli grida a sua volta "Ma vuoi farti i cazzi tuoi? Vuoi farteli? Ignorante!" e poi "Capra!" per ben tredici volte di seguito. Busi replica urlando: «Tu sei un male italiano! Tu sei un cazzo mio!». La lite prosegue ancora con qualche insulto, fino al momento in cui parte la sigla di chiusura della trasmissione.[99][100]
- Rocco Casalino, ex concorrente del Grande Fratello, nel 2006, nel corso della trasmissione Buona Domenica;
- Alessandro Cecchi Paone, all'interno della trasmissione Markette; la polemica con Cecchi Paone ha riguardato la Chiesa cattolica e l'omosessualità. Fino ad anni recenti, Sgarbi si è sempre dichiarato ateo e figura in una lista (costruita sulla base di dichiarazioni verificate) di non credenti del sito dell'UAAR;[101] nel 2000 ha partecipato al Gay pride di Roma;[102] in un'apparizione a Markette, programma condotto da Piero Chiambretti, ha attaccato Alessandro Cecchi Paone per le sue critiche alla Chiesa, arrivando ad apostrofarlo "ateo bastardo" ed "ateo fasullo", pur ribadendo la sua distanza dal Cattolicesimo; più recentemente, in una puntata della trasmissione Confronti condotta da Gigi Moncalvo, Sgarbi ha invece dichiarato di "essere fiero di essere cattolico", alla presenza dello stesso Cecchi Paone: la posizione di Sgarbi pare così essere diventata simile a quella cristianista e filo-cattolica. Tuttavia, in molte altre trasmissioni, in particolare su Canale 5 ha più volte detto: "Sono laico, probabilmente non credente e non so se sono perfino ateo". Successivamente un nuovo acceso diverbio con Cecchi Paone è avvenuto durante la trasmissione Buona_Domenica, in cui Sgarbi è stato contestato da Cecchi Paone perché il critico ha dichiarato che sull'omosessualità "il Papa ha ragione, la Chiesa ha ragione". Un'altra discussione tra Sgarbi e il popolare personaggio televisivo si è avuta nel corso del programma di Rai Uno Sabato, Domenica &... in un dibattito riguardante il caso di Eluana Englaro. Il critico ha cercato di far zittire Cecchi Paone, che lo stava interrompendo, urlandogli «Taci!» per ben 22 volte consecutive.
- Giuseppe Cruciani - In occasione della trasmissione Radio Belva andata in onda il 9 ottobre 2013 su Rete 4, Sgarbi si lancia contro tutti, in particolare contro il conduttore Cruciani (ripetendogli più volte «Ti piscio in testa») e successivamente anche contro Alba Parietti («Se io ti chiamassi t...»). In seguito a questo episodio la trasmissione è stata sospesa.[103]
- Roberto D'Agostino - In due occasioni: la prima nel corso della puntata del 14 novembre 1989 del programma Uno su cento, condotto da Pippo Baudo,[104] la seconda durante la trasmissione del 15 aprile 1991[105] de L'istruttoria di Giuliano Ferrara: in questo caso, dopo essere stato provocato da Sgarbi che lo insultò e gli gettò addosso dell'acqua, D'Agostino gli diede uno schiaffo.
- Barbara D'Urso - durante la puntata del 7 febbraio 2010 di Domenica Cinque litiga con la conduttrice Barbara D'Urso, rea di aver fatto falsa retorica, facendo finta di piangere, riguardo al crollo di una casa a Favara in cui morirono due bambine. A causa di questa sfuriata Sgarbi è stato sospeso dal programma per due settimane.
- Antonio Di Pietro e l'Italia dei Valori: più volte Sgarbi si è rivolto con toni provocatori e polemici verso l'ex magistrato Di Pietro, dichiarando che si doveva mettere in galera chi gli aveva dato la laurea, e definendo l'Italia dei Valori il partito dei "valori del buco del culo".
- Carlo Freccero - nel gennaio del 2014 in una puntata di Piazzapulita ha una lite con Carlo Freccero relativa alla attribuzione di Matteo Renzi alla destra o alla sinistra.[106]
- Massimo Giletti - Durante la trasmissione Domenica In, parlando degli scandali sessuali in politica, Sgarbi dichiara che per le ragazze coinvolte non ci deve essere un atteggiamento di pietà dato che hanno liberamente scelto di vendere il loro corpo, paragonandole a donne come Elisabetta Gregoraci, Edwige Fenech, Sophia Loren, che hanno sposato uomini di potere e ricchi, certamente non perché belli o innamorate; quando però il critico fa lo stesso paragone fra Maria De Filippi e Maurizio Costanzo Giletti si arrabbia, scatenando il carattere focoso di Sgarbi che grida "libertà" per 13 volte consecutive, "anche di darla" per 3 volte consecutive. Tuttavia la De Filippi telefona in trasmissione dicendo di non essere offesa dalle parole di Sgarbi.[107]
- Peter Gomez, all'interno della trasmissione L'ultima parola mentre parla riguardo agli scandali sessuali di Silvio Berlusconi viene interrotto dal giornalista Peter Gomez. Ciò scatena l'ira di Sgarbi che lo definisce un mafioso. Gomez replica dicendo che Sgarbi è un cortigiano di Berlusconi.[108]
- Paolo Guzzanti - nella trasmissione di La7 Tetris, il 9 maggio 2009, sollecitò l'on. Paolo Guzzanti a giustificare il motivo della sua rottura con Silvio Berlusconi. Sgarbi contestò quindi la risposta fornita dal suo interlocutore, provocandone una reazione veemente sfociata in uno scambio di invettive, urlandogli il termine "vergognati" per 15 volte consecutive. [senza fonte]
- Zaha Hadid, Gae Aulenti, Claes_Oldenburg, Andy Warhol, Gilbert_&_George, Massimiliano Fuksas, Arata_Isozaki, Richard Meier - durante una puntata de L'ultima parola critica con toni molto provocatori gli architetti dell'arte contemporanea, prendendo di mira i loro compensi troppo elevati, definendo Zaha Hadid "una troia irachena" e Massimiliano Fuksas "un distruttore fascista".[109]
- Milo Infante, nel 2006, nel corso della trasmissione Notti sul ghiaccio. [senza fonte]
- Giulia Innocenzi - Durante la trasmissione L'ultima parola critica la posizione della giornalista di Annozero nella guerra di Libia urlandole «Studia, vai a scuola invece di dire stupidaggini!» e poi «Ignorante! capra! vai a scuola, vai a studiare!».
- Giampiero Mughini - durante la trasmissione Il più grande italiano di tutti i tempi ha una pesante lite con Giampiero Mughini, da Sgarbi definito "un cornuto".
- Alessandra Mussolini, nel corso della trasmissione La pupa e il secchione[110][111] e poi anche a Buona Domenica ed in varie altre trasmissioni;
- Matteo Oriani, futuro consigliere regionale, al tempo creatore di un Gruppo su Facebook - durante la trasmissione SKY TG24 pomeriggio del 30 ottobre 2008 condotta da Paola Saluzzi, si parlava della riforma Gelmini. Durissimo è stato l'attacco di Sgarbi ad Oriani.
- Marco Pannella - Durante la trasmissione Questa Domenica, Pannella critica l'inclinazione di Sgarbi a cambiare schieramento politico, cui Sgarbi reagisce con violenza accusando il leader radicale di aver ricevuto da Berlusconi 5 miliardi di lire in cambio del sostegno della loro Lista Pannella Sgarbi al Polo per le Libertà dopo le elezioni politiche del 1996. Sgarbi inoltre lamentava di non aver ricevuto nulla da Pannella, che fu l'unico ad intascare i soldi.
- Piero Ricca, il quale considerò illegale la presenza di Sgarbi in ambito politico a causa della sua condanna per truffa aggravata allo Stato quando era sovrintendente ai beni artistici della regione Veneto e lo criticò anche per aver definito il magistrato antimafia Gian Carlo Caselli "verme infetto". Tutto questo innescò varie forti discussioni tra i due, i quali vennero quasi alle mani se non fosse stato per l'intervento degli uomini in divisa presenti in piazza. Sempre al riguardo della questione "Gian Carlo Caselli" Sgarbi venne contestato da Piero Ricca perché nel 1995 su Canale 5 disse di avere ricevuto una lettera[112] dove si affermava che il giudice Caselli era il mandante morale dell'omicidio di Don_Puglisi.
- Marina Ripa di Meana - Nel giugno 2011, mentre stava presentando a Spoleto le due Mostre d'Arte del 54º Festival dei Due Mondi, Sgarbi fu aggredito da Marina Ripa di Meana che gli versò addosso un barattolo contenente la propria urina. Il gesto era dovuto al fatto che Sgarbi, come curatore della manifestazione, aveva ordinato di rimuovere una foto artistica dei coniugi Ripa di Meana assieme ad Alberto Moravia, dicendo: «Non frega più niente a nessuno, sono dei vecchi rincoglioniti».[113]
- Oscar Luigi Scalfaro, nel 2000 Sgarbi definì il presidente emerito della Repubblica "una scoreggia fritta".[114]
- John Peter Sloan - nel novembre 2012 durante la puntata di Cristina Parodi Live su La7, Sgarbi si scalda per una domanda del comico inglese che accusava il critico d'arte di difendere a spada tratta Silvio Berlusconi. La replica di Sgarbi costringe la conduttrice a richiamare all'ordine le parti.[115].
- Pasquale Squitieri - in una puntata de Il processo di Biscardi è protagonista di un'accesa lite con il regista Pasquale Squitieri, reo secondo Sgarbi di fare della "retorica insopportabile". Celebre è la sua citazione[116]:
«Devo dire che mi sono vergognato per un attimo di essere stato uno dei suoi sostenitori durante la campagna elettorale che l'ha portata in Parlamento. Lui ha detto una cosa che non pensa, e l'ha detta soltanto per ottenere un applauso. Un calciatore produce un'emozione che è identica a quella di un artista, e nessuno si stupisce che Picasso sia miliardario. (…) Tu sei esattamente come Sandro Curzi, fai della retorica insopportabile. I poliziotti possono essere pagati di più ma è inutile tirar fuori i poliziotti, altrimenti io tiro fuori che Picasso era uno stronzo, Raffaello era una merda e i poveri soldati sono degli eroi. Che c'entra? Tu hai preso un sacco di soldi con i film, non rompere i coglioni!»
- Valerio Staffelli e Striscia la notizia - Sgarbi tirò il tapiro in testa a Staffelli che intendeva consegnarglielo; l'inviato di Striscia è dovuto correre al pronto soccorso. Un tentativo era già stato fatto alcuni giorni prima da Jimmy Ghione: Sgarbi reagì scaraventandolo per ben 4 volte e accusando la trasmissione di Antonio Ricci di essere un programma vigliacco che scherza e fa satira contro la gente in pena; il tutto andato in onda come servizi della trasmissione stessa.[117][118]
- Il Trio Medusa - Durante la trasmissione televisiva Le Iene, i tre inviati cercavano di contattare l'allora Sottosegretario ai Beni Culturali per discutere il suo assenteismo in Parlamento o altri comportamenti ambigui. La vicenda ebbe anche risvolti giudiziari: il 19 marzo 2002 Sgarbi comunicò di aver querelato i conduttori del programma, per Diffamazione, richiedendo oltre cinquantuno milioni di euro di danni. Da allora il trio ha spesso a che fare con lui nei servizi (un loro libro, Culattoni raccomandati, ha preso il titolo da una frase di Sgarbi).[119]
- L'UAAR e i non credenti - nel novembre 2009, durante la trasmissione Pomeriggio Cinque, nella quale ricopre il ruolo di arbitro, copre di insulti la tesoriera dell'UAAR, definendo più volte lei e i giudici della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo "ignorante come una capra". Il 7 gennaio 2010 durante la trasmissione La vita in diretta su Rai_1, durante una discussione sulla presenza del Crocifisso nelle aule scolastiche, rivolge pesanti attacchi all'associazione UAAR, accusandola di essere una associazione di "zucche vuote" e mettendo in dubbio la legittimità dell'esistenza della suddetta associazione. Il 13 marzo 2010, durante un comizio elettorale tenuto a Lamezia Terme rivolge nuovi attacchi contro l'UAAR, definendo l'autore del ricorso alla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo riguardo al Crocefisso nelle aule "quel fesso di mezzo ateo che si è preso 5000 euro".
- YouTube - nel gennaio 2010 diede mandato ai suoi legali di diffidare il sito di videosharing chiedendo di rimuovere immediatamente dal web "immagini fisse o in movimento di programmi video della Rai in cui compare Sgarbi". In caso contrario verrebbe fatto ricorso al Tribunale per "violazione dei diritti di utilizzazione e sfruttamento economico dell'immagine" del critico, con la richiesta di una somma "non inferiore a 10 mila euro per ogni minuto o frazione di minuto di diffusione diretta o indiretta." Intanto una nota dalla Rai precisò immediatamente che ogni ospite, anche i politici, prima di partecipare alle trasmissioni firma una liberatoria cedendo così alla Rai i diritti anche per il Web.[120]
- Stefano Zurlo e Roberta Bruzzone - nel 2014 in una puntata di Linea gialla in occasione di un dibattito sulle case di proprietà di Angelina Armellini, Sgarbi litiga verbalmente con Zurlo per poi litigare sul caso stalking con la Bruzzone; Sgarbi ha attaccato pesantemente la criminologa sul tema del femminicidio, chiamandola "capra" e "lumaca" e affermando che i reati di «stalking e femminicidio sono invenzioni».[121]
- Gli elettori veneti - nel 1996, dopo la sconfitta alle elezioni nella circoscrizione del Veneto, Sgarbi reagì violentemente dichiarando[122]:
«[Gli elettori veneti] Sono dei deficienti. Egoisti. Stronzi. Destrorsi. Unti. Razzisti. Evasori. Hanno scelto la Lega? Complimenti. Risultato: si ritrovano a essere governati dai meridionali democristiani e dai comunisti. (...) Voglio fare un'Antilega al Sud, incitando i meridionali a non comprare più prodotti veneti. Questi qui ormai coltivano il razzismo puro. Questa gente non è stupida. È peggio: ignorante e plebea. Il concetto di fondo è: questi elettori sono tutti delle teste di cazzo.»
- Mentre ricopriva la carica di Sottosegretario ai Beni Culturali, Sgarbi fu incaricato dall'allora Presidente del Senato Pera di analizzare Palazzo Madama e nell'espletare tale incarico indicò due quadri presenti all'interno del palazzo come falsi[123] sebbene la falsità non sia stata mai, successivamente, acclarata ed i quadri non siano stati rimossi.
- In una replica a Legambiente, Sgarbi ha preso posizione contro gli impianti di energia eolica e solare, sostenendo che questi causano la spesa di «miliardi di euro» al centro di interessi mafiosi «che i contribuenti italiani ed europei danno a poche famiglie che distribuiscono mance alle comunità locali», e che simili impianti presentano un «carattere di incostituzionalità e di evidenti complicità con la distruzione di ciò che resta del paesaggio».[124] In proposito ha polemizzato con il governatore della Puglia Vendola, accusandolo di aver sfigurato il territorio pugliese con l'installazione di pale eoliche.[125]
- Invitato per presentare il suo libro Viaggio sentimentale nell'Italia dei desideri alla rassegna letteraria Il Libro Possibile tenutasi a Polignano a Mare (Bari) l'8 luglio 2011 ha nuovamente attaccato l'energia eolica e solare, sostenendo che ci sarebbero interessi mafiosi dietro le energie pulite, scatenando le ire del pubblico partecipante che l'ha più volte fischiato e contestato dopo che Sgarbi ha insultato uno spettatore definendolo "mafioso". Alcuni spettatori tentarono di scavalcare il palco per raggiungere Sgarbi, che è stato costretto a fuggire sotto scorta[126]
- Il sindaco e la giunta di Morazzone - Durante una puntata di Matrix del novembre 2009, si scaglia contro il sindaco leghista del comune di Morazzone per aver deciso di demolire una villa stile liberty del 1920 per costruire un complesso condominiale, paragonando tale decisione alle azioni criminali del sindaco mafioso di Palermo Vito Ciancimino, che abbatté edifici storici per favorire la Speculazione edilizia.[127]
- Il pubblico degli studi televisivi - Non mancano le liti contro il pubblico e gli ospiti presenti nello studio televisivo. Durante una trasmissione del novembre 2009 di Pomeriggio cinque zittisce una signora del pubblico dicendole: «lei è una grassa, vada a dimagrire!»; la donna risponde: «preferisco essere grassa ma intelligente!»; Sgarbi replica: «grassa sicuramente, intelligente forse!». Sempre a Pomeriggio Cinque ha una forte lite con una signora, cui urla «Guardona!» per 9 volte consecutive, «Lei fa ridere!» per 5 volte consecutive, «Educhi i suoi figli!» per ben 11 volte consecutive, «Pettegola!» per 5 volte consecutive, «Vada a curarsi i capelli!» per 2 volte.
- I magistrati che hanno condannato Emilio Fede per favoreggiamento della prostituzione nel Caso Ruby - Sgarbi ha parlato di «un processo che non farebbero neanche a Teheran» (in quanto "le mantenute non sono prostitute"), affermando che i giudici in questione «vanno arrestati» perché sono «dei criminali», membri di «un tribunale del popolo costituito da criminali»; ha definito la condanna in primo grado di Fede (poi confermata in appello), a suo dire condannato solo per la sua amicizia con Berlusconi, come una vicenda peggiore di quella di Enzo Tortora e concludendo: «speriamo che Dio esista per bruciare questi qui».[128]
Procedimenti giudiziari
Condanne
Sgarbi ha subito diverse condanne penali e civili, principalmente pene pecuniarie per i reati di diffamazione e ingiuria; ha subito anche una condanna a 6 mesi e 10 giorni di reclusione con la condizionale.
- Condanna per assenteismo e produzione di documenti falsi
- Nel 1996, con sentenza della Pretura di Venezia, è stato condannato a 6 mesi e 10 giorni di reclusione per il reato di falso e truffa aggravata e continuata ai danni dello Stato, per produzione di documenti falsi (per la richiesta di aspettativa per motivi di salute) e assenteismo nel periodo 1989-1990, mentre era dipendente del Ministero dei Beni culturali, con la qualifica di funzionario ai Beni artistici e culturali del Veneto, e al tempo della sua partecipazione al Maurizio_Costanzo_Show. Condannato a pagare un indennizzo di 700 000 lire, il critico d'arte si giustificò affermando che la sua assenza dall'ufficio dipendeva dall'impegno per la redazione d'un catalogo d'arte, e parlando di "arbitrio, discrezionalità e follia" a proposito della sentenza.[129][130][131][132][133] All'inizio del 2016 Vittorio Sgarbi è stato riammesso in servizio nei ruoli della Soprintendenza di Venezia grazie al pronunciamento della sezione lavoro del Tribunale di Venezia (Presidente dottor Luigi Perina)[134].
- Condanna per diffamazione aggravata contro Caselli e il pool di Milano
- Il 14 agosto 1998, dopo la morte di Luigi_Lombardini, in un'intervista a Il Giornale ne attribuisce la responsabilità alle «inchieste politiche di Caselli [...] uomo di Violante», in quanto «il suicidio di Lombardini ha evidenziato la natura esclusivamente politica dell'azione di Caselli e i suoi» che «impudentemente frugano nella sua tomba [...] sul suo cadavere»; il 17 agosto, ignorando i ringraziamenti dell'avvocato di Lombardini per la correttezza tenuta da Caselli nella conduzione dell'interrogatorio nonché il positivo pronunciamento del CSM in merito, ne chiede «l'immediato arresto» nonché la «sospensione dal servizio e dallo stipendio». Alla successiva querela, l'intervistatore Renato_Farina ed il direttore Mario_Cervi scelgono il patteggiamento, mentre Sgarbi la via del processo; ad una delle udienze «non si presenta in Tribunale (a Desio) dicendo di essere a Bologna per un altro processo; il giudice telefona a Bologna e scopre che lì Sgarbi ha fatto lo stesso sostenendo di essere a Desio».[135] Per queste affermazioni nel 1998 verrà condannato dalla Cassazione per diffamazione aggravata sulle indagini del pool antimafia di Palermo, guidato da Gian Carlo Caselli, oltre a 1.000 € di multa.
- Vi è chi, di fronte a questo pronunciamento, ha sostenuto che la condanna sarebbe occorsa per aver Sgarbi definito le indagini "politiche",[136] esercitando il proprio diritto di critica (Francesco Cossiga, Ettore Randazzo, Fabrizio Cicchitto e Niccolò Ghedini). Questa ricostruzione è stata contestata da Marco Travaglio, per il quale «criticare significa affermare che un'inchiesta è infondata, una sentenza è sbagliata. Ma sostenere che un PM e l'intera sua Procura sono al servizio di un partito, agiscono per finalità politiche, usano la mafia contro lo stato, non è criticare: è attribuire una serie di reati gravissimi, i più gravi che possa commettere un magistrato».[137]
- Condanne civili per ingiurie contro Marco Travaglio
- Il 1º maggio 2008, durante la puntata televisiva di AnnoZero,[138] Vittorio Sgarbi si rivolse al giornalista Marco Travaglio con insulti molto pesanti: «Siamo un grande paese con un pezzo di merda come te». Il 10 dicembre 2009 il Tribunale Civile di Torino condanna Sgarbi a 30.000 € di risarcimento per ingiurie e al pagamento delle spese legali.[139] Il giudice ha anche stabilito la pubblicazione della sentenza su la Repubblica e La_Stampa.[140]
- Il 6 ottobre 2010 è stato nuovamente condannato al pagamento di 35.000 €, avendo rimarcato «Mi correggo. Travaglio non è un pezzo di merda. È una merda tutta intera» sulle colonne del quotidiano online La voce d'Italia e due giorni dopo dagli studi di Domenica Cinque, il programma televisivo condotto da Barbara_D'Urso.[141][142]
- Condanna per diffamazione contro Roberto Reggi
- Nel luglio 2009 Sgarbi è stato condannato per diffamazione: la sentenza è stata proclamata dal tribunale di Monza.
- Il critico d'arte infatti insultò Roberto Reggi, il sindaco di Piacenza, dai microfoni di Rtl_102.5; il pubblico ministero aveva chiesto 4 mesi, ma la pena è stata poi inasprita a 6 mesi. Tuttavia grazie all'Indulto la pena è stata sostituita da un risarcimento, da versare nelle casse del comune piacentino.[143]
- Condanna per diffamazione contro Raffaele Tito
- Nonostante la sopraggiunta prescrizione che ha "cancellato" il reato di diffamazione, il 26 maggio 2010 Sgarbi è stato condannato dalla Corte d'Appello di Venezia al pagamento di 110.000 € come risarcimento al procuratore aggiunto di Udine ed ex pm di Pordenone, Raffaele Tito per averlo pesantemente diffamato nel corso di alcune puntate di Sgarbi_quotidiani andate in onda su Canale 5 nel 1997. L'ammontare del risarcimento è stato ridotto di un quarto rispetto a quello stabilito in primo grado, in quanto per una delle trasmissioni incriminate Sgarbi è stato dichiarato non punibile. L'intero iter giudiziario è durato ben 13 anni in quanto i legali di Sgarbi, dopo la condanna di primo grado a un anno e un mese di reclusione intervenuta nel 2001, avevano fatto ricorso alla Corte costituzionale rilevando l'insindacabilità delle sue affermazioni in quanto all'epoca il critico era parlamentare; ma la Consulta rispedì gli atti al Tribunale rigettando l'istanza e dando il via libera al processo.[144]
- Condanna per ingiuria contro Gianfranco Amendola
- Con sentenza del 15 settembre 2003 del Tribunale Civile di Roma, Sgarbi è stato condannato al pagamento a favore del magistrato Gianfranco Amendola di 30.000 euro più spese legali per le frasi ingiuriose pronunciate nel corso di una serata del Maurizio Costanzo Show nel 1993, quali, come da sentenza, "incapace, ignorante, bugiardo, maiale". Dieci anni di causa di primo grado scandite da intervenute modifiche di legge e da una sentenza della Corte Costituzionale che annullò[145] la deliberà di insindacabilità a favore di Sgarbi adottata dalla Camera dei Deputati. Sentenza confermata nel 2009 dalla Corte d'Appello di Roma con condanna ad ulteriori spese legali, passata successivamente in giudicato. Ad oggi Sgarbi non risulta aver onorato la sentenza.
- Condanna per diffamazione contro Ilda Boccassini (confermata in Cassazione)
- Nel maggio 2011 la Corte di Cassazione con sentenza 10214, conferma la condanna al risarcimento per danni da diffamazione, a favore del pm milanese Ilda_Boccassini, a carico di Sgarbi e del circuito televisivo di Mediaset. La Suprema Corte respinge il ricorso con il quale Sgarbi e Reti_Televisive_Italiane sostenevano la liceità di alcune espressioni usate nella trasmissione "Sgarbi quotidiani", andata in onda il 16 febbraio 1999, durante la quale la Boccassini veniva criticata in relazione all'inchiesta sul capo dei gip della Capitale, Renato Squillante. Sgarbi e RTI sono stati condannati a rifondere in solido il pm Boccassini con 25.822 euro.[146][147]
- Condanna civile per diffamazione contro il pool di Mani pulite (confermata in Cassazione)
- Nel 2011, a seguito di una vertenza che durava dal 1994, Sgarbi si accordò a versare 60.000 euro a tre ex pm del pool di Mani pulite di Milano, Piercamillo Davigo, Gherardo_Colombo e Francesco Greco, per poi rifarsi sui giornali che avevano pubblicato le dichiarazioni (Avvenire e il Giornale), peraltro pronunciate e ripetute nel programma tv Sgarbi quotidiani; la Cassazione ha invece accreditato nel 2015 al solo Sgarbi il risarcimento, obbligandolo a pagare tale somma ai tre diffamati. Sgarbi li aveva definiti "assassini", in riferimento al suicidio in carcere di Gabriele Cagliari e quelli di altri indagati a piede libero, come Raul Gardini e Sergio Moroni.[148] Sgarbi disse in particolare:[149][150][151]
«Di Pietro, Colombo, Davigo e gli altri sono degli assassini che hanno fatto morire della gente. Vanno processati e arrestati. È giusto che se ne vadano, nessuno li rimpiangerà. Vadano in chiesa a pregare per tutta quella gente che hanno fatto morire: Moroni, Gardini, Cicogna, Cagliari. Hanno tutte queste croci sulla coscienza. Ringrazio Iddio che, con questo decreto [Decreto Biondi], eviteranno essi stessi l'arresto per tutti gli assassinii che hanno commesso.»
- Non sono invece rientrati nel procedimento gli altri giudici (Borrelli, Di Pietro e il defunto D'Ambrosio).
- Condanna per oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale
- In seguito ad un episodio in cui Vittorio Sgarbi avrebbe insultato quattro Carabinieri ed intimato al suo autista a non fermarsi di fronte al loro stop, presso Expo_2015 a Milano, il soggetto è stato codannato nel luglio 2016 a versare 11.000 euro di ammenda, 1.000 all'Arma dei Carabinieri e 10.000 come risarcimento a quattro carabinieri.[152]
Prescrizioni
- Condanna per diffamazione contro Caselli e Orlando (prescritta in Cassazione)
- Il 7 aprile 1995 ha letto a Sgarbi quotidiani una lettera sui «veri colpevoli» dell'assassinio di Don Pino Puglisi, non rilevandone le generalità essendo priva di firma, ma da lui attribuita ad un sedicente amico del sacerdote assassinato; la missiva accusava come mandante il procuratore Caselli e, secondo quanto riportato da Marco_Travaglio, come «killer Leoluca_Orlando e Michele_Santoro», intendendo quindi che tutti e tre erano i responsabili morali, avendone fatto "un sicuro bersaglio";[153] la lettera riporta anche delle parole attribuite da essa a don Puglisi stesso:
«Fui più volte contattato da Caselli e dai suoi uomini [...] pretendevano accuse, nomi, circostanze... volevano che denunciassi la mia gente e miei ragazzi... che rivelassi cose apprese in confessione [...]. Caselli disprezza i siciliani, mi vuole obbligare a rinnegare i miei voti e la mia veste, pretende che mi prostituisca a lui. Più che nemico della mafia, è un nemico della Sicilia. Orlando è un mafioso vestito da gesuita [...]. Caselli ha fatto di me consapevolmente un sicuro bersaglio. Avrà raggiunto il suo scopo quando un prete impegnato nel sociale verrà ucciso [...]. Caselli, per aumentare il suo potere, ha avuto la sua vittima illustre.»
- Caselli in vita sua non conobbe mai don Puglisi.[153]
- Per queste dichiarazioni Sgarbi è stato condannato per diffamazione in primo e secondo grado.[112] Nel suo libro Un magistrato fuorilegge Caselli ha affermato che la Cassazione ha in seguito dichiarato la Prescrizione del reato,[112] ma Sgarbi, tramite il suo avvocato, ha contestato questa ricostruzione sostenendo che la Cassazione aveva invece annullato le precedenti sentenze rimandando quindi il tutto a un nuovo giudizio che non c'è mai stato per l'intervenuta prescrizione.[154]
Assoluzioni
- Processo per diffamazione dei giudici Franco Battaglino e Paolo Gengarelli di Rimini
- Commentando la richiesta, da parte dei due magistrati, di acquisire le cartelle cliniche del fondatore di San_Patrignano Vincenzo Muccioli, Sgarbi aveva detto: «Nessuna pietà per questi giudici. Per salvaguardare la dignità di piccoli uomini dovevano insultare un uomo che sta morendo. Mentalità di uomini di paese che si comportano come vigili urbani...».[155]
- Processo per diffamazione di Gianfranco Cerasoli
Sgarbi aveva dato del Gay all'ex responsabile nazionale della Uil beni culturali Gianfranco Cerasoli, ma venne prosciolto dal GIP.[156]
Procedimenti in corso
- Procedimento per diffamazione contro Daniele Benati
- Nel 2015 gli viene recapitato l'avviso di fine indagine per diffamazione nei confronti dello storico dell'arte Daniele Benati, presidente della sezione bolognese di Italia Nostra, nell'ambito della lite sulla mostra Da Cimabue a Morandì, curata dal critico ferrarese.[157]
- Condanna in sede civile per diffamazione contro Italo Tomassoni (primo grado)
Condannato a una multa di 20.000 euro e al risarcimento di 20.000 euro per aver accusato di incompetenza e plagio il critico d'arte Italo Tomassoni.[158]
- Procedimento per resistenza a pubblico ufficiale
- Nel 2015 Sgarbi ha avuto un diverbio con alcuni vigili per una contravvenzione stradale compiuta in area Expo a Milano. A seguito di questa lite (nella quale è stato riconosciuto colpevole di oltraggio a pubblico ufficiale) ha tentato di forzare col proprio autista il posto di blocco, costringendo un agente ad indietreggiare. La richiesta di condanna del PM in primo grado è stata ad 1 anno e 6 mesi.[159]
Sgarbi e la fede
Sgarbi si è definito talvolta Ateo[160] e talvolta cattolico. Infatti durante la trasmissione Confronti, Sgarbi ha dichiarato di "essere fiero di essere cattolico".
Più volte Sgarbi ha attaccato l'UAAR, l'associazione italiana degli atei e agnostici razionalisti:[161] nel novembre 2009, durante la trasmissione Pomeriggio_Cinque, Sgarbi ha attaccato la tesoriera dell'UAAR, definendola "ignorante come una capra". Nel gennaio 2010, durante la trasmissione La vita in diretta, Sgarbi ha rivolto pesanti attacchi all'associazione UAAR, accusandola di essere una "associazione di zucche vuote" e mettendo in dubbio la legittimità dell'esistenza delle associazioni atee.[162]
Nel 2009, su Il_Giornale, Sgarbi ha affermato che se le chiese moderne sono brutte è colpa di architetti atei.[163]
Opere
- Il populismo nella letteratura italiana del Novecento, Messina-Firenze, D'Anna, 1977.
- Carpaccio, Bologna, Capitol, 1979; Milano, Fabbri, 1994. ISBN 88-450-5538-8; Milano, Rizzoli libri illustrati, 2002. ISBN 88-7423-006-0. (pubblicato anche negli Stati Uniti e in Francia)
- Palladio e la Maniera. I pittori vicentini del Cinquecento e i collaboratori del Palladio, 1530-1630, catalogo di, Milano, Electa, 1980.
- Gnoli, Milano, Ricci, 1983. ISBN 88-216-0030-0.
- Capolavori della pittura antica, Milano, A. Mondadori, 1984.
- Tutti i musei d'Italia, a cura di, Rozzano, Domus, 1984. ISBN 88-7212-010-1.
- Antonio da Crevalcore e la pittura ferrarese del Quattrocento a Bologna, Milano, A. Mondadori, 1985.
- L'opera grafica di Domenico Gnoli, a cura di, Milano, A. Mondadori, 1985.
- Carlo Guarienti, a cura di, Milano, Fabbri, 1985.
- Il sogno della pittura. Come leggere un'opera d'arte, Venezia, Marsilio, 1985. ISBN 88-317-4795-9. (Premio Estense 1985)
- Mattioli. Antologia 1939-1986, Modena, Il Bulino, 1987.
- Rovigo. Le chiese. Catalogo dei beni artistici e storici, Venezia, Giunta regionale del Veneto-Marsilio, 1988.
- Chaim Soutine, Brescia, L'obliquo, 1988.
- Storia universale dell'arte, a cura di, Milano, A. Mondadori, 1988. ISBN 88-04-33874-1.
- Davanti all'immagine, Milano, Rizzoli, 1989. ISBN 88-17-53755-1. (Premio Bancarella 1990)
- Giovanni Segantini. I capolavori, Trento, Reverdito, 1989. ISBN 88-342-4070-7.
- La stanza dipinta. Scritti sull'arte contemporanea, Palermo, Novecento, 1989. ISBN 88-373-0108-1.
- Il pensiero segreto. Prose di conversazione, Milano, Rizzoli, 1990. ISBN 88-17-84045-9.
- W. Alexander Kossuth, a cura di, Milano, Mazzotta, 1990. ISBN 88-202-0954-3.
- Botero. Dipinti sculture disegni, a cura di, Milano, A. Mondadori arte, 1991. ISBN 88-242-0099-0.
- Dell'Italia. Uomini e luoghi, Milano, Rizzoli, 1991. ISBN 88-17-84119-6. (Premio Fregene 1991)
- Dizionario dei monumenti italiani e dei loro autori. Roma. Dal Rinascimento ai giorni nostri, Milano, Bompiani, 1991. ISBN 88-452-1801-5.
- Arturo Nathan. Illusione e destino, una esposizione a cura di, Milano, Fabbri, 1992.
- Lo Sgarbino. Dizionario della lingua italiana. I sinonimi e i contrari, divisione in sillabe, coniugazione dei verbi, Bergamo, Larus, 1993.
- Le mani nei capelli, Milano, A. Mondadori, 1993. ISBN 88-04-37351-2.
- Onorevoli fantasmi. Due anni di polemiche parlamentari, Milano, A. Mondadori, 1994. ISBN 88-04-38165-5.
- Lezioni private, Milano, A. Mondadori, 1995. ISBN 88-04-41172-4.
- Lezioni private 2, Milano, Mondadori, 1996. ISBN 88-04-42519-9.
- Alfredo Protti, a cura di, Milano, G. Mondadori, 1997. ISBN 88-374-1607-5.
- A regola d'arte. Libri, quadri, poesie. Nuove lezioni sul bello, Milano, Mondadori, 1998. ISBN 88-04-45771-6.
- Notte e giorno d'intorno girando..., Milano, Rizzoli, 1998. ISBN 88-17-85887-0.
- Gli immortali, Milano, Rizzoli, 1999. ISBN 88-17-86147-2.
- La casa dell'anima. Educazione all'arte, con VHS, Milano, Mondadori, 1999. ISBN 88-04-43345-0.
- Giotto e il suo tempo, mostra ideata e curata da, Milano, Motta, 2000. ISBN 88-7179-278-5.
- Le tenebre e la rosa. Un'antologia, Milano, Rizzoli, 2000. ISBN 88-17-86529-X.
- Balthus, Firenze, Giunti, 2001. ISBN 88-09-02055-3.
- Elogio della medicina di Jacovitti. Breve storia di un capolavoro sconosciuto, a cura di, Milano, Mazzotta, 2001. ISBN 88-202-1330-3.
- Percorsi perversi. Divagazioni sull'arte, Milano, Rizzoli, 2001. ISBN 88-17-86852-3.
- Giorgio De Chirico. Dalla Metafisica alla "Metafisica". Opere 1909-1973, a cura di, Venezia, Marsilio, 2002. ISBN 88-317-8167-7.
- Il Bene e il Bello. La fragile condizione umana, Milano, Bompiani, 2002. ISBN 88-452-5329-5.
- Wolfgang Alexander Kossuth, 1982-2002, testi di e con Michael Engelhard e Mario De Micheli, Milano, Skira, 2002. ISBN 88-8491-221-0.
- Da Giotto a Picasso. Discorso sulla pittura, Ginevra-Milano, Rizzoli libri illustrati, 2002. ISBN 88-7423-070-2.
- Viaggio sentimentale e pittorico di un emiliano in Romagna, Milano, Rizzoli, 2002.
- Parmigianino, Milano, Rizzoli libri illustrati, 2003. ISBN 88-7423-114-8; Milano, Rizzoli-Skira, 2003. ISBN 88-7423-195-4.
- Francesco del Cossa, Milano, Rizzoli-Skira, 2003. ISBN 978-88-6130-401-7.
- Dell'arte e della morte. Gli ultimi giorni del Parmigianino. Atto unico, Milano, Skira, 2003. ISBN 88-8491-642-9.
- La ricerca dell'identità. Da Antonello a De Chirico, a cura di, Milano, Skira, 2003. ISBN 88-8491-782-4.
- L'Odéo Cornaro, Torino, Allemandi, 2003. ISBN 88-422-1194-X.
- Francesco Scaramuzza, a cura di, Torino, Allemandi, 2003. ISBN 88-422-1234-2.
- Un paese sfigurato. Viaggio attraverso gli scempi d'Italia, Milano, Rizzoli, 2003. ISBN 88-7423-154-7.
- Guercino. Poesia e sentimento nella pittura del '600, a cura di e con Denis Mahon e Massimo Pulini, Novara, De Agostini, 2003.
- Andrea Palladio. La luce della ragione. Esempi di vita in villa tra il XIV e XVIII secolo, con DVD, Milano, Rizzoli libri illustrati, 2004. ISBN 88-17-00454-5.
- Dell'anima, Milano, Bompiani, 2004. ISBN 88-452-1125-8.
- Le ceneri violette di Giorgione. Natura e Maniera tra Tiziano e Caravaggio, a cura di, Milano, Skira, 2004. ISBN 88-7624-120-5.
- Gaspare Landi, a cura di, Milano, Skira, 2004. ISBN 88-7624-219-8.
- San Giuseppe con il bambino di Giovan Battista Piazzetta, a cura di, Torino, Allemandi, 2004. ISBN 88-422-1291-1.
- Un capolavoro di Rubens. L'adorazione dei pastori, a cura di, Milano, Skira, 2004.
- Arte e realtà, in Antonio Nunziante, Opere, I, Giaveno, Metamediale, 2004.
- Visioni sospese, in Catalogo generale delle opere di Antonio Nunziante, III, Milano, G. Mondadori, 2004. ISBN 88-374-1832-9.
- Aroldo Bonzagni, a cura di, Milano, Mazzotta, 2005. ISBN 88-202-1766-X.
- Caravaggio, Milano, Skira, 2005. ISBN 88-7624-606-1.
- I giudizi di Sgarbi. 99 artisti dai cataloghi d'arte moderna e dintorni, Milano, Editoriale Giorgio Mondadori, 2005. ISBN 88-374-1826-4.
- Il ritratto interiore: da Lotto a Pirandello, a cura di, Milano, Skira, 2005. ISBN 88-7624-326-7.
- Monteforte. Paesaggi della memoria, testi di Rossana Bossaglia e Emanuela Mazzotti, Milano, G. Mondadori, 2005. ISBN 88-374-1822-1.
- Ragione e passione. Contro l'indifferenza, Milano, Bompiani, 2005. ISBN 88-452-3497-5.
- Vedere le parole. La scrittura d'arte da Vasari a Longhi, Milano, Tascabili Bompiani, 2005. ISBN 88-452-3402-9.
- Le meraviglie della pittura tra Venezia e Ferrara. Dal Quattrocento al Settecento, Cinisello Balsamo, Silvana Editoriale, 2005. ISBN 88-366-0612-1.
- Clausura a Milano (e non solo). Da suor Letizia a Salemi (e ritorno), con Marta Bravi, Milano, Bompiani, 2008. ISBN 978-88-452-6178-7.
- L'Italia delle meraviglie. Una cartografia del cuore, Milano, Bompiani, 2008. ISBN 978-88-452-6381-1.
- Donne e dee nei musei italiani, Milano, Banca Network Investimenti, 2009.
- Klaus Karl Mehrkens: opere 1983-2008, a cura di, Siena, Protagon, 2009. ISBN 978-88-8024-262-8.
- Viaggio sentimentale nell'Italia dei desideri, Milano, Bompiani, 2010. ISBN 978-88-452-6591-4.
- Lo stato dell'arte: Regioni d'Italia. (Padiglione Italia, LIV Esposizione internazionale d'arte della Biennale di Venezia, iniziativa speciale per il 150º anniversario dell'unità d'Italia, a cura di, Milano, Skira, 2011. ISBN 978-88-572-1159-6.
- Lo stato dell'arte: accademie di belle arti. [Padiglione Italia, LIV Esposizione internazionale d'arte della Biennale di Venezia, iniziativa speciale per il 150º anniversario dell'unità d'Italia), a cura di, Milano, Skira, 2011. ISBN 978-88-572-1160-2.
- Lo stato dell'arte: istituti italiani di cultura nel mondo. (Padiglione Italia, LIV Esposizione nazionale d'arte della Biennale di Venezia, iniziativa speciale per il 150º anniversario dell'unità d'Italia), a cura di, Milano, Skira, 2011. ISBN 978-88-572-1179-4.
- Piene di grazia. I volti della donna nell'arte, Milano, Bompiani, 2011. ISBN 978-88-452-6819-9.
- L'ombra del divino nell'arte contemporanea, Siena, Cantagalli, 2011. ISBN 978-88-8272-755-0.
- L'arte è contemporanea, ovvero L'arte di vedere l'arte, Milano, Bompiani, 2012. ISBN 978-88-452-7042-0.
- Nel nome del Figlio. Natività, fughe e passioni nell'arte, Milano, Bompiani, 2012. ISBN 978-88-452-7146-5.
- Il tesoro d'Italia. La lunga avventura dell'arte, Milano, Bompiani, 2013. ISBN 978-88-452-7456-5.
- Mattia Preti, Soveria Mannelli, Rubbettino, 2013. ISBN 978-88-498-3578-6.
- Il punto di vista del cavallo. Caravaggio, Milano, Bompiani, 2014. ISBN 978-88-452-7332-2.
- Porto Franco. Gli artisti sdoganati da Sgarbi, EA Editore, 2014.
- Gli anni delle meraviglie. Da Piero Della Francesca a Pontormo. Il tesoro d'Italia II, Milano, Bompiani, 2014. ISBN 978-88-452-7747-4.
- "Dal cielo alla terra. Da Michelangelo a Caravaggio. Il tesoro d'Italia III", Milano, Bompiani, 2015. ISBN 978-88-452-8011-5.
- PARMIGIANINO
Edizione della NAVE DI TESEO
Curiosità
- Il personaggio Insulto_Ingiuria della serie a fumetti Alan_Ford è palesemente ispirato a Vittorio Sgarbi.[164]
- Ha presenziato alla festa del centenario della SPAL (squadra di cui è simpatizzante) nel 2007.[165]
- Vive tra Ro, in Provincia_di_Ferrara, e Roma.
- Nella storia di Cattivik intitolata "Notturni d'arte" è presente una sua caricatura chiamata Victor Sgorbius.
- Nel gennaio del 2016 ha accolto l'invito a ricoprire il ruolo di ambasciatore del "Fischietto in Terracotta città di Rutigliano" per l'anno in corso. Il critico ha espresso sinceri apprezzamenti nei confronti della cittadina barese, capitale del fischietto in terracotta, recandosi personalmente a Rutigliano per essere investito del titolo. Si è soprattutto congratulato per la scelta di allocare il Museo del Fischietto nel recentemente ristrutturato convento secentesco dei Domenicani, edificio storico di grande valore per il comune barese famoso per la lavorazione dell'argilla.
Filmografia
Assieme ad altre "celebrità" nel 1998 ha partecipato con un Cameo al film Paparazzi di Neri Parenti. Recita anche in Pecore_in_erba di Alberto_Caviglia nel 2015 e in Il bacio azzurro di Pino Tordiglione.
Note
- ^ Sgarbi a Pannella: tu sei la guida naturale di noi liberali
- ^ Quelli del '94. Sgarbi e Ferrara, riecco i combattenti liberali
- ^ «Sgarbi: io, liberale del Polo». Gazzetta del Mezzogiorno, 8 giugno 1999
- ^ Gay, Sgarbi ad Affari: "Hanno ragione D&G, i figli non sono cani"
- ^ Vittorio Sgarbi: "Mio figlio? Mi pare stia bene, non si droga e non è omosessuale
- ^ Vittorio Sgarbi e la condanna per truffa, in Il Fatto Quotidiano, 19 maggio 2011. URL consultato l'11 luglio 2016 (archiviato l'11 luglio 2016).
- ^ Vittorio Sgarbi si dimette da sindaco di Salemi, in SKY TG 24, 6 febbraio 2012. URL consultato l'11 luglio 2016 (archiviato l'11 luglio 2016).
- ^ In un solo giorno il Consiglio dei ministri scioglie sette comuni per mafia, in Il Fatto Quotidiano, 23 marzo 2012 (archiviato l'11 luglio 2016).
- ^ Vittorio Sgarbi, su biografieonline.it, Biografie online, 2016. URL consultato l'11 luglio 2016 (archiviato l'11 luglio 2016).
- ^ Raphaël Zanotti, "Sgarbi mantenga la nostra bambina", in La Stampa, 26 febbraio 2008 (archiviato dall'url originale il 19 gennaio 2012).
- ^ Giovanni Sgardi, Una nuova figlia per Sgarbi ad Ancona: «Nessuna sorpresa, ne ho quaranta», in Il Messaggero, 24 agosto 2011. URL consultato l'11 luglio 2016 (archiviato l'11 luglio 2016).
- ^ Sabrina Colle, in Corriere della Sera, 5 agosto 2001. URL consultato il 14 luglio 2016 (archiviato dall'url originale il 20 dicembre 2007).
- ^ Stefania Rossotti, Vittorio Sgarbi e Sabrina Colle:«Nientesesso, noiciamiamo», in Grazia, 5 dicembre 2011. URL consultato il 14 luglio 2016 (archiviato il 20 agosto 2015).
- ^ Vittorio Sgarbi: «Ho 58 fidanzate, sono numerate come le litografie. Ecco chi sono le mie preferite», in Libero, 19 marzo 2015. URL consultato il 14 luglio 2016 (archiviato il 20 agosto 2015).
- ^ Stefano Rizzato, Malore per Sgarbi, operato d’urgenza al cuore, in La Stampa, 17 dicembre 2015. URL consultato il 14 luglio 2016 (archiviato il 22 dicembre 2015).
- ^ Sgarbi: dimesso da Policlinico di Modena, condizioni buone, in AGI, 21 dicembre 2015. URL consultato il 14 luglio 2016 (archiviato il 14 luglio 2016 ).
- ^ Vittorio Sgarbi, Il sogno della pittura: come leggere un'opera d'arte pagina 202, Venezia, Marsilio, 1985, ISBN 978-88-317-4-795-0.
- ^ Francesco Erbani, Sgarbi e il plagio su Botticelli, in la Repubblica, 2 dicembre 2008, p. 1. URL consultato il 28 dicembre 2013 (archiviato il 13 luglio 2012).
- ^ Edek Osser, Vittorio furioso, su ilgiornaledellarte.com, Il Giornale dell'Arte, maggio 2011. URL consultato il 15 luglio 2016 (archiviato il 14 settembre 2013).
- ^ Soprintendenza speciale per il patrimonio storico, artistico ed etnoantropologico e per il polo museale della città di Venezia e dei comuni della Gronda lagunare, in Ministero per i Beni e le attività culturali, luglio 2016. URL consultato il 15 luglio 2016 (archiviato il 15 luglio 2016).
- ^ Enrico Tantucci, Sgarbi lascia l’incarico di Soprintendente, in Il Mattino, Padova, 15 settembre 2014, p. 1. URL consultato il 15 luglio 2016 (archiviato il 27 ottobre 2014).
- ^ Fondazione Gino de Dominicis, su ginodedominicis.org, luglio 2016. URL consultato il 15 luglio 2016 (archiviato il 28 luglio 2013).
- ^ Guglielmo Gigliotti, Tre associazioni e due cataloghi per l’artista che non voleva apparire, su ilgiornaledellarte.com, Il Giornale dell'Arte, gennaio 2013. URL consultato il 14 settembre 2013 (archiviato il 14 settembre 2013).
- ^ Biennale di Palermo, su biennaledipalermo.it, 2015. URL consultato il 17 luglio 2016 (archiviato il 17 luglio 2016).
- ^ Barbara Zucchi, Porto Franco: 101 artisti sdoganati da Sgarbi, su effettoarte.com, 1º luglio 2014. URL consultato il 17 luglio 2016 (archiviato il 17 luglio 2016).
- ^ "Porto Franco", a Palermo gli artisti scelti da Sgarbi, su gds.it, Giornale di Sicilia, 1º luglio 2014. URL consultato il 17 luglio 2016 (archiviato l'8 luglio 2014).
- ^ Biennale della Creatività, su biennaleitaliacreator.it, 2013. URL consultato il 17 luglio 2016 (archiviato il 12 novembre 2013).
- ^ Sgarbi ambasciatore dell'Expo: «Voglio Bronzi di Riace a Milano», in L'Unità, 28 luglio 2014. URL consultato il 17 luglio 2016 (archiviato il 17 luglio 2016).
- ^ Seduta n. 76 del 25 luglio 2014, su regione.lombardia.it, Regione Lombardia, 25 luglio 2014. URL consultato il 27 agosto 2014 (archiviato il 17 luglio 2016).«Con la delibera si nominano i signori Camillo Fornasieri, Manuela Bassetti e Vittorio Sgarbi quali componenti del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Bagatti Valsecchi di Milano [...].»
- ^ a b S. Bio., Maroni e Sgarbi chiedono i Bronzi di Riace per l'Expo, in Il Sole 24 ORE, 28 luglio 2014. URL consultato il 17 luglio 2016 (archiviato l'11 ottobre 2014).
- ^ La replica del presidente Talarico al prof. Vittorio Sgarbi, in Calabria on web, 28 luglio 2014. URL consultato il 17 luglio 2016 (archiviato l'11 ottobre 2014).
- ^ I Bronzi di Riace non andranno all’Expo. Franceschini: «Sono troppo fragili», in La Stampa, 8 ottobre 2014. URL consultato il 17 luglio 2016 (archiviato il 17 luglio 2016).
- ^ SGARBI Vittorio, su leg14.camera.it, Camera dei Deputati, 26 maggio 2001. URL consultato il 22 luglio 2016 (archiviato l'11 gennaio 2015).
- ^ a b Silvia Fumarola, Una rissa da Costanzo, in la Repubblica, 25 marzo 1989. URL consultato il 22 luglio 2016 (archiviato il 22 luglio 2016).
- ^ a b Cassazione: condanna Sgarbi, 60 mln a poetessa offesa in tv, in Adnkronos, 25 settembre 2001. URL consultato il 22 luglio 2016 (archiviato il 22 luglio 2016).
- ^ V. Manca, Sessanta milioni. Lei ne pagherà 15. Risarcita la preside insultata da Sgarbi, in La Nuova Sardegna, 26 settembre 2001. URL consultato il 22 luglio 2016 (archiviato il 22 luglio 2016).
- ^ Pierangelo Sapegno, I botti di Vittorio Sgarbi. Tutto purché se ne parli, in ArtsLife, 19 marzo 2015. URL consultato il 26 luglio 2016 (archiviato il 26 luglio 2016).
- ^ Arturo Carlo Quintavalle, Federico Zeri, il detective dell'arte italiana, in Corriere della Sera, 6 ottobre 1998. URL consultato il 26 luglio 2016 (archiviato dall'url originale l'8 luglio 2012).
- ^ Beniamino Placido, Ma quanto s'arrabbia il Fatuo Magico!, in la Repubblica, 23 ottobre 1993. URL consultato il 26 luglio 2016 (archiviato il 26 luglio 2016).
- ^ Maria Latella, Il «silenzio» di Sgarbi, la replica di Berlusconi, in Corriere della Sera, 14 gennaio 1994. URL consultato il 26 luglio 2016 (archiviato dall'url originale il 7 luglio 2012).
- ^ Per il silenzio di Sgarbi 3.500.000 spettatori, in Corriere della Sera, 15 gennaio 1994. URL consultato il 26 luglio 2016 (archiviato dall'url originale il 7 luglio 2012).
- ^ Francesco Battistini, Libia, Sgarbi e Grauso sfidano l' embargo, in Corriere della Sera, 25 aprile 1998. URL consultato il 10 agosto 2016 (archiviato dall'url originale il 9 luglio 2012).
- ^ Guida dei Simpson
- ^ Pupa, lite tra Mussolini e Sgarbi, in TGcom24, 28 settembre 2006. URL consultato il 10 agosto 2016 (archiviato il 10 agosto 2016).
- ^ Giovanni Maiolo, Intervista ad Andrea G.Pinketts, in La Riviera on-line, 29 novembre 2006. URL consultato il 10 agosto 2016 (archiviato il 10 agosto 2016).
- ^ Vittorio Sgarbi in TV.
- ^ Archivio - LASTAMPA.it
- ^ AstiTeatro, c'è anche Andreotti tra le star del teatro di Vittorio Sgarbi, Corriere della Sera. URL consultato il 14 giugno 2015 (archiviato dall'url originale in data pre 1/1/2016 ).
- ^ Bresciaoggi.it - Nazzareno Carusi e Vittorio Sgarbi: un discorso a due
- ^ Il “Lunezia” a Carusi e Sgarbi
- ^ Intervista a Vittorio Sgarbi
- ^ Alessandro Roveri, Sgarbi con truffa, Prodezze e sconcezze di Vittorio Sgarbi., kalos, 1997.
- ^ Vittorio Sgarbi, su Camera.it - XI legislatura, Parlamento italiano.
- ^ Vittorio Sgarbi, su Camera.it - XII legislatura, Parlamento italiano.
- ^ a b La Pivetti sbaglia, rissa Bossi Sgarbi
- ^ Vittorio Sgarbi, su Camera.it - XIII legislatura, Parlamento italiano.
- ^ La Repubblica/politica: Tutela del patrimonio artistico Vittorio Sgarbi risponde ai lettori
- ^ La Repubblicaː Il governo licenzia Sgarbi
- ^ Urbani: Sgarbi ha offeso e abusato
- ^ Seduta n. 100 del 19/2/2002
- ^ Maurizio Giannattasio, La Moratti silura Sgarbi, terremoto in Giunta, 8 agosto 2008. URL consultato il 10 maggio 2008.
- ^ Vittorio Sgarbi sindaco a Salemi
- ^ Tar Lombardia
- ^ http://www.libero-news.it/news/553331/Sgarbi-nomina-Morgan-assessore-all-Ebbrezza-di-Salemihtml
- ^ Vittorio Sgarbi sindaco di Salemi e la sua giunta: assessore al Nulla il futurista Cecchini con Oliviero Toscani e Peter Glidewell - Cultura 2.0
- ^ Salemi, l'invenzione di Sgarbi: poliziotto nominato assessore all’Antimafia | Archivio Sicilia Informazioni
- ^ Sgarbi: "Salemi prima capitale d'Italia Tibetana" Marsal@.it
- ^ Il Corriere della Sera, Sgarbi regala case a chi le restaura, 12 settembre 2008.
- ^ Il Corriere della Sera, Sgarbi si dimette da sindaco di Salemi, 02 febbraio 2010.
- ^ Salemi, il miracolo di Sgarbi: chiudere la mafia in un museo.
- ^ Sgarbi: «Nel fotovoltaico ci sono gli stessi interessi mafiosi dell'eolico».
- ^ Salemi, Sgarbi cerca un vicesindaco «Donna, intelligente e di bell'aspetto» - Il Messaggero
- ^ Concorso a vicesindaco come un reality 200 donne rispondono all'appello di Sgarbi - Corriere della Sera
- ^ Sgarbi non è più sindaco: "In Sicilia sono in pericolo" Ecco perché si è dimesso
- ^ Dimissioni ufficiali
- ^ In un solo giorno il Consiglio dei ministri scioglie sette comuni per mafia, su ilfattoquotidiano.it, Il Fatto Quotidiano, 23 marzo 2012. URL consultato il 23 marzo 2012.
- ^ Vittorio Sgarbi ci riprova in Sicilia: è candidato sindaco a Cefalù | Giuseppe Pipitone | Il Fatto Quotidiano
- ^ Sgarbi, la Corte d’Appello di Palermo conferma l’incandidabilità a Sindaco
- ^ Cefalù - Elezioni Comunali 6-7 maggio 2012 - la Repubblica.it
- ^ Sgarbi assessore alla rivoluzione in comune piemontese
- ^ E Sgarbi presenta il suo Partito della rivoluzione - Il Messaggero
- ^ Comune di Urbino | www.comune.urbino.ps.it
- ^ Urbino, Sgarbi si dimette da assessore comunale in polemica contro l'albero di Natale., su lastampa.it, La Stampa, 21 dicembre 2015.
- ^ Sgarbi rimane a Urbino e rilancia: nuove mostre e una statua “per bonificare l’area di Santa Lucia”, su ifg.uniurb.it, Il Ducato, 22 gennaio 2016.
- ^ Milano, Vittorio Sgarbi annuncia la sua candidatura a sindaco: "Corro da solo, non voglio i partiti"
- ^ Milano, Sgarbi si (ri)candida a sindaco: "I sondaggi sono dalla mia, io con una lista civica", su milano.repubblica.it, 4 febbraio 2016. URL consultato il 25 giugno 2016.
- ^ Elezioni Milano, Sgarbi molla e attacca: "Parisi perderà. Sala? Buono per Rho-Pero", su milano.repubblica.it, 11 febbraio 2016. URL consultato il 25 giugno 2016.
- ^ Visita a sorpresa di Sgarbi a Messina
- ^ Ma al momento del voto il critico Sgarbi fa la pipi' - Repubblica.It » Ricerca
- ^ Miglio: ecco il Partito federalista. Sgarbi: e io faro' il parlamento del Sud
- ^ Lista Consumatori
- ^ Vittorio Sgarbi Sindaco di Salemi: 60,69% dei voti
- ^ Gli altri eurocandidati/ L'Mpa schiera Sgarbi e il capo dei Ris Garofano - Interni - ilGiornale.it
- ^ Caos liste in Lazio, riammesso Sgarbi
- ^ Vittorio Sgarbi è il portavoce di Intesa Popolare
- ^ Sgarbi si toglie la maschera: è un monarchico
- ^ Sgarbi show a Piazzapulita: 'L'Euro l'hanno voluto Ciampi e Prodi, vaffan***', su YouTube.
- ^ Tv.Repubblica.it: registrazione della lite tra Bondi e Sgarbi
- ^ LITE SGARBI-BUSI...CAPRA!!!!!, su YouTube.
- ^ Da Chiambretti lite con insulti tra Vittorio Sgarbi e Aldo Busi, su archiviostorico.corriere.it, Corriere della Sera, 24 ottobre 2002. URL consultato l'11 maggio 2015 (archiviato dall'url originale in data pre 1/1/2016 ).
- ^ Famosi non credenti
- ^ Gay Pride, la sfilata conquista il Colosseo
- ^ Scoppia rissa Sgarbi-Cruciani e Radio Belva chiude dopo una sola puntata sul Corriere della Sera dell'11 ottobre 2013.
- ^ pag.35 de la Repubblica del 14/11/1989, vd. Archivio la Repubblica [1].
- ^ dati ricavati dal sito Archivio AdnAgenzia [2].
- ^ "Piazzapulita, lite tra Sgarbi e Freccero: "Renzi è di destra"
- ^ L'Arena: Sgarbi vs Emma e Maria De Filippi telefona in diretta Rai1 - YouTube
- ^ SGARBI CONTRO GOMEZ: "Mafioso!" - L'ultimaparola - YouTube
- ^ Sgarbi contro Fuksas, archistar e... - L'Ultima Parola
- ^ http://magazine.excite.it/news/134/SgarbiMussolini_insulti_in_tv
- ^ http://magazine.excite.it/news/184/MussoliniSgarbi_nuovo_round
- ^ a b c Giancarlo Caselli, Un magistrato fuorilegge. Melampo, 2005. cap. 3 ISBN 88-89533-34-X
- ^ Ripa di Meana lancia su Sgarbi "Pipì d'artista". Spoleto, a Palazzo Racani Arroni, il gesto, dopo l'esclusione di una delle 4 foto di Capellini dal Padiglione Italia della Bie...
- ^ Se le monetine sono a parti rovesciate sul Corriere della Sera dell'1/4/2011
- ^ Tv.Repubblica.it: lite tra J.P. Sloan e Sgarbi
- ^ Processo di Biscardi lite Vittorio Sgarbi - Maurizio Mosca - Pasquale Squitieri - Video Dailymotion
- ^ Sgarbi rompe il Tapiro sulla testa di Staffelli «Voi di Striscia datelo a qualcun altro»
- ^ Sgarbi spacca il "Tapiro" in testa a Staffelli
- ^ Corriere.it "Sgarbi querela Le Iene"
- ^ Punto informatico - Sgarbi: YouTube deve tacere
- ^ Programma Linea Gialla su La7, febbraio 2014
- ^ Sergio_Rizzo e Gian_Antonio_Stella, La Casta. Rizzoli, 2007, p. 164
- ^ Archivio storico del Corriere della Sera - "Sgarbi promette l' ingresso gratuito nei musei"
- ^ Eolico, Sgarbi replica a Legambente.
- ^ Sgarbi-Vendola scintille e querele sull'eolico in Puglia.
- ^ Sgarbi litiga col pubblico 'Cacciato' fugge sotto scorta.
- ^ Demolita la villa liberty, così l’Italia spreca tesori - Interni - ilGiornale.it
- ^ Dalla trasmissione Punto e a Capo, 21 novembre 2013
- ^ Sgarbi assenteista, condannato, Corriere della Sera, 1º luglio 1994
- ^ Sgarbi assenteista: seconda condanna, Corriere della Sera, 9 gennaio 1996
- ^ LA CONDANNA FA INFURIARE SGARBI ' QUEI GIUDICI SONO DA INTERDIRE', Repubblica, 2 luglio 1994
- ^ Intoccabili, in onda il 20 maggio 2007 su Raitre, in Report.it.
- ^ Vittorio Sgarbi e la condanna per truffa, Il Fatto Quotidiano, 19 maggio 2011
- ^ Sgarbi batte Ministero dei Beni Culturali. Il tribunale di Venezia condanna la Soprintendenza a riammettere il critico nei ruoli: “invalidità delle dimissioni” | Artribune, su artribune.com, 8 marzo 2016. URL consultato il 25 giugno 2016.
- ^ Marco Travaglio, La scomparsa dei fatti. Milano, il Saggiatore, 2007. pp. 206-207 ISBN 88-428-1395-8
- ^ Articolo del 30 agosto 2006 su La Repubblica
- ^ Marco Travaglio, La scomparsa dei fatti. Milano, il Saggiatore, 2007. p. 207 ISBN 88-428-1395-8
- ^ O Bella Ciao - 1º maggio 2008
- ^ Insultò Travaglio ad Annozero, Sgarbi pagherà 30.000 euro Il Secolo XIX URL consultato il 30 gennaio 2010
- ^ Annozero: Sgarbi pagherà 30mila euro per aver insultato Travaglio
- ^ Sgarbi condannato. Aveva dato a Travaglio della “merda tutta intera”
- ^ Ordinanza 6259/2010 del Tribunale di Torino
- ^ http://www.tgcom.mediaset.it/cronaca/articoli/articolo455409.shtml URL consultato il 20/07/2009
- ^ http://www.ilgazzettino.it/articolo.php?id=103803&sez=NORDEST URL consultato il 21.10.2010
- ^ Consulta On Line - Sentenza 257
- ^ Sgarbi condannato anche in Cassazione risarcirà Ilda Boccassini per diffamazione, in Il Messaggero, 10 maggio 2011. URL consultato il 12 maggio 2011.
- ^ Vittoria della Boccassini su Sgarbi. La diffamazione in tv gli costa 25mila euro, in Adnkronos, 10 maggio 2011.
- ^ Cassazione: definì 'assassini' pm Milano, condannato Sgarbi
- ^ Vittorio Sgarbi condannato a pagare 60 mila euro ai pm del pool di Mani Pulite
- ^ Mario Guarino, Ladri di stato: storie di malaffare, arricchimenti illeciti e tangenti, Dedalo, 2010, pag. 218
- ^ Dichiarazioni dal sito della Camera
- ^ http://catanialivenews.com/2016/07/insult-carabinieri-expo-sgarbi-risarcisce-larma/
- ^ a b Marco Travaglio, La scomparsa dei fatti. Milano, il Saggiatore, 2007. pp. 201-202 ISBN 88-428-1395-8
- ^ Libri: Sgarbi fa causa a Melampo Editore per volume di Giancarlo Caselli, su palermo.repubblica.it, Palermo la Repubblica.it, 25 novembre 2010. URL consultato il 27 febbraio 2011.
- ^ Attaccò i magistrati riminesi Assolto Vittorio Sgarbi
- ^ Dice "gay" al sindacalista, assolto Sgarbi
- ^ Avviso di fine indagine, Vittorio Sgarbi verso un altro processo
- ^ Ferrara, Vittorio Sgarbi condannato per diffamazione: offese critico d’arte
- ^ Sgarbi e la lite coi carabinieri a Expo, il pm: «Condanna senza attenuanti», su milano.corriere.it, Corriere della Sera, 15 Luglio 2016.
- ^ Raffaele Carcano, Atei veri, atei fasulli, atei bastardi, su uaar.it, UAAR, 11 febbraio 2007. URL consultato il 18 settembre 2012.
- ^ Raffaele Carcano, Sgarbi attacca l’UAAR durante comizio elettorale, su uaar.it, UAAR, 19 marzo 2010. URL consultato il 18 settembre 2012.
- ^ UAAR in TV, su uaar.it, UAAR, 9 gennaio 2010. URL consultato il 18 settembre 2012.
- ^ Valentino Salvatore, Sgarbi: “chiese moderne brutte? Colpa di architetti atei”, su uaar.it, UAAR, 16 settembre 2009. URL consultato il 18 settembre 2012.
- ^ E Vittorio su "Alan Ford" diventa "Insulto Ingiuria", su archiviostorico.corriere.it (archiviato dall'url originale in data pre 1/1/2016 ).
- ^ (http://lanuovaferrara.gelocal.it/ferrara/cronaca/2007/09/24/news/il-giorno-del-grande-orgoglio-ferrara-e-i-cento-anni-di-spal-1.516194)
Altri progetti
- Wikiquote contiene citazioni di o su Vittorio Sgarbi
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Vittorio Sgarbi
Collegamenti esterni
- Sito ufficiale, su vittoriosgarbi.it.
- Vittorio Sgarbi, su Camera.it - XI legislatura, Parlamento italiano.
- Vittorio Sgarbi, su Openpolis, Associazione Openpolis.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 64083221 · ISNI (EN) 0000 0001 2136 5349 · SBN CFIV003225 · BAV 495/315953 · ULAN (EN) 500288963 · LCCN (EN) n79147732 · GND (DE) 119249170 · BNE (ES) XX1120331 (data) · BNF (FR) cb12360857c (data) · J9U (EN, HE) 987007277720005171 · NSK (HR) 000319378 · CONOR.SI (SL) 12176995 |
---|
<link rel="mw:PageProp/Category" href="./Categoria:Politici_del_Partito_Liberale_Italiano" /> <link rel="mw:PageProp/Category" href="./Categoria:Politici_di_Forza_Italia_(1994)" /> <link rel="mw:PageProp/Category" href="./Categoria:Politici_del_Partito_Radicale" /> <link rel="mw:PageProp/Category" href="./Categoria:Politici_della_Lista_Consumatori" /> <link rel="mw:PageProp/Category" href="./Categoria:Politici_dell'Unione_di_Centro" /> <link rel="mw:PageProp/Category" href="./Categoria:Deputati_della_XII_Legislatura_della_Repubblica_Italiana" /> <link rel="mw:PageProp/Category" href="./Categoria:Deputati_della_XIII_Legislatura_della_Repubblica_Italiana" /> <link rel="mw:PageProp/Category" href="./Categoria:Deputati_della_XIV_Legislatura_della_Repubblica_Italiana" /> <link rel="mw:PageProp/Category" href="./Categoria:Europarlamentari_italiani_della_V_Legislatura" /> <link rel="mw:PageProp/Category" href="./Categoria:Governo_Berlusconi_II" />
- Critici d'arte italiani
- Storici dell'arte italiani
- Opinionisti italiani
- Italiani del XX secolo
- Italiani del XXI secolo
- Nati nel 1952
- Nati l'8 maggio
- Nati a Ferrara
- Politici del Partito Federalista
- Politici del Polo Laico
- Deputati dell'XI Legislatura della Repubblica Italiana
- Personaggi televisivi italiani
- Persone legate a Salemi
- Vincitori del Premio Bancarella
- Sindaci italiani