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Aleksandr Michajlovič Vasilevskij

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Aleksandr Michajlovič Vasilevskij
Vasilevskij nel 1944
NascitaTula, 30 settembre 1895
MorteMosca, 5 dicembre 1977 (82 anni)
Luogo di sepolturaNecropoli delle mura del Cremlino
Dati militari
Paese servitoRussia (bandiera) Impero russo
RSFS Russa (bandiera) RSFS Russa
Unione Sovietica (bandiera) Unione Sovietica
Forza armata Esercito imperiale russo
Armata Rossa
Esercito sovietico
Anni di servizio1915 - 1959
GradoMaresciallo dell'Unione Sovietica
GuerrePrima guerra mondiale
Guerra civile russa
Guerra sovietico-polacca
Guerra d'inverno
Seconda guerra mondiale
CampagneFronte orientale
Campagna della Manciuria
BattaglieOperazione Barbarossa
Battaglia di Mosca
Operazione Blu
Battaglia di Stalingrado
Operazione Urano
Operazione Tempesta Invernale
Offensiva Ostrogorzk-Rossoš
Offensiva Voronež-Kastornoe
Battaglia di Kursk
Operazione Kutuzov
Offensiva del basso Dniepr
Battaglia di Crimea (1944)
Operazione Bagration
Offensiva della Prussia orientale (1945)
Comandante diCapo di stato maggiore generale delle Forze armate sovietiche
(1946-1948)
3° Fronte Bielorusso
Comando dell'Estremo oriente
DecorazioniEroe dell'Unione Sovietica
PubblicazioniThe Matter of My Whole Life (1973)
Fonti nel testo
voci di militari presenti su Wikipedia
Aleksandr Michajlovič Vasilevskij

Deputato del Soviet delle Nazionalità del Soviet Supremo dell'URSS
LegislaturaII, III, IV
CircoscrizioneRSFS Russa

Dati generali
Partito politicoPartito Comunista dell'Unione Sovietica
FirmaFirma di Aleksandr Michajlovič Vasilevskij

Aleksandr Michajlovič Vasilevskij (in russo Алекса́ндр Миха́йлович Василе́вский?; Tula, 30 settembre 1895Mosca, 5 dicembre 1977) è stato un generale e politico sovietico. Tra i generali dell'Armata Rossa più preparati e capaci, svolse un ruolo decisivo durante molte battaglie della grande guerra patriottica, dirigendo le forze sovietiche nelle grandi offensive vittoriose. Capo di Stato maggiore generale delle Forze armate sovietiche e principale collaboratore di Stalin, fu nominato maresciallo dell'Unione Sovietica il 15 febbraio 1943 dopo la prima liberazione di Char'kov.

Iniziò la sua carriera militare durante la prima guerra mondiale, arrivando al grado di Capitano nel 1917. Dopo la Rivoluzione Russa e all'inizio della Guerra civile venne arruolato nell'Armata Rossa, prendendo parte alla Guerra sovietico-polacca. Dopo la guerra scalò rapidamente i ranghi dell'Esercito, diventando Comandante di Reggimento nel 1930. In questa posizione mostrò grandi qualità nell'organizzazione dell'addestramento delle sue truppe e per questo nel 1931 divenne membro della Direzione dell'Addestramento Militare. Nel 1937, in seguito alle Grandi purghe, venne promosso Ufficiale di Stato Maggiore.

Con il maresciallo Semën Michajlovič Budënnyj nel 1943

Durante la seconda guerra mondiale, in veste di Capo di Stato Maggiore generale (a partire dal giugno 1942, dopo il ritiro del maresciallo Šapošnikov) e Vice Ministro della Difesa, coordinò e guidò, in costante collegamento con Stalin,le operazioni nella regione di Stalingrado; in particolare fu l'ideatore (insieme al generale Georgij Žukov) del famoso piano Urano che avrebbe portato al decisivo accerchiamento della 6. Armee tedesca.

Spostatosi nel teatro meridionale del fronte orientale, coordinò l'offensiva sovietica iniziata il 19 novembre 1942 e la parte finale della gigantesca battaglia. Nel gennaio 1943 diresse l'offensiva dell'Armata Rossa lungo l'alto corso del Don (offensive Ostrogorzk-Rossoš e Voronež-Kastornoe) e subito dopo l'Operazione Stella culminata nella temporanea liberazione di Charkiv. Lo stesso giorno della riconquista della grande città ucraina (16 febbraio 1943), Vasilevskij venne nominato da Stalin, Maresciallo dell'Unione Sovietica in riconoscimento dei suoi contributi decisivi a queste grandi vittorie.

Guidò successivamente le grandi offensive nelle regioni del Donbass, in Crimea, Bielorussia e nei Paesi Baltici. Nel febbraio 1945 prese il comando diretto del 3º Fronte Bielorusso che guido nella fase finale della campagna in Prussia orientale conclusa vittoriosamente in 9 aprile con la cattura di Königsberg. Nel luglio dello stesso anno venne nominato Comandante in Capo delle forze sovietiche dell'Estremo Oriente, guidando in questa posizione l'offensiva contro il Giappone in Manciuria (vedi Guerra Unione Sovietica-Giappone), accettando successivamente la resa giapponese.

Tra il 1949 e il 1953 fu Ministro della difesa dell'Unione Sovietica, lasciando la carica solo alla morte di Stalin. Durante gli anni di Nikita Chruščёv perse gradualmente potere, fino ad essere messo in pensione. Dopo la sua morte, avvenuta nel 1977 venne seppellito nel Cimitero del Cremlino, a Mosca, in riconoscimento dei suoi servizi prestati alla nazione.

Onorificenze sovietiche

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Eroe dell'Unione Sovietica (2) - nastrino per uniforme ordinaria
— 29 luglio 1944 e 8 settembre 1945
Ordine di Lenin (8) - nastrino per uniforme ordinaria
— 21 maggio 1942, 29 luglio 1944, 21 febbraio 1945, 29 settembre 1945, 29 settembre 1955, 29 settembre 1965, 29 settembre 1970 e 29 settembre 1975
Ordine della Rivoluzione d'Ottobre - nastrino per uniforme ordinaria
— 22 febbraio 1968
Ordine della Vittoria - nastrino per uniforme ordinaria
— 10 aprile 1944
Ordine della Vittoria - nastrino per uniforme ordinaria
— 19 aprile 1945
Ordini della Bandiera Rossa (2) - nastrino per uniforme ordinaria
— 3 novembre 1944 e 20 giugno 1949
Ordine di Suvorov di I classe - nastrino per uniforme ordinaria
— 28 gennaio 1943

Onorificenze straniere

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  • (EN) Nikita Khrushchev (1999), Time. People. Power. (Memoirs), vol. 1. Mosca: IIK Mosca News.
  • (EN) Otto von Lasch (1991), So fell Königsberg ('So fiel Königsberg'). Mosca.
  • (EN) P.Ya. Mezhiritzky (2002), Reading Marshal Zhukov. Philadelphia: Libas Consulting.
  • (EN) Marshal K. Rokossovsky (1988), Soldier's duty. Mosca: Politizdat.
  • (EN) A.P. Shikman (1997), Actors of our History (dizionario bibliografico). Mosca.
  • (EN) S.M. Shtemenko (1989), The General Staff during the war. Seconda Edizione, Mosca: Voenizdat.
  • (EN) Viktor Suvorov (2002), Shadow of Victory. Mosca: ACT.
  • (EN) Marshal A.M. Vasilevsky (1978), The matter of my whole life. Mosca: Politizdat.
  • (EN) K.A. Zalessky (2000), Stalin's empire (dizionario bibliografico). Mosca: Veche.
  • (EN) Marshal G.K. Zhukov (2002), Memoirs. Mosca: Olma-Press.
  • (EN) (1969–1978) Great Soviet Encyclopedia. Mosca.
  • (EN) (1976 – 1979) Soviet Military Encyclopedia. Mosca.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF (EN30330001 · ISNI (EN0000 0001 0962 7457 · SBN IEIV024474 · LCCN (ENn81032468 · GND (DE118629395 · BNF (FRcb167543450 (data) · J9U (ENHE987007424626205171 · NDL (ENJA00621591
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