Giovanni Andrea Ansaldo

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Giovanni Andrea Ansaldo
L'Assunzione, dipinta dall'Ansaldo nella cupola della Basilica della Santissima Annunziata del Vastato.

Giovanni Andrea Ansaldo, a volte indicato semplicemente come Andrea Ansaldo (Voltri, 24 agosto 1584Genova, 18 agosto 1638), è stato un pittore italiano.

Figlio di un mercante (Agostino), la sua formazione si svolse sotto Orazio Cambiaso, ma è presumibile che a Voltri (al tempo territorio della Repubblica di Genova), sia entrato in contatto con un altro noto pittore del tempo, Bernardo Strozzi, monaco nel vicino convento di Campi.

L'opera di Ansaldo è tipica dell'eclettismo della pittura genovese di inizio Seicento, tanto che nelle sue tele si possono trovare influenze di Rubens o di Anton van Dyck, da cui riprese la vivacità coloristica, dei milanesi Cerano, Giulio Cesare Procaccini e Morazzone, richiamati dall'intonazione patetica di molti suoi soggetti, ma anche di certa pittura caravaggesca. Fu a sua volta maestro di Orazio De Ferrari, Gioacchino Assereto e Bartolomeo Basso.

Una delle sue ultime opere, ritenuta il suo capolavoro, è la decorazione a fresco della cupola della chiesa della Santissima Annunziata del Vastato di Genova, realizzata fra il 1635 e il 1638 (conclusa poco tempo prima di morire).

La grande importanza di questo affresco, che raffigura il mistero dell'Assunzione, è nell'essere stata la prima vera e propria realizzazione barocca di Genova.
Attraverso un complesso gioco di prospettive architettoniche, l'affresco riproduce l'interno di una chiesa con pianta a croce greca: al livello dell'alto tamburo è possibile notare le quattro navate che si allungano; nell'intradosso della cupola si aprono quattro grandi arconi e attraverso uno di questi Maria - che sarà incoronata regina della città - sale al cielo per essere assunta; nel cupolino si nota il Padre Eterno che attende l'arrivo di Maria, pronto ad incoronarla.

L'interessantissimo effetto illusionistico è ottenuto dalle finte architetture, concepite come un diaframma tra lo spazio reale e l'illusorio spazio dipinto.

Alla sua morte, Ansaldo è stato probabilmente sepolto nella medesima Basilica della Santissima Annunziata del Vastato.

Uno dei suoi allievi fu il pittore genovese Bartolomeo Bassi, attivo nella prima metà del XVII secolo, prevalentemente nel capoluogo ligure. Alcune sue opere furono realizzate mediante la tecnica della quadratura.[1]

Imprese di Ambrogio Spinola nelle Fiandre

Galleria d'immagini

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  • Raffaele Soprani, Le vite de pittori, scoltori, et architetti genovesi. E de' Forastieri, che in Genova operarono, Genova, 1674, pp. 171–177.
  • Venanzio Belloni, Pittura genovese del Seicento. Dal Manierismo al Barocco, Genova, 1969.
  • Camillo Manzitti, "Andrea Ansaldo", in "Paragone" n. 267, maggio 1972.
  • Ezia Gavazza, La grande decorazione a Genova, Genova, 1974.
  • Franco Boggero (a cura di), Un pittore genovese del Seicento, Andrea Ansaldo, 1584-1638, restauro e confronti, catalogo della mostra Genova, Commenda di San Giovanni di Pré - 25 gennaio/3 marzo 1985, Genova, 1985.
  • Margherita Priarone, Andrea Ansaldo (1584-1638) (archiviato dall'url originale il 23 ottobre 2012), Sagep Editori, Genova, 2011.

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