Castello di Bivona
Castello di Bivona Castrum Bibonae | |
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Resti del castello di Bivona | |
Ubicazione | |
Stato | Regno di Sicilia |
Stato attuale | Italia |
Regione | Sicilia |
Città | Bivona |
Indirizzo | Via Benedettini |
Coordinate | 37°37′10.44″N 13°26′21.65″E |
Informazioni generali | |
Inizio costruzione | XIII-XIV secolo |
Condizione attuale | Rovine (resti inglobati in strutture successive e tipologicamente diverse) |
Proprietario attuale | Proprietà pubblica (comune di Bivona) e privata |
Dati desunti da Lesnes 2001 | |
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Il castello di Bivona è una costruzione militare di origine medievale di Bivona, antica città feudale e ducale del vallo di Mazara, in Sicilia, nell'area dei monti Sicani.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]«Bivona [...] fu lungo tempo sotto il giogo del feudalismo. Giovanni Corrado d'Auria v'inalzò un castello magnifico, demolito, per quanto dicesi, allorché i Bivonesi ribellatisi ai signori Luna furono nuovamente soggiogati»
Prime notizie
[modifica | modifica wikitesto]Le prime testimonianze certe sull'infeudazione di Bivona e su un suo fortilizio risalgono alla fine del XIII secolo[2]: un diploma dell'11 ottobre 1299 (confermato il 20 luglio 1300 dal re Carlo d'Angiò) attesta la concessione da parte del re di Napoli Roberto d'Angiò dei castelli di Bivona e di Calatamauro a tale Giacomo de Catania, autorizzato a scacciarne i signori, rispettivamente Ugone Talach e Guglielmo Calcerando da Calatamauro[3]. Verosimilmente, la costruzione citata nel diploma angioino si trattava di una torre di guardia, facente parte delle strutture difensive di cui Bivona si munì a partire dallo scoppio della guerra del Vespro, a cui partecipò attivamente[4].
Con l'erezione del castello, Bivona passò da semplice casale allo status di terra[5], che indicava il centro abitato munito[6].
La signoria dei Doria in Bivona
[modifica | modifica wikitesto]Ipotesi sulla costruzione
[modifica | modifica wikitesto]Su queste preesistenze venne edificato intorno alla prima metà del XIV secolo l'edificio del castello, ancora parzialmente visibile, anche se parte dei suoi resti sono inglobati in strutture di epoca successiva. Lo storico medievale Michele da Piazza afferma che nel 1359 il castello subì un tentativo di distruzione da parte di Guido e Francesco Ventimiglia, e che l'edificio venne nuovamente ricostruito nel giro dello stesso anno ad opera di Corrado Doria.
Il sacco del 1529
[modifica | modifica wikitesto]L'elevazione a ducato
[modifica | modifica wikitesto]I ruderi
[modifica | modifica wikitesto]I resti comprendono i ruderi del bastione e qualche rimanenza di altri elementi di fortificazione e sono tutelati ai sensi della legge 364/1909[7].
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]La superficie anticamente occupata dal castello è stata desunta dalle vecchie mappe del Comune di Bivona, che ne riportavano il perimetro. L'area era di circa 1700 m², così suddivisi[8]:
- lato nord: 47,50 metri;
- lato est: 35 metri;
- lato sud: 27 metri;
- lato ovest: 44,50 metri.
Quello di Bivona fu uno dei pochi castelli siciliani del Val di Mazara eretto all'interno del centro abitato (come quelli di Alcamo, Ciminna, Favara, Gibellina, Palazzo Adriano, Partanna, Racalmuto, Sclafani e Sutera)[5].
Una descrizione del castello bivonese si trova negli Atti della Città di Palermo del 1892 di Fedele Pollaci Nuccio e Domenico Gnoffo[9].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Attilio Zuccagni-Orlandini, 1842, 551-552.
- ^ Marrone 1987, 53.
- ^ Michele Amari, 1852, 390.
- ^ Sedita 1993, 32.
- ^ a b Lesnes 1997, L'insediamento castrale.
- ^ Lesnes 1997, Il lessico dei documenti e l'apporto della toponimia.
- ^ Vincolo beni immobili storico-artistici ed architettonici (PDF), su regione.sicilia.it. URL consultato l'11 aprile 2018.
- ^ Midulla 1981, 25.
- ^ Sedita 1993, 35.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- AA. VV., Leggiamo il nostro patrimonio artistico, Bivona, Distretto Scolastico N. 003, 2000.ISBN non esistente
- Michele Amari, La guerra del Vespro Siciliano, Torino, Cugini Pomba e Compagnia, 1852.ISBN non esistente
- Vito Amico, Dizionario topografico della Sicilia, tradotto dal latino ed annotato da Gioacchino Di Marzo, vol. I, Palermo, Tipografia Pietro Morvillo, 1855, SBN IT\ICCU\UFI\0391298. URL consultato il 26 aprile 2018.
- Calogero Carità, Castelli e torri della provincia di Agrigento, Licata, Banca popolare Sant'Angelo, 1982, p. 155, SBN IT\ICCU\PAL\0033616.
- (LA) Rosario Gregorio, Bibliotheca scriptorum qui res in Sicilia gestas sub Aragonum Imperio retulere, tomus II, Palermo, Stamperia reale, 1792, p. 556, SBN IT\ICCU\RMLE\019442. URL consultato il 26 aprile 2018.
- Elisabeth Lesnes, I castelli feudali trecenteschi della Sicilia occidentale ed il loro territorio, in Sauro Gelichi (a cura di), I congresso nazionale di archeologia medievale. Auditorium del Centro Studi della Cassa di Risparmio di Pisa (ex Benedettine) (Pisa, 29-31 maggio 1997), Firenze, All'insegna del giglio, 1997, pp. 109-115, ISBN 88-7814-118-6. URL consultato il 23 aprile 2018.
- Elisabeth Lesnes, Guerre e latifondo: il ruolo dei castelli trecenteschi della Sicilia occidentale, in Alessandro Corretti (a cura di), Atti delle terze giornate internazionali di studi sull'area elima, Gibellina - Erice - Contessa Entellina, 23-26 ottobre 1997, Pisa-Gibellina, Scuola Normale superiore, 2000, pp. 731-746, ISBN 88-7642-088-6. URL consultato il 27 aprile 2018.
- Elisabeth Lesnes, Bivona, in Centro regionale per l'inventario, la catalogazione e la documentazione grafica, fotografica, aerofotografica, fotogrammetrica e audiovisiva dei beni culturali e ambientali (a cura di), Castelli medievali di Sicilia. Guida agli itinerari castellani dell'isola, Palermo, Regione siciliana, Assessorato dei beni culturali ambientali e della pubblica istruzione, 2001, pp. 107-108, SBN IT\ICCU\CFI\0519961. URL consultato il 21 aprile 2018.
- Antonino Marrone, Bivona città feudale, collana Storia economica di Sicilia. Testi e ricerche. Nuova serie, premessa di Enrico Mazzarese Fardella, vol. I, n. 1, Caltanissetta-Roma, Salvatore Sciascia editore, 1987, p. 282, SBN IT\ICCU\CFI\0095465. URL consultato il 26 aprile 2018.
- Ferdinando Maurici, L'insediamento medievale nel territorio di Agrigento: inventario preliminare degli abitati (XI - XV secolo) (PDF), in Sicilia archeologica, XXVI, n. 83, Trapani, Ente provinciale del turismo, 1993, pp. 7-71. URL consultato il 26 aprile 2018.
- Michele da Piazza, Cronaca (1336-1361), collana Fonti per la storia di Sicilia, a cura di Antonino Giuffrida, n. 3, Palermo-San Paolo, Ila Palma, 1980, p. 423, SBN IT\ICCU\SBL\0347367. URL consultato il 26 aprile 2018.
- Salvatore Midulla, Bivona, le origini e prime vicende storiche, dattiloscritto conservato presso la biblioteca comunale di Bivona, Bivona, 1981.
- Giovan Battista Sedita, Cenno storico-politico-etnografico di Bivona, Santo Stefano Quisquina, Tipografia Geraci, 1993 [1909], SBN IT\ICCU\TO0\1498738.
- Attilio Zuccagni-Orlandini, Corografia fisica, storica e statistica dell'Italia e delle sue isole, Palermo, 1842.ISBN non esistente
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
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