Eurobbligazione
Un'eurobbligazione è un'obbligazione emessa in un Paese diverso da quello del debitore e denominata in una valuta diversa da quella del Paese di collocamento del titolo - ad esempio, un titolo collocato su Londra da una società statunitense e denominato in dollari o euro. Le eurobbligazioni assumono nomi diversi a seconda della valuta in cui sono emesse - ad esempio un'obbligazione emessa in yen è denominata obbligazione in euroyen, mentre una emessa in dollari è detta obbligazione in eurodollari.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]La maggior parte delle eurobbligazioni sono di forma elettronica piuttosto che fisica. Vengono detenute e scambiate attraverso un sistema di compensazione; i più comuni sono Euroclear e Clearstream. Le cedole sono pagate al detentore elettronicamente.
I primi eurobond europei sono stati emessi nel 1963 dalla società Autostrade per l'Italia;[1] l'importo era di quindici milioni di dollari di prestito per sei anni è stata organizzata dai banchieri di Londra S. G. Warburg & Co.[2][3]
Eurobond come obbligazione nella zona euro
[modifica | modifica wikitesto]Il termine inglese per le eurobbligazioni è eurobond. La coincidenza terminologica non deve creare confusione con gli eurobond (o E-bond, in italiano E-obbligazione - termini proposti, tra gli altri, dal presidente dell'Eurogruppo Jean-Claude Juncker e dall'ex-Ministro dell'economia e delle finanze italiano Giulio Tremonti[4][5]), con cui, nel contesto della crisi del debito sovrano dell'area monetaria dell'euro, nell'estate 2011, si indicò la proposta di creare obbligazioni del debito pubblico dei Paesi facenti parte dell'eurozona, emesse da un'apposita agenzia dell'Unione europea e garantite congiuntamente dagli stessi Paesi dell'eurozona.[6]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ History of the Autostrade Group, su autostrade.it (archiviato dall'url originale il 15 giugno 2009).
- ^ $15M. Autostrade Loan, Consortium Headed By Warburgs, in The Times, 19 giugno 1963.
- ^ Ferguson, Niall, High Financier: the Lives and Times of Siegmund Warburg, 220 (2010).
- ^ (EN) Jean-Claude Juncker e Giulio Tremonti, E-bonds would end the crisis, in Financial Times, 5 dicembre 2010. URL consultato il 6 dicembre 2010 (archiviato dall'url originale il 12 luglio 2015).
- ^ Tremonti e la crisi: "Ci siamo dentro e il futuro sono gli eurobond", in la Repubblica, 27 agosto 2011. URL consultato il 29 agosto 2011.
- ^ Federico Rampini, Obama e la Ue non frenano l'emorragia. Inizia il lungo inverno dell'economia, in la Repubblica, 19 agosto 2011. URL consultato il 24 agosto 2011.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Dominick Salvatore, Economia Monetaria Internazionale, Milano, RCS Libri, 2008. ISBN 978-88-453-1403-2.
- An unpalatable solution - Eurobonds could restore confidence, but at a cost, «The Economist», 20 agosto 2011.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Controllo di autorità | Thesaurus BNCF 4592 |
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