Infiorata

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Frontespizio dal Flora di G.B. Ferrari, ediz. 1638; disegno di Pietro da Cortona; incisione di Johann Friedrich Greuter
Antoine-Jean-Baptiste Thomas, Infiorata di Genzano del 1817
Infiorata dell'Orotava (Spagna) per il Corpus Domini
Infiorata a Piazza del Popolo Roma 1987

L'Infiorata è una manifestazione consistente nel realizzare tappeti per mezzo di fiori o parti di essi generalmente in occasione della festività cattolica del Corpus Domini.

La tradizione delle decorazioni è nata a Roma nella prima metà del XVII secolo come espressione della cosiddetta festa floreale[1]. Si ritiene, infatti, che la tradizione di creare quadri per mezzo di fiori fosse nata nella basilica vaticana[2] ad opera di Benedetto Drei, responsabile della Floreria vaticana, e di suo figlio Pietro, i quali avevano usato "fiori frondati e minuzzati ad emulazione dell'opere del mosaico" il 29 giugno 1625, festa dei santi Pietro e Paolo, patroni di Roma[3]. Pochi anni dopo, nel 1633, un altro quadro floreale venne realizzata da Stefano Speranza, uno stretto collaboratore del Bernini[4]. Oreste Raggi informa che, morto Benedetto Drei, fu proprio Bernini a succedergli, e che "da Roma quest'arte si divulgò"[5].

La tradizione barocca delle decorazioni floreali era stata adottata già nel XVII secolo nelle località dei Castelli romani probabilmente per gli stretti legami di questo territorio[6] con Gian Lorenzo Bernini, il principale artefice di feste barocche. La tradizione dell'infiorata si diffuse anche fuori del Lazio, ad esempio nell'Appennino forlivese, in località come Rocca San Casciano.

A Roma la consuetudine delle infiorate dovette scomparire alla fine del secolo XVII; nei Castelli romani continuò ancora nel XVIII secolo, come informa un manoscritto anonimo del 1824 conservato presso la Biblioteca Nazionale Centrale di Roma e stampato solo di recente[7].

La prima infiorata allestita per la festività del Corpus Domini risale al 1778 (anno in cui vennero allestiti alcuni quadri floreali nella via Sforza di Genzano) oppure al 1782 (anno in cui un tappeto coprì l'intera via senza soluzione di continuo)[8]. Da allora le località in cui si allestiscono infiorate in occasione nella ricorrenza del Corpus Domini sono numerose, specialmente dell'Italia centrale (tra le più antiche quella di Genzano di Roma, giunta alla 246ª edizione[9]), ma anche dell'estero.[10] Fra quelle fuori Italia merita di essere ricordata l'infiorata dell'Orotava, nelle Isole Canarie, in quanto i quadri sono ottenuti con la posa di erbe colorate, anziché petali di fiori. In alcune località non italiane (per es., Kōbe, in Giappone) da qualche anno si allestiscono infiorate sul modello di quelle tradizionali, ma prive di legame con le festività religiose cristiane.

  1. ^ Maurizio Fagiolo dell'Arco e Silvia leopardi, L'effimero Barocco: strutture della festa Roma nel 600. Roma, Bulzoni, 1978
  2. ^ Gaetano Moroni, Vespero papale per la festa se' ss. Pietro, e Paolo, in Dizionario di erudizione storico-ecclesiastico da S. Pietro sino ai nostri giorni, specialmente intorno ai principali Santi, Beati, Martiri, Padri; compilazione del cavaliere Gaetano Moroni Romano, Venezia, dalla Tipografia Emiliana, 1840, vol. IX, 70.
  3. ^ Giovanni Battista Ferrari, Flora ouero Cultura di fiori del p. Gio. Battista Ferrari senese della Comp. di Giesu distinta in quattro libri e trasportata dalla lingua latina nell'italiana da Lodovico Aureli, Perugino etc., In Roma: per Pier'Antonio Facciotti, 1638, pp. 423-7.
  4. ^ "Un altro bello, e grande spettacolo ha fatto più allegra ultimamente la medesima solennità degli Apostoli, nella quale i fiori si sono mutati in Api, a formar l'arme della famiglia Barberina. L'artificio di cosa così leggiadra è stata inventione dell'ingegnoso giovane, Stefano Sperandio, il quale sotto la disciplina del famoso Cavalier Giovan Lorenzo Bernino con gran profitto attende all'arte nobilissima della scultura" (Giovanni Battista Ferrari, op.cit).
  5. ^ Oreste Raggi. I colli Albani e Tuscolani. Roma, U.T.E.T, 1879
  6. ^ Francesco Petrucci, Bernini e i Castelli Romani, in Castelli Romani, Numero speciale per l'Infiorata di Genzano 1998, interamente dedicata a Gian Lorenzo Bernini nel 400º anniversario della sua nascita, a cura di Maurizio Fagiolo dell'Arco e Francesco Petrucci, 1998, pp. 13-28.
  7. ^ «Storia dell'origine dell'Infiorata di Genzano (1824)». In: Genzano di Roma: testimonianze storiche e letterarie; ricerca dei testi: Corrado Lampe; Genzano: Giovanni Ventucci, 1994, pp. 107-121
  8. ^ Alberto Galieti, Origine e fasti dell'Infiorata di Genzano, in Contributi alla storia della diocesi suburbicaria di Albano Laziale, Città del Vaticano, Tipografia Poliglotta Vaticana, 1948, pp. 233-254.
  9. ^ Genzano di Roma. Il programma completo della 246ª edizione della Tradizionale Infiorata, in CastelliRomani.news, 5 giugno 2024.
  10. ^ Nel 1826 è realizzata la prima infiorata a Cannara, un piccolo centro rurale ai piedi di Assisi, in occasione del solenne arrivo in questa terra del famoso simulacro della Madonna Nera di Loreto. Da allora Cannara continua l'arte dell'infiorata in occasione della festività del Corpus Domini. Al 1831 risale la documentazione di realizzazione di infiorate nel comune di Spello (PG) dove la tecnica delle infiorate ha raggiunto livelli di esecuzione particolarmente suggestivi. Cfr «La statua della Vergine Lauretana di Cannara. Storia, Tradizione e Culto. Il Restauro» a cura di Ottaviano Turrioni, Spello 2005; Le infiorate di Spello, G. Sozi, Spello 1989.

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