Loxodontomys micropus
Loxodontomys micropus | |
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Stato di conservazione | |
Rischio minimo[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Mammalia |
Superordine | Euarchontoglires |
Ordine | Rodentia |
Famiglia | Cricetidae |
Sottofamiglia | Sigmodontinae |
Tribù | Phyllotini |
Genere | Loxodontomys Osgood, 1947 |
Specie | L.micropus |
Nomenclatura binomiale | |
Loxodontomys micropus Waterhouse, 1837 | |
Sinonimi | |
Euneomys micropus alsus, Phyllotis micropus fumipes, L.pikumche |
Loxodontomys micropus (Waterhouse, 1837) è un roditore della famiglia dei Cricetidi, unica specie del genere Loxodontomys (Osgood, 1947), diffuso nell'America meridionale.[1][2]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Dimensioni
[modifica | modifica wikitesto]Roditore di medie dimensioni, con la lunghezza della testa e del corpo tra 83 e 157 mm, la lunghezza della coda tra 81 e 117 mm, la lunghezza del piede tra 27 e 32 mm, la lunghezza delle orecchie di 19,3 mm e un peso fino a 105 g.[3]
Caratteristiche craniche e dentarie
[modifica | modifica wikitesto]Il cranio è leggermente lungo, la regione inter-orbitale è stretta, le ossa nasali e il palato sono lunghi. Gli incisivi superiori sono larghi, lisci ed opistodonti, ovvero con le punte rivolte verso l'interno della bocca. I molari hanno la corona alta e la superficie occlusale piana. Sono caratterizzati dalla seguente formula dentaria:
3 | 0 | 0 | 1 | 1 | 0 | 0 | 3 |
3 | 0 | 0 | 1 | 1 | 0 | 0 | 3 |
Totale: 16 | |||||||
1.Incisivi; 2.Canini; 3.Premolari; 4.Molari; |
Aspetto
[modifica | modifica wikitesto]Il corpo è compatto, con una pelliccia densa e liscia. Le parti dorsali variano dal grigio al giallastro, brizzolate e cosparse di peli nerastri, mentre le parti ventrali sono più chiare, spesso con dei riflessi bianchi o giallognoli. Le orecchie sono relativamente piccole. Talvolta è presente una macchia più chiara alla loro base posteriore. I piedi sono corti, le piante sono prive di peli, leggermente rivestite di scaglie e con sei piccoli tubercoli. La coda è lunga circa quanto la testa ed il corpo, è scura sopra e leggermente più chiara sotto. Il cariotipo è 2n=34 FN=34 o 36. Le popolazioni più settentrionali hanno il contrasto tra le due parti del corpo lungo i fianchi netto e la coda distintamente bicolore.
Biologia
[modifica | modifica wikitesto]Comportamento
[modifica | modifica wikitesto]È una specie terricola e notturna. Scava sistemi di gallerie con numerose entrate e camere per immagazzinare il cibo.
Alimentazione
[modifica | modifica wikitesto]Si nutre di foglie, funghi, semi e frutta.
Riproduzione
[modifica | modifica wikitesto]Si riproduce agli inizi della primavera australe e termina in autunno. Danno alla luce mediamente 4,1-4,8 piccoli alla volta. Diventano sessualmente maturi dopo aver raggiunto un peso di 48 g.
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]Questa specie è diffusa nel Cile meridionale e nell'Argentina sud-occidentale, dalle regioni andine vicino a Santiago del Cile fino alle isole lungo lo stretto di Magellano, dove è stato osservato sull'Isla Riesco.
Vive nelle foreste dominate da alberi del genere Nothofagus, steppe arbustive e dense praterie fino a 3.000 metri di altitudine.
Tassonomia
[modifica | modifica wikitesto]L. pikumche è attualmente considerato un sinonimo, essendo l'olotipo di natura composita, con il cranio appartenente ad un giovane esemplare del genere Phyllotis e la pelle ad un individuo di Loxodontomys.
Conservazione
[modifica | modifica wikitesto]La IUCN Red List, considerato il vasto areale e la popolazione presumibilmente numerosa, classifica L.micropus come specie a rischio minimo (Least Concern).[1]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c (EN) Pardinas, U., D'Elia, G., Patterson, B. & Teta, P. 2008., Loxodontomys micropus, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
- ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Loxodontomys micropus, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
- ^ Teta & al., 2008.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Spotorno AE, Cofre H, Manriquez G, Vilina Y, Marquet PA & Walker LI, Una nueva especie de Loxodontomys, otro mamifero filotino en los Andes de Chile central (PDF), in Revista Chilena de Historia Natural, vol. 71, 1998, pp. 359-373.
- Teta P, Pardinas UFJ, Udrizar Sauthier DE & D'Elia G, Loxodontomys micropus (PDF), in Mammalian Species, vol. 837, 2008 (archiviato dall'url originale il 2 aprile 2015).
- Novillo A, Ojeda A & Ojeda R, Loxodontomys pikumche (Rodentia, Cricetidae). A new species for Argentina (PDF), in Mastozoologia Neotropical, 2009.
- Patton JL, Pardinas UFJ & D'Elia G, The Mammals of South America. Volume 2: Rodents, The University of Chicago Press, 2015. ISBN 978-0-226-16957-6.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Loxodontomys micropus
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