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Neopaganesimo in Italia

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Tempio neopagano di Minerva Medica a Pordenone, costruito dall'Associazione Tradizionale Pietas[1]

Il neopaganesimo in Italia conterebbe, secondo i dati del CESNUR del 2020, circa 3.200 aderenti,[2] suddivisi tra numerose sigle neopagane, neodruidiche, neosciamaniche o di neostregoneria presentandosi come un insieme di culti variegati che dichiarano di discendere o di ispirarsi alle religioni pagane di epoca classica o antecedente.[3]

Lo stesso argomento in dettaglio: Gruppo di Ur e Via romana agli Dei.

Secondo le tesi di culti ricostruzionisti moderni, la sopravvivenza della religione pagana romana si sarebbe tramandata attraverso i secoli in forma segreta e privata. Nonostante l'interruzione della Pax Deorum, successiva all'abolizione del culto pubblico[non chiaro] e le leggi di Teodosio (fine del IV secolo), che proibivano anche il culto privato, la tradizione cultuale romana si sarebbe conservata all'interno di alcune famiglie, come i Latriani di origine Maniota ritenuti gli antenati dei Medici[4] che sotto il suggerimento di Giorgio Gemisto Pletone istituirono l'Accademia neoplatonica. Costoro l'avrebbero segretamente tramandata nel tempo, costituendo un centro sacrale occulto, che in certi periodi della Storia avrebbe anche avuto visibilità e influenza nella realtà sociopolitica italiana[5]

Torre Talao a Scalea (CS) dove Amedeo Rocco Armentano, intorno al 1910 realizzò la Schola italica, uno dei primi esempi di neopaganesimo in Italia, ispirato all'antica Scuola pitagorica.

Col sorgere del nuovo Stato nazionale italiano, l'adattamento ad esso di forme rituali pagano-romane fu operato dalla massoneria, ad esempio dall'archeologo Giacomo Boni (ara graminea sul Palatino, parilia, ludus Troiae, ecc.), e da ambienti simili della capitale.[6]

Sin dai primi del Novecento, una riscoperta del neopaganesimo in Italia si ebbe appunto in ambito esoterico, anche ad opera della «Schola Italica» fondata da Amedeo Rocco Armentano, secondo cui la tradizione pagana italiana aveva ricevuto i suoi principali apporti soprattutto dai misteri pitagorici, oltre che dall'ermetismo; essa pertanto intendeva reggersi metaforicamente su due colonne, l'una simboleggiata appunto da Pitagora, l'altra da Ermete Trismegisto.[7]

Discepolo di Armentano fu il matematico Arturo Reghini,[8] che portò avanti il progetto di rinvigorire le radici pitagoriche della tradizione italica romana, fondando negli anni venti insieme al filosofo perennialista Julius Evola, e al discepolo Giulio Parise, una catena «magica» chiamata Gruppo di Ur, sodalizio esoterico in cui confluirono altri pitagorici di varia estrazione.[9] Organo del Gruppo era la rivista Ur (1927-1928).

Nel 1928 lo stesso Evola pubblicò il saggio Imperialismo Pagano, che può essere considerato il manifesto novecentesco del paganesimo politico italiano, al fine di contrastare i Patti lateranensi tra Stato e Chiesa. Spezzatasi alla fine del 1928, la catena del Gruppo continuò per un altro anno, nel 1929, col nome Krur.

In quell'anno su Krur apparve tra l'altro un misterioso documento, proveniente da ambienti ermetici di Roma e firmato con lo ieronimo di Ekatlos, secondo i più attribuito all'orientalista Leone Caetani. Esso conteneva l'esplicita affermazione che la vittoria italiana nella prima guerra mondiale e l'avvento successivo del fascismo sarebbero stati propiziati, se non determinati, da alcuni riti etrusco-romani, compiuti a seguito di un misterioso ritrovamento di antichi reperti magici.[10]

Neostregoneria

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Lo stesso argomento in dettaglio: Stregoneria italiana, Vecchia Religione, Stregheria e Wicca.
Articoli illustrati di Theodor Trede sulla religiosità folcloristica del Sud Italia, per la rivista Velhagen & Klasing's Monatshefte, n. XII, 1897-98, p. 457.

Oltre agli aspetti prettamente esoterici, in ambito più popolare si sono svolti studi riguardo a culti pagani che sarebbero sopravvissuti a lungo nella penisola italica anche in epoca cristiana, progressivamente trasformati o mescolatisi con forme del cattolicesimo popolare, in una sorta di sincretismo che rivelerebbe la continua persistenza e sovrapposizione dell'antica religiosità romana su quella cristiana-cattolica, accusa mossa a quest'ultima da parte di scrittori di estrazione protestante. Theodor Trede, ad esempio, citando Ernesto de Martino, equipara il cattolicesimo ad «un otre» in cui «è rimasto il vino vecchio, solo l'etichetta è cambiata».[11]

Il complesso delle tradizioni, credenze e riti ancestrali presenti ancora oggi in forme più o meno velate soprattutto negli ambienti legati al mondo contadino e rurale, è stata denominata stregoneria italiana.[12]

Gli aderenti al ricostruzionismo moderno di questa stregoneria antica considerano come loro testo di riferimento il libro di Charles Godfrey Leland intitolato Aradia, o il Vangelo delle Streghe (1899), il primo a occuparsi di tali culti pagani e pre-cristiani che sarebbero sopravvissuti in Italia.[13] L'antropologa Margaret Murray sostiene in proposito che «la continuità della religione pagana durante il Medioevo diventa un fatto irrefutabile quando si scopre che sopravvive anche ai giorni nostri».[14] Oggi il neopaganesimo in Italia, corrispondente alla wicca anglosassone, si propone il recupero di questa religiosità primordiale, basata su una visione animistica della natura, ritenuta popolata da creature e spiriti invisibili,[15] e su una pratica di erbe, formule e incantesimi spesso usati insieme ai sacramenti e alle preghiere della Chiesa Cattolica.[16]

Il ricostruzionismo moderno dell'antica stregoneria viene talvolta ricompreso nel termine Stregheria, fondata negli anni 70 dall'italoamericano Leo Martello; di provenienza anglosassone è poi la Wicca, presente con congreghe appartenenti a diverse tradizioni: Wicca britannica tradizionale (gardneriana e alexandriana), Black Forest, Tempio di Ara, Fratellanza Minoica, NY Wica Tradition, Seax-wica, Wicca italica, Tempio di Callaighe e Wicca dianica. Dal 2002 è attivo il Circolo dei Trivi, una delle prime associazioni wiccan italiane, che gestisce il Tempio della Luna a Milano.[senza fonte] Sia la Wicca che la Stregheria si ispirano al testo Aradia, o il Vangelo delle Streghe, che conterrebbe informazioni sull'antica tradizione stregonesca italiana. Sono inoltre presenti piccoli movimenti locali indipendenti che vengono talvolta indicati come "stregoneria tradizionale".

Ricostruzionismo pagano e neosciamanico

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Tra i culti ricostruzionisti delle religioni di epoca classica, si annoverano il neopaganesimo romano-italico, rappresentato dalla Via romana agli dei, ispirato alla mitologia romana, cui aderiscono varie sigle.[17] Vi sarebbero poi neopagani che dichiarano di discendere o ispirarsi ad altre antiche religioni europee e mediterranee, come l'etenismo germanico, ispirato alle mitologia germanica e norrena, cui aderiscono la Comunità Odinista e altre.[18].

Tra i movimenti classificabili come neosciamanici, cioè che dichiarano di ispirarsi allo sciamenesimo americano, sono presenti in Italia alcuni piccoli gruppi che si rifanno alle correnti delle civiltà precolombiane, di cui il principale fa riferimento allo scrittore Carlos Castaneda, verso il quale vi sono imitatori, continuatori o discepoli indipendenti che si riuniscono anche in case private.[19] Tra gli afferenti al Movimento della Dea, vi è il Tempio della Grande Dea[20] di Roma e il Tempio della Dea a Torino.[21]

Vi sarebbero poi piccolissimi gruppi neopagani di orientamento politico suprematista, neofascista e neonazista e con visioni religiose vicine al nazismo esoterico[22][23].

  1. ^ Templi, su tradizioneromana.org. URL consultato il 10 luglio 2022.
  2. ^ Dimensioni del pluralismo religioso in Italia | Le Religioni in Italia, su cesnur.com. URL consultato il 9 marzo 2024.
  3. ^ https://cesnur.com/neo-paganesimo-neo-stregoneria-neo-sciamanismo/
  4. ^ Greenhalgh, P. A. L.; Eliopoulos, Edward (1985). Deep into Mani: Journey to the Southern Tip of Greece. Faber and Faber. ISBN 0-571-13524-2.
  5. ^ In parte dell'ambiente ricostruzionista si parla del mito delle tre R: Romanità, Rinascimento, Risorgimento, si porta come esempio il sorgere a Roma, intorno alla metà del Quattrocento, dell'Accademia Romana di Pomponio Leto (alunno di Gemisto Pletone), di cui è nota la celebrazione rituale del Natale di Roma il 21 aprile, gli indizi archeologici di alcune iscrizioni scoperte nell'Ottocento, la restaurazione del Pontificato Massimo, detenuto da Leto stesso.(Giovanni Battista de Rossi, Roma sotterranea, t. I, pag. 3 e segg.) Tale Accademia fu sciolta da papa Paolo II nel 1468 e i suoi membri incarcerati o perseguitati (Paul Gwynne, Una commedia di Pomponio Leto, Studia Humanitatis – Saggi in onore di Marianne Pade, vol. 18, 2022, pp. 123-133, https://njrs.dk/18_2022/06_Gwynne.pdf)
  6. ^ Ciro Parodo, Roma antica e l’archeologia dei simboli nell’Italia fascista, Medea, 2016.
  7. ^ Akira, La Schola Italica e la Tradizione Massonica Solare, su fuocosacro.com.
  8. ^ I Versi d'Oro: La summa della sapienza pitagorea, nota 160, a cura di Julius Evola, Roma, Mediterranee, 2013.
  9. ^ Luca Valentini, Sul Gruppo di Ur e la Tradizione di Roma, su ereticamente.net, 2018.
  10. ^ Sandro Consolato, La Grande Guerra degli esoteristi, Tempi, 18 ottobre 2017.
  11. ^ Marisa Menna, Janare e Janas: le sciamane nostrane, su spaziofatato.net, 2023.
  12. ^ Dragon Rouge, L'antica stregoneria italiana, Aradia, 2007.
  13. ^ Giordano Berti, Storia della Stregoneria. Origini, credenze, persecuzioni e rinascita nel mondo contemporaneo, Milano, Mondadori, 2010 ISBN 9788804598688.
  14. ^ Margaret Murray, Il dio delle streghe (1939), trad. it., Roma, Ubaldini, 1972, pag. 40.
  15. ^ Francesco Dimitri, Neopaganesimo. Perché gli dèi sono tornati, Castelvecchi, 2005.
  16. ^ Andrea Bocchi Modrone, Lo Stivale Magico: magia popolare e stregoneria del buon paese, Il Crogiuolo, 2011.
  17. ^ organizzazioni come l'organizzazione Nova Roma, l'Associazione Tradizionale Pietas, che gestisce diversi luoghi di culto in varie regioni italiane, la Communitas Populi Romani, il Movimento Tradizionale Romano, l'associazione dalla più lunga continuità nel tempo, la Societas Hesperiana pro Cultu Deorum, concentrata sul culto del Genius Loci e sulla geografia sacra, e la Federazione Pagana, che presenta elementi più attinenti alla mitologia greca e alle forme neopagane e neostregoniche. (Castagnetto, A.M. and Palmisano, S. (2021) ‘Beyond monotheism. Topics, groups and political interpretations of neo-paganism in Italy’, Polis (Bologna, Italy), 36(3), pp. 413-. Available at: https://doi.org/10.1424/102289.
  18. ^ Tra queste il Tempio del Lupo, l'associazione Άsa-Ódhinn (ramo italiano dell'Asatru Folk Assembly), l'Associazione Bosco di Chiatri e la Tribù Winniler – Cerchio Bragafull (Vanatrú); il kemetismo, ispirato all'antica religione egizia e rappresentato dall'associazione del Kemetismo Ortodosso Solare, il celtismo e il druidismo, ispirati alla mitologia celtica e rappresentati dal Cerchio Druidico Italiano, dall'Ordine Druidico Italiano Bosco dell'Awen e dal Movimento Spirituale Riformato dei Nativi d’Insubria (Celtismo); e l'ellenismo, ispirato alla mitologia greca ( Alberto Castaldini, Le religioni in Italia, su cesnur.org. URL consultato il 27 ottobre 2018.)
  19. ^ La corrente neo-sciamanica | Le Religioni in Italia, su cesnur.com. URL consultato l'11 luglio 2022.
  20. ^ Home, su tempiodellagrandedea.com. URL consultato l'11 luglio 2022.
  21. ^ Il Tempio della Dea, Associazione culturale, su Il Tempio della Dea. URL consultato l'11 luglio 2022.
  22. ^ Neonazismo esoterico. Chi sono e che cosa vogliono, anche in Italia, gli estremisti di destra neopagani, antisemiti e suprematisti, su huffingtonpost.it.
  23. ^ Roma, Fons Perennis: la setta neofascista, tra messe e riti esoterici, che onora Priebke e offende papa Francesco, su la Repubblica, 26 febbraio 2021. URL consultato il 6 marzo 2024.

Voci correlate

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