Quinto Emilio Barbula
Quinto Emilio Barbula | |
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Console della Repubblica romana | |
Nome originale | Quintus Aemilius Barbula |
Figli | Lucio Emilio Barbula |
Gens | Emilia |
Consolato | 317 a.C., 311 a.C. |
Quinto Emilio Barbula (fl. IV secolo a.C.) è stato un politico e militare romano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Fu eletto console nel 317 a.C., con il collega Gaio Giunio Bubulco Bruto[1]. Durante il consolato Teano in Apulia ottenne un trattato di alleanza con Roma. Emilio poi conquistò la città di Nerulo in Lucania[1].
Fu eletto di nuovo console, per la seconda volta, nel 311 a.C., insieme al collega Gaio Giunio Bubulco Bruto[2]. Roma si trovava attaccata su due fronti, così mentre a Giunio toccò in sorte la spedizione contro i Sanniti, ad Emilio toccava quella contro gli Etruschi[3].
Emilio si trovò a fronteggiare una rivolta di tutti i popoli Etruschi.
«ormai tutti i popoli dell'Etruria - fatta eccezione per gli abitanti di Arezzo - erano corsi alle armi, scatenando, con l'assedio di Sutri, città alleata dei Romani e sorta di ingresso dell'Etruria, una guerra di grosse proporzioni»
Lo scontro si svolse davanti alle mura di Sutri, e fu molto violento, ma secondo quanto riporta Livio, alla fine la vittoria toccò ai romani[4].
Note
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