Ercolano di Perugia

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Sant'Ercolano
Perugino, I santi Ercolano (a sinistra) e Giacomo
 

Vescovo e Martire

 
NascitaV secolo d.C
MortePerugia, 549
Venerato daChiesa cattolica
Santuario principaleChiesa di Sant'Ercolano, Perugia
Ricorrenza7 novembre; 1º marzo
AttributiAbiti vescovili; Pastorale; Palma del martirio
Patrono diPerugia

Ercolano di Perugia (... – Perugia, 549), antico vescovo di Perugia, ne è il santo patrono. Viene ricordato il 7 novembre e il 1º marzo.

Secondo il racconto di san Gregorio Magno nei Dialoghi, Ercolano morì martire tentando di impedire a Totila, re degli Ostrogoti, l'invasione della città. Prima che la città fosse presa, Ercolano tentò di salvarla con uno stratagemma: gettò dalle mura un bue pieno di frumento, per far credere agli Ostrogoti che i perugini avessero cibo in abbondanza per sostenere ancora un lungo assedio[1]. Totila si ritirò, ma un chierico infedele gli rivelò l'inganno, per cui il condottiero tornò sui suoi passi conquistando la città e uccidendo il vescovo. Le antiche biografie lo dicono in rapporto con altri tre celebri santi dell'Umbria del tempo: il vescovo san Florido, il prete Amanzio di Città di Castello e il vescovo Fortunato di Todi.

Prima di essere decapitato, Ercolano venne scorticato vivo. Sempre secondo Gregorio Magno, 40 giorni dopo la decapitazione il corpo del Vescovo fu rinvenuto intatto, senza alcuna traccia della tortura e della decapitazione.

Perugino, Sant'Ercolano, 1495-1500, Perugia, Galleria nazionale dell'Umbria.

La Chiesa cattolica ricorda sant'Ercolano il giorno 7 novembre.

Dal Martirologio Romano: "A Perugia, sant'Ercolano, vescovo e martire, decapitato per ordine di Totila, re dei Goti".

L'effigie del Santo è rappresentata in molte monete emesse da Perugia nell'epoca comunale, la prima raffigurazione risale all'emissione del Bolognino nel 1374 e da quel momento il nome del Santo, in latino, si trova in quasi tutte le monete comunali sino al 1517. Successivamente compare anche nelle monete pontificie di Papa Leone X battute nella zecca di Perugia, nel Baiocco di Papa Paolo III e nel Quattrino emesso come moneta di necessità dai perugini durante i due mesi della cosiddetta "Rivolta del Sale" fra il 2 aprile e il 2 giugno del 1540.[2]

Nonostante le evidenze storiche sostenute da alcuni e data la loro discutibilità, al processo storico a Totila - svoltosi il 14 gennaio 2017 alla Sala dei Notari a Perugia - il Re degli Ostrogoti, presunto mandante del martirio di Ercolano, è stato assolto e dichiarato innocente sia dalla giuria che dal pubblico.[3]

  1. ^ Presa di Perugia da parte di Totil e decapitazione di Sant'Ercolano, su catalogo.beniculturali.it. URL consultato il 21 luglio 2022.
  2. ^ Angelo Finetti, La zecca e le monete di Perugia nel Medioevo e nel Rinascimento, Perugia, Volumnia, 1997. ISBN 88-85330-74-6.
  3. ^ Processo storico, assolto Re Totila: «Prove insufficienti, non fu lui il mandante dell'efferato delitto di Sant'Ercolano», in Umbria24.it, 15 gennaio 2017. URL consultato il 21 gennaio 2017.

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