Wairauite
Aspetto
Wairauite | |
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Classificazione Strunz (ed. 10) | 1.AE.15 |
Formula chimica | CoFe[1] |
Proprietà cristallografiche | |
Gruppo cristallino | monometrico |
Sistema cristallino | isometrico[2] |
Classe di simmetria | esottaedrica |
Parametri di cella | a=2,857[2] |
Gruppo puntuale | 4/m 3 2/m |
Gruppo spaziale | P m3m[2] |
Proprietà fisiche | |
Densità | 8,23 (calcolata)[1] g/cm³ |
Durezza (Mohs) | 4½[1] |
Colore | grigio acciaio[3] |
Lucentezza | metallica[3] |
Opacità | opaca[3] |
Si invita a seguire lo schema di Modello di voce – Minerale |
La wairauite è un minerale descritto nel 1964 in base ad una scoperta avvenuta nel valle di Wairau, Isola del Sud, Nuova Zelanda dalla quale ha preso il nome. Il minerale è una lega naturale di cobalto e ferro contenente piccole quantità di nichel. È molto simile all'awaruite e, come questa, fortemente magnetica.[1]
Morfologia
[modifica | modifica wikitesto]La wairauite si presenta in cristalli ben formati di forma cubica ed ottaedrica di pochi μm.[1]
Origine e giacitura
[modifica | modifica wikitesto]La wairauite è stata trovata nella serpentinite associata con cromite, magnetite, awaruite e rame nativo. Si ritiene che si formi in condizioni di riduzione con basso tenore di zolfo durante il processo di serpentinizzazione. Si rinviene con la lizardite (serpentino) nella zona di contatto con le intrusioni ultramafiche.[1]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e f (EN) G. A. Challis, Long J. V. P., Wairauite-a new cobalt-iron mineral (PDF), in Mineralogical Magazine, vol. 33, 1964, pp. 942-948. URL consultato il 10 gennaio 2013.
- ^ a b c (EN) Peter Bayliss, Revised unit cell dimensions, space group, and chemical formula of some metallic minerals (PDF), in The Canadian Mineralogist, vol. 28, 1990, pp. 751-755. URL consultato l'8 gennaio 2013.
- ^ a b c Wairauite mineral information and data, su mindat.org. URL consultato il 10 gennaio 2013.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Mindat.org.
- (EN) Webmineral.com.
- (EN) Athena mineralogy, su un2sg1.unige.ch.