Alambicco
L'alambicco è un apparecchio di distillazione consistente in una caldaia collegata, mediante un tubo, ad una serpentina di raffreddamento, al fondo del quale si raccoglie il distillato.[1]
Etimologia
[modifica | modifica wikitesto]Dall'arabo أنْبِيق (al-’ambiq, distillare), e dal greco αμβιξ (ambix, tazza), attraverso il latino medievale alembicus ed il francese antico alambic.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Perfezionato dai Siciliani che lo importarono dagli Arabi, l'alambicco fu lo strumento usato per secoli da alchimisti e monaci che si dedicarono alla produzione più disparata di unguenti, elisir, oli essenziali ed infine liquidi alcolici. È stato usato per produrre profumi, medicine, acqua da iniezione per uso farmaceutico, in generale per separare e purificare diversi prodotti chimici e per la produzione di bevande alcoliche distillate.
Tipi di alambicco
[modifica | modifica wikitesto]Esistono due tipi di alambicchi: quelli a ciclo continuo e quelli a ciclo frazionato. Come è comprensibile dal nome hanno come caratteristica principale la continuità o la discontinuità del processo di distillazione.
Negli alambicchi a ciclo continuo viene immesso il vapore acqueo fatto bollire in una caldaia a parte, cosa che consente di abbreviare i tempi della distillazione riscaldando l'acqua una sola volta e facendo più "cotte", cioè distillando più partite di vinaccia.
A loro volta gli alambicchi a ciclo frazionato vengono classificati anche a seconda di quanto la massa da distillare si trovi a contatto con la fonte di calore: la tecnica viene denominata a «bagnomaria», che consiste nell'immergere il materiale da distillare nell'acqua e far bollire tutto insieme.
Solitamente l'alambicco viene usato per la distillazione dell'alcol ma può anche essere usato per la produzione di profumi e di oli essenziali.
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Alambicco discontinuo di tipo charentais
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Storta in rame
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Alambicco in vetro
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Rolla, pp. 288-289.
- ^ Pubblicata nel numero del 1740 degli Acta Eruditorum relativa ad una parte dell'articolo Commentarii Academiae scientiarum imperialis Petropolitanae.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Luigi Rolla, Chimica e mineralogia. Per le Scuole superiori, 29ª ed., Dante Alighieri, 1987.
- Ester Piedipalumbo, Uno strano alambicco, 9ª ed., PDP, 2012.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikizionario contiene il lemma di dizionario «alambicco»
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sull'alambicco
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Alambicco, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Antonio Sellerio, ALAMBICCO, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1929.
- Alambicco, in Dizionario delle scienze fisiche, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1996.
- Alambicco, in Dizionario di medicina, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2010.
- Alambicco, su Vocabolario Treccani, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- alambicco, su sapere.it, De Agostini.
Controllo di autorità | LCCN (EN) sh85038521 · BNE (ES) XX524864 (data) · BNF (FR) cb11942425m (data) · J9U (EN, HE) 987007557956105171 |
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