Modifica di Carlo Cassola
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*Sempre, in ogni età, ho preteso di mescolare esistenza e vita. Lo facevo da bambino, da ragazzo, cioè molto prima che mi venisse l'idea di scrivere. Logico che scrivendo sia stato guidato dalla stessa insensata pretesa.<br>Giacché l'esistenza e la vita non possono coincidere. L'esistenza è indeterminata, la vita è determinata. L'esistenza è senza carattere, la vita ne ha sempre uno. L'esistenza è immobilità e immutabilità, la vita è movimento e mutamento. (p. 127) |
*Sempre, in ogni età, ho preteso di mescolare esistenza e vita. Lo facevo da bambino, da ragazzo, cioè molto prima che mi venisse l'idea di scrivere. Logico che scrivendo sia stato guidato dalla stessa insensata pretesa.<br>Giacché l'esistenza e la vita non possono coincidere. L'esistenza è indeterminata, la vita è determinata. L'esistenza è senza carattere, la vita ne ha sempre uno. L'esistenza è immobilità e immutabilità, la vita è movimento e mutamento. (p. 127) |
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*Mi accade spesso di pensare al [[mare]]. Penso al mare quando è calmo. Ecco, il mare calmo mi sembra l'immagine stessa dell'esistenza, cioè di quella vita immutabile che è sempre stato il mio vano sogno. (p. 130) |
*Mi accade spesso di pensare al [[mare]]. Penso al mare quando è calmo. Ecco, il mare calmo mi sembra l'immagine stessa dell'esistenza, cioè di quella vita immutabile che è sempre stato il mio vano sogno. (p. 130) |
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*Ma ciò che vi è di personale nell'uomo continuerà ad aver bisogno dell'arruffio e del [[disordine]]. Un pesco cresciuto per caso in mezzo agli olivi, un olivo nato troppo vicino alla macchia e inselvatichito, la forma irregolare di un campo, l'andamento incerto di un viottolo, appagano il nostro animo perché sembrano persone come noi. Hanno un'individualità inconfondibile. Imbattendosi in uno di loro, sembra d'incontrare un amico. (p. 144) |
*Ma ciò che vi è di di personale nell'uomo continuerà ad aver bisogno dell'arruffio e del [[disordine]]. Un pesco cresciuto per caso in mezzo agli olivi, un olivo nato troppo vicino alla macchia e inselvatichito, la forma irregolare di un campo, l'andamento incerto di un viottolo, appagano il nostro animo perché sembrano persone come noi. Hanno un'individualità inconfondibile. Imbattendosi in uno di loro, sembra d'incontrare un amico. (p. 144) |
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==''Il cacciatore''== |
==''Il cacciatore''== |