Il Girello, DRAMMA BURLESCO PER MUSICA. Genesi, trama e considerazioni su un'Opera inedita. Il Gi... more Il Girello, DRAMMA BURLESCO PER MUSICA. Genesi, trama e considerazioni su un'Opera inedita. Il Girello è stato uno dei cinque titoli più eseguiti in Italia nella seconda metà del seicento (1). Dopo la prima romana del 1668 avvenuta in forma privata presso Palazzo Colonna, viene allestito fino al 1697 nei teatri pubblici di Macerata, Lucca, Milano, Siena, Livorno, Napoli, Bologna, Ferrara, Modena Firenze. Le ragioni di questo incredibile successo sono da ricercare della nuova formula drammaturgica che già dal frontespizio, Dramma Burlesco per Musica, ci avverte della concomitanza dei registri Comico e Drammatico. Il Girello è di fatto una satira aperta ed esplicita al potere assoluto ed è sorprendente, anche in un'ottica moderna, che il titolo abbia trovato apprezzamento e sostegno dalla stesse classi sociali apertamente derise. Il Girello nasce in un contesto storico di grande fermento nel quale il melodramma, nato a Firenze (con L'Euridice di Peri del 1600) si irradia in tutta Europa a rispecchiare i nuovi assetti politici, filosofici ed artistici. I due artefici di questo gioiello di teatro musicale, furono Jacopo Melani per la musica e Filippo Acciaiuli per il Libretto. Jacopo Melani (Pistoia 1623-1676) fu protagonista di un'intensa stagione musicale che condivise con i fratelli Atto ed Alessandro. Avviato alla musica ed al canto dal padre Bartolomeo, campanaro del Duomo di Pistoia, si era già distinto per essere l'autore di vari intermezzi ed opere in ambito fiorentino-toscano, fra le quali Il Podestà di Colognole, che inaugura nel 1657 il Teatro della Pergola, e Ercole in Tebe, Festa Teatrale scritta per celebrare le fastose nozze di Cosimo III dei Medici e Margherita Luisa d'Orléans nel 1661. Atto (Pistoia 1626-Parigi 1714), grazie alle particolari doti vocali entrerà giovanissimo sotto la protezione di Mattias de Medici che lo invierà ad esibirsi in Francia. Conquistando i favori di Luigi XIV e del cardinale Mazzarino svolse un'intensa attività diplomatica testimoniata un voluminoso ed importantissimo epistolario (oggetto di recenti scoperte e casi letterari)(2). Alessandro (Pistoia 1639-Roma 1703) anch'egli cantante, fu autore di raffinata musica religiosa e soprattutto dell'Empio Punito, primo esempio di intonazione musicale dello schema drammaturgico che darà forma al Don Giovanni. Figura poliedrica proveniente dalla nobiltà fiorentina, Filippo Acciaiuoli (Roma 1637-1700) è fautore di una nuova concezione del teatro non solo musicale. Fu librettista fra l'altro del già citato Empio Punito e di molte altre opere allestite a Venezia, Firenze e Roma. Ritroviamo nella sua drammaturgia la dimensioni morale, di derivazione gesuitica (studiò presso il Collegio Romano), e fantastica che maturò grazie ai lunghi viaggi in Africa, sud America ed oriente.
Il Girello, DRAMMA BURLESCO PER MUSICA. Genesi, trama e considerazioni su un'Opera inedita. Il Gi... more Il Girello, DRAMMA BURLESCO PER MUSICA. Genesi, trama e considerazioni su un'Opera inedita. Il Girello è stato uno dei cinque titoli più eseguiti in Italia nella seconda metà del seicento (1). Dopo la prima romana del 1668 avvenuta in forma privata presso Palazzo Colonna, viene allestito fino al 1697 nei teatri pubblici di Macerata, Lucca, Milano, Siena, Livorno, Napoli, Bologna, Ferrara, Modena Firenze. Le ragioni di questo incredibile successo sono da ricercare della nuova formula drammaturgica che già dal frontespizio, Dramma Burlesco per Musica, ci avverte della concomitanza dei registri Comico e Drammatico. Il Girello è di fatto una satira aperta ed esplicita al potere assoluto ed è sorprendente, anche in un'ottica moderna, che il titolo abbia trovato apprezzamento e sostegno dalla stesse classi sociali apertamente derise. Il Girello nasce in un contesto storico di grande fermento nel quale il melodramma, nato a Firenze (con L'Euridice di Peri del 1600) si irradia in tutta Europa a rispecchiare i nuovi assetti politici, filosofici ed artistici. I due artefici di questo gioiello di teatro musicale, furono Jacopo Melani per la musica e Filippo Acciaiuli per il Libretto. Jacopo Melani (Pistoia 1623-1676) fu protagonista di un'intensa stagione musicale che condivise con i fratelli Atto ed Alessandro. Avviato alla musica ed al canto dal padre Bartolomeo, campanaro del Duomo di Pistoia, si era già distinto per essere l'autore di vari intermezzi ed opere in ambito fiorentino-toscano, fra le quali Il Podestà di Colognole, che inaugura nel 1657 il Teatro della Pergola, e Ercole in Tebe, Festa Teatrale scritta per celebrare le fastose nozze di Cosimo III dei Medici e Margherita Luisa d'Orléans nel 1661. Atto (Pistoia 1626-Parigi 1714), grazie alle particolari doti vocali entrerà giovanissimo sotto la protezione di Mattias de Medici che lo invierà ad esibirsi in Francia. Conquistando i favori di Luigi XIV e del cardinale Mazzarino svolse un'intensa attività diplomatica testimoniata un voluminoso ed importantissimo epistolario (oggetto di recenti scoperte e casi letterari)(2). Alessandro (Pistoia 1639-Roma 1703) anch'egli cantante, fu autore di raffinata musica religiosa e soprattutto dell'Empio Punito, primo esempio di intonazione musicale dello schema drammaturgico che darà forma al Don Giovanni. Figura poliedrica proveniente dalla nobiltà fiorentina, Filippo Acciaiuoli (Roma 1637-1700) è fautore di una nuova concezione del teatro non solo musicale. Fu librettista fra l'altro del già citato Empio Punito e di molte altre opere allestite a Venezia, Firenze e Roma. Ritroviamo nella sua drammaturgia la dimensioni morale, di derivazione gesuitica (studiò presso il Collegio Romano), e fantastica che maturò grazie ai lunghi viaggi in Africa, sud America ed oriente.
Il Girello, DRAMMA BURLESCO PER MUSICA. Genesi, trama e considerazioni su un'Opera inedita. Il Gi... more Il Girello, DRAMMA BURLESCO PER MUSICA. Genesi, trama e considerazioni su un'Opera inedita. Il Girello è stato uno dei cinque titoli più eseguiti in Italia nella seconda metà del seicento (1). Dopo la prima romana del 1668 avvenuta in forma privata presso Palazzo Colonna, viene allestito fino al 1697 nei teatri pubblici di Macerata, Lucca, Milano, Siena, Livorno, Napoli, Bologna, Ferrara, Modena Firenze. Le ragioni di questo incredibile successo sono da ricercare della nuova formula drammaturgica che già dal frontespizio, Dramma Burlesco per Musica, ci avverte della concomitanza dei registri Comico e Drammatico. Il Girello è di fatto una satira aperta ed esplicita al potere assoluto ed è sorprendente, anche in un'ottica moderna, che il titolo abbia trovato apprezzamento e sostegno dalla stesse classi sociali apertamente derise. Il Girello nasce in un contesto storico di grande fermento nel quale il melodramma, nato a Firenze (con L'Euridice di Peri del 1600) si irradia in tutta Europa a rispecchiare i nuovi assetti politici, filosofici ed artistici. I due artefici di questo gioiello di teatro musicale, furono Jacopo Melani per la musica e Filippo Acciaiuli per il Libretto. Jacopo Melani (Pistoia 1623-1676) fu protagonista di un'intensa stagione musicale che condivise con i fratelli Atto ed Alessandro. Avviato alla musica ed al canto dal padre Bartolomeo, campanaro del Duomo di Pistoia, si era già distinto per essere l'autore di vari intermezzi ed opere in ambito fiorentino-toscano, fra le quali Il Podestà di Colognole, che inaugura nel 1657 il Teatro della Pergola, e Ercole in Tebe, Festa Teatrale scritta per celebrare le fastose nozze di Cosimo III dei Medici e Margherita Luisa d'Orléans nel 1661. Atto (Pistoia 1626-Parigi 1714), grazie alle particolari doti vocali entrerà giovanissimo sotto la protezione di Mattias de Medici che lo invierà ad esibirsi in Francia. Conquistando i favori di Luigi XIV e del cardinale Mazzarino svolse un'intensa attività diplomatica testimoniata un voluminoso ed importantissimo epistolario (oggetto di recenti scoperte e casi letterari)(2). Alessandro (Pistoia 1639-Roma 1703) anch'egli cantante, fu autore di raffinata musica religiosa e soprattutto dell'Empio Punito, primo esempio di intonazione musicale dello schema drammaturgico che darà forma al Don Giovanni. Figura poliedrica proveniente dalla nobiltà fiorentina, Filippo Acciaiuoli (Roma 1637-1700) è fautore di una nuova concezione del teatro non solo musicale. Fu librettista fra l'altro del già citato Empio Punito e di molte altre opere allestite a Venezia, Firenze e Roma. Ritroviamo nella sua drammaturgia la dimensioni morale, di derivazione gesuitica (studiò presso il Collegio Romano), e fantastica che maturò grazie ai lunghi viaggi in Africa, sud America ed oriente.
Il Girello, DRAMMA BURLESCO PER MUSICA. Genesi, trama e considerazioni su un'Opera inedita. Il Gi... more Il Girello, DRAMMA BURLESCO PER MUSICA. Genesi, trama e considerazioni su un'Opera inedita. Il Girello è stato uno dei cinque titoli più eseguiti in Italia nella seconda metà del seicento (1). Dopo la prima romana del 1668 avvenuta in forma privata presso Palazzo Colonna, viene allestito fino al 1697 nei teatri pubblici di Macerata, Lucca, Milano, Siena, Livorno, Napoli, Bologna, Ferrara, Modena Firenze. Le ragioni di questo incredibile successo sono da ricercare della nuova formula drammaturgica che già dal frontespizio, Dramma Burlesco per Musica, ci avverte della concomitanza dei registri Comico e Drammatico. Il Girello è di fatto una satira aperta ed esplicita al potere assoluto ed è sorprendente, anche in un'ottica moderna, che il titolo abbia trovato apprezzamento e sostegno dalla stesse classi sociali apertamente derise. Il Girello nasce in un contesto storico di grande fermento nel quale il melodramma, nato a Firenze (con L'Euridice di Peri del 1600) si irradia in tutta Europa a rispecchiare i nuovi assetti politici, filosofici ed artistici. I due artefici di questo gioiello di teatro musicale, furono Jacopo Melani per la musica e Filippo Acciaiuli per il Libretto. Jacopo Melani (Pistoia 1623-1676) fu protagonista di un'intensa stagione musicale che condivise con i fratelli Atto ed Alessandro. Avviato alla musica ed al canto dal padre Bartolomeo, campanaro del Duomo di Pistoia, si era già distinto per essere l'autore di vari intermezzi ed opere in ambito fiorentino-toscano, fra le quali Il Podestà di Colognole, che inaugura nel 1657 il Teatro della Pergola, e Ercole in Tebe, Festa Teatrale scritta per celebrare le fastose nozze di Cosimo III dei Medici e Margherita Luisa d'Orléans nel 1661. Atto (Pistoia 1626-Parigi 1714), grazie alle particolari doti vocali entrerà giovanissimo sotto la protezione di Mattias de Medici che lo invierà ad esibirsi in Francia. Conquistando i favori di Luigi XIV e del cardinale Mazzarino svolse un'intensa attività diplomatica testimoniata un voluminoso ed importantissimo epistolario (oggetto di recenti scoperte e casi letterari)(2). Alessandro (Pistoia 1639-Roma 1703) anch'egli cantante, fu autore di raffinata musica religiosa e soprattutto dell'Empio Punito, primo esempio di intonazione musicale dello schema drammaturgico che darà forma al Don Giovanni. Figura poliedrica proveniente dalla nobiltà fiorentina, Filippo Acciaiuoli (Roma 1637-1700) è fautore di una nuova concezione del teatro non solo musicale. Fu librettista fra l'altro del già citato Empio Punito e di molte altre opere allestite a Venezia, Firenze e Roma. Ritroviamo nella sua drammaturgia la dimensioni morale, di derivazione gesuitica (studiò presso il Collegio Romano), e fantastica che maturò grazie ai lunghi viaggi in Africa, sud America ed oriente.
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