La digitalizzazione in ambiente GIS dell’ampia messe di dati relativi al popolamento rurale dell’... more La digitalizzazione in ambiente GIS dell’ampia messe di dati relativi al popolamento rurale dell’entroterra occidentale di Agrigento, e l’analisi che ne è scaturita, hanno permesso di notare come l’assetto insediativo del comprensorio nella tarda antichità si caratterizzi per la comparsa di fenomeni tipici, quali l’aumento esponenziale del numero di siti e la loro tendenza a far sistema, presso i settori aventi le maggiori potenzialità agricole dell’intero territorio, come l’area di Siculiana, quella di Eraclea Minoa e, solo parzialmente, quella di Raffadali. Lo sviluppo di questi ampi distretti agricoli a carattere produttivo-residenziale potrebbe rappresentare il sintomo di un profondo mutamento dei modi e dei luoghi della produzione agricola, da mettere in relazione con i mutamenti socio-economici innescati, progressivamente, dalla fondazione di Costantinopoli, prima, e dalla conquista vandalica dell’Africa, poi.
Gaio e Lucio Cesari, dal 17 a.C. figli adottivi ed eredi designati del princeps, incarnerebbero l... more Gaio e Lucio Cesari, dal 17 a.C. figli adottivi ed eredi designati del princeps, incarnerebbero l’ideale progetto dinastico di Augusto, conclusosi nel 4 d.C. con la morte dell’ultimo dei due fratelli. Una rilettura delle loro esperienze è quanto mai auspicabile ai fini di una corretta valutazione della politica dinastica messa in atto dal primo imperatore. Nello specifico, la strumentalizzazione delle loro figure non pare cessare con il 4 d.C., quando sembra che i due furono oggetto di un inusuale processo di divinizzazione, attraverso l’accostamento alla diade divina dei Dioscuri, il cui fondamento pare potersi rintracciare nella concessione, nel 6/5 a.C. a Gaio e nel 2 a.C. a Lucio, del titolo di princeps iuventutis. Tale ipotesi potrebbe, altresì, rendere ragione di quanto avvenuto nel contesto provinciale, dove fu possibile perpetrare la memoria dei Caesares attraverso la realizzazione o la ridedicazione di edifici templari; un unicum nel panorama della dinastia giulio-claudia, all’interno della quale solo i componenti divinizzati ricevettero tale onore. A Roma, invece, il clima fortemente conservativo unitamente alla presenza di Tiberio imposero ad Augusto l’adozione di un linguaggio fatto di richiami e simboli ispirati alla tradizione mitica legata ai Dioscuri, del quale una testimonianza sembra cogliersi nella realizzazione del singolare complesso commemorativo del Nemus Caesarum.
La digitalizzazione in ambiente ArcGis e l’analisi dell’ampia messe di dati sul sistema insediati... more La digitalizzazione in ambiente ArcGis e l’analisi dell’ampia messe di dati sul sistema insediativo dell’entroterra agrigentino hanno permesso di riflettere sul moto espansionistico della polis arcaica. A dispetto dell’interpretazione tradizionale, secondo cui il fenomeno vada considerato un apporto esclusivo delle tirannidi arcaiche, il riesame complessivo del dato archeologico ha consentito di riconoscere nell’"interludio repubblicano", intercorso tra la caduta di Falaride e l’ascesa al potere di Terone, una fase determinante nel processo di formazione della chora di Akragas.
La digitalizzazione in ambiente GIS dell’ampia messe di dati relativi al popolamento rurale dell’... more La digitalizzazione in ambiente GIS dell’ampia messe di dati relativi al popolamento rurale dell’entroterra occidentale di Agrigento, e l’analisi che ne è scaturita, hanno permesso di notare come l’assetto insediativo del comprensorio nella tarda antichità si caratterizzi per la comparsa di fenomeni tipici, quali l’aumento esponenziale del numero di siti e la loro tendenza a far sistema, presso i settori aventi le maggiori potenzialità agricole dell’intero territorio, come l’area di Siculiana, quella di Eraclea Minoa e, solo parzialmente, quella di Raffadali. Lo sviluppo di questi ampi distretti agricoli a carattere produttivo-residenziale potrebbe rappresentare il sintomo di un profondo mutamento dei modi e dei luoghi della produzione agricola, da mettere in relazione con i mutamenti socio-economici innescati, progressivamente, dalla fondazione di Costantinopoli, prima, e dalla conquista vandalica dell’Africa, poi.
Gaio e Lucio Cesari, dal 17 a.C. figli adottivi ed eredi designati del princeps, incarnerebbero l... more Gaio e Lucio Cesari, dal 17 a.C. figli adottivi ed eredi designati del princeps, incarnerebbero l’ideale progetto dinastico di Augusto, conclusosi nel 4 d.C. con la morte dell’ultimo dei due fratelli. Una rilettura delle loro esperienze è quanto mai auspicabile ai fini di una corretta valutazione della politica dinastica messa in atto dal primo imperatore. Nello specifico, la strumentalizzazione delle loro figure non pare cessare con il 4 d.C., quando sembra che i due furono oggetto di un inusuale processo di divinizzazione, attraverso l’accostamento alla diade divina dei Dioscuri, il cui fondamento pare potersi rintracciare nella concessione, nel 6/5 a.C. a Gaio e nel 2 a.C. a Lucio, del titolo di princeps iuventutis. Tale ipotesi potrebbe, altresì, rendere ragione di quanto avvenuto nel contesto provinciale, dove fu possibile perpetrare la memoria dei Caesares attraverso la realizzazione o la ridedicazione di edifici templari; un unicum nel panorama della dinastia giulio-claudia, all’interno della quale solo i componenti divinizzati ricevettero tale onore. A Roma, invece, il clima fortemente conservativo unitamente alla presenza di Tiberio imposero ad Augusto l’adozione di un linguaggio fatto di richiami e simboli ispirati alla tradizione mitica legata ai Dioscuri, del quale una testimonianza sembra cogliersi nella realizzazione del singolare complesso commemorativo del Nemus Caesarum.
La digitalizzazione in ambiente ArcGis e l’analisi dell’ampia messe di dati sul sistema insediati... more La digitalizzazione in ambiente ArcGis e l’analisi dell’ampia messe di dati sul sistema insediativo dell’entroterra agrigentino hanno permesso di riflettere sul moto espansionistico della polis arcaica. A dispetto dell’interpretazione tradizionale, secondo cui il fenomeno vada considerato un apporto esclusivo delle tirannidi arcaiche, il riesame complessivo del dato archeologico ha consentito di riconoscere nell’"interludio repubblicano", intercorso tra la caduta di Falaride e l’ascesa al potere di Terone, una fase determinante nel processo di formazione della chora di Akragas.
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