Papers by Piero Roggi
Nella prima serie della Biblioteca dell’Economista vi sono 13 volumi, decine fra manuali e tratta... more Nella prima serie della Biblioteca dell’Economista vi sono 13 volumi, decine fra manuali e trattati, 13 involucri introduttivi . Questa relazione non avrà cura dei singoli trattati inclusi nella prima serie. Rivolgerà invece la sua attenzione proprio ai rivestimenti introduttivi di Francesco Ferrara dei tredici volumi.
Che tipo di letteratura economica è quello delle “prefazioni ferrariane”? È storia del pensiero economico o agiografia di economisti; critica scientifica delle teorie prefate o riordino classificatorio del materiale esposto? Per sbrogliare la questione sistemerò la materia da trattare in tre momenti con-secutivi:
1. Illustrerò i tre criteri di giudizio adottati da Ferrara;
2. Ne additerò alcuni esempi;
3. Trarrò, infine, transitorie conclusioni.
Questa antologia dei suoi saggi di studio sul pensiero economico e sulla azione politica di Fanfa... more Questa antologia dei suoi saggi di studio sul pensiero economico e sulla azione politica di Fanfani viene a rompere, con rigore storiografico e con efficacia interpretativa, quella cortina di oblio che avversari accademici e politici sono riusciti a stendere sugli scritti dello studioso e sulle opere dell’uomo di Stato aretino. Piero Roggi non si è limitato a squarciare un assurdo velo di silenzio antiscientifico e antistorico, ma, con sapienti annotazioni tra le righe, ne ha indicate anche alcune chiavi interpretative.
Oltre a esporre l’evoluzione del pensiero economico e dell’attività pubblica di Fanfani, Roggi evidenzia innanzitutto che la fede in Dio creatore e l’amore per le sue creature furono la forza ispiratrice della sua ricerca scientifica e del suo impegno politico. Studiando le teorie di Giuseppe Toniolo e seguendo gli insegnamenti di Jacopo Mazzei, Fanfani sviluppò le sue ricerche scientifiche e le sue attività di governo sulla base di due convinzioni: il sistema capitalista è valido in quanto garantisce la libertà di impresa (presupposto fondamentale di tutte le libertà), persegue il fine irrinunciabile della riduzione dei costi, produce giusto profitto; deve, però, essere riformato sostanzialmente nella redistribuzione del profitto, ad oggi sperequata a vantaggio degli imprenditori e a danno dei prestatori d’opera.
(Dall'Introduzione di Ettore Bernabei)
Questo scritto si propone d’interpretare la personalità di Bettino Ricasoli come attore di politi... more Questo scritto si propone d’interpretare la personalità di Bettino Ricasoli come attore di politica economica. Non insisterò troppo sulla sua biografia; ne ricorderò soli i momenti cardinali. Esaminerò invece dettagliatamente il Ricasoli capo di governo del Regno d’Italia appena costituito (1861-62). In seguito mi occuperò del suo secondo governo(1866-67), poco dopo il trasferimento della capitale a Firenze.
“Questo di Piero Roggi, storico del pensiero economico, rimodella con semplicità ed efficacia il ... more “Questo di Piero Roggi, storico del pensiero economico, rimodella con semplicità ed efficacia il conte philosophique in giro per l’Europa di un gentiluomo e della sua domestica cagnetta, alla ricerca del Graal che si nasconde al cuore dell’economia, se scienza o empiria, in mano a una varia genia di ossessi e speculatori. In breve l’autore, con il criterio degli incontri a domicilio, compie una rassegna di figure prime e di teorie economiche, alcune delle quali sono anche filosofie dell’esistenza. Il lettore vi incontrerà tipi tosti, nomi da leggenda, totem storici: Rousseau, Sismondi, Adam Smith, Keynes, la star del Novecento statalista e rooseveltiano. Se manca tutto il fastidioso cicaleccio degli attuali interpreti di quel verbo lontano, ci sono, per così dire, gli evangelisti della scienza triste. Cosa se ne apprende? Una gran voglia di casa e di affetti, l’unica vera ricchezza”.
Dalla prefazione di Marino Biondi.
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Che tipo di letteratura economica è quello delle “prefazioni ferrariane”? È storia del pensiero economico o agiografia di economisti; critica scientifica delle teorie prefate o riordino classificatorio del materiale esposto? Per sbrogliare la questione sistemerò la materia da trattare in tre momenti con-secutivi:
1. Illustrerò i tre criteri di giudizio adottati da Ferrara;
2. Ne additerò alcuni esempi;
3. Trarrò, infine, transitorie conclusioni.
Oltre a esporre l’evoluzione del pensiero economico e dell’attività pubblica di Fanfani, Roggi evidenzia innanzitutto che la fede in Dio creatore e l’amore per le sue creature furono la forza ispiratrice della sua ricerca scientifica e del suo impegno politico. Studiando le teorie di Giuseppe Toniolo e seguendo gli insegnamenti di Jacopo Mazzei, Fanfani sviluppò le sue ricerche scientifiche e le sue attività di governo sulla base di due convinzioni: il sistema capitalista è valido in quanto garantisce la libertà di impresa (presupposto fondamentale di tutte le libertà), persegue il fine irrinunciabile della riduzione dei costi, produce giusto profitto; deve, però, essere riformato sostanzialmente nella redistribuzione del profitto, ad oggi sperequata a vantaggio degli imprenditori e a danno dei prestatori d’opera.
(Dall'Introduzione di Ettore Bernabei)
Dalla prefazione di Marino Biondi.
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Che tipo di letteratura economica è quello delle “prefazioni ferrariane”? È storia del pensiero economico o agiografia di economisti; critica scientifica delle teorie prefate o riordino classificatorio del materiale esposto? Per sbrogliare la questione sistemerò la materia da trattare in tre momenti con-secutivi:
1. Illustrerò i tre criteri di giudizio adottati da Ferrara;
2. Ne additerò alcuni esempi;
3. Trarrò, infine, transitorie conclusioni.
Oltre a esporre l’evoluzione del pensiero economico e dell’attività pubblica di Fanfani, Roggi evidenzia innanzitutto che la fede in Dio creatore e l’amore per le sue creature furono la forza ispiratrice della sua ricerca scientifica e del suo impegno politico. Studiando le teorie di Giuseppe Toniolo e seguendo gli insegnamenti di Jacopo Mazzei, Fanfani sviluppò le sue ricerche scientifiche e le sue attività di governo sulla base di due convinzioni: il sistema capitalista è valido in quanto garantisce la libertà di impresa (presupposto fondamentale di tutte le libertà), persegue il fine irrinunciabile della riduzione dei costi, produce giusto profitto; deve, però, essere riformato sostanzialmente nella redistribuzione del profitto, ad oggi sperequata a vantaggio degli imprenditori e a danno dei prestatori d’opera.
(Dall'Introduzione di Ettore Bernabei)
Dalla prefazione di Marino Biondi.