Questo saggio critico si propone di porre l’attenzione, a partire dall’analisi di due tesi di dot... more Questo saggio critico si propone di porre l’attenzione, a partire dall’analisi di due tesi di dottorato conseguite presso il Dipartimento di Architettura - Teorie e Progetto dell’Università di Roma “Sapienza”, sull’interpretazione delle buone pratiche per affrontare il problema dello sviluppo della città e la sua progettazione nel complesso
Il circuito poligonale delle Mura dell’antica Praeneste risulta ancora oggi in fase di studio, so... more Il circuito poligonale delle Mura dell’antica Praeneste risulta ancora oggi in fase di studio, soprattutto per quanto riguarda la datazione storica. Studi recenti (Sandra Gatti, le mura Poligonali di Praeneste, in Atlante Tematico di Topografia Antica, 21/2011) collocano la nascita del circuito difensivo tra la fine del VI secolo e gli inizi del V secolo a.C. La particolarità di questo circuito, di cui ne rimangono percepibili più di quattro chilometri, è il fatto che comprenda due cittadine: Palestrina e Castel San Pietro Romano; un tempo questi due comuni facevano parte di un unico sistema, di cui Castel San Pietro Romano ne rappresentava l’acropoli e l’area del centro storico prenestino la città alta. Durante il periodo sillano si costituì un’ulteriore appendice della quale non rimangono resti visibili, ma è percepibile ancora la suddivisione cardo – decumano degli accampamenti romani se si seguono i tracciati regolatori delle vie antiche: l’attuale Viale Pio XII, via degli Arcio...
Palestrina Passa e Cammina. 4 km di Mura da riscoprire, 2019
Il circuito poligonale delle Mura dell’antica Praeneste risulta
ancora oggi in fase di studio, so... more Il circuito poligonale delle Mura dell’antica Praeneste risulta ancora oggi in fase di studio, soprattutto per quanto riguarda la datazione storica. Studi recenti (Sandra Gatti, le mura Poligonali di Praeneste, in Atlante Tematico di Topografia Antica, 21/2011) collocano la nascita del circuito difensivo tra la fine del VI secolo e gli inizi del V secolo a.C. La particolarità di questo circuito, di cui ne rimangono percepibili più di quattro chilometri, è il fatto che comprenda due cittadine: Palestrina e Castel San Pietro Romano; un tempo questi due comuni facevano parte di un unico sistema, di cui Castel San Pietro Romano ne rappresentava l’acropoli e l’area del centro storico prenestino la città alta. Durante il periodo sillano si costituì un’ulteriore appendice della quale non rimangono resti visibili, ma è percepibile ancora la suddivisione cardo – decumano degli accampamenti romani se si seguono i tracciati regolatori delle vie antiche: l’attuale Viale Pio XII, via degli Arcioni, Via Prenestina Antica e il braccio di quest’ultima che si immette in via Pedemontana da Viale Pio XII. L’eccezionale posizione geografica della città, così vicina al mondo romano e collocata tutta sul fianco del Monte Ginestro, ha permesso un curioso sviluppo delle Mura che probabilmente perdevano la conformazione anulare in corrispondenza dell’acropoli proprio per la protezione naturale proveniente dallo stesso monte, difficilmente penetrabile. Il lavoro preliminare che è stato fatto in questo studio, nato in seguito all’invito a partecipare al convengo: Città Mura e Spazio Pubblico, svoltosi all’interno della facoltà di Architettura la Sapienza di Roma all’interno dell’iniziativa promossa nell’ambito della Biennale dello Spazio Pubblico, il 23 maggio 2019, presenta una nuova ottica per affrontare le problematiche della programmazione del territorio, proponendo azioni e proposte di ricucitura del rapporto tra città storica e città contemporanea.
Palestrina Passe e Cammina. 4 Km di Mura da scoprire, 2021
Il circuito poligonale delle Mura dell’antica Praeneste risulta ancora oggi in fase di studio, so... more Il circuito poligonale delle Mura dell’antica Praeneste risulta ancora oggi in fase di studio, soprattutto per quanto riguarda la datazione storica. Studi recenti (Sandra Gatti, Le mura Poligonali di Praeneste, in Atlante Tematico di Topografia Antica, 21/2011) collocano la nascita del circuito difensivo tra la fine del VI secolo e gli inizi del V secolo a.C. La particolarità di questo circuito, di cui ne rimangono percepibili più di quattro chilometri, è il fatto che comprenda due cittadine: Palestrina e Castel San Pietro Romano; un tempo questi due comuni facevano parte di un unico sistema, di cui Castel San Pietro Romano ne rappresentava l’acropoli e l’area del centro storico prenestino la città alta. Durante il periodo sillano si costituì un’ulteriore appendice della quale non rimangono resti visibili, ma è percepibile ancora la suddivisione cardo – decumano degli accampamenti romani se si seguono i tracciati regolatori delle vie antiche: l’attuale viale Pio XII, via degli Arcioni, via Prenestina Antica e il braccio di quest’ultima che si immette in via Pedemontana da viale Pio XII. L’eccezionale posizione geografica della città, così vicina al mondo romano e collocata tutta sul fianco del Monte Ginestro, ha permesso un curioso sviluppo delle Mura che probabilmente perdevano la conformazione anulare in corrispondenza dell’acropoli proprio per la protezione naturale proveniente dallo stesso monte, difficilmente accessibile. Il lavoro preliminare che è stato fatto in questo studio, nato in seguito all’invito a partecipare al convengo: Città Mura e Spazio Pubblico, svoltosi all’interno della facoltà di Architettura La Sapienza di Roma, nell'ambito della Biennale dello Spazio Pubblico, il 23 maggio 2019, presenta una nuova ottica per affrontare le problematiche della programmazione del territorio, proponendo azioni e proposte di ricucitura del rapporto tra città storica e città contemporanea attraverso metodi compartecipati.
Questo saggio critico si propone di porre l’attenzione, a partire dall’analisi di due tesi di dot... more Questo saggio critico si propone di porre l’attenzione, a partire dall’analisi di due tesi di dottorato conseguite presso il Dipartimento di Architettura - Teorie e Progetto dell’Università di Roma “Sapienza”, sull’interpretazione delle buone pratiche per affrontare il problema dello sviluppo della città e la sua progettazione nel complesso
Il circuito poligonale delle Mura dell’antica Praeneste risulta ancora oggi in fase di studio, so... more Il circuito poligonale delle Mura dell’antica Praeneste risulta ancora oggi in fase di studio, soprattutto per quanto riguarda la datazione storica. Studi recenti (Sandra Gatti, le mura Poligonali di Praeneste, in Atlante Tematico di Topografia Antica, 21/2011) collocano la nascita del circuito difensivo tra la fine del VI secolo e gli inizi del V secolo a.C. La particolarità di questo circuito, di cui ne rimangono percepibili più di quattro chilometri, è il fatto che comprenda due cittadine: Palestrina e Castel San Pietro Romano; un tempo questi due comuni facevano parte di un unico sistema, di cui Castel San Pietro Romano ne rappresentava l’acropoli e l’area del centro storico prenestino la città alta. Durante il periodo sillano si costituì un’ulteriore appendice della quale non rimangono resti visibili, ma è percepibile ancora la suddivisione cardo – decumano degli accampamenti romani se si seguono i tracciati regolatori delle vie antiche: l’attuale Viale Pio XII, via degli Arcio...
Palestrina Passa e Cammina. 4 km di Mura da riscoprire, 2019
Il circuito poligonale delle Mura dell’antica Praeneste risulta
ancora oggi in fase di studio, so... more Il circuito poligonale delle Mura dell’antica Praeneste risulta ancora oggi in fase di studio, soprattutto per quanto riguarda la datazione storica. Studi recenti (Sandra Gatti, le mura Poligonali di Praeneste, in Atlante Tematico di Topografia Antica, 21/2011) collocano la nascita del circuito difensivo tra la fine del VI secolo e gli inizi del V secolo a.C. La particolarità di questo circuito, di cui ne rimangono percepibili più di quattro chilometri, è il fatto che comprenda due cittadine: Palestrina e Castel San Pietro Romano; un tempo questi due comuni facevano parte di un unico sistema, di cui Castel San Pietro Romano ne rappresentava l’acropoli e l’area del centro storico prenestino la città alta. Durante il periodo sillano si costituì un’ulteriore appendice della quale non rimangono resti visibili, ma è percepibile ancora la suddivisione cardo – decumano degli accampamenti romani se si seguono i tracciati regolatori delle vie antiche: l’attuale Viale Pio XII, via degli Arcioni, Via Prenestina Antica e il braccio di quest’ultima che si immette in via Pedemontana da Viale Pio XII. L’eccezionale posizione geografica della città, così vicina al mondo romano e collocata tutta sul fianco del Monte Ginestro, ha permesso un curioso sviluppo delle Mura che probabilmente perdevano la conformazione anulare in corrispondenza dell’acropoli proprio per la protezione naturale proveniente dallo stesso monte, difficilmente penetrabile. Il lavoro preliminare che è stato fatto in questo studio, nato in seguito all’invito a partecipare al convengo: Città Mura e Spazio Pubblico, svoltosi all’interno della facoltà di Architettura la Sapienza di Roma all’interno dell’iniziativa promossa nell’ambito della Biennale dello Spazio Pubblico, il 23 maggio 2019, presenta una nuova ottica per affrontare le problematiche della programmazione del territorio, proponendo azioni e proposte di ricucitura del rapporto tra città storica e città contemporanea.
Palestrina Passe e Cammina. 4 Km di Mura da scoprire, 2021
Il circuito poligonale delle Mura dell’antica Praeneste risulta ancora oggi in fase di studio, so... more Il circuito poligonale delle Mura dell’antica Praeneste risulta ancora oggi in fase di studio, soprattutto per quanto riguarda la datazione storica. Studi recenti (Sandra Gatti, Le mura Poligonali di Praeneste, in Atlante Tematico di Topografia Antica, 21/2011) collocano la nascita del circuito difensivo tra la fine del VI secolo e gli inizi del V secolo a.C. La particolarità di questo circuito, di cui ne rimangono percepibili più di quattro chilometri, è il fatto che comprenda due cittadine: Palestrina e Castel San Pietro Romano; un tempo questi due comuni facevano parte di un unico sistema, di cui Castel San Pietro Romano ne rappresentava l’acropoli e l’area del centro storico prenestino la città alta. Durante il periodo sillano si costituì un’ulteriore appendice della quale non rimangono resti visibili, ma è percepibile ancora la suddivisione cardo – decumano degli accampamenti romani se si seguono i tracciati regolatori delle vie antiche: l’attuale viale Pio XII, via degli Arcioni, via Prenestina Antica e il braccio di quest’ultima che si immette in via Pedemontana da viale Pio XII. L’eccezionale posizione geografica della città, così vicina al mondo romano e collocata tutta sul fianco del Monte Ginestro, ha permesso un curioso sviluppo delle Mura che probabilmente perdevano la conformazione anulare in corrispondenza dell’acropoli proprio per la protezione naturale proveniente dallo stesso monte, difficilmente accessibile. Il lavoro preliminare che è stato fatto in questo studio, nato in seguito all’invito a partecipare al convengo: Città Mura e Spazio Pubblico, svoltosi all’interno della facoltà di Architettura La Sapienza di Roma, nell'ambito della Biennale dello Spazio Pubblico, il 23 maggio 2019, presenta una nuova ottica per affrontare le problematiche della programmazione del territorio, proponendo azioni e proposte di ricucitura del rapporto tra città storica e città contemporanea attraverso metodi compartecipati.
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ancora oggi in fase di studio, soprattutto per quanto
riguarda la datazione storica. Studi recenti (Sandra
Gatti, le mura Poligonali di Praeneste, in Atlante Tematico
di Topografia Antica, 21/2011) collocano la nascita
del circuito difensivo tra la fine del VI secolo e gli inizi del
V secolo a.C.
La particolarità di questo circuito, di cui ne rimangono
percepibili più di quattro chilometri, è il fatto che comprenda
due cittadine: Palestrina e Castel San Pietro Romano;
un tempo questi due comuni facevano parte di
un unico sistema, di cui Castel San Pietro Romano ne
rappresentava l’acropoli e l’area del centro storico prenestino
la città alta. Durante il periodo sillano si costituì
un’ulteriore appendice della quale non rimangono resti
visibili, ma è percepibile ancora la suddivisione cardo
– decumano degli accampamenti romani se si seguono
i tracciati regolatori delle vie antiche: l’attuale Viale Pio
XII, via degli Arcioni, Via Prenestina Antica e il braccio di
quest’ultima che si immette in via Pedemontana da Viale
Pio XII. L’eccezionale posizione geografica della città,
così vicina al mondo romano e collocata tutta sul fianco
del Monte Ginestro, ha permesso un curioso sviluppo
delle Mura che probabilmente perdevano la conformazione
anulare in corrispondenza dell’acropoli proprio per
la protezione naturale proveniente dallo stesso monte,
difficilmente penetrabile.
Il lavoro preliminare che è stato fatto in questo studio,
nato in seguito all’invito a partecipare al convengo: Città
Mura e Spazio Pubblico, svoltosi all’interno della facoltà
di Architettura la Sapienza di Roma all’interno dell’iniziativa
promossa nell’ambito della Biennale dello Spazio
Pubblico, il 23 maggio 2019, presenta una nuova ottica
per affrontare le problematiche della programmazione
del territorio, proponendo azioni e proposte di ricucitura
del rapporto tra città storica e città contemporanea.
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Studi recenti (Sandra Gatti, Le mura Poligonali di Praeneste, in Atlante Tematico di Topografia Antica, 21/2011) collocano la nascita del circuito difensivo tra la fine del VI secolo e gli inizi del V secolo a.C.
La particolarità di questo circuito, di cui ne rimangono percepibili più di quattro chilometri, è il fatto che comprenda due cittadine: Palestrina e Castel San Pietro Romano; un tempo questi due comuni facevano parte di un unico sistema, di cui Castel San Pietro Romano ne rappresentava l’acropoli e l’area del centro storico prenestino la città alta.
Durante il periodo sillano si costituì un’ulteriore appendice della quale non rimangono resti visibili, ma è percepibile ancora la suddivisione cardo – decumano degli accampamenti romani se si seguono i tracciati regolatori delle vie antiche: l’attuale viale Pio XII, via degli Arcioni, via Prenestina Antica e il braccio di quest’ultima che si immette in via Pedemontana da viale Pio XII.
L’eccezionale posizione geografica della città, così vicina al mondo romano e collocata tutta sul fianco del Monte Ginestro, ha permesso un curioso sviluppo delle Mura che probabilmente perdevano la conformazione anulare in corrispondenza dell’acropoli proprio per la protezione naturale proveniente dallo stesso monte, difficilmente accessibile.
Il lavoro preliminare che è stato fatto in questo studio, nato in seguito all’invito a partecipare al convengo: Città Mura e Spazio Pubblico, svoltosi all’interno della facoltà di Architettura La Sapienza di Roma, nell'ambito della Biennale dello Spazio Pubblico, il 23 maggio 2019, presenta una nuova ottica per affrontare le problematiche della programmazione del territorio, proponendo azioni e proposte di ricucitura del rapporto tra città storica e città contemporanea attraverso metodi compartecipati.
ancora oggi in fase di studio, soprattutto per quanto
riguarda la datazione storica. Studi recenti (Sandra
Gatti, le mura Poligonali di Praeneste, in Atlante Tematico
di Topografia Antica, 21/2011) collocano la nascita
del circuito difensivo tra la fine del VI secolo e gli inizi del
V secolo a.C.
La particolarità di questo circuito, di cui ne rimangono
percepibili più di quattro chilometri, è il fatto che comprenda
due cittadine: Palestrina e Castel San Pietro Romano;
un tempo questi due comuni facevano parte di
un unico sistema, di cui Castel San Pietro Romano ne
rappresentava l’acropoli e l’area del centro storico prenestino
la città alta. Durante il periodo sillano si costituì
un’ulteriore appendice della quale non rimangono resti
visibili, ma è percepibile ancora la suddivisione cardo
– decumano degli accampamenti romani se si seguono
i tracciati regolatori delle vie antiche: l’attuale Viale Pio
XII, via degli Arcioni, Via Prenestina Antica e il braccio di
quest’ultima che si immette in via Pedemontana da Viale
Pio XII. L’eccezionale posizione geografica della città,
così vicina al mondo romano e collocata tutta sul fianco
del Monte Ginestro, ha permesso un curioso sviluppo
delle Mura che probabilmente perdevano la conformazione
anulare in corrispondenza dell’acropoli proprio per
la protezione naturale proveniente dallo stesso monte,
difficilmente penetrabile.
Il lavoro preliminare che è stato fatto in questo studio,
nato in seguito all’invito a partecipare al convengo: Città
Mura e Spazio Pubblico, svoltosi all’interno della facoltà
di Architettura la Sapienza di Roma all’interno dell’iniziativa
promossa nell’ambito della Biennale dello Spazio
Pubblico, il 23 maggio 2019, presenta una nuova ottica
per affrontare le problematiche della programmazione
del territorio, proponendo azioni e proposte di ricucitura
del rapporto tra città storica e città contemporanea.
Studi recenti (Sandra Gatti, Le mura Poligonali di Praeneste, in Atlante Tematico di Topografia Antica, 21/2011) collocano la nascita del circuito difensivo tra la fine del VI secolo e gli inizi del V secolo a.C.
La particolarità di questo circuito, di cui ne rimangono percepibili più di quattro chilometri, è il fatto che comprenda due cittadine: Palestrina e Castel San Pietro Romano; un tempo questi due comuni facevano parte di un unico sistema, di cui Castel San Pietro Romano ne rappresentava l’acropoli e l’area del centro storico prenestino la città alta.
Durante il periodo sillano si costituì un’ulteriore appendice della quale non rimangono resti visibili, ma è percepibile ancora la suddivisione cardo – decumano degli accampamenti romani se si seguono i tracciati regolatori delle vie antiche: l’attuale viale Pio XII, via degli Arcioni, via Prenestina Antica e il braccio di quest’ultima che si immette in via Pedemontana da viale Pio XII.
L’eccezionale posizione geografica della città, così vicina al mondo romano e collocata tutta sul fianco del Monte Ginestro, ha permesso un curioso sviluppo delle Mura che probabilmente perdevano la conformazione anulare in corrispondenza dell’acropoli proprio per la protezione naturale proveniente dallo stesso monte, difficilmente accessibile.
Il lavoro preliminare che è stato fatto in questo studio, nato in seguito all’invito a partecipare al convengo: Città Mura e Spazio Pubblico, svoltosi all’interno della facoltà di Architettura La Sapienza di Roma, nell'ambito della Biennale dello Spazio Pubblico, il 23 maggio 2019, presenta una nuova ottica per affrontare le problematiche della programmazione del territorio, proponendo azioni e proposte di ricucitura del rapporto tra città storica e città contemporanea attraverso metodi compartecipati.