Articoli
Toscananovecento, 2023
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Farestoria, 2019
Sebbene ogni dominio coloniale, per sussistere, si sia basato su una condizione di prevaricazione... more Sebbene ogni dominio coloniale, per sussistere, si sia basato su una condizione di prevaricazione e di imposizione del potere, ogni circostanza ha conosciuto evoluzioni diverse nel tempo e nello spazio. È certo noto, ma molto meno studiato rispetto alle vicende metropolitane, l’utilizzo della violenza come forma di conquista e di mantenimento del potere in ambito coloniale. Ciò che avvenne oltremare, nel periodo liberale come in quello fascista, non fu soltanto una serie di guerre, combattute da eserciti attraverso strategie militari. Fu assai più spesso un esercizio costante di violenza, psicologica e fisica, perpetrato sui sudditi coloniali per ottenerne il consenso o, piuttosto, la completa sottomissione.
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Tesi di Laurea, Dottorato
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Saggi in libri
Disguising Desease in Italian Political and Visual Culture. From Post-Unification to Covid-19, 2024
The COVID-19 pandemic has highlighted the profound political, social and economic shifts that unf... more The COVID-19 pandemic has highlighted the profound political, social and economic shifts that unfold during such crises, underscoring their significance for governments and populations. This chapter explores the exportation of cholera epidemics from Italy to its colonial territories. In the initial stages (1910–11), and particularly in Naples, the cholera outbreak was intentionally concealed. However, the disease spread within Southern Italy and beyond, carried by Italian travelers to destinations ranging from New York to Libya. In Tripoli, cholera exacerbated military casualties during the war against Ottoman Turkey. Economic and political motives drove the denial of the epidemic domestically, while military and prestige concerns influenced the decision to overlook it during the Libyan conquest. Through archival and press sources, including Italian Military Health Reports from the Italo-Turkish War, this chapter delves into public perceptions of the epidemic, shedding light on its impact in colonial contexts, and offering insights into contemporary debates on the interplay between governmental policies and public perceptions of infectious diseases.
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Una straziante incertezza. Internati militari italiani fra guerra, morte e riconoscimenti da parte della Repubblica, 2022
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Salvatore Ottolenghi UNA CULTURA PROFESSIONALE PER LA POLIZIA DELL'ITALIA LIBERALE E FASCISTA Antologia degli scritti (1883-1934), 2018
La scuola positiva di Cesare Lombroso dette origine a profondi cambiamenti nella concezione class... more La scuola positiva di Cesare Lombroso dette origine a profondi cambiamenti nella concezione classica del crimine e contribuì a portare al centro delle indagini gli autori dei reati, in quanto individui e in quanto espressioni di una società più ampia, ricercando attorno al legame tra i crimini commessi, l’indole dei loro attori e la società.
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Books
Di recente, e ancor più nel corso di questo 2023, la vicenda degli Imi (Internati militari italia... more Di recente, e ancor più nel corso di questo 2023, la vicenda degli Imi (Internati militari italiani, o più comunemente “prigionieri dei tedeschi” come sono da allora conosciuti) è tornata a interessare l’opinione pubblica. La più grande casa editrice italiana ha mandato nelle librerie un ampio volume; le programmazioni televisive pubbliche e private se ne sono occupate; la stampa periodica è tornata a parlarne; le amministrazioni locali hanno moltiplicato le iniziative a loro dedicate, in particolare attorno all’8 settembre.
Perché? Le ragioni sono molte e sono abbastanza chiare. Le origini stanno nel fatto che, dopo un lungo silenzio, negli anni Settanta la memoria degli stessi superstiti ha ripreso a parlare e negli anni Ottanta e Novanta la storiografia li ha “riscoperti” e studiati: allora gli Imi diventarono “l’altra Resistenza”.
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Cosa scrissero e pensarono gli italiani a proposito dei libici al tempo delle colonie? L'immagine... more Cosa scrissero e pensarono gli italiani a proposito dei libici al tempo delle colonie? L'immagine di un suddito arretrato ed "incivile" fu frequente, funzionale a dare legittimazione al dominio coloniale e nobilitare la sua presenza "civilizzatrice". Ma al tempo stesso la percezione italiana dei libici si trasformò nello spazio e nel tempo, anche a seguito di quanto avvenne nel frattempo nella madrepatria e nella colonia. La propaganda fu sempre un prezioso strumento della politica coloniale, e ogni colonialismo si è accompagnato ad una grande diffusione di razzismo e di pregiudizi. Ma quale relazione vi fu fra gli stereotipi e la politica coloniale? Furono i primi ad indirizzare la seconda o, al contrario, fu il potere italiano a manipolare l'immagine stereotipata dei sudditi coloniali? Questo ampio e documentato studio fornisce una risposta, facendo emergere la coesistenza di entrambi i fenomeni, lungo tutto il trentennio dell'Italia liberale e fascista, sulla Quarta Sponda.
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Perché? Le ragioni sono molte e sono abbastanza chiare. Le origini stanno nel fatto che, dopo un lungo silenzio, negli anni Settanta la memoria degli stessi superstiti ha ripreso a parlare e negli anni Ottanta e Novanta la storiografia li ha “riscoperti” e studiati: allora gli Imi diventarono “l’altra Resistenza”.
Perché? Le ragioni sono molte e sono abbastanza chiare. Le origini stanno nel fatto che, dopo un lungo silenzio, negli anni Settanta la memoria degli stessi superstiti ha ripreso a parlare e negli anni Ottanta e Novanta la storiografia li ha “riscoperti” e studiati: allora gli Imi diventarono “l’altra Resistenza”.