La tesi analizza le definizioni di museo date dalle leggi sui beni culturali
(aggiornato al 2008)... more La tesi analizza le definizioni di museo date dalle leggi sui beni culturali (aggiornato al 2008) e del regolamento di organizzazione MiBACT del 2014, per stabilire le caratteristiche giuridiche delle istituzioni culturali e le ricadute sui rapporti di lavoro delle professioni museali. Vengono prese in esame le disposizioni riguardanti il patrimonio, la raccolta, le collezioni, per definire le procedure, gli obblighi e la disciplina lavorativa del curatore museale, che si occupa della cura e gestione delle risorse materiali e immateriali nei musei. Sono illustrati i differenti aspetti del lavoro pubblico e privato in rapporto alle esposizioni permanenti e temporanee, la disciplina dei contratti di trasporto, noleggio, compravendita di beni di interesse culturale che il curatore nella prassi è tenuto a conoscere e applicare. Il quadro completo del patrimonio museale è determinato nelle fonti statistiche ufficiali ISTAT ed EUROSTAT. Gli standard di qualità tecnico-scientifici dei musei contenuti nel d.m 10 maggio 2001 sono messi a confronto con il D.m. 23 dicembre 2014 e le più recenti raccomandazioni dell'organizzazione internazionale ICOM. E' studiato il servizio pubblico essenziale realizzato dal curatore nei musei pubblici e disciplinato dalla legge 146 del 1990, che si applica al curatore per effetto del d.lgs 146 del 2015, convertito nella legge 12 novembre 2015, n. 182. I principali CCNL delle Funzioni Centrali (2016-2018), Funzioni Locali (2016- 2018) e Federculture (2017) sono setacciati alla ricerca delle disposizioni applicabili al curatore. Un'attenzione particolare è riservata alla legge 4/2013 per le professioni nonregolamentate, chiarendo il rapporto con il codice civile nella parte relativa alle professioni intellettuali. Dulcis in fundo, viene proposta una breve carrellata sul contenzioso giurisdizionale riferito al curatore nei musei, con casi che vanno da Michelangelo allo street artist contemporaneo Banksy.
La tesi analizza le definizioni di museo date dalle leggi sui beni culturali
(aggiornato al 2008)... more La tesi analizza le definizioni di museo date dalle leggi sui beni culturali (aggiornato al 2008) e del regolamento di organizzazione MiBACT del 2014, per stabilire le caratteristiche giuridiche delle istituzioni culturali e le ricadute sui rapporti di lavoro delle professioni museali. Vengono prese in esame le disposizioni riguardanti il patrimonio, la raccolta, le collezioni, per definire le procedure, gli obblighi e la disciplina lavorativa del curatore museale, che si occupa della cura e gestione delle risorse materiali e immateriali nei musei. Sono illustrati i differenti aspetti del lavoro pubblico e privato in rapporto alle esposizioni permanenti e temporanee, la disciplina dei contratti di trasporto, noleggio, compravendita di beni di interesse culturale che il curatore nella prassi è tenuto a conoscere e applicare. Il quadro completo del patrimonio museale è determinato nelle fonti statistiche ufficiali ISTAT ed EUROSTAT. Gli standard di qualità tecnico-scientifici dei musei contenuti nel d.m 10 maggio 2001 sono messi a confronto con il D.m. 23 dicembre 2014 e le più recenti raccomandazioni dell'organizzazione internazionale ICOM. E' studiato il servizio pubblico essenziale realizzato dal curatore nei musei pubblici e disciplinato dalla legge 146 del 1990, che si applica al curatore per effetto del d.lgs 146 del 2015, convertito nella legge 12 novembre 2015, n. 182. I principali CCNL delle Funzioni Centrali (2016-2018), Funzioni Locali (2016- 2018) e Federculture (2017) sono setacciati alla ricerca delle disposizioni applicabili al curatore. Un'attenzione particolare è riservata alla legge 4/2013 per le professioni nonregolamentate, chiarendo il rapporto con il codice civile nella parte relativa alle professioni intellettuali. Dulcis in fundo, viene proposta una breve carrellata sul contenzioso giurisdizionale riferito al curatore nei musei, con casi che vanno da Michelangelo allo street artist contemporaneo Banksy.
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(aggiornato al 2008) e del regolamento di organizzazione MiBACT del 2014, per
stabilire le caratteristiche giuridiche delle istituzioni culturali e le ricadute sui
rapporti di lavoro delle professioni museali. Vengono prese in esame le disposizioni riguardanti il patrimonio, la raccolta, le collezioni, per definire le procedure, gli obblighi e la disciplina lavorativa del curatore museale, che si occupa della cura e gestione delle risorse materiali e immateriali nei musei. Sono illustrati i differenti aspetti del lavoro pubblico e privato in rapporto alle esposizioni permanenti e temporanee, la disciplina dei contratti di trasporto, noleggio, compravendita di beni di interesse culturale che il curatore nella prassi è tenuto a conoscere e applicare.
Il quadro completo del patrimonio museale è determinato nelle fonti statistiche
ufficiali ISTAT ed EUROSTAT. Gli standard di qualità tecnico-scientifici dei musei contenuti nel d.m 10 maggio 2001 sono messi a confronto con il D.m. 23 dicembre 2014 e le più recenti raccomandazioni dell'organizzazione internazionale ICOM.
E' studiato il servizio pubblico essenziale realizzato dal curatore nei musei
pubblici e disciplinato dalla legge 146 del 1990, che si applica al curatore per
effetto del d.lgs 146 del 2015, convertito nella legge 12 novembre 2015, n. 182.
I principali CCNL delle Funzioni Centrali (2016-2018), Funzioni Locali (2016-
2018) e Federculture (2017) sono setacciati alla ricerca delle disposizioni
applicabili al curatore. Un'attenzione particolare è riservata alla legge 4/2013 per le professioni nonregolamentate, chiarendo il rapporto con il codice civile nella parte relativa alle professioni intellettuali. Dulcis in fundo, viene proposta una breve carrellata sul contenzioso giurisdizionale riferito al curatore nei musei, con casi che vanno da Michelangelo allo street artist contemporaneo Banksy.
(aggiornato al 2008) e del regolamento di organizzazione MiBACT del 2014, per
stabilire le caratteristiche giuridiche delle istituzioni culturali e le ricadute sui
rapporti di lavoro delle professioni museali. Vengono prese in esame le disposizioni riguardanti il patrimonio, la raccolta, le collezioni, per definire le procedure, gli obblighi e la disciplina lavorativa del curatore museale, che si occupa della cura e gestione delle risorse materiali e immateriali nei musei. Sono illustrati i differenti aspetti del lavoro pubblico e privato in rapporto alle esposizioni permanenti e temporanee, la disciplina dei contratti di trasporto, noleggio, compravendita di beni di interesse culturale che il curatore nella prassi è tenuto a conoscere e applicare.
Il quadro completo del patrimonio museale è determinato nelle fonti statistiche
ufficiali ISTAT ed EUROSTAT. Gli standard di qualità tecnico-scientifici dei musei contenuti nel d.m 10 maggio 2001 sono messi a confronto con il D.m. 23 dicembre 2014 e le più recenti raccomandazioni dell'organizzazione internazionale ICOM.
E' studiato il servizio pubblico essenziale realizzato dal curatore nei musei
pubblici e disciplinato dalla legge 146 del 1990, che si applica al curatore per
effetto del d.lgs 146 del 2015, convertito nella legge 12 novembre 2015, n. 182.
I principali CCNL delle Funzioni Centrali (2016-2018), Funzioni Locali (2016-
2018) e Federculture (2017) sono setacciati alla ricerca delle disposizioni
applicabili al curatore. Un'attenzione particolare è riservata alla legge 4/2013 per le professioni nonregolamentate, chiarendo il rapporto con il codice civile nella parte relativa alle professioni intellettuali. Dulcis in fundo, viene proposta una breve carrellata sul contenzioso giurisdizionale riferito al curatore nei musei, con casi che vanno da Michelangelo allo street artist contemporaneo Banksy.