The wheel, the computer and cocaine have something in common: they have deeply changed the world.... more The wheel, the computer and cocaine have something in common: they have deeply changed the world. Cocaine is the most requested good on Earth; on this white dust a complex system of trade and violence is built, and it has the power to influence the course of the most important geopolitical events. To understand what is cocaine, who has control on its traffic and how difficult is to fight against it, the article develops on three paragraphs: 1. The land of cocaine 2. Drug cartels: structure and power 3. Impact of narco-culture: a way of living 1. The land of cocaine
A quick look at the complex matter of the network linking cocaine, money and power.
A tremendous civil war is destroying Syria since 2011. Governmental army and rebels are causing b... more A tremendous civil war is destroying Syria since 2011. Governmental army and rebels are causing bloodshed on the streets. Civilians are chose as targets. The article aims at presenting the courage of the Syrian Civil Defense – also known as the White Helmets – and to criticize the apathy of the United Nations.
Social environment and missing institutions are two fundamental elements to analyze the reasons a... more Social environment and missing institutions are two fundamental elements to analyze the reasons and the logic of criminal organizations. A brief paper on a matter I am working on: the relationship between spaces left empty by the State and the development of parallel structures.
Sintesi ragionata del lavoro di L. Catena sulla relazione tra diritto e violenza, sulla fondazion... more Sintesi ragionata del lavoro di L. Catena sulla relazione tra diritto e violenza, sulla fondazione del primo in forza del secondo, sui meccanismi di mimesi della violenza e sulla sublimazione del sacrificio nel sistema giudiziario.
Sintesi del lavoro di F. Dei sulle intime relazioni tra natura, cultura e violenza.
Il nostro se... more Sintesi del lavoro di F. Dei sulle intime relazioni tra natura, cultura e violenza.
Il nostro secolo da un lato è il culmine del " processo di civilizzazione " (Norbert Elias), ma dall'altro è l'apice di violenze e massacri (come quello nazista o nei gulag comunisti) commessi da persone normala, da " uomini comuni " (Christopher Browning, 1992). Lo storico Leonardo Paggi ha affermato che il massacro nazista, in ragione del suo carattere passionale, si configura come il risultato di una " arcaica eredità " , come collasso dei sistemi di autocoercizione, come emergenza di comportamenti e significati quasi in via di principio sbrigativamente estromessi dal nostro presente. Si apre così l'analisi dell'antropologia del massacro che dovrà necessariamente misurarsi con il tema dei riti sacrificali di morte che segnano tutta la storia della civiltà umana (Paggi, 1996). Primo Levi (1986) ha descritto il lager come società primitiva o regredita, nella quale non solo scompaiono le istituzioni e le regole di convivenza civili, ma si consolidano con estrema rapidità modelli antropologici di tipo barbaro ed arcaico. L'autore pone in guardia il lettore circa la riduzione della violenza ad una presunta essenza naturale degli esseri umani; l'antropologia culturale, per non farsi fuorviare da tesi semplicistiche come questa, non deve sottrarsi alla complessità del giudizio storico: non si può ridurre a leggi universali ciò che è invece il prodotto di pratiche culturali e strategie sociali. La VIOLENZA che si manifesta nella Storia e nella vita non è il contrario della cultura ma il PRODOTTO DI UN CERTO TIPO DI CULTURA; non è uno sfondo naturale del comportamento umano che si manifesta quando venga meno per un momento la vernice sottile della civilizzazione, ma è un ATTEGGIAMENTO COSTRUITO, che si apprende con l'educazione e la socializzazione, e che sta in stretto rapporto con le forze che regolano la cosciente vita associata degli esseri umani: desiderio, potere, addirittura razionalità.
Spunti di riflessione sulla struttura della Mafia quale network e sulla strategia come risorsa fo... more Spunti di riflessione sulla struttura della Mafia quale network e sulla strategia come risorsa fondamentale.
Il diritto nasce da un atto di violenza, e le costruzioni giuridiche successive non sono che una ... more Il diritto nasce da un atto di violenza, e le costruzioni giuridiche successive non sono che una mimesi della violenza, un sacro apparato rituale capace di nascondere la natura sanguinosa dei processi strutturali delle comunità umane. Qual è il rapporto tra Stato, diritto e violenza? Quali sono i confini? Può il caso israelo-palestinese insegnarci qualcosa sul significato dello Stato, sulle lotte per la libertà, sulle guerre "giuste", sulla violenza come fonte prima del diritto?
Il conflitto israelo-palestinese ferisce il medio oriente. La crisi giuridica e politica è accomp... more Il conflitto israelo-palestinese ferisce il medio oriente. La crisi giuridica e politica è accompagnata da una sica di sangue che sembra non placarsi. Con poche pennellate, in questo paper ritraggo la situazione allo stato attuale nella Terra Promessa, tra contraddizioni e guerra sporca.
Prova finale del Corso di Metodologia Tesi, con sample di tesi, bibliografia, compilazione.
Tema:... more Prova finale del Corso di Metodologia Tesi, con sample di tesi, bibliografia, compilazione. Tema: abigeato.
The wheel, the computer and cocaine have something in common: they have deeply changed the world.... more The wheel, the computer and cocaine have something in common: they have deeply changed the world. Cocaine is the most requested good on Earth; on this white dust a complex system of trade and violence is built, and it has the power to influence the course of the most important geopolitical events. To understand what is cocaine, who has control on its traffic and how difficult is to fight against it, the article develops on three paragraphs: 1. The land of cocaine 2. Drug cartels: structure and power 3. Impact of narco-culture: a way of living 1. The land of cocaine
A quick look at the complex matter of the network linking cocaine, money and power.
A tremendous civil war is destroying Syria since 2011. Governmental army and rebels are causing b... more A tremendous civil war is destroying Syria since 2011. Governmental army and rebels are causing bloodshed on the streets. Civilians are chose as targets. The article aims at presenting the courage of the Syrian Civil Defense – also known as the White Helmets – and to criticize the apathy of the United Nations.
Social environment and missing institutions are two fundamental elements to analyze the reasons a... more Social environment and missing institutions are two fundamental elements to analyze the reasons and the logic of criminal organizations. A brief paper on a matter I am working on: the relationship between spaces left empty by the State and the development of parallel structures.
Sintesi ragionata del lavoro di L. Catena sulla relazione tra diritto e violenza, sulla fondazion... more Sintesi ragionata del lavoro di L. Catena sulla relazione tra diritto e violenza, sulla fondazione del primo in forza del secondo, sui meccanismi di mimesi della violenza e sulla sublimazione del sacrificio nel sistema giudiziario.
Sintesi del lavoro di F. Dei sulle intime relazioni tra natura, cultura e violenza.
Il nostro se... more Sintesi del lavoro di F. Dei sulle intime relazioni tra natura, cultura e violenza.
Il nostro secolo da un lato è il culmine del " processo di civilizzazione " (Norbert Elias), ma dall'altro è l'apice di violenze e massacri (come quello nazista o nei gulag comunisti) commessi da persone normala, da " uomini comuni " (Christopher Browning, 1992). Lo storico Leonardo Paggi ha affermato che il massacro nazista, in ragione del suo carattere passionale, si configura come il risultato di una " arcaica eredità " , come collasso dei sistemi di autocoercizione, come emergenza di comportamenti e significati quasi in via di principio sbrigativamente estromessi dal nostro presente. Si apre così l'analisi dell'antropologia del massacro che dovrà necessariamente misurarsi con il tema dei riti sacrificali di morte che segnano tutta la storia della civiltà umana (Paggi, 1996). Primo Levi (1986) ha descritto il lager come società primitiva o regredita, nella quale non solo scompaiono le istituzioni e le regole di convivenza civili, ma si consolidano con estrema rapidità modelli antropologici di tipo barbaro ed arcaico. L'autore pone in guardia il lettore circa la riduzione della violenza ad una presunta essenza naturale degli esseri umani; l'antropologia culturale, per non farsi fuorviare da tesi semplicistiche come questa, non deve sottrarsi alla complessità del giudizio storico: non si può ridurre a leggi universali ciò che è invece il prodotto di pratiche culturali e strategie sociali. La VIOLENZA che si manifesta nella Storia e nella vita non è il contrario della cultura ma il PRODOTTO DI UN CERTO TIPO DI CULTURA; non è uno sfondo naturale del comportamento umano che si manifesta quando venga meno per un momento la vernice sottile della civilizzazione, ma è un ATTEGGIAMENTO COSTRUITO, che si apprende con l'educazione e la socializzazione, e che sta in stretto rapporto con le forze che regolano la cosciente vita associata degli esseri umani: desiderio, potere, addirittura razionalità.
Spunti di riflessione sulla struttura della Mafia quale network e sulla strategia come risorsa fo... more Spunti di riflessione sulla struttura della Mafia quale network e sulla strategia come risorsa fondamentale.
Il diritto nasce da un atto di violenza, e le costruzioni giuridiche successive non sono che una ... more Il diritto nasce da un atto di violenza, e le costruzioni giuridiche successive non sono che una mimesi della violenza, un sacro apparato rituale capace di nascondere la natura sanguinosa dei processi strutturali delle comunità umane. Qual è il rapporto tra Stato, diritto e violenza? Quali sono i confini? Può il caso israelo-palestinese insegnarci qualcosa sul significato dello Stato, sulle lotte per la libertà, sulle guerre "giuste", sulla violenza come fonte prima del diritto?
Il conflitto israelo-palestinese ferisce il medio oriente. La crisi giuridica e politica è accomp... more Il conflitto israelo-palestinese ferisce il medio oriente. La crisi giuridica e politica è accompagnata da una sica di sangue che sembra non placarsi. Con poche pennellate, in questo paper ritraggo la situazione allo stato attuale nella Terra Promessa, tra contraddizioni e guerra sporca.
Prova finale del Corso di Metodologia Tesi, con sample di tesi, bibliografia, compilazione.
Tema:... more Prova finale del Corso di Metodologia Tesi, con sample di tesi, bibliografia, compilazione. Tema: abigeato.
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1. The land of cocaine
2. Drug cartels: structure and power
3. Impact of narco-culture: a way of living
1. The land of cocaine
A quick look at the complex matter of the network linking cocaine, money and power.
A brief paper on a matter I am working on: the relationship between spaces left empty by the State and the development of parallel structures.
Il nostro secolo da un lato è il culmine del " processo di civilizzazione " (Norbert Elias), ma dall'altro è l'apice di violenze e massacri (come quello nazista o nei gulag comunisti) commessi da persone normala, da " uomini comuni " (Christopher Browning, 1992). Lo storico Leonardo Paggi ha affermato che il massacro nazista, in ragione del suo carattere passionale, si configura come il risultato di una " arcaica eredità " , come collasso dei sistemi di autocoercizione, come emergenza di comportamenti e significati quasi in via di principio sbrigativamente estromessi dal nostro presente. Si apre così l'analisi dell'antropologia del massacro che dovrà necessariamente misurarsi con il tema dei riti sacrificali di morte che segnano tutta la storia della civiltà umana (Paggi, 1996). Primo Levi (1986) ha descritto il lager come società primitiva o regredita, nella quale non solo scompaiono le istituzioni e le regole di convivenza civili, ma si consolidano con estrema rapidità modelli antropologici di tipo barbaro ed arcaico. L'autore pone in guardia il lettore circa la riduzione della violenza ad una presunta essenza naturale degli esseri umani; l'antropologia culturale, per non farsi fuorviare da tesi semplicistiche come questa, non deve sottrarsi alla complessità del giudizio storico: non si può ridurre a leggi universali ciò che è invece il prodotto di pratiche culturali e strategie sociali. La VIOLENZA che si manifesta nella Storia e nella vita non è il contrario della cultura ma il PRODOTTO DI UN CERTO TIPO DI CULTURA; non è uno sfondo naturale del comportamento umano che si manifesta quando venga meno per un momento la vernice sottile della civilizzazione, ma è un ATTEGGIAMENTO COSTRUITO, che si apprende con l'educazione e la socializzazione, e che sta in stretto rapporto con le forze che regolano la cosciente vita associata degli esseri umani: desiderio, potere, addirittura razionalità.
Tema: abigeato.
1. The land of cocaine
2. Drug cartels: structure and power
3. Impact of narco-culture: a way of living
1. The land of cocaine
A quick look at the complex matter of the network linking cocaine, money and power.
A brief paper on a matter I am working on: the relationship between spaces left empty by the State and the development of parallel structures.
Il nostro secolo da un lato è il culmine del " processo di civilizzazione " (Norbert Elias), ma dall'altro è l'apice di violenze e massacri (come quello nazista o nei gulag comunisti) commessi da persone normala, da " uomini comuni " (Christopher Browning, 1992). Lo storico Leonardo Paggi ha affermato che il massacro nazista, in ragione del suo carattere passionale, si configura come il risultato di una " arcaica eredità " , come collasso dei sistemi di autocoercizione, come emergenza di comportamenti e significati quasi in via di principio sbrigativamente estromessi dal nostro presente. Si apre così l'analisi dell'antropologia del massacro che dovrà necessariamente misurarsi con il tema dei riti sacrificali di morte che segnano tutta la storia della civiltà umana (Paggi, 1996). Primo Levi (1986) ha descritto il lager come società primitiva o regredita, nella quale non solo scompaiono le istituzioni e le regole di convivenza civili, ma si consolidano con estrema rapidità modelli antropologici di tipo barbaro ed arcaico. L'autore pone in guardia il lettore circa la riduzione della violenza ad una presunta essenza naturale degli esseri umani; l'antropologia culturale, per non farsi fuorviare da tesi semplicistiche come questa, non deve sottrarsi alla complessità del giudizio storico: non si può ridurre a leggi universali ciò che è invece il prodotto di pratiche culturali e strategie sociali. La VIOLENZA che si manifesta nella Storia e nella vita non è il contrario della cultura ma il PRODOTTO DI UN CERTO TIPO DI CULTURA; non è uno sfondo naturale del comportamento umano che si manifesta quando venga meno per un momento la vernice sottile della civilizzazione, ma è un ATTEGGIAMENTO COSTRUITO, che si apprende con l'educazione e la socializzazione, e che sta in stretto rapporto con le forze che regolano la cosciente vita associata degli esseri umani: desiderio, potere, addirittura razionalità.
Tema: abigeato.