Negli ultimi decenni il tema della condizione femminile nel mondo antico è stato oggetto di innum... more Negli ultimi decenni il tema della condizione femminile nel mondo antico è stato oggetto di innumerevoli studi che hanno analizzato ogni aspetto del ruolo della donna nella società. Si è rilevato, tuttavia, che la critica moderna ha posto l’attenzione in modo cursorio e mai sistematico sugli aspetti e le implicazioni degli interventi femminili in campo politico . La ricerca ambisce di esaminare in quale modo si sia prodotto il coinvolgimento delle donna nelle dinamiche politiche della società romana per l’arco cronologico compreso tra il III e il II secolo a.C. prestando particolare attenzione all’evoluzione e alle finalità di questo rapporto così come la tradizione antica ne reca memoria. La partecipazione politica per le donne non è prevista in nessuna forma dal mos maiorum e, tuttavia, gli autori antichi testimoniano in più occasioni in cui sono i soggetti femminili a prendere parte attiva alla vita politica della città. Sono queste vicende che costituiscono il focus di questa ri...
This essay analyses the occurrences in literary tradition of women (Caia Cecilia, Taracia Caia, L... more This essay analyses the occurrences in literary tradition of women (Caia Cecilia, Taracia Caia, Lucretia, Tarpea, Cloelia, Claudia Quinta and Cornelia) honored by the granting of an effigy in a public place during the Roman Republic. Ancient texts allow to reconstruct a framework in which an interference in the historical memory is clear, due to Augustus and his entourage. This operation aimed to present the privileges granted to Octavia and Livia, respectively sister and wife of Augustus, in 35 BC and in 9 BC as an act in accordance with the tradition, and, at the same time, to create a comparing relationship between the women of the gens of Augustus and the matrons that had obtained the privilege of being honoured by a statue before them. The association of Octavia and Livia with such illustrious ancestors indirectly contributes to strengthen their public position (as is the case for Augustus in his forum) and to allow them to be identified as exempla of feminine virtues by their contemporaries.
La documentazione letteraria, epigrafica, archeologica e numismatica codifica un’immagine della m... more La documentazione letteraria, epigrafica, archeologica e numismatica codifica un’immagine della matrona romana che esclude la partecipazione politica diretta e istituzionalizzata per le donne, non prevista in nessuna forma dal mos maiorum. Gli autori antichi testimoniano, tuttavia, episodi in cui soggetti femminili, a livello individuale, ma più spesso collettivo, interferiscono nella vita pubblica dell’Urbe, attraverso iniziative di chiara valenza politica: tali vicende costituiscono il focus della ricerca che ha l’obbiettivo di definire le occasioni, le modalità nonché il significato di questa azione femminile e di verificare se tali vicende rappresentino episodi isolati connessi a contesti di eccezionalità o si configurino come momenti di un processo di evoluzione delle dinamiche sociali e politiche nella Roma medio repubblicana che progressivamente garantirono alle donne delle classi sociali più elevate margini sempre più estesi di partecipazione alla vita pubblica.
La fine di un conflitto e il conseguente mutare degli equilibri politici deter 4 minano solitamen... more La fine di un conflitto e il conseguente mutare degli equilibri politici deter 4 minano solitamente una forte ricaduta sulla memoria storica di eventi e personaggi i quali si sono trovati in qualche modo in contrasto, politico ο militare, con il gruppo ο il singolo che sia risultato vincitore. Se si focalizza l'attenzione sugli eventi che interessarono la res publica Ro mana nel periodo che intercorse tra l'uccisione di Cesare e l'instaurazione del potere personale del figlio adottivo ed erede Ottaviano, momento di epo cale e delicata transizione istituzionale dalla repubblica al principato, risulta evidente come sulla memoria storica di tale arco cronologico gravino ancor oggi i vincoli e le limitazioni determinate dall'estrema parzialita delle fonti: promuovendo la sua versione dei fatti attraverso un'intensa azione di propa ganda, Augusto si adopero, infatti, nella manipolazione, nella censura e nel condizionamento della trasmissione della memoria di avvenimen...
"Ceremonies as the Roman funus, a ritual with private and public steps, were a s... more "Ceremonies as the Roman funus, a ritual with private and public steps, were a strong opportunity for the Roman nobilitas to create and manipulate the collective memory, i.e. the common and shared knowledge of a society and the main source through which members of a society transmit to the next generation the social, political and religious structures of the community, creating, therefore, identity ties. This essay focuses on a specific honor given to the women of the nobilitas: the laudatio funebris. The ancient sources report that this honor was granted to women at the beginning of the IV century BC but the analysis of the literary tradition can clarify the contents of this grant: the Senate’s choice equated male and female members of the gentes in the funus only with regard to the private sphere. As a matter of fact the literary tradition shows that only between the end of the II century BC and the beginning of the I century BC the public laudatio for women of the nobilitas became a common practice."
Lucius Munatius Plancus, who served under Caesar in the Gallic and Civil Wars and was a correspon... more Lucius Munatius Plancus, who served under Caesar in the Gallic and Civil Wars and was a correspondent of Cicero, is mentioned by Velleius Paterculus on eight occasions, with regard to events between 43 and 22 B.C. Velleius portrays him in defamatory terms. In order to explain the reasons of Velleius' resentment, the figure of Munatia Plancina, daughter (or granddaughter) of Plancus, is here investigated. When Germanicus died in A.D. 19, she was accused by Agrippina of murder, but her life was saved by Livia's intercession. Velleius' violent attack upon Plancina's family could be interpreted as an indirect attack against Livia.
In the last decades scholars focused on every aspects of the women position in Ancient Roman soci... more In the last decades scholars focused on every aspects of the women position in Ancient Roman society. However several works paid attention in no systematic way on aspects and implications of female political presence. This research focus on the female political participation and try to explain in which way Roman women play an active role in Roman politics between IIIrd and IInd century B.C. with specific attention to the identification of the evolution and the aims of this role as mentioned in ancient authors. In fact the mos maiorum doesn’t embrace women active participation in politics but anyway ancient authors frequently remember women play a first part in Roman politics. These events are the focus of the research and its aims is to explain the dynamics, the occurrences and circumstances of women political participation from the ancient authors’ mentions.
La fine di un conflitto e il conseguente mutare degli equilibri politici deter 4 minano solitamen... more La fine di un conflitto e il conseguente mutare degli equilibri politici deter 4 minano solitamente una forte ricaduta sulla memoria storica di eventi e personaggi i quali si sono trovati in qualche modo in contrasto, politico ο militare, con il gruppo ο il singolo che sia risultato vincitore. Se si focalizza l'attenzione sugli eventi che interessarono la res publica Ro mana nel periodo che intercorse tra l'uccisione di Cesare e l'instaurazione del potere personale del figlio adottivo ed erede Ottaviano, momento di epo cale e delicata transizione istituzionale dalla repubblica al principato, risulta evidente come sulla memoria storica di tale arco cronologico gravino ancor oggi i vincoli e le limitazioni determinate dall'estrema parzialita delle fonti: promuovendo la sua versione dei fatti attraverso un'intensa azione di propa ganda, Augusto si adopero, infatti, nella manipolazione, nella censura e nel condizionamento della trasmissione della memoria di avvenimenti e perso naggi.1 L'efficacia di tale abile operazione propagandistica puo essere colta se si esaminano alcuni aspetti delle Historiae2 di Velleio Patercolo che di tale tra dizione si fanno in vario modo partecipi e depositarie. Egli pubblico, infatti, nel 30 d.C. un'opera storica che si dispiega cronologicamente dalla caduta di Troia fino all'anno della pubblicazione e che, ispirandosi al criterio della brevitas, privilegia gli eventi coevi, secondo prassi consolidata. La cronologia di composizione dell'opera risulta controversa: se da un lato la tradizione e unanime nel fissare come data di pubblicazione l'anno in cui
Peu de traces d’une version favorable a Marc Antoine. Apres la publication de la biographie d’Aug... more Peu de traces d’une version favorable a Marc Antoine. Apres la publication de la biographie d’Auguste, la plupart des historiens se joint a la version officielle qui voyait en Antoine l’assassin de son ancien allie Sextus Pompeius et en ce dernier un pirate avec sa bande
Negli ultimi decenni il tema della condizione femminile nel mondo antico è stato oggetto di innum... more Negli ultimi decenni il tema della condizione femminile nel mondo antico è stato oggetto di innumerevoli studi che hanno analizzato ogni aspetto del ruolo della donna nella società. Si è rilevato, tuttavia, che la critica moderna ha posto l’attenzione in modo cursorio e mai sistematico sugli aspetti e le implicazioni degli interventi femminili in campo politico . La ricerca ambisce di esaminare in quale modo si sia prodotto il coinvolgimento delle donna nelle dinamiche politiche della società romana per l’arco cronologico compreso tra il III e il II secolo a.C. prestando particolare attenzione all’evoluzione e alle finalità di questo rapporto così come la tradizione antica ne reca memoria. La partecipazione politica per le donne non è prevista in nessuna forma dal mos maiorum e, tuttavia, gli autori antichi testimoniano in più occasioni in cui sono i soggetti femminili a prendere parte attiva alla vita politica della città. Sono queste vicende che costituiscono il focus di questa ri...
This essay analyses the occurrences in literary tradition of women (Caia Cecilia, Taracia Caia, L... more This essay analyses the occurrences in literary tradition of women (Caia Cecilia, Taracia Caia, Lucretia, Tarpea, Cloelia, Claudia Quinta and Cornelia) honored by the granting of an effigy in a public place during the Roman Republic. Ancient texts allow to reconstruct a framework in which an interference in the historical memory is clear, due to Augustus and his entourage. This operation aimed to present the privileges granted to Octavia and Livia, respectively sister and wife of Augustus, in 35 BC and in 9 BC as an act in accordance with the tradition, and, at the same time, to create a comparing relationship between the women of the gens of Augustus and the matrons that had obtained the privilege of being honoured by a statue before them. The association of Octavia and Livia with such illustrious ancestors indirectly contributes to strengthen their public position (as is the case for Augustus in his forum) and to allow them to be identified as exempla of feminine virtues by their contemporaries.
La documentazione letteraria, epigrafica, archeologica e numismatica codifica un’immagine della m... more La documentazione letteraria, epigrafica, archeologica e numismatica codifica un’immagine della matrona romana che esclude la partecipazione politica diretta e istituzionalizzata per le donne, non prevista in nessuna forma dal mos maiorum. Gli autori antichi testimoniano, tuttavia, episodi in cui soggetti femminili, a livello individuale, ma più spesso collettivo, interferiscono nella vita pubblica dell’Urbe, attraverso iniziative di chiara valenza politica: tali vicende costituiscono il focus della ricerca che ha l’obbiettivo di definire le occasioni, le modalità nonché il significato di questa azione femminile e di verificare se tali vicende rappresentino episodi isolati connessi a contesti di eccezionalità o si configurino come momenti di un processo di evoluzione delle dinamiche sociali e politiche nella Roma medio repubblicana che progressivamente garantirono alle donne delle classi sociali più elevate margini sempre più estesi di partecipazione alla vita pubblica.
La fine di un conflitto e il conseguente mutare degli equilibri politici deter 4 minano solitamen... more La fine di un conflitto e il conseguente mutare degli equilibri politici deter 4 minano solitamente una forte ricaduta sulla memoria storica di eventi e personaggi i quali si sono trovati in qualche modo in contrasto, politico ο militare, con il gruppo ο il singolo che sia risultato vincitore. Se si focalizza l'attenzione sugli eventi che interessarono la res publica Ro mana nel periodo che intercorse tra l'uccisione di Cesare e l'instaurazione del potere personale del figlio adottivo ed erede Ottaviano, momento di epo cale e delicata transizione istituzionale dalla repubblica al principato, risulta evidente come sulla memoria storica di tale arco cronologico gravino ancor oggi i vincoli e le limitazioni determinate dall'estrema parzialita delle fonti: promuovendo la sua versione dei fatti attraverso un'intensa azione di propa ganda, Augusto si adopero, infatti, nella manipolazione, nella censura e nel condizionamento della trasmissione della memoria di avvenimen...
"Ceremonies as the Roman funus, a ritual with private and public steps, were a s... more "Ceremonies as the Roman funus, a ritual with private and public steps, were a strong opportunity for the Roman nobilitas to create and manipulate the collective memory, i.e. the common and shared knowledge of a society and the main source through which members of a society transmit to the next generation the social, political and religious structures of the community, creating, therefore, identity ties. This essay focuses on a specific honor given to the women of the nobilitas: the laudatio funebris. The ancient sources report that this honor was granted to women at the beginning of the IV century BC but the analysis of the literary tradition can clarify the contents of this grant: the Senate’s choice equated male and female members of the gentes in the funus only with regard to the private sphere. As a matter of fact the literary tradition shows that only between the end of the II century BC and the beginning of the I century BC the public laudatio for women of the nobilitas became a common practice."
Lucius Munatius Plancus, who served under Caesar in the Gallic and Civil Wars and was a correspon... more Lucius Munatius Plancus, who served under Caesar in the Gallic and Civil Wars and was a correspondent of Cicero, is mentioned by Velleius Paterculus on eight occasions, with regard to events between 43 and 22 B.C. Velleius portrays him in defamatory terms. In order to explain the reasons of Velleius' resentment, the figure of Munatia Plancina, daughter (or granddaughter) of Plancus, is here investigated. When Germanicus died in A.D. 19, she was accused by Agrippina of murder, but her life was saved by Livia's intercession. Velleius' violent attack upon Plancina's family could be interpreted as an indirect attack against Livia.
In the last decades scholars focused on every aspects of the women position in Ancient Roman soci... more In the last decades scholars focused on every aspects of the women position in Ancient Roman society. However several works paid attention in no systematic way on aspects and implications of female political presence. This research focus on the female political participation and try to explain in which way Roman women play an active role in Roman politics between IIIrd and IInd century B.C. with specific attention to the identification of the evolution and the aims of this role as mentioned in ancient authors. In fact the mos maiorum doesn’t embrace women active participation in politics but anyway ancient authors frequently remember women play a first part in Roman politics. These events are the focus of the research and its aims is to explain the dynamics, the occurrences and circumstances of women political participation from the ancient authors’ mentions.
La fine di un conflitto e il conseguente mutare degli equilibri politici deter 4 minano solitamen... more La fine di un conflitto e il conseguente mutare degli equilibri politici deter 4 minano solitamente una forte ricaduta sulla memoria storica di eventi e personaggi i quali si sono trovati in qualche modo in contrasto, politico ο militare, con il gruppo ο il singolo che sia risultato vincitore. Se si focalizza l'attenzione sugli eventi che interessarono la res publica Ro mana nel periodo che intercorse tra l'uccisione di Cesare e l'instaurazione del potere personale del figlio adottivo ed erede Ottaviano, momento di epo cale e delicata transizione istituzionale dalla repubblica al principato, risulta evidente come sulla memoria storica di tale arco cronologico gravino ancor oggi i vincoli e le limitazioni determinate dall'estrema parzialita delle fonti: promuovendo la sua versione dei fatti attraverso un'intensa azione di propa ganda, Augusto si adopero, infatti, nella manipolazione, nella censura e nel condizionamento della trasmissione della memoria di avvenimenti e perso naggi.1 L'efficacia di tale abile operazione propagandistica puo essere colta se si esaminano alcuni aspetti delle Historiae2 di Velleio Patercolo che di tale tra dizione si fanno in vario modo partecipi e depositarie. Egli pubblico, infatti, nel 30 d.C. un'opera storica che si dispiega cronologicamente dalla caduta di Troia fino all'anno della pubblicazione e che, ispirandosi al criterio della brevitas, privilegia gli eventi coevi, secondo prassi consolidata. La cronologia di composizione dell'opera risulta controversa: se da un lato la tradizione e unanime nel fissare come data di pubblicazione l'anno in cui
Peu de traces d’une version favorable a Marc Antoine. Apres la publication de la biographie d’Aug... more Peu de traces d’une version favorable a Marc Antoine. Apres la publication de la biographie d’Auguste, la plupart des historiens se joint a la version officielle qui voyait en Antoine l’assassin de son ancien allie Sextus Pompeius et en ce dernier un pirate avec sa bande
Il volume indaga le trasformazioni nel ruolo sociale e pubblico delle donne nella nuova realtà istituzionale del principato attraverso la ricostruzione della biografia e dei legami politici di Agrippina Maggiore, nipote di Augusto. Tale prospettiva consente di illuminare i principali snodi di contrasto politico verificatisi all’interno e all’esterno della domus Augusta nelle fasi di ‘costruzione’ degli assetti dinastici del principato e di prima sperimentazione delle nuove dinamiche relazionali e cerimoniali ‘di corte’, valorizzando la dimensione ‘al femminile’. L’obiettivo di questo studio è verificare, attraverso il serrato confronto con una documentazione ricca e complessa, le linee di continuità ovvero di cesura fra le esperienze di opposizione politica animate da Giulia Maggiore e Giulia Minore, rispettivamente madre e sorella di Agrippina, e quella vissuta dalla protagonista, nel tentativo di far emergere dai dati disponibili non solo la natura, composizione e finalità del gruppo che si raccoglieva intorno alla matrona ma anche i profili di un’ideologia alternativa a quella professata dal nascente assetto istituzionale. Il volume concorrere, dunque, non solo alla ricostruzione del profilo biografico di Agrippina Maggiore ma anche a definire i gruppi politici che animavano la dialettica del tempo, ricostruendone l’identità, la struttura interna, gli obiettivi e la progettualità. Infine il volume si configura come contributo alla definizione delle dinamiche dell’azione politica al femminile nella prima età imperiale.
La documentazione letteraria, epigrafica, archeologica e numismatica codifica un’immagine della m... more La documentazione letteraria, epigrafica, archeologica e numismatica codifica un’immagine della matrona romana che esclude la partecipazione politica diretta e istituzionalizzata per le donne, non prevista in nessuna forma dal mos maiorum. Gli autori antichi testimoniano, tuttavia, episodi in cui soggetti femminili, a livello individuale, ma più spesso collettivo, interferiscono nella vita pubblica dell’Urbe, attraverso iniziative di chiara valenza politica: tali vicende costituiscono il focus della ricerca che ha l’obbiettivo di definire le occasioni, le modalità nonché il significato di questa azione femminile e di verificare se tali vicende rappresentino episodi isolati connessi a contesti di eccezionalità o si configurino come momenti di un processo di evoluzione delle dinamiche sociali e politiche nella Roma medio repubblicana che progressivamente garantirono alle donne delle classi sociali più elevate margini sempre più estesi di partecipazione alla vita pubblica.
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Il volume indaga le trasformazioni nel ruolo sociale e pubblico delle donne nella nuova realtà istituzionale del principato attraverso la ricostruzione della biografia e dei legami politici di Agrippina Maggiore, nipote di Augusto. Tale prospettiva consente di illuminare i principali snodi di contrasto politico verificatisi all’interno e all’esterno della domus Augusta nelle fasi di ‘costruzione’ degli assetti dinastici del principato e di prima sperimentazione delle nuove dinamiche relazionali e cerimoniali ‘di corte’, valorizzando la dimensione ‘al femminile’. L’obiettivo di questo studio è verificare, attraverso il serrato confronto con una documentazione ricca e complessa, le linee di continuità ovvero di cesura fra le esperienze di opposizione politica animate da Giulia Maggiore e Giulia Minore, rispettivamente madre e sorella di Agrippina, e quella vissuta dalla protagonista, nel tentativo di far emergere dai dati disponibili non solo la natura, composizione e finalità del gruppo che si raccoglieva intorno alla matrona ma anche i profili di un’ideologia alternativa a quella professata dal nascente assetto istituzionale. Il volume concorrere, dunque, non solo alla ricostruzione del profilo biografico di Agrippina Maggiore ma anche a definire i gruppi politici che animavano la dialettica del tempo, ricostruendone l’identità, la struttura interna, gli obiettivi e la progettualità. Infine il volume si configura come contributo alla definizione delle dinamiche dell’azione politica al femminile nella prima età imperiale.